27 gennaio 1983 Carlentini (SR). Ferito a Morte Benedetto Magro, 64 anni, guardia giurata, nel corso di una rapina alla banca presso cui prestava servizio.

Benedetto Magro, 64 anni, guardia giurata, fu ferito a morte il 27 gennaio 1983 mentre era in servizio davanti la banca Agricola di Ragusa a Carlentini (SR);  alle 10.00 circa affrontò un commando di rapinatori che stava per fare irruzione armi in pugno nella banca. Morì dopo 24 ore di agonia per i colpi di arma da fuoco subiti. Benedetto Magro a maggio del 1983, 4 mesi dopo la fatale rapina, sarebbe stato collocato in pensione.

 

 

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Fonte: informatoredisicilia.it
Articolo di gennaio 2014
Benedetto Magro, vigilantes muore per sventare una rapina in banca: esempio eroico.

Benedetto Magro, 64 anni, fu ferito a morte il 27 gennaio 1983 e dopo 24 ore di agonia morì per i colpi di arma da fuoco subiti. La guardia giurata caduta sul posto di lavoro a maggio del 1983, 4 mesi dopo la fatidica rapina sarebbe stato collocato in pensione. Benedetto Magro era in servizio davanti la banca Agricola di Ragusa a Carlentini, quando alle 10.00 circa un commando di rapinatori stava per fare irruzione armi in pugno nella banca. I malandrini, a quei tempi per fare le rapine non usavano come accade spesso oggi, delle rami giocattolo imitazioni di quelle vere, ma vere e proprie pistole che potevano uccidere chi si poneva innanzi a loro.

La mattina del 27 gennaio 1983 a morire dopo 24 ore di agonia fu Benedetto Magro, il cui omicidio rimase anche irrisolto poiché i malandrini riuscirono a farla franca. Nessuno o quasi, oggi nella piccola cittadina di Carlentini ricorda il gesto eroico di Benedetto Magro che lavorava per conto dell’Istituto di Vigilanza il Piave e che sacrificò la vita per l’onore della divisa che indossava. E’ rimasto solo il dolore dei famigliari della vittima : la moglie Concetta, la figlia Giovanna, il nipote Gianluca che abitava con lui oltre al figlio Salvatore ed altri nipoti che vivevano in diversa abitazione. Benedetto Magro riuscì ad impedire la rapina sia per l’orgoglio che per la professionalità oltre all’amore per il suo lavoro, ed oggi che sono trascorsi 31 anni sembra quasi che quell’episodio non sia quasi mai accaduto se non fosse per il dolere dei congiunti.

Il sindaco di Carlentini Pippo Basso ha sempre mostrato di essere una persona sensibile ai messaggi sani che sono venuti dai suoi concittadini ed anche il sacrificio di Benedetto Magro non dovrebbe finire nel dimenticatoio. L’esempio della lealtà, del dovere verso gli impegni presi sia nel lavoro che sociali sono valori a cui il sindaco Pippo Basso fa sempre riferimento, lunedì 27 gennaio 2014 è il giorno in cui il mondo ricorda l’Olocausto e le vittime del Nazismo celebrando la Giornata della Memoria, istituita nel 2005, Carlentini potrà pensare di celebrare il suo valoroso concittadino: Benedetto Magro.