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Il Sindaco pescatore di Dario Vassallo con Nello Governato
Storia di Angelo Vassallo, un eroe del Sud Prefazione di Riccardo Iacona Ed. Mondadori (Luglio 2011) “Chissà cosa mi ha spinto venti giorni dopo a tornare su questa strada troppo stretta e in salita. La fame di verità totale o piuttosto una rabbia feroce, insopprimibile, il rifiuto della realtà. Per questo adesso prendo a calci il muretto vicino al quale hanno ammazzato mio fratello. Sono come imprigionato dentro la gabbia dei ricordi, provo a ribellarmi ma inutilmente: è una sensazione che non riesco a definire. Pensare ad Angelo mi aiuta a sopravvivere al dolore.”Il 5 settembre 2010 sette colpi di pistola a bruciapelo hanno posto fine alla vita di Angelo…
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Delitto Vassallo, le piste degli inquirenti di Luigi Spera
Fonte: liberainformazione.org Articolo del 1 Luglio 2011 Delitto Angelo Vassallo, le piste degli inquirenti di Luigi spera (Metropolis) Dai tre napoletani indagati alla vigilessa arrestata per la strage di Cecchina. Va avanti il lavoro degli investigatori Una pioggia di indizi troppo rada per potersi addensare, una volta al suolo, in prove. Non abbastanza insistente da irrigare un terreno troppo arido per veder crescere il germoglio di un movente. E così è impossibile per gli inquirenti dare la zampata finale. Come nella più banale delle trame da serial americani, quel che potrebbe mettere fine all’inchiesta sull’omicidio del sindaco Angelo Vassallo, è solo una confessione. L’ammissione di aver premuto il grilletto…
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5 Settembre 2010 Pollica (SA). Ucciso Angelo Vassallo, il “Sindaco pescatore”. “Un sindaco che ha lottato per una politica migliore, l’esempio che un Sud migliore può esistere”.
Un agguato in pieno stile camorristico, una raffica di colpi di pistola mentre rientrava a casa. È stato ucciso così Angelo Vassallo, 57 anni, sindaco di Pollica, comune del Cilento. È avvenuto nella tarda serata del 5 settembre 2010. Secondo le indagini condotte dal pm Alfredo Greco, l’auto di Vassallo è stata bloccata da un’altra vettura che procedeva in direzione inversa e in senso vietato. Forse in due si sono avvicinati al finestrino e hanno sparato con una pistola calibro 9, colpendo il cuore, la testa e la gola del sindaco, seduto al posto di guida. A scoprire il corpo è stato il fratello del sindaco che, avvertito dalla cognata,…
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22 settembre 1993 Altofonte (PA) ucciso Antonino Vassallo accusato dai capimafia di avere commesso furti senza autorizzazione.
Antonino Vassallo fu ucciso il 22 Settembre 1993. Accusato dai capimafia di avere commesso furti senza l’autorizzazione dei boss. (Fonte: vivi.libera.it) Fonte: ricerca.repubblica.it Articolo del 28 febbraio 2003 Morì per una telefonata alla donna del boss Una telefonata di pochi minuti alla fidanzata di un boss mafioso è costata la vita ad un giovane di San Giuseppe Jato; la decisione di assassinare un pregiudicato a pochi giorni dal suo matrimonio, è stata invece presa dai capimafia per evitare che la futura sposa diventasse subito vedova. Sono i retroscena di due delitti compiuti fra il ’93 e il ’94, raccontati dal pentito Enzo Brusca. Il collaboratore è stato interrogato…
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Le Vittime che commemoriamo, mese: SETTEMBRE
1 settembre 1951 Delianuova e Piani di Carmelia (RC). Uccisi Antonio Sanginiti, maresciallo dei carabinieri, e Francesco Papalia, un pastore, per vendetta. All’alba del 3 Luglio 1951 in un conflitto a fuoco con i carabinieri vennero uccisi due giovani di Delianuova (RC), Gianni Macrì, latitante, e un suo amico, Leo Palumbo. Poco meno di due mesi dopo, il 30 Agosto, Angelo Macrì, un boscaiolo incensurato di 20 anni, fratello di una delle vittime, sfogava la sua vendetta contro il maresciallo Antonio Sanginiti, comandante della locale stazione. Poi andava ad ammazzare sui piani di Carmelia il pastore Francesco Papalia, l’uomo che avrebbe indicato ai carabinieri il nascondiglio del fratello. Angelo Macrì…
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Le Vittime che commemoriamo, mese: LUGLIO
1 Luglio 1982 Giugliano (NA) Ucciso Giuliano Pennacchio, assessore al personale del Comune. Giuliano Pennacchio, 45enne, segretario di una scuola media e assessore al Personale del comune di Giugliano (Campania) è stato ucciso nel luglio del 1982 mentre tornava a casa a piedi, in via Meristi. Ha da poco parcheggiato la macchina quando, a bordo di un’auto, due killer gli hanno sparato. Giuliano Pennacchio svolge un’importante attività politica cercando tra l’altro di rendere più efficaci ed efficienti i servizi comunali. Secondo le indagini il Pennacchio si è probabilmente intromesso in faccende illecite che gli hanno costato la vita. In quel periodo era sindaco del comune Giuliano Granata, ex segretario…
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La vittoria di Pio La Torre, antimafioso senza distintivo di Enrico Bellavia
La vittoria di Pio La Torre, antimafioso senza distintivo di Enrico Bellavia Articolo del 30 Aprile 2015 da palermo.repubblica.it CONOSCEVA il male dalle origini. Ne intuì il rimedio. Non si limitò a mettere a punto una ricetta, ma elaborò un piano di cura. Nella storia politica di Pio La Torre, dalle lotte contadine al 416 bis, dal sequestro dei beni dei boss al no ai missili a Comiso, c’è l’intero percorso di un’antimafia mai vissuta come un abito – tanto settario quanto inconcludente – da esibire per scalare posizioni nella nomenclatura di partito come nella società, ma cucito addosso come l’unica ragione dell’essere comunisti. E che prima del piombo dei…
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«Pio La Torre legislatore contro la mafia»,”Discorsi e interventi parlamentari”. Cura di Carlo Ruta. