7 Luglio 1974 Monopoli (BA). Restano uccise Franca Di Bello, Giuseppa Muoio e Anna Carria, giovani braccianti, mentre erano trasportate su un furgone al luogo di lavoro.

Franca Di Bello, 22 anni,  Giuseppa Muoio, 27 anni, e Anna Carria, 20 anni, braccianti agricole di Monopoli (BA), restarono uccise in un incidente stradale domenica 7 luglio 1974 mentre a bordo di un pulmino venivano trasportate  al luogo di lavoro. Nell’incidente restarono ferite altre cinque giovani donne, tra cui due minorenni, di cui una in maniera piuttosto grave.

 

 

Fonte:  archivio.unita.news  
Articolo dell’8 luglio 1974
TRAGICO INCIDENTE IERI ALL’ALBA A 40 KM DA BARI
In un tamponamento muoiono tre donne braccianti 
Erano a bordo di un pulmino che le trasportava al lavoro nei campi assieme ad altre compagne – Altre cinque ragazze, anch’esse salariate agricole, sono rimaste ferite – Lo scontro  è avvenuto sull’Adriatica tra i comuni di Monopoli e Polignano a Mare.

BARI, 7 luglio. Tragico incidente stradale questa mattina all’alba a circa 40 chilometri da Bari: tre giovani donne braccianti sono morte e cinque altre sono rimaste ferite – una delle quali in maniera assai grave – nello scontro tra un pulmino e un autocarro.

Il terribile urto è avvenuto sulla statale 16 «Adriatica», tra i Comuni di Monopoli e Polignano a Mare. Il conducente del pulmino, che ha tamponato violentemente l’autocarro fermo sul ciglio della strada a causa di una avaria, è stato arrestato dai carabinieri su mandato del pretore di Monopoli, dottor Dinnella.

L’automezzo, guidato da A. M. N., 22 anni, di Monopoli, trasportava otto giovani operaie, anch’esse di Monopoli, che si recavano nei campi per lavorare. L’attività bracciantile, come si sa, prevede un impiego della manodopera a seconda delle necessità del raccolto, così come nelle altre fasi lavorative stagionali, per cui molti salariati agricoli debbono lavorare, in questo periodo, tutti i giorni, compresa la domenica. Tra le otto giovani vi erano anche due minorenni, cosa che costituisce una grave, quanto purtroppo frequente violazione delle norme contrattuali più elementari.

Le giovani donne morte sul colpo sono Franca Di Bello, di 22 anni, Giuseppa Muoio, di 27 anni e Anna Carria, di 20.   Hanno invece subito ferite guaribili tra i dieci e i venti giorni Rosa Carria, di 18 anni, Franca e Isabella Muoio, rispettivamente di 17 e 14 anni e Pierluigia La Pietra, di 18.  Infine per Vittoria Di Bello, di   19 anni, ricoverata con le sue compagne nell’ospedale di Monopoli, i sanitari si sono riservati la prognosi.

Sul luogo dell’incidente sono accorsi immediatamente i carabinieri di Monopoli e una squadra dei vigili del fuoco di Bari, per liberare i corpi delle tre vittime dai rottami del pulmino. Dalle prime ipotesi avanzate sulle cause del gravissimo incidente, si ritiene che il conducente del pulmino abbia avuto un colpo di sonno o non abbia visto in tempo l’autocarro nella luce incerta dell’alba. In seguito al violentissimo urto, l’autocarro tamponato è stato sbalzato in un campo adiacente la strada.

 

 

 

Fonte: archivio.unita.news
Articolo del 25 maggio 1980
Un’agghiacciante catena di incidenti

BARI – La catena delle morti del racket della manodopera femminile in agricoltura iniziò nel lontano luglio 1974. Furono – com’è stato nell’ultimo mortale incidente stradale – tre le vittime.  Avvenne sulla statale Adriatica nei pressi di Monopoli. Perdettero la vita Franca Di Bello, Giuseppa Muoio e Anna Carria. Erano tre giovani braccianti che si trovavano a bordo di un pulmino mentre un «caporale» le trasportava sul posto di lavoro. Altre sei ragazze rimasero ferite e tra queste due minorenni.

Seguirono altri incidenti per fortuna meno gravi.
SETTEMBRE 1977 – In seguito ad uno scontro tra un pulmino carico di lavoratrici ed un autocarro che si verificò nei pressi di Grottaglie, rimanevano ferite ben trenta lavoratrici dirette a Rutigliano, reclutate da «un caporale» per la raccolta dell’uva da tavola. L’incidente scosse molto l’opinione pubblica, provocò un inasprimento della lotta sindacale. Una sorveglianza maggiore, che non durò però nel tempo, si ebbe da parte della Polizia stradale.

Poi tutto riprese come prima.
LUGLIO 1977 – Un’altra vittima, Livia Pugliese di Martina Franca, a seguito di uno scontro tra un pulmino   guidato da un «caporale» e un camion, in questo stesso incidente stradale rimasero ferite dodici lavoratrici.