27 Aprile 2013 Maddaloni (CE). Rimane ucciso Tiziano Della Ratta, carabiniere di 35 anni, in uno scontro con dei rapinatori.

Foto da ilpuntoamezzogiorno.it

Tiziano Della Ratta, carabiniere, 35 anni, perse la vita nella gioielleria Ogm di Maddaloni il 27 aprile 2013, quando una banda di rapinatori mise a segno il colpo dopo due tentativi andati a vuoto: uno a Grumo Nevano quella stessa mattina e un secondo tentativo nella stessa gioielleria teatro della tragedia dove uno dei componenti fu riconosciuto dalla titolare in quanto già autore di una rapina nell’oreficeria della cugina. Fu per questo motivo che all’apertura pomeridiana, il carabiniere Tiziano Della Ratta e il maresciallo Domenico Trombetta si appostarono e aspettarono i finti clienti. I due militari erano nascosti nel retro del negozio. Ne vennero concitati, la sparatoria, l’inseguimento. In dieci giorni il cerchio si chiuse con l’arresto di autori, esecutori e complici dei raid mortale. Tiziano Della Ratta ha lasciato un figlio piccolo e la moglie. (Tratto da ilmattino.it)

 

 

 

Fonte:  fondazionepolis.regione.campania.it

Due colpi di pistola al torace esplosi a bruciapelo uccidono il carabiniere Tiziano Della Ratta, 35 anni, di Sant’Agata dei Goti.
Sono circa le 16, l’appuntato Tiziano Della Ratta ed un collega, il 38enne Domenico Trombetta di Marcianise, intervengono per un sopralluogo nella gioielleria Ogm in via Ponte Carolino a Maddaloni. Le forze dell’ordine erano state allertate dal titolare insospettito da alcune persone che la mattina si erano recate al negozio. I due militari sono nel retrobottega e supervisionano i filmati delle telecamere a circuito chiuso quando fanno il loro ingresso in negozio due uomini ed una donna che, armi in pugno, intimano alla commessa di consegnare il denaro. I due carabinieri intervengono, si innesca un conflitto a fuoco. Uno dei killer colpisce a morte Della Ratta , Domenico Trombetta viene raggiunto da 5 proiettili che lo feriscono ad una gamba e all’addome. Intanto sul posto sopraggiungono i rinforzi e la sparatoria prosegue per strada. Rimangono feriti anche due dei rapinatori, la donna Vincenza Gaglione, 30 anni di Secondigliano e Angelo Covato,18 anni di Napoli, il terzo rapinatore ed un complice che attendeva in auto, fuggono a bordo di un’auto bianca. Viene colpito di striscio anche un cliente , Francesco Anastasio, presente in gioielleria. La sua testimonianza e quella del titolare del negozio e della figlia permettono agli inquirenti del Reparto Operativo dell’Arma, coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, di ricostruire la vicenda. L’autopsia stabilirà che Della Ratta è stato ucciso da un solo colpo al cuore.

Tiziano Della Ratta lascia la giovane moglie, Vittoria ed il figlio di 9 mesi. Vicinanza alla famiglia ed ai militari dell’arma dei Carabinieri viene espressa dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, dal Ministro Cancellieri,dal presidente della Regione Campania Stefano Caldoro e dalle istituzioni dei comuni coinvolti.

Il giorno seguente vengono fermati altri due uomini coinvolti, Rosario Esposito Nuzzo, 20 anni di Avellino, e Giuseppe De Rosa, 22 anni di Casoria.
Proseguono le ricerche dei due fuggiti a bordo di un’altra auto.
Nella notte tra il 29 ed il 30 aprile finiscono in manette altri tre uomini appartenenti alla banda: Antonio Iazzetta, 20 anni, Antonio Capone, 38 anni, e Paolo Brucci di 24 anni. Tutti di Acerra.

Secondo la ricostruzione sostenuta dal filmato a disposizione degli inquirenti, a sparare sarebbero stati Covato e Iazzetta.

