8 novembre 1874 Bagheria (PA). Resta ucciso Emanuele Attardi, 11 anni, in un agguato verso il padre, Gaspare, Cancelliere della Pretura.
Vengono esplosi colpi di arma da fuoco contro il Cancelliere della locale Pretura, Gaspare Attardi, deciso oppositore della mafia del paese: nell’episodio rimase ucciso il figlio Emanuele di 11 anni
(Nota a pag. 105 del libro: Il nome e la cosa: “Quando la mafia non si chiamava mafia” di Giovanni Tessitore”
Fonte: storiadelmovimentooperaio
Novembre: Bagheria (Pa), esplosi colpi di arma da fuoco contro il cancelliere della locale pretura, Gaspare Attardi, deciso oppositore della mafia del paese: nell’attentato, è ucciso il figlio Emanuele di 11 anni.
Fonte: bagherianews.com
[…]Per quanto riguarda la violenza a Bagheria durante quegli anni , non possiamo non rivolgerci al racconto estremamente realistico di Antonino Cutrera, delegato di P.S. e scrittore, tra i primi, di cose di mafia
“Era a quel tempo cancelliere della pretura di Bagheria il sig. Gaspare Attardi… si mostrava molto zelante e rigoroso nell’adempimento dei suoi doveri d’ufficio, specialmente per la parte penale; perciò la mafia non lo vedeva di buon occhio. … Mentre una sera camminava sulla pubblica via, tenendo per mano l’undicenne figliuolo a nome Emanuele, nel rincasare, e precisamente mentre stava per porre il piede sulla soglia della sua casa, fu fatto segno ad un colpo di fucile, che gli freddò lo sventurato figliuolo”. (8)
Il ragazzino morì l’8 novembre del 1874; pare che il padre avesse contribuito a riconoscere e fare arrestare un tale che si riteneva mafioso.
[…] Responsabile di quella violenza fu ritenuta una associazione di malfattori che era chiamata dei Fratuzzi, considerata filiazione diretta di analoga associazione nata negli stessi anni a Monreale , detta degli Stoppaglieri.
8. Antonino Cutrera, La mafia e i mafiosi, origini e manifestazioni, Alberto Reber, Palermo 1900, pp.149-150
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