30 giugno 1999, Nissoria (EN). Uccisa Elisa Valenti, 19 anni. Era insieme al fidanzato, obiettivo del raid punitivo.

Foto da: ennaora.it

Elisa Valenti, ragazza di 19 anni, viene assassinata in provincia di Enna perché testimone dell’uccisione del fidanzato. Sono stati arrestati Rosario Mauceri, 41 anni, pregiudicato di Leonforte (Enna), indicato come il mandante, mentre altri due provvedimenti sono stati eseguiti a San Cataldo e un quarto a Enna. Il corpo di Elisa Valenti venne ritrovato nelle campagne di Nissoria (Enna) ad una decina di metri da quello del fidanzato, Filippo Musica, 30 anni. Entrambi vennero uccisi con colpi di fucile davanti alla casa di campagna dell’uomo. La vittima designata dell’agguato sarebbe stato Musica, ex sorvegliato speciale con precedenti penali.
Fonte:  vivi.libera.it

 

 

 

Fonte: ennaonline.com 
Articolo del 25 giugno 2001
LEONFORTE: UN ARRESTO PER L’OMICIDIO DI UNA COPPIA DI FIDANZATI

Leonforte (EN), 25 giu. – Rosario Mauceri pregiudicato di Leonforte, 40 anni, accusato di aver ucciso una coppia di fidanzati nel ’99 è stato arrestato ieri sera con in tasca i biglietti per il volo per Milano. Sarebbe dovuto partire con la moglie e la figlia. Mauceri pregiudicato per furto aggravato, porto illegale di armi da guerra, ricettazione ed oltraggio e denunciato per associazione mafiosa è accusato di essere il mandante e uno degli esecutori materiali dell’omicidio di Filippo Musica, 30 anni, e della sua fidanzata Elisa Valenti, 24 anni, uccisi in un agguato nelle campagne di Leonforte il 30 giugno del 1999. Il commando omicida formato secondo gli inquirenti da Mauceri e altre due persone che sono indagate, sorprese la coppia nella casetta di campagna dove Musica abitava. Quando è stato fermato Mauceri aveva in tasca sei milioni di lire. Negli ultimi giorni aveva venduto la casa e la macchina.

 

 

Fonte: ricerca.repubblica.it 
Articolo del 27 marzo 2002
Amava il boss. La uccisero
di Sergio Nigrelli

CALTANISSETTA – L’hanno ammazzata in una fresca serata di inizio estate sulle colline a cavallo fra Leonforte e Nissoria. Il 30 giugno del ’99 aveva solo ventidue anni la povera Luisa Valenti, una ragazza semplice che aveva perso la testa per Filippo Musica, un pregiudicato del suo paese. Sulla loro esecuzione, adesso, la Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta ha fornito una risposta. Un duplice omicidio maturato all’ interno di fratture in Cosa nostra ma che dell’organizzazione da uno spaccato diverso da quello solito. Perché questa è pure una storia di “uomini d’ onore” che non vogliono uccidere le donne e di un figlio, pentito di mafia, che incastra il padre. Filippo Musica, un giovane rampante di Leonforte, era entrato in contrasto con il boss del paese Rosario Mauceri. Dalle parole s’ era passati ai fatti. Mauceri non ci stava e aveva chiesto al responsabile della famiglia di Enna, Gaetano Leonardo di mettergli a disposizione un commando per la vendetta. Leonardo si era così rivolto a due “picciotti” di San Cataldo, Salvatore Cordaro e Maurizio Di Vita. I due si erano recati nell’ ennese, avevano individuato il personaggio ma si erano tirati indietro perché con lui c’ è pure Luisa Valenti. Mauceri, quindi, aveva deciso di fare tutto da solo. E siamo alla sera del 30 giugno. Su una striscia di terra un po’ a declinare prima viene finito Musica, poi, a poche decide di metri, è la volta della povera Luisa. La colpa sua quella d’ essere stata la donna dell’avversario. A ricostruire tutta la vicenda ci ha pensato Angelo Leonardo, figlio di Gaetano che, quindi, ha incastrato ancora una volta anche suo padre. «Siamo riusciti – dice il sostituto procuratore Roberto Condorelli – a mettere un punto fermo su una storia diversa dalle altre, una storia tristissima che ha visto coinvolta una ragazza di soli ventidue anni. La sua colpa era quella d’ essere la donna dell’uomo da togliere di mezzo». A Mauceri, Di Vita, Leonardo e Cordaro è contestata l’accusa di associazione mafiosa. Solo al primo quella di duplice omicidio.