Il giorno seguente vengono fermati anche Domenico Ronga, 22 anni di Casoria e Antonio Mastropietro, 44 anni di Maddaloni, considerato il basista della banda. I due avrebbero fornito le armi ma non partecipato al raid. Ronga, costituitosi al carcere di Secondigliano, era alla guida della Fiat Punto Bianca a bordo della quale fuggono i killer.

La salma di Tiziano Della Ratta arriva avvolta nel tricolore, nel pomeriggio del 30 aprile, nella parrocchia di San Pietro a Romagnano accolta dai familiari e dalla moglie alla presenza di rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri. Il primo maggio si svolgono i funerali dell’appuntato. Circa 5 mila persone partecipano al dolore della famiglia nel duomo di Sant’ Agata dei Goti. Presenti i ministri della difesa Mauro e delle politiche agricole De Girolamo. Per la Regione Campania presente l’assessore Pasquale Sommese.
Indetto per lo stesso giorno il lutto cittadino nella città natale di Tiziano e a Maddaloni, luogo dell’accaduto.

Il 2 maggio viene fermato il decimo uomo coinvolto, Vincenzo Della Valle, 20 anni di Acerra, responsabile di aver messo  a disposizione dei malviventi che hanno agito il 27 aprile, l’auto della convivente, una grande Punto sottoposta a sequestro come la Punto Bianca a bordo della quale viaggiava chi ha sparato a Tiziano. Gli inquirenti si muovono sulle tracce della terza auto, una Yaris.

Domenica 5 maggio alle ore 20 parte da piazza De Sivo a Maddaloni, una fiaccolata in memoria di Tiziano della Ratta e contro la criminalità. L’evento viene promosso dalle parrocchie cittadine, dai movimenti religiosi e dalla Confesercenti.

Il 7 maggio muore nell’ospedale di Caserta, dove era ricoverato, Angelo Covato, il 18 enne responsabile della morte di Tiziano Della Ratta. I medici riferiscono che Covato è morto per uno shock settico in seguito alle ferite provocate dai colpi d’arma da fuoco subiti.
Il 15 maggio il decesso di Vincenza Gaglione, la donna coinvolta nella tentata rapina di Maddaloni. La donna venne colpita dai Carabinieri giunti in supporto dei colleghi.

 

 

 

Articolo del 28 Aprile 2013 da  noi.caserta.it
‘Lutto cittadino a Maddaloni per rendere onore a Tiziano Della Ratta’

“La comunità di Maddaloni e’ sconvolta per quanto accaduto. La morte dell’appuntato dei carabinieri Tiziano Della Ratta ha lasciato un senso di smarrimento tra i cittadini”. Lo afferma in una nota il candidato sindaco Rosa De Lucia che, poi, annuncia: “A nome mio e della coalizione che rappresento, dopo aver raccolto anche il pensiero dei nostri concittadini, chiederemo ufficialmente al commissario del Comune di Maddaloni di proclamare il lutto cittadino per il giorno dei funerali dell’appuntato dei carabinieri Tiziano Della Ratta. Un gesto semplice per dire grazie a chi ha pagato con la vita per difendere un commerciante di Maddaloni”.

 

 

Articolo del 5 Maggio 2013 da noi.caserta.it
‘Tiziano uno di noi’: la fiaccolata a Maddaloni per il carabiniere ucciso nella rapina in gioielleria.
di Anna Bellotta

Una marcia silenziosa, con in testa i bambini, con striscioni per ricordare l’appuntato dei carabinieri Tiziano Della Ratta, ucciso nel corso della tentata rapina alla gioielleria Ogm in via Ponte Carolino a Maddaloni nel corso di un conflitto a fuoco coi rapinatori. Maddaloni, dunque, ha deciso di scende in strada per gridare il proprio no alla violenza e per ricordare Tiziano Della Ratta, ormai per tutti un eroe. Tutto ha avuto inizio alle ore 19:00 con la Santa Messa celebrata nella parrocchia di Sant’Aniello della Basilica Minore del Corpus Domini, in ricordo del carabiniere Tiziano della Ratta, durante la quale la popolazione maddalonese ha dimostrato tutto l’affetto e tutta la vicinanza al dolore della famiglia dell’appuntato, colpita dalla straziante tragedia. La fiaccolata è partita dalla Basilica Minore per poi imboccare Via Maddalena e proseguire per via Santa croce, via Roma, via Amendola, Corso I Ottobre, via Capiello passando per Piazza della Pace, via Alto mare, via Nino Bixio per poi fare ritorno al punto di partenza, ossia la chiesa del Corpus Domini.
La manifestazione è stato un modo per esprimere il disaccordo della gente verso quest’onda di violenza che sta macchiando il nostro paese, è un modo per dire no alla morte e ad ogni forma di aggressività, ribadendo il diritto inalienabile alla vita, diritto che appartiene ad ogni essere umano e che dovrebbe essere tutelato dai nostri simili e non negato come spesso e purtroppo accade ogni giorno.

