24 marzo 2016 Napoli. Giovanna Paino, 64 anni, muore in ospedale dopo essere stata travolta da una moto i cui occupanti erano in giro per una “stesa”.

Giovanna Paino – Foto da fondazionepolis.regione.campania.it

Il 21 marzo 2016 Giovanna Paino sta attraversando la strada nei pressi di via Salvatore Gambardella (Masseria Cardone), quando viene falciata da uno scooter e lasciata ferita sull’asfalto. Muore dopo tre giorni di agonia in ospedale.

Ridono, della morte della signora Paino, i sicari dei Lo Russo che intanto vengono intercettati il 27 giugno 2016. Si fanno beffa della vittima finita per caso nel raid di morte: a parlare nelle intercettazioni, agli atti dell’inchiesta guidata dal procuratore Colangelo, sono Carlo Lo Russo, la moglie Anna Serino e il gregario Luigi Cutarelli.
A bordo della moto Gennaro Ruocco, 27 anni, e Luigi Cutarelli, 21 anni. Secondo le indagini del pool anticamorra appartengono entrambi al gruppo di fuoco dei Lo Russo. Quella mattina erano impegnati un una “stesa”.

La scena è stata ricostruita grazie alle cimici messe dalla Mobile in casa di Carlo Lo Russo, ma anche grazie alla testimonianza di una free lance che si trovava proprio lì, per un servizio a sfondo sociale, quando Giovanna è stata investita. È stata questa giovane donna a chiamare il pronto soccorso e a dare le prime informazioni sull’accaduto alle forze dell’ordine.

Sullo sfondo dell’omicidio dell’anziana donna c’è l’intenzione del gruppo di fuoco facente capo ai Lo Russo di uccidere Walter Mallo, che si è messo in testa di fare guerra al gruppo dei Capitoni. Nelle strade della periferia della città infatti si registrano continue sparatorie e si preparano agguanti, secondo quanto scrive il giudice Francesca Ferri.

Fonte:  fondazionepolis.regione.campania.it

 

 

 

Fonte:  corrieredelmezzogiorno.corriere.it
Articolo del 27 giugno 2016
Morì travolta dalle moto del clan durante scorribanda, due arresti
Giovanna Paino è stata investita al Rione don Guanella durante un corteo «dimostrativo» di motociclisti del clan Lo Russo.

NAPOLI – Erano alla ricerca di nemici da uccidere e sfrecciavano in sella a uno scooter per le strade del rione don Guanella, periferia nord di Napoli. Scorribande che i camorristi chiamano «stese» e che si concludono con sparatorie che seminano il panico tra i passanti (e spesso anche vittime innocenti).

Giovanna Paino, 64 anni, il 21 marzo scorso attraversava la strada quando fu investita in pieno. Morì in ospedale dopo tre giorni di agonia. I due, che si allontanarono a tutta velocità, sono stati identificati grazie alle intercettazioni disposte nell’ambito dell’inchiesta sul clan Lo Russo che ha portato oggi all’emissione di 24 ordinanze cautelari. Secondo le indagini della Dda, appartengono entrambi al «gruppo di fuoco» della cosca: Gennaro Ruoco, 27 anni, accusato di omicidio colposo oltre che di associazione mafiosa e altri reati, e Luigi Cutarelli, 21.

Le microspie collocate in casa del boss Carlo Lo Russo la sera stessa dell’incidente hanno registrato i commenti che il capo del clan – tre i destinatari dei provvedimenti eseguiti oggi – e Luigi Cutarelli, che commentano a caldo l’incidente senza che traspaia – commentano gli inquirenti – alcuna parola di rimorso né espressioni di pietà per il tragico destino della donna: («portava il motorino, Ruocco stamattina ha fatto il pazzo… lei aveva una sessantina d’anni, l’amico mio è andato vicino vicino :’Luigi ie’… è ancora caldo»).

Ruocco, Cutarelli e il boss Lo Russo sono anche indagati per il raid che quel giorno stesso organizzarono per uccidere Walter Mallo, indicato come un esponente di una cosca rivale nella gestione delle piazze di spaccio al rione don Guanella. Furono sparati colpi di mitraglietta e di pistole che ferirono Mallo, Paolo Russo, ritenuto suo uomo di fiducia, e una terza persona che non fu identificata perché si allontanò prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.

 

 

 

 

Fonte:  napoli.fanpage.it
Articolo del 29 giugno 2016
Innocente uccisa nella “stesa”, lo scherno dei camorristi: “Abbiamo ammazzato una vecchia”
di Angela Marino
Giovanna Paino è morta travolta dallo scooter in sella al quale viaggiavano due emissari del clan che comanda la periferia nord di Napoli. Nelle intercettazioni il boss commenta l’errore: “Non avevano chi uccidere, hanno ucciso una vecchia”.

Sono senza pietà i sicari di camorra legati al clan Lo Russo che lo scorso 21 marzo hanno ucciso, investendola, una donna di 60 anni. Giovanna Paino è morta travolta dallo scooter in sella al quale viaggiavano due emissari del clan che comanda la periferia nord di Napoli. I centauri erano in cerca di un obiettivo legato a un clan rivale, un nemico da eliminare mettendo a segno un altro punto contro i giovani del gruppo guidato da Walter Mallo, boss del rione Don Guanella, che pure avevano provato a uccidere qualche giorno prima.

E invece per strada non c’è nessuno, tranne Giovanna, la cui unica colpa è attraversare la strada nei pressi di via Janfolla, a Miano. Falciata dallo scooter, la 60enne viene lasciata ferita sull’asfalto. Morirà dopo giorni di agonia. “Non avevano a chi uccidere questi qua…hanno ucciso una vecchia”. Ridono i sicari dei Lo Russo che intanto vengono intercettati nell’ambito delle indagini che hanno portato all’arresto di 24 membri del clan lo scorso 27 giugno. Si fanno beffa della vittima finita per caso nel raid di morte.

