17 Novembre 1986 Palermo. Rosario Pietro Giaccone, Carabiniere Ausiliario in congedo, fu ucciso in un agguato mafioso.

Rosario Pietro Giaccone, aveva 26 anni, quando, il 17 novembre 1986 fu ucciso con un’azione da guerriglia in via Verga a Palermo. Il movente starebbe in un episodio di sei anni prima, quando Giaccone, carabiniere ausiliario, si era ritrovato in un conflitto a fuoco con una banda che aveva assaltato la cassa del mercato ortofrutticolo di Palermo. A terra era rimasto il cadavere di un bandito, ucciso da un colpo della pistola d’ordinanza di Giaccone. Quel rapinatore era nipote di Armando Bonanno (successivamente vittima della lupara bianca). Solo nel 1993 la Corte d’Assise di Palermo ha confermato la sentenza che riconosceva la matrice mafiosa dell’omicidio. Nel 2006 gli è stata conferita la medaglia d’oro al merito civile.

 

 

 

Fonte:  quirinale.it

Giaccone Rosario Pietro
Medaglia d’oro al merito civile
Carabiniere Ausiliario in congedo
Data del conferimento: 13/04/2006

Alla memoria
motivazione:
Giovane carabiniere in congedo veniva barbaramente crivellato da colpi d’arma da fuoco in un vile agguato, riconducibile ad una vendetta perpetrata nei suoi confronti da una famiglia mafiosa. Fulgido esempio di elette virtù civiche ed elevato spirito di servizio. 17 novembre 1986 – Palermo

 

 

 

Articolo del 2 Giugno 2013 da  monrealenews.it
Rosario Piero Giaccone una vittima della mafia, mai troppo celebrata
di Lorenzo Salamone
Fu ucciso il 17 novembre 1986

MONREALE, 2 giugno – Tra le figure dei servitori dello Stato che hanno sacrificato la propria vita in difesa delle leggi e dei diritti dei cittadini onesti c’è anche il carabiniere “dimenticato” Rosario Piero Giaccone, il militare monrealese ricordato solamente il 6 giugno 2006, vent’anni dopo la sua morte con il meritato riconoscimento con la medaglia d’oro al valor civile consegnata alla famiglia.

Nella cerimonia di Messina in occasione del 192° Annuale della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, è stato il comandante Interregionale Carabinieri “Qulqualber”, il generale Vittorio Barbato ad avere dato il via alla cerimonia di commemorazione ,con la consegna della medaglia al padre, Pietro Giaccone, con la seguente motivazione: ” Giovane carabiniere in congedo veniva barbaramente crivellato da colpi d’arma da fuoco in un vile agguato, riconducibile ad una vendetta preparata nei suoi confronti da una famiglia mafiosa. Fulgido esempio di elette virtù civiche ed elevato spirito di servizio”.

Torna così sulla memoria quel lunedì 17 novembre quando Giaccone, che aveva 26 anni, fu ucciso con un’azione da guerriglia in via Verga a Palermo. Il movente starebbe in un episodio di sei anni prima, quando Giaccone, carabiniere ausiliario, si era ritrovato in un conflitto a fuoco con una banda che aveva assaltato la cassa del mercato ortofrutticolo di Palermo. A terra era rimasto il cadavere di un bandito, ucciso da un colpo della pistola d’ordinanza di Giaccone. Quel rapinatore era nipote di Armando Bonanno (successivamente vittima della lupara bianca). Solo nel 1993 la Corte d’Assise di Palermo ha confermato la sentenza che riconosceva la matrice mafiosa dell’omicidio . Alla consegna del riconoscimento a Messina era presente anche la moglie Giuseppa Salamone e il fratello Giuseppe ex carabiniere.

Una settimana dopo la consegna della medalgia d’oro, il 13 giugno 2006, la figura di Rosario Piero Giaccone fu ricordata a Monreale in occasione dell’intitolazione della Villa Comunale ai capitani Emanuele Basile e Mario D’Aleo, nel corso di una partecipata cerimonia alla presenza dei vertici dell’Arma dei Carabinieri e dei familiari della vittima.

 

 

 

 

 

Articolo del 3 Maggio 2014 da monrealeinforma.it
Asilo nido intitolato a Rosario Piero Giaccone.
Da oggi L’asilo nido Venero porterà il nome di Rosario Piero Giaccone.

