24 Maggio 1994 Gioiosa Jonica (RC). Ucciso Giovanni Simonetti, avvocato civilista/penalista.
Giovanni Simonetti Era nato a Gioiosa Jonica il 15.05.44.
Era un avvocato, sia civilista che penalista, molto bravo nel suo lavoro, dedicava alla sua professione la maggior parte del suo tempo. Era un uomo dai grandi principi, molto forte, onesto e legatissimo alla famiglia, era giusto e molto umano.
Anche in famiglia manteneva fede a tutti i suoi valori ed a tutte le sue caratteristiche, arricchite da un enorme e profondo affetto che riusciva a trasmettere in un modo tutto suo.
Il 24.05.1994 a Gioiosa Jonica gli hanno sparato sotto casa, davanti alla porta del suo studio, hanno bussato, lui ha aperto la porta e …. aveva solo 50 anni tante cose da fare e tanto da dare, tanta gente da aiutare con la sua professione.
Non si sa chi e non si sa perchè.
Nota del 21 Febbraio 2008 da 21marzo.ilcannocchiale.it
Fonte: dati.camera.it
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00060
presentata da CERULLO PIETRO (MISTO) in data 1994-06-01
Ai Ministri dell’interno e di grazia e giustizia.
– Per sapere
– premesso che: il 24 maggio 1994 è stato assassinato dinanzi al suo studio professionale in Gioiosa Jonica l’avvocato Giovanni Simonetti, componente autorevole e stimato della camera penale presso il tribunale di Locri; tale assassinio è il quarto che colpisce appartenenti e procuratori legali iscritti all’albo professionale tenuto dal tribunale di Locri, tutti delitti rimasti impuniti e “a carico di ignoti”, assieme ad altri due tentativi di omicidio, sempre contro altri due avvocati, sopravvissuti per miracolo.
Iil 26 maggio 1994, a fronte della gravissima realtà documentata anche solo dalle cifre riportate, l’assemblea degli avvocati e procuratori legali del tribunale di Locri ha deliberato l’immediata astensione dalle udienze e da ogni altra attività professionale, aggiornandosi al 4 giugno 1994, per proseguire l’esame della gravissima situazione e trovare adeguate soluzioni alla presenza dei Ministri dell’interno, di grazia e giustizia e di un rappresentante del Consiglio superiore della magistratura, appositamente invitati.
Ciò anche a fronte di centinaia di altri omicidi, commessi nella Locride, ai danni di insegnanti, commercianti, operatori economici, oltre che di avvocati, tutti, in misura superiore al novanta per cento, rimasti “a carico di ignoti”.
Nonostante la tragicità di una simile situazione, nessun rilievo è stato dato all’assassinio dell’avvocato Giovanni Simonetti, alle implicazioni di tale ennesimo omicidio “a opera di ignoti”, così come alla civile ma ferma protesta dell’assemblea degli avvocati di Locri, così come non s’è fatta alcuna menzione da parte degli organi di informazione
-: quali provvedimenti intendano prendere per garantire la vita e i beni e la libertà dei cittadini abitanti della Locride contro il ripetersi di omicidi e delitti che rimangono, al novanta per cento, “a opera di ignoti”; se intendano partecipare all’assemblea degli avvocati e procuratori di Locri, il prossimo 4 giugno 1994, a fronte di delitti, quali omicidi, molto più gravi di quelli (danneggiamenti) che hanno portato per ben due volte in meno di una settimana i vertici dell’interno e di grazia e giustizia a Palermo; se non ritengano che l’assenza a tale assemblea possa essere, da un lato, come una mancanza di coraggio da parte delle istituzioni e, dall’altro, come un obiettivo incoraggiamento alle bande di criminali che imperversano, incontrastate, nella Locride. (3-00060)
Fonte: memoriaeimpegno.it
Nota del 18 maggio 2016
Giovanni Simonetti|Avvocato
Giovanni Simonetti era nato a Gioiosa Jonica il 15 maggio del 1944. Era un avvocato, sia civilista sia penalista, molto bravo nel suo lavoro, dedicava alla sua professione la maggior parte del suo tempo. Era un uomo dai grandi principi, molto forte, onesto e legatissimo alla famiglia, giusto e molto umano. Anche in famiglia manteneva fede a tutti i suoi valori e a tutte le sue caratteristiche, arricchite da un enorme e profondo affetto che riusciva a trasmettere in un modo tutto suo. Il 24 maggio del 1994 a Gioiosa Jonica gli spararono sotto casa, davanti alla porta del suo studio. Aveva solo 50 anni.