A parlare nelle intercettazioni agli atti dell’inchiesta guidata dal procuratore Colangelo sono Carlo Lo Russo, la moglie Anna Serino e il gregario Luigi Cutarelli: “Vorresti un po’ di pastiera, Luigi, ti piace?”, chiede la donna che intende “sdrammatizzare un po’ questa cosa”. È poi Lo Russo a dire: “Hanno ucciso una vecchia… ma è morta poi?”. “Però non si sa se è morta – dice Cutarelli – Però sta più di là che di qua”. È qui che Lo Russo commenta, con scherno: “Non avevano a chi uccidere, questi qua… hanno ucciso una vecchia”. Solo Anna Serino esprime una nota di biasimo per l’accaduto: “Una vecchia – commenta – peccato mortale”.

 

 

 

Fonte:  napoli.repubblica.it
Articolo del 28 giugno 2016
L’innocente travolta durante un raid, le risate dei camorristi: “Hanno ammazzato una vecchia”
di Dario Del Porto
Gli sconcertanti dialoghi tra camorristi (intercettati) dopo la “stesa” nella quale fu investita e uccisa una 64enne che era andata a fare la spesa.

«Non avevano a chi uccidere questi qua… hanno ucciso una vecchia». Manca un minuto alla mezzanotte del 21 marzo. Il gruppo di fuoco del clan Lo Russo si è messo da ore alla caccia di Walter Mallo, il giovane malavitoso che si è messo in testa di fare la guerra ai Capitoni. Nelle strade della periferia settentrionale della città «si registrano sparatorie e si preparano agguati», scrive il giudice Francesca Ferri. E sottolinea: «I giovani fanno vere e proprie scorribande in moto, sono armati, puntano soggetti sospetti e vanno anche ad alta velocità nelle strade». Durante questa giornata di “stese criminali”, Mallo sfugge all’agguato ma capita un imprevisto drammatico: una incolpevole donna di 64 anni, Giovanna Paino, viene travolta dal motorino guidato da due sicari in via Cupa delle Vedove, fra Miano e Secondigliano. Gli investitori scappano, la vittima morirà dopo tre giorni di agonia in ospedale.

Il tragico episodio viene raccontato “in diretta” dalle intercettazioni allegate agli atti dell’inchiesta sulle ramificazioni del clan Lo Russo. Dai colloqui, rileva il procuratore Colangelo «emerge l’assoluta indifferenza dei responsabili. Dalle loro parole non traspare alcun cenno di rimorso o di preoccupazione per quanto accaduto». Anzi, la polizia giudiziaria annota le risate degli interlocutori mentre viene ricostruito il terribile incidente. La conversazione fra Carlo Lo Russo, la moglie Anna Serino e il fedelissimo Luigi Cutarelli verte inizialmente sull’agguato fallito contro Mallo. «Vorresti un po’ di pastiera, Luigi, ti piace?», chiede Anna Serino suggerendo di «sdrammatizzare un po’ questa cosa». Ma poi Lo Russo dice: «Hanno ucciso una vecchia… ma è morta poi?». Cutarelli annuisce: «Penso di sì». Il boss prima ride, poi domanda: «Ma chi era Ruocco?». E Cutarelli risponde: «Portava il motorino… Ruocco stamattina ha fatto il pazzo». Si tratta, secondo gli inquirenti, di Gennaro Ruocco, 27 anni, indagato adesso sia per il tentato omicidio di Mallo sia per l’omicidio colposo della povera Paino. Anna Serino chiede l’età della donna: «Una sessantina», dice Cutarelli che poi mima il rantolo della vittima: «Quella così faceva… tututu», poi riferisce: «l’amico mio è andato vicino vicino… Luigi… è ancora caldo… una botta», mentre, annota la polizia giudiziaria, «ridono tutti». Durante la conversazione, Cutarelli descrive così l’impatto: «L’ha sbattuta per aria… a 30 (o 100?) orari… 30 orari deve morire mio fratello». Anna Serino allarga le braccia: «Come ha fatto». Lo Russo, di rimando, scuote il capo: «Solo la vecchia avanti con il motorino».

Solo a questo punto Cutarelli sembra lasciarsi andare a qualche, seppur minimo, rincrescimento per l’accaduto: «Però non si sa se è morta. Però sta più di là che di qua… (impresa) deve morire mio fratello… peccato mortale». Lo Russo rimarca: «Non avevano a chi uccidere, questi qua… hanno ucciso una vecchia». Anche Anna Serino annuisce: «una vecchia… peccato mortale». Poi però la conversazione mette da parte la tragedia della sfortunata signora: «Ah – dice Cutarelli, ‘o zio (Lo Russo n.d.r.) è venuto Renato vicino a me… ha detto di quei motorini non ti preoccupare». Sulle prime, nessuno aveva ricondotto l’incidente a una “stesa criminale”. Sul posto erano intervenuti i vigili urbani, mentre una testimone oculare, pur non essendo in grado di riconoscere i responsabili, dopo aver chiamato il 113 aveva descritto l’episodio in maniera perfettamente coincidente con il racconto delle intercettazioni: «Ho sentito un forte rumore e mi sono girata in direzione della strada: notavo un giovane con le mani sulla testa, palesemente sconvolto», ha detto. A terra, c’era una donna ferita. Poco dopo, la teste spiega di aver sentito «il rumore dello scooter che si allontanava». Via, verso la prossima “stesa”. Nonostante quel «peccato mortale».