 

 

Articolo del 5 Giugno 2013 da casertace.net
Medaglia d’Oro al Valor Militare per l’eroe Tiziano della Ratta, ucciso a Maddaloni
E’ stata consegnata oggi in occasione della festa dell’Arma dei Carabinieri, 199°anno dalla sua fondazione.

CASERTA – Oggi, mercoledì, in occasione della cerimonia del 199° anno di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri, nel corso della cerimonia all’interno del Comando Generale dell’Arma, sono state consegnate le più alte riconoscoscenze militari a coloro i quali si sono particolarmente distinti nelle attività di servizio.

Tra questi, nel corso della cerimonia, è stata consegnata la Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” dell’appuntato scelto Tiziano della Ratta, ucciso a Maddaloni il 27 aprile scorso nel corso di una tragica rapina.

 

 

Foto e Articolo del 27 Settembre 2013 da  ilquaderno.it 
S. Agata de’ Goti. Inaugurata Piazza Tiziano Della Ratta. Folla e istituzioni alla cerimonia commemorativa
di Nella Melenzio

Se si dovesse raccontare la giornata di oggi a S. Agata de’ Goti attraverso un’immagine, sarebbe di certo quella del piccolo Alfonso che tenuto dalla mamma Vittoria sta in piedi sulla stele commemorativa per il padre Tiziano. Il piccolo è sorridente, ripete ‘papà’ mentre si guarda attorno.
Quella di questa mattina è stata la giornata del ricordo e della commemorazione a 5 mesi esatti dal momento in cui l’appuntato dei carabinieri Tiziano Della Ratta ha perso la vita in uno scontro a fuoco durante una rapina a Maddaloni. Proprio oggi, poi, Tiziano, medaglia d’oro al valore militare conferitagli lo scorso 31 maggio, avrebbe compiuto 35 anni. La data non è stata dunque una scelta casuale, dopo l’approvazione in consiglio comunale (31 luglio scorso) di dedicargli una piazza del suo paese.
Questa mattina, S. Agata sembrava ripiombata al 1° maggio scorso, quando si sono tenuti i funerali di stato: il paese ha accolto la giornata del ricordo in un silenzio assordante, con un cielo grigio così come 5 mesi fa. E’ solo nel momento in cui Vittoria ha scoperto la stele che il sole ha fatto capolino tra le nuvole ed un applauso accorato è partito dalle mani di santagatesi che hanno voluto rendere omaggio a Tiziano.
Si è partiti con l’alzabandiera ad opera di due militari a cui ha fatto seguito il discorso del primo cittadino di S. Agata, Carmine Valentino. Sono state parole accorate e colme di commozione quelle del sindaco caudino che ha voluto sottolineare soprattutto la figura di Tiziano come uomo, marito e padre. “Nessuno ama tanto i propri amici come chi da la vita per i propri amici – ha esordito Valentino – . Quello di Tiziano è l’esempio di un giovane della nostra terra che, con la sua azione, ha onorato il genere umano, l’Arma dei Carabinieri e la sua famiglia che gli ha donato i valori attraverso i quali si è sempre distinto, fino all’ultimo giorno. Per questi motivi, il ricordo del suo sacrificio non morirà mai e dovrà essere, d’ora in avanti, una luce ininterrottamente accesa nelle menti e nel cuore dei nostri giovani e di ciascuno di noi”. “Oggi S. Agata e la sua gente rappresentano l’Italia per il tributo di affetto e di vicinanza alla famiglia di Tiziano Della Ratta” – ha esordito il Comandante Generale dell’Arma e dei Carabinieri, Generale Leonardo Gallitelli. Ha ricordato, inoltre, Tiziano come esempio di legalità in terre particolari come la Campania. “Tiziano è stato un esempio di libertà autentica – ha concluso il Generale Gallitelli – e di alta moralità e spero che questa piazza diventi il simbolo di un eroe”. Parole accorate anche da parte del sottosegretario di Stato alla Difesa Gioacchino Alfano che ha sottolineato la folta presenza della gente e di come la piazza debba “diventare un esempio di vita e di insegnamento che non potrà essere scalfito nel tempo”. Il Vescovo De Rosa, ha poi dato la solenne benedizione alla stele e la cerimonia è terminata con la preghiera del Carabiniere. Tante le presone comuni che questa mattina hanno affollato la nuova Piazza Tiziano Della Ratta, ma anche tanti rappresentanti politici, a partire dai Prefetti di Benevento e Caserta, dai tanti sindaci dei paesi limitrofi, Aniello Cimitile in rappresentanza della Provincia di Benevento e Luca Colasanto per la Regione Campania, oltre ad esempio a Gianfranco Paglia, sottotenente paracadutista che durante la missione militare a Mogadiscio nel 1993 è stato ferito e ha perso l’uso delle gambe. Per la sua azione in combattimento ha ricevuto la medaglia d’oro al valor militare.
Dopo oggi, la famiglia di Tiziano riprenderà la sua vita quotidiana, a riparo dai clamori che negli ultimi mesi gli hanno sconvolto la vita, ma lasciando crescere il piccolo Alfonso nel ricordo del padre, semplicemente un uomo buono.

