21 luglio 1995 Qualiano (NA). Ucciso Antonio Brandi, 19 anni, militare di leva in licenza. Forse perché testimone.

Il 21 luglio 1995 Antonio Brandi, incensurato, venne ucciso a bruciapelo con svariati colpi di pistola da persone non identificate. L’agguato è avvenuto nei pressi della zona di Qualiano, un quartiere alla periferia settentrionale di Napoli. Il ragazzo, che stava svolgendo il servizio militare presso la Compagnia di Sussistenza del Comiliter tosco-emiliano di Firenze, era tornato a casa due giorni prima per trascorrere due settimane di licenza a Secondigliano, dove viveva con i genitori. La sera del 21 luglio Antonio era stato visto girare a piedi per il quartiere. Dopo un pò una telefonata anonima avvertiva i Carabinieri della presenza di un cadavere lungo la circumvallazione esterna a Qualiano. Sul posto non sono stati ritrovati i bossoli dei proiettili, per cui si presume che il giovane potrebbe essere stato ucciso a bordo di un’autovettura da un suo conoscente e poi abbandonato in un luogo diverso da quello del delitto. L’omicidio ha matrice camorristica per cui non si esclude che Antonio possa aver offeso le organizzazioni criminose in lotta tra di loro oppure aver assistito a un episodio relativo all’attività dei clan diventando un testimone da eliminare.

Fonte: vivi.libera.it

 

 

Fonte:  fondazionepolis.regione.campania.it
Data pubblicazione: 21-07-2011

Data dell’accaduto: 21/07/1995
Luogo dell’evento: Qualiano (NA)
Antonio Brandi,  19 anni
Gli inquirenti propendono per una pista che conduce alla criminalità organizzata

Breve storia dell’accaduto:
Il 21 luglio 1995 un militare di leva incensurato, Antonio Brandi, viene ucciso a colpi di pistola nella zona di Qualiano, comune in provincia di Napoli.
Antonio era appena rientrato da due giorni per trascorrere un periodo di licenza con la famiglia a Secondigliano.
La sera del 21 luglio Antonio è stato visto girare a piedi nel suo quartiere, dopo un po’ una telefonata anonima ha avvertito i Carabinieri della presenza di un cadavere lungo la circumvallazione esterna di Qualiano. Si trattava proprio di Antonio.
L’omicidio è da subito apparso agli inquirenti di matrice camorristica, tuttavia ad oggi non è stato possibile catturare i responsabili, quindi ricostruire dinamica e movente dell’omicidio. Si presume in ogni caso che Antonio possa essere stato un testimone scomodo da eliminare o che possa aver “offeso” qualche gruppo criminale.
La storia di Antonio Brandi è ricordata nel” Dizionario Enciclopedico delle Mafie in Italia”, edito da Castelvecchi nel 2013.