• 6 Luglio 1919 Resuttano (CL). Muore Costantino Stella, arciprete, dopo essere stato accoltellato. Aveva dato il via ad importanti attività in campo sociale e nel sostegno dei contadini siciliani

    Costantino Stella, Arciprete di Resuttano (Cl) si batteva contro i soprusi esercitati dai clan della zona sulla popolazione e aveva dato il via ad importanti attività in campo sociale e nel sostegno dei contadini siciliani. Venne accoltellato il 19 giugno da un membro di una potente famiglia mafiosa locale. Morì, dopo diciotto giorni di agonia, il 6 luglio 1919 a Resuttano (Cl). Fonte: liberanet.org         Fonte: it.wikipedia.org Costantino Stella (Resuttano, 19 maggio 1873 – Resuttano, 6 luglio 1919) è stato un presbitero italiano ucciso dalla mafia. Nacque a Resuttano (provincia di Caltanissetta) il 19 maggio 1873 da una famiglia della borghesia locale. Entrato nel seminario di Caltanissetta,…

  • Le Vittime che commemoriamo, mese: LUGLIO

      1 Luglio 1982 Giugliano (NA) Ucciso Giuliano Pennacchio, assessore al personale del Comune. Giuliano Pennacchio, 45enne, segretario di una scuola media e assessore al Personale del comune di Giugliano (Campania) è stato ucciso nel luglio del 1982 mentre tornava a casa a piedi, in via Meristi. Ha da poco parcheggiato la macchina quando, a bordo di un’auto, due killer gli hanno sparato. Giuliano Pennacchio svolge un’importante attività politica cercando tra l’altro di rendere più efficaci ed efficienti i servizi comunali. Secondo le indagini il Pennacchio si è probabilmente intromesso in faccende illecite che gli hanno costato la vita. In quel periodo era sindaco del comune Giuliano Granata, ex segretario…

  • La storia della Mafia Siciliana – Tra i due secoli nasce il Socialismo.

    Fonte: alkemia.com 1984 John Dickie – Cosa Nostra, Storia della mafia siciliana – Editori Laterza, 2006 Il dramma delle campagne Le drammatiche condizioni di vita a cui erano costretti i contadini di ogni regione, era una delle emergenze nazionali ereditate dal secolo XIX. La Sicilia non si sottraeva ad una realtà che vedeva questa categoria ridotta ad una povertà assoluta. Le forze politiche più riformiste, stilarono rapporti che descrivevano le famiglie dei braccianti, in preda a malnutrizione, analfabetismo e vittime della malaria. Il quadro della situazione diveniva ancora più terribile nello scorgere nel dettaglio quanto riportavano documenti dell’epoca al riguardo. Viaggiando per le campagne dell’isola, si incontravano “ …uomini e…

  • “Come continuare a tener viva la memoria” di Umberto Santino

    Come continuare a tener viva la memoria di Umberto Santino (Presidente del centro impastato) Fonte:  ricerca.repubblica.it  Articolo del 4 febbraio 2005   IL PROGETTO “Le date della memoria” promosso dalla Sezione distrettuale di Palermo dell’Associazione nazionale magistrati, con la stampa e la distribuzione di un calendario con i nomi dei caduti nella lotta contro la mafia e delle vittime innocenti e con il concorso a cui hanno partecipato oltre 18.000 studenti, tra cui parecchi detenuti, che hanno redatto le schede raccolte nel volume “La memoria ritrovata“, può considerarsi una delle attività più significative sul fronte di un’ antimafia che non si contenti di slogan e di iniziative sporadiche ed estemporanee.…

  • 17 Novembre 1920 Gibellina (TP). Assassinato Stefano Caronia, arciprete.

      Il 17 novembre del 1920 a Gibellina (TP) fu ucciso l’arciprete Stefano Caronia. Era un prete sociale. Aveva contribuito a fondare la Cooperativa di Consumo e si era impegnato nella battaglia contro i feudatari a favore della popolazione locale.   Fonte: wikipedia.org Arciprete impegnato per la sua attività di “prete sociale”, legata all’insegnamento di Leone XIII e all’azione di Don Sturzo. Vecchio esponente del Partito Popolare Italiano e sostenitore dell’azione delle cooperative popolari si impegnò nella battaglia contro feudatari locali a favore della popolazione di Gibellina, domandando a Roma l’esproprio dei feudi circostanti, a favore della locale Cooperativa Agricola, sollecitando all’azione i suoi compaesani con queste parole: « A…

  • 13 Settembre 1920 Monreale. Assassinato Gaetano Millunzi, parroco della cattedrale. Molti attribuiscono la sua uccisione alla mafia e alla gestione delle acque legate alla mensa arcivescovile.