 

 

 

Fonte: adnkronos.com
Articolo del 16 dicembre 2005
ENNA: DUE ARRESTI PER DUPLICE OMICIDIO SU SEGNALAZIONE PENTITO
DELITTO AVVENUTO NEL 1999

Enna, 16 dic. – (Adnkronos) – Arrestati due uomini a Leonforte (Enna) dagli agenti della Polizia, in seguito alle dichiarazioni del pentito Giuseppe Russo. L’accusa nei loro confronti è di essere gli esecutori del duplice delitto di Filippo Musica ed Elisa Valenti, avvenuto in una zona rurale di Leonforte nel 1999. I due sono stati condotti nella Casa circondariale di Nicosia, a disposizione dell’Aut

 

 

Fonte: ennaora.it
Articolo del 22 novembre 2018
In memoria di Elisa Valenti, ecco la mia proposta
di Josè Trovato

In memoria di Elisa.

Voglio chiudere il capitolo con un’enfasi che ritengo dovuta. Elisa Valenti aveva ventitré anni quando fu ammazzata, ha pagato con la morte la sua storia d’amore. Non era vicina a giri loschi né ad attività illegali: era solo una ragazzina innamorata. La Prefettura e il ministero dell’Interno le hanno riconosciuto lo status di «vittima incolpevole della mafia». È vergognoso che nessuno a Leonforte e nel resto della provincia di Enna abbia pensato di dedicarle una via, una piazza o una stele. Vi dico come la penso? Non ci hanno badato, impegnati come sono a leggere le cronache di questa vicenda quasi infastiditi perché, adesso basta, «se n’è parlato fin troppo». Sarebbe però ora che aprissero gli occhi: una comunità che non onora le proprie vittime non ha dignità!

Correva l’anno 2014 quando ho dedicato questo pensiero a Elisa nel mio libro Mafia balorda. Da allora non è cambiato nulla, salvo qualche chiacchiera al vento. Oggi finalmente c’è una proposta concreta per ricordare questa povera ragazza. L’ha protocollata l’assessore alla Cultura del Comune di Leonforte Maria Grazia Li Volsi ed è avallata dal sindaco Carmelo Barbera.

Per chi non conoscesse la storia, vi ricordo brevemente la fine che ha fatto Elisa, uccisa assieme al suo fidanzato Filippo Musica da un commando di killer capeggiato dal leonfortese Rosario Mauceri, un “avvicinato” del boss di Enna Gaetano Leonardo, detto Tano u liuni. Mauceri e Musica avevano avuto lunghi contrasti fin quando, il 30 giugno 1999, il primo organizzò una spedizione di morte per eliminare il rivale, avvalendosi di persone di sua fiducia.

I killer “prestatigli” da Leonardo infatti lo avevano bidonato. E sapete perché? Perché con Musica c’era Elisa. Giunti a Leonforte, resisi conto della sua presenza, dissero all’ideatore del delitto, grossomodo: “Noi non la ammazziamo una ragazza”. Così Rosario Mauceri fece da sé. Elisa ebbe la sola colpa di trovarsi nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, quella maledetta notte. Morì per mano dei killer, che approfittarono della sua presenza per uccidere Musica: iniziarono a sparare non appena si aprì la porta della casa rurale, in contrada Picinosi, dove si trovavano le vittime. Ad aprirla era stata Elisa, che stava uscendo per tornare a casa con il motorino.

Una morte iniqua.

Tutti gli assassini sono stati condannati.

Oggi è giunto il momento di passare dalle parole ai fatti. E’ un’idea condivisa anche dall’Università Popolare e dall’amica dottoressa Gabriella Grasso, che lesse pubblicamente il ricordo di Elisa nell’ambito di una presentazione del mio libro, nel salone del Circolo di Compagnia. E’ giunto il momento di far cessare ogni indugio. Per questo, in veste di presidente della Pro loco di Leonforte, lancio la mia proposta, già anticipata al sindaco e alla famiglia di Elisa: intitolare a lei il salone d’ingresso della Villa Bonsignore di Leonforte, sede della nostra associazione.

Sarà un modo per ricordare questa ragazza e per esprimere con una sola voce, cittadini e amministratori, il nostro no alla presenza della mafia a Leonforte. Un gesto concreto per rimarcare la nostra distanza dagli assassini di ieri e dai mafiosi di oggi. E perché domani, Cosa Nostra, non vinca più.