 

 

 

Fonte:  carabinieri.it

Il Signor Ministro della Difesa ha autorizzato l’intitolazione della caserma sede del
Comando Stazione Carabinieri di Mignano Monte Lungo (CE) al nome dell’App. Sc.
M.O.V.M. “alla memoria” Tiziano DELLA RATTA.

Tiziano DELLA RATTA, Appuntato Scelto dell’Arma dei Carabinieri
Maddaloni (CE), 27 aprile 2013.
Nato a Sant’Agata dei Goti (BN), il 27 settembre 1978

Fu arruolato nell’Arma dei Carabinieri il 18 settembre 1998 ed il successivo 10
dicembre, al termine del ciclo formativo svolto presso il Battaglione Allievi
Carabinieri di Benevento, fu promosso Carabiniere Ausiliario ed assegnato al 10°
Battaglione Carabinieri “Campania” di Napoli dove restò fino al6 agosto 2000.
Successivamente prestò servizio presso la Stazione Carabinieri di Colonna (Roma)
dal 7.8.2000, il Comando Provinciale Carabinieri -Nucleo Operativo- di Roma dal
28.1.2004, la Stazione Carabinieri di San Felice a Cancello (CE) dal 9.5.2011 e la
Compagnia Carabinieri di Maddaloni (CE) -Aliquota Operativa- dal19.3.2012, dove
operò fino al tragico 27 aprile 2013, data sotto la quale compì l’atto di valore a seguito
del quale fu insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria”.
Nel frattempo aveva ottenuto le promozioni a Carabiniere effettivo il 18.9.1999, a
Carabiniere Scelto il 18.9.2003, ad Appuntato il 18.9.2008 e ad Appuntato Scelto il
26.4.2013.

Concessioni onorificenze/Decorazioni
Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria”: “Con ferma determinazione,
esemplare iniziativa e insigne coraggio, presente in abiti civili per indagini di polizia
giudiziaria all’interno di una gioielleria, non esitava, unitamente a un commilitone,
ad affrontare dei malviventi armati di pistola, entrambi per preparare una rapina.
Esponendosi coscientemente al fuoco dei malfattori, anche a protezione dei due
clienti presenti, replicava efficacemente con l’arma l’dotazione prima di essere
mortalmente ferito e di accasciarsi esanime al suolo. Il pronto l’intervento di altri
militari consentiva l’linmediato arresto dei due rapinatori rlinasti feriti, menb·e altri
otto correi venivano catturati nel corso delle successive e tempestive investigazioni.
Fulgido esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere, spinti fino
all’estremo sacrificio”.