L’asilo nido di via Venero da oggi porterà il nome di Rosario Piero Giaccone, il carabiniere ucciso dalla mafia,  dopo la medaglia d’oro ha ottenuto il giusto riconoscimento da parte della sua città che in occasione dei festeggiamenti del Santissimo Crocifisso, gli ha voluto dedicare una cerimonia solenne alla quale vi ha preso parte, fra gli altri, il Generale di Brigata, Giuseppe Governale, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, che ha ricordato questo giovane valoroso che ha sacrificato la sua vita per l’affermazione della legalità e deve rappresentare un modello per le nuove generazioni.
Alla manifestazione fortemente voluta dall’Amministrazione e dall’Arma dei Carabinieri, erano presenti le massime autorità, civili, militari e religiose  e i familiari della vittima, fra i quali il fratello Giuseppe e la moglie Giuseppa Salamone, il sindaco Filippo Di Matteo, il presidente del Consiglio Alberto Arcidiacono, l’arcivescovo monsignor Michele Pennisi, la giunta ed alcuni rappresentanti del Consiglio comunale e molti amici di Piero che ancora oggi lo ricordano con affetto e stima.
Al termine della cerimonia, dopo la scopertura della lapide, monsignor Pennisi ha recitato una breve preghiera e benedetto l’ingresso dell’asilo.

 

 

 

Fonte:  palermotoday.it
Articolo del 17 novembre 2018
Morto per una vendetta mafiosa, ricordato 32 anni dopo il carabiniere Rosario Pietro Giaccone
Scampato a una sparatoria ma ucciso per vendetta, ricordato il carabiniere Giaccone

Celebrata la messa in memoria Rosario Pietro Giaccone, ucciso 32 anni fa da tre killer all’Albergheria. La Corte d’Assise ha confermato che l’omicidio è stato commesso per vendicare Aurelio Bonanno, morto 6 anni prima nel conflitto al fuoco al mercato ortofrutticolo

Era riuscito a scampare a una sparatoria avvenuta al mercato ortofrutticolo. In quell’occasione morì Aurelio Bonanno, nipote di uno dei componenti del commando che uccise il capitano Emanuele Basile. Sei anni dopo quella morte fu vendicata, nel cuore dell’Alberghiera. E’ stato celebrato questa mattina, nel cimitero di Monreale, il ricordo del carabiniere ausiliario in congedo Rosario Pietro Giaccone, medaglia d’oro al valore civile, nel giorno del trentaduesimo anniversario della sua morte.

Alla ricorrenza hanno preso parte oggi il vicario generale della curia arcivescovile di Monreale, Antonio Dolce, il comandante del gruppo carabinieri di Monreale Luigi De Simone e il sindaco Pietro Capizzi. Insieme alle altre autorità civili e militari è stato ricordato quel militare della stazione di Palermo Falde che si era trovato nel mezzo di un conflitto a fuoco con una banda che aveva assaltato la cassa del mercato ortofrutticolo. Lì morì il nipote di Armando Bonanno, ma anni dopo qualcuno decise che Giaccone andava fatto fuori.

E infatti, il 17 novembre del 1986, un commando composto da tre killer raggiunse Giaccone che si trovava a bordo della sua auto in via Giuseppe Verga, all’Albergheria. Furono esplosi 15 colpi di pistola che furono per lui fatali. Nel 1993 la Corte di Assise di Palermo ha confermato in una sua sentenza che l’omicidio del carabiniere era stato commesso per vendicare proprio la morte del giovane Bonanno.

 

 

 

Fonte: palermotoday.it
Articolo del 17 novembre 2019
Sventò una rapina, poi fu ucciso per vendetta: a 33 anni dall’omicidio ricordato il carabiniere Giaccone

Nel 33esimo anniversario dall’omicidio, cerimonia nel cimitero di Monreale alla presenza di autorità civili, militari e religiose. Rosario Pietro Giaccone nel 1980 aveva ferito mortalmente un rapinatore; sei anni dopo fu freddato in un agguato all’Albergheria

Nel 1980, per una rapina al mercato ortofrutticolo, fu costretto a sparare e colì ortalmente uno dei malviventi. Nel 1986 fu ucciso per vendetta nel quartiere Albergheria metre era alla guida della sua auto. A distanza di 33 anni dall’omicidio, il carabiniere ausiliario Rosario Pietro Giaccone, medaglia d’oro al valor civile, è stato ricordato stamattina con una cerimonia nel cimitero di Monreale.

La commemorazione del decorato si è svolta dinanzi ai familiari; al cappellano militare don Salvatore Falzone; al comandante provinciale di Palermo, colonnello Arturo Guarino; al comandante del Gruppo carabinieri di Monreale, tenente colonnello Luigi De Simone; al vescovo di Monreale monsignor Michele Pennisi; al sindaco Alberto Arcidiacono ed alle autorità civili e militari.

Giaccone, arruolatosi nell’Arma come carabiniere ausiliario, tra il settembre 1979 e il settembre 1980 ha prestato servizio presso la stazione di Palermo Falde. Il 17 giugno del 1980, mentre era impegnato in un’attività di servizio all’interno del mercato ortofrutticolo di Palermo, unitamente ad un sottufficiale interveniva per sventare una rapina. Nella circostanza esplose con la sua pistola di ordinanza alcuni colpi che ferirono mortalmente uno dei rapinatori.