    Gaetano Millunzi, Parroco e canonico della Cattedrale di Monreale dal 1890, viene ucciso il 13 settembre del 1920, a colpi di lupara, nella sua casa di villeggiatura a Realcesi (Monreale). Intorno alla sua uccisione non si è fatto ancora chiarezza, sebbene molti l’attribuiscono alla mafia e alla gestione delle acque legate alla mensa arcivescovile.       Fonte: it.wikipedia.org Gaetano Millunzi (Monreale, 7 aprile 1859 – Monreale, 13 settembre 1920) è stato uno storico, letterato e presbitero italiano. Entra dodicenne nel Seminario Arcivescovile di Monreale e viene ordinato sacerdote a 23 anni, nel 1882. Poeta, latinista, storico, scrittore, letterato, amante delle lingue antiche e dell’arte. Nel 1882 è nominato vice…

  • Le Vittime che commemoriamo, mese: OTTOBRE

    1 ottobre 1990 Porto Ceresio (VA). Ucciso Roberto Ticli, carabiniere di 24 anni, mentre effettuava un controllo di documenti. Roberto Ticli era un giovane carabiniere di 24 anni, ferito mortalmente il primo ottobre del 1990 da un rapinatore che aveva appena fermato per un controllo. Un colpo di 357 Magnum al petto è stato fatale al militare. La sparatoria è avvenuta a Porto Ceresio, un paesino di tremila abitanti in provincia di Varese. Qui Roberto Ticli si era trasferito con la moglie e la figlia di un anno. L’omicida è un rapinatore svizzero. Il bandito, che era ricercato dalla polizia elvetica, è stato preso poco dopo: si era rifugiato su…

  • Le Vittime che commemoriamo, mese: AGOSTO

    1 agosto 1993 Santa Maria di Licodia (CT). Fabio Garofalo, 18 anni, ucciso perché testimone di una sparatoria La sera dell’1 agosto 1993 Fabio Garofalo, 18 anni, impegnato in servizi di volontariato a favore degli anziani per conto dell’Azione cattolica del paese, si trovava all’interno della sala giochi Papillon di Santa Maria di Licodia (CT. Fu ucciso perché testimone di una sparatoria per una resa di conti tra due estorsori in cui rimase ferito il figlio del gestore dell’esercizio commerciale, vero obiettivo del killer.   1 Agosto 2007 Reggio Calabria. Resta ucciso Luigi Rende, guardia giurata, nel tentativo di sventare una rapina al furgone portavalori. Luigi Rende ha 31 anni,…

  • Le Vittime che commemoriamo, mese: APRILE

    1 Aprile 1948 Camporeale (PA). Ucciso Calogero Cangialosi, 42 anni, segretario della CGIL Calogero Cangialosi, 42 anni, sposato con quattro figli, segretario della CGIL di Camporeale (PA), si batteva  per l’applicazione dei decreti Gullo sulla divisione del grano a 60 e 40 e sulla concessione alle cooperative contadine delle terre incolte e malcoltivate degli agrari. La sera del 1° aprile del 1948, nonostante fosse sempre scortato dagli amici del sindacato, mentre faceva ritorno alla propria abitazione,  qualcuno con un mitra sparò sul gruppo ferendone gravemente due ma Calogero, colpito alla testa e al petto, spirò all’istante.”Calogero Cangialosi fu il 36esimo sindacalista assassinato dalla mafia in quegli anni del secondo dopoguerra.…

  • Sdisonorate – Le mafie uccidono le donne – Associazione daSud

    Sdisonorate – Le mafie uccidono le donne Associazione daSud Fonte: http://www.milleeunavoce.com/PDF/Mostra.pdf Elenco aggiornato al 7 giugno 2011 Guida alla lettura La prima assassinata è del 1896, le ultime di pochi mesi fa.  Sono le donne ammazzate dalle mafie. Le abbiamo volute raccogliere tutte dentro questa pubblicazione “Sdisonorate”. È la prima volta che accade. Una ricerca, certamente parziale, che tuttavia vuole essere uno stimolo per una discussione pubblica e una mappa conoscitiva su un tema difficile e contraddittorio come quello del rapporto tra donne e mafia. Che diventa sempre più centrale, che troppo poco finora è stato indagato. Che in questi mesi comincia a trovare spazi. Finalmente. Un dossier che serve…