 

 

 

Fonte: ilmattino.it
Articolo del 12 novembre 2016
Omicidio del carabiniere Della Ratta, chiesta la conferma delle 11 condanne
di Mary Liguori

«Nessuno sconto per gli assassini del carabiniere Tiziano Della Ratta», morto nel tentativo di sventare una rapina durante la quale rimase ferito anche un altro militare, Domenico Trombetta. Era l’aprile del 2013. Due anni dopo, il gup di Santa Maria Capua Vetere emetteva undici condanne su richiesta del pubblico ministero Carlo Fucci.

Ieri, il sostituto procuratore generale, Antonio Ricci, ha chiesto ai giudici della Corte d’Appello (presidente Monaco, giudice relatore Santaniello) la conferma dei verdetti che chiusero l’abbreviato con riconoscimenti di colpevolezza, a vario titolo, per i reati di omicidio, tentato omicidio, rapina e porto abusivo di arma. Ieri il pg ha chiesto la conferma delle pene inflitte in primo grado: ergastolo per Antonio Iazzetta, 19 anni e tre mesi per Paolo Brucci, 17 anni e tre mesi per Antonio Mastropietro e per lo slavo Bruslin Djordievic (che fu rintracciato in Belgio), vent’anni per Antonio Capone, 12 anni e sette mesi per Giuseppe De Rosa, 12 anni e due mesi per Rosario Nuzzo Esposito, 15 anni e 6 mesi per Domenico Ronga, 7 anni e sei mesi per Luca Aprea, quattro anni per Rosa Farina, 4 anni e due mesi per Vincenzo Della Valle.
La sentenza verrà letta a fine mese. A partire dalla settimana prossima, invece, ci saranno le conclusioni del collegio difensivo, composto, tra gli altri, dagli avvocati Antonio Abet, Sergio Simpatico, Antonio Mallardo, Luca Mottola, Mario Cerbo, Gabriele Roberto Cerbo, Felice Belluomo, Marco Argirò e Massimo Trigari. Nel processo si è costituita l’Avvocatura dello Stato. Per la parte civile, gli avvocati Giuseppe Cipullo e Marianna Febbraio.

La banda di cui gli imputati facevano parte fu sgominata dopo l’omicidio dell’appuntato scelto Tiziano Della Ratta, carabiniere originario di Sant’Agata dei Goti. Dopo il drammatico episodio, iniziarono infatti le indagini che portarono alla ricostruzione delle attività di un vero e proprio sodalizio al quale sono poi state contestate cinque rapine (tre tentate e due consumate), messe a segno tra i mesi di marzo e aprile 2013 tra Maddaloni, Grumo Nevano e Cassino. Secondo quanto appurato dagli inquirenti, la gang utilizzava sempre lo stesso modus operandi. Tutti i colpi, infatti, sono avvenuti dopo un primo sopralluogo nelle oreficerie ad opera di due rapinatori, un uomo e una donna che fingevano di essere interessati all’acquisto di gioielli. La banda disponeva di mezzi di trasporto, individuati dalle videoregistrazioni, e di pistole di grosso calibro a tamburo e semiautomatiche.

Tiziano Della Ratta perse la vita nella gioielleria Ogm di Maddaloni il 27 aprile 2013, quando la banda di rapinatori mise a segno il colpo dopo due tentativi andati a vuoto: uno a Grumo Nevano quella stessa mattina e un secondo tentativo nella stessa gioielleria teatro della tragedia dove uno dei componenti fu riconosciuto dalla titolare in quanto già autore di una rapina nell’oreficeria della cugina. Fu per questo motivo che all’apertura pomeridiana, il carabiniere Tiziano Della Ratta e il maresciallo Domenico Trombetta si appostarono e aspettarono i finti clienti. I due militari erano nascosti nel retro del negozio. Ne vennero concitati, la sparatoria, l’inseguimento. In dieci giorni il cerchio si chiuse con l’arresto di autori, esecutori e complici dei raid mortale. Tiziano Della Ratta ha lasciato un figlio piccolo e la moglie. Il dolore per una perdita così prematura non è mai passato. E neanche il desiderio di giustizia.

