6 Giugno 2005 Casapesenna (CE). Ferito a morte Nicola Sammarco, guardia giurata di 59 anni.
Nicola Sammarco, 59 anni, svolge la sua funzione di guardia giurata presso un edificio che ospita le antenne di una società di telecomunicazioni (Omnitel) a Casapesenna. La notte del 5 giugno, Nicola ha da poco concluso il suo turno di vigilanza per la cooperativa “Lavoro e giustizia” quando alcuni colpi di pistola lo raggiungono alle spalle. Nove colpi esplosi a raffica lo feriscono al torace e alla spalla; modalità efferate che spingono i carabinieri della compagnia di Casal di Principe, al comando del capitano Montanaro, ad escludere l’ ipotesi della rapina.
Sammarco riesce ad avvisare i suoi colleghi via radio, così è prontamente soccorso dagli stessi che lo trasportano d’urgenza nella clinica privata “Pinetagrande” di Castelvolturno. Nicola però è grave ed è così trasferito al Cardarelli e sebbene venga sottoposto ad un intervento chirurgico, non riesce a superare la notte.
Prima di perdere conoscenza Nicola Sammarco avrebbe riferito ai carabinieri di essere stato ferito durante un tentativo di rapina. Egli aveva infatti subito due settimane prima, precisamente il 22 maggio del 2005, un’altra rapina nel corso della quale, aggredito da due criminali armati di fucili a canne mozze, era stato derubato della sua pistola e dell’auto.
Sull’omicidio di Sammarco sta indagando la Procura di Santa Maria Capua Vetere. Gli investigatori indagano sull’eventuale collegamento tra i due agguati subiti dalla guardia giurata, sviluppando le indagini in diverse direzioni, senza escludere la possibilità che Nicola possa essere rimasto vittima di una vendetta da parte della criminalità organizzata.
Fonte: fondazionepolis.regione.campania.it
Articolo del 6 giugno 2005 da lnx.casertasette.com
CASERTA: MORTO A NAPOLI VIGILANTES RAGGIUNTO DA PROIETTILI
È morto stamattina all’Ospedale Cardarelli di Napoli, nel quale era stato ricoverato in nottata, Nicola Sammarco, di 59 anni, di Mondragone, la guardia giurata ferita a colpi di pistola nella tarda serata di ieri a Casapesenna. Sammarco – secondo quanto emerso dalle indagini – aveva appena concluso il suo turno di vigilanza davanti ad un edificio che ospita le antenne di una società di telecomunicazioni ed era a bordo della vettura di servizio, quando è stato fatto segno da alcuni colpi di pistola al torace e ad una spalla. I sicari sono riusciti a far perdere le proprie tracce.
La guardia giurata, soccorsa da alcuni passanti è stata trasportata nella Clinica “Pinetagrande” di Castelvolturno e successivamente trasferita al “Cardarelli”. Le condizioni di Sammarco sono peggiorate nel corso della notte ed è risultato inutile l’intervento chirurgico al quale è stato sottoposto. Prima di perdere conoscenza il vigilante avrebbe riferito ai carabinieri di essere stato ferito durante un tentativo di rapina. Una ventina di giorni fa Sammarco era stato affrontato da due persone armate di fucili a canne mozzate che tentarono di impossessarsi dell’auto sulla quale viaggiava. Gli investigatori, però, stanno sviluppando le indagini anche in altre direzioni non escludendo che la guardia giurata possa essere rimasto vittima di una vendetta per fatti legati alla sua attività da parte della criminalità organizzata.