 

 

Fonte:  pupia.tv
Articolo del 19 luglio 2018
Carabiniere ucciso durante rapina a Maddaloni: ergastolo definitivo per il killer

Arriva la definitiva condanna all’ergastolo per Antonio Iazzetta, imputato con l’accusa di essere il killer che, durante la sanguinosa rapina in una gioielleria di Maddaloni, il 27 aprile 2013, uccise l’appuntato dei carabinieri Tiziano Della Ratta, 27enne beneventano di Sant’Agata dei Goti, sposato e con un figlio. Nel conflitto a fuoco rimase ferito il maresciallo capo Domenico Trombetta, di Marcianise, salvatosi miracolosamente nonostante le gravi ferite riportate. Feriti anche due dei componenti della banda che mise a segno la rapina, Angelo Covato, 18 anni, e Vincenza Gaglione, di 30, che a distanza di pochi giorni l’uno dall’altra morirono all’ospedale di Caserta. La prima sezione della Corte di Cassazione ha rigettato i ricorsi proposti da tutti gli imputati, confermando l’ergastolo per Iazzetta e disponendo solo alcune lievi correzioni per altri cinque imputati. Rispetto all’originaria sentenza, per altri cinque componenti della banda sono state disposte riduzioni di pochi mesi per una serie di altre rapine.

Per quell’episodio sono andati a processo 11 persone, tra esecutori materiali della rapina, basisti e collaboratori. La sentenza di primo grado, giunta nel 2015, pronunciata dal giudice Sergio Enea del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, inflisse il massimo della pena ad Antonio Iazzetta, 26enne di Acerra, uno dei due malviventi che fecero fuoco quella mattina; 20 anni al napoletano Antonio Capone; 19 anni e 4 mesi a Paolo Brucci, casertano di San Felice a Cancello; 17 anni e 3 mesi per Antonio Mastropietro, di Maddaloni; 17 anni e 6 mesi per Bruslin Djordjevic, nativo di Foligno; 17 anni e 3 mesi al maddalonese Antonio Mastropietro; 15 anni e 6 mesi all’acerrano Domenico Ronga; 12 anni e 7 mesi al napoletano Giuseppe De Rosa; 12 anni e 2 mesi al napoletano Rosario Esposito Nuzzo; 7 anni e 6 mesi a Luca Aprea, di Pozzuoli; 4 anni a Rosa Farina, maddalonese.

Della Ratta e Trombetta quel giorno erano sul posto perché indagavano proprio su alcuni movimenti sospetti denunciati dal titolare della gioielleria. Al momento dell’irruzione dei rapinatori, i due militari dell’Arma, in forza alla compagnia di Maddaloni, si trovavano nel retrobottega con il titolare dell’oreficeria per visionare i filmati delle telecamere a circuito chiuso dell’attività commerciale proprio allo scopo di individuare chi fossero quelle persone che da qualche giorno sembravano studiare i dettagli di un possibile colpo ai danni della gioielleria. I carabinieri, accortisi di quanto accadeva nel negozio, uscirono dal laboratorio ordinando ai banditi di fermarsi. Il primo a venir fuori e ad imbattersi contro i malviventi, armati ed a volto scoperto, fu Trombetta. Ne nacque una sparatoria che proseguì in strada. La banda riuscì a fuggire, a terra rimasero l’appuntato scelto Della Ratta, morto per le gravi ferite riportate, e due malviventi (Gaglione e Covato) feriti e poi deceduti in ospedale.

I funerali di Stato per Della Ratta vennero officiati il 1 maggio 2013 nel Duomo di Sant’Agata de’ Goti, alla presenza di autorità di governo e del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, di tantissime autorità della Regione ed una folla di cittadini. Dopo il conferimento della medaglia d’oro al valor militare, a Della Ratta è stata intitolata la caserma dei carabinieri di Mignano Montelungo.

 

 

 

 

 

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