Articolo da La Repubblica del 7 giugno 2005
Assassinata una guardia giurata
È MORTO IERI MATTINA ALL’ OSPEDALE CARDARELLI – dove era stato ricoverato nella notte tra domenica e ieri – Nicola Sammarco, 59 anni, di Mondragone, la guardia giurata ferita a colpi di pistola nella tarda serata di domenica a Casapesenna. Sammarco – secondo quanto emerso dalle indagini – aveva appena concluso il suo turno di vigilanza davanti a un edificio che ospita le antenne di una società di telecomunicazioni. Era salito a bordo della vettura di servizio quando qualcuno che lui non aveva notato e che lo stava probabilmente spiando da tempo, ha sparato alcuni colpi di pistola al torace e a una spalla. Sei colpi a raffica, che spingono i carabinieri della compagnia di Casal di Principe, al comando del capitano Antonio Montanaro, a escludere l’ipotesi della rapina. I sicari sono riusciti a far perdere le proprie tracce.
La guardia giurata, soccorsa da alcuni passanti, è stata trasportata nella clinica «Pinetagrande» di Castelvolturno. In seguito, vista la gravità delle sue condizioni, la guardia giurata è stata trasferita al Cardarelli. Le condizioni di Sammarco sono peggiorate nel corso della notte, ed è risultato inutile l’ intervento chirurgico al quale è stato sottoposto. Prima di perdere conoscenza il vigilante avrebbe riferito ai carabinieri di essere stato ferito durante un tentativo di rapina. Due settimane fa, sempre di domenica sera alla fine del turno, Sammarco era stato rapinato dell’ auto e della pistola da due persone armate di fucili a canne mozze.
Sulla vicenda indaga la Procura di Santa Maria Capua Vetere. Gli investigatori stanno dunque cercando eventuali collegamenti tra i due agguati, ma non sono affatto convinti di una doppia rapina a distanza di quindici giorni. Stanno quindi sviluppando le indagini anche in altre direzioni, e non escludono che la guardia giurata possa essere rimasto vittima di una vendetta per fatti legati alla sua attività da parte della criminalità organizzata.
Omicidio guardia giurata nicola sammarco arresti carabinieiri 21marzo 2014
infondonews.it
Casal di Principe e Casapesenna (CE) — I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe, al termine di una complessa attività d’indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, hanno individuato e arrestato due pregiudicati, ritenuti responsabili dell’omicidio della guardia giurata Nicola Sammarco, commesso il 05.06.2005 a Casapesenna.
L’omicidio venne consumato nel corso di un tentativo di rapina; la vittima, che aveva appena concluso una vigilanza, venne bloccata per strada a bordo dell’autovettura di servizio e colpita da colpi d’arma da fuoco, decedendo poco dopo in ospedale. La stessa indagine ha poi permesso di scoprire varie rapine a distributori di benzina dell’agro aversano.
Fonte: casertanews.it/cronaca
Articolo del 21 marzo 2014
Uccisero una guardia giurata durante una rapina: arrestati gli autori dell’efferato omicidio commesso nel 2005
Casal di Principe – I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe, al termine di una complessa attività d’indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere…
Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe, al termine di una complessa attività d’indagine coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, hanno individuato e arrestato due pregiudicati, ritenuti responsabili dell’omicidio della guardia giurata Sammarco Nicola, commesso il 05.06.2005 a Casapesenna.
L’efferato delitto venne consumato nel corso di un tentativo di rapina; la vittima, che aveva appena concluso una vigilanza, venne bloccata per strada a bordo dell’autovettura di servizio e attinta da colpi d’arma da fuoco, decedendo poco dopo in ospedale. Nell’ambito della medesima attività investigativa venivano scoperte varie rapine a distributori di benzina dell’agro aversano.
I due arresti sono stati emessi nei confronti di Melucci Mario (misura cautelare degli arresti domiciliari) e Garofalo Costantino (custodia cautelare in carcere), ritenuti responsabili, in concorso tra loro e con il collaboratore di giustizia Ziello Gaetano, dei reati di omicidio volontario di tentata rapina, commessi in Casapesenna il 5 giugno 2005 in danno della guardia giurata Sammarco Nicola di Mondragone.
“La guardia giurata – è spiegata in una nota a firma del procuratore aggiunto Raffaele Capasso – viaggiava a bordo dell’autovettura dell’istituto di vigilanza Lavoro e Giustizia, per raggiungere il luogo in cui espletava il servizio di vigilanza, un ripetitore di compagnia telefonica, quando veniva intercettato e bloccato, in via Giglio, nel centro di Casapesenna, dagli odierni indagati e dallo Ziello, i quali, con i volti coperti da passamontagna, prima lo minacciavano, allo scopo – come si sarebbe appreso dopo – di impossessarsi della sua pistola di ordinanza, poi lo raggiungevano con vari colpi d’arma da fuoco, allorché il Sammarco tentava di reagire. La guardia, malgrado ferito gravemente, aveva continuato a guidare l’auto fino a Villa Literno, ma, lì giunto, si era fermato agonizzante. Era poi morto, la mattina dopo, presso l’ospedale Cardarelli di Napoli, dove era stato trasportato.
Circa un mese prima, e precisamente il 2 maggio 2005, il Sammarco era già stato oggetto di altra rapina, durante la quale gli erano state sottratte, sotto la minaccia di un fucile a pompa e di una pistola, l’auto e la radio di servizio, nonché l’arma in dotazione (una Beretta cal. 9 x 21). A detta del collaboratore di giustizia Ziello, era stato il suo gruppo a mettere a segno anche tale rapina: la pistola rapinata in tale occasione al Sammarco era proprio quella con la quale lo stesso sarebbe stato ucciso il mese dopo.
Le dichiarazioni del collaboratore di giustizia hanno trovato conferma in riscontri oggettivi e individualizzanti, consistiti, tra l’altro, negli esiti dell’attività di intercettazione, telefonica e ambientale, svolta nell’ambito della intelligente ed efficace attività investigativa dei militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe, coordinati dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.
Fonte: lostrillonefrancesco.wordpress.com
Articolo del 21 dicembre 2018
Guardia giurata uccisa durante la rapina, “sconto” di pena per la banda
Pena ridotta per Gaetano Ziello, Costantino Diana e Giorgio Pagano accusati a vario titolo di omicidio, tentato omicidio e rapina. I tre, dal maggio 2005 al marzo 2009, nella fascia territoriale tra l’agro aversano ed il litorale domitio, rapinarono diversi distributori di carburante uccidendo, in uno dei raid, la guardia giurata Nicola Sammarco, di Mondragone, e ferendo gravemente uno dei benzinai rapinati.
Condannati con giudizio abbreviato in primo grado dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere alla pena di 18 anni di reclusione per Ziello e di 5 anni ed 8 mesi per Diana e Pagano; la Corte d’Assise d’Appello di Napoli ha ridotto la loro pena a 16 anni di reclusione per Gaetano Ziello, di Villa Literno, attualmente collaboratore di giustizia ed in localitá protetta ed unico a rispondere dell’omcidio, mentre per Costantino Diana e Giorgio Pagano, entrambi di Casapesenna, è stata inflitta una pena di 3 anni e 4 mesi.
I tre imputati – difesi di fiducia dall’avvocato Sebastianelli (per Ziello), l’avvocato Ferdinando Letizia (per Diana) e l’avvocato Della Gatta (per Pagano) – si sono resi responsabili di piú di dieci rapine a mano armata tra Villa di Briano, Casal di Principe, Frignano, Castel Volturno, Cancello ed Arnone, Casapesenna e Trentola Ducenta.
I benzinai venivano minacciati con una pistola calibro 9×21 o un fucile a canne mozze. La refurtiva veniva caricata a bordo di autovetture rubate poco prima di commettere il colpo ed abbandonate nelle campagne circostanti o in prossimitá di ponti.
Prescritti i reati di detenzione e porto abusivo della pistola e del fucile a canne mozze utilizzati nelle rapine, la ricettazione delle armi, della refurtiva e dell’ auto utilizzata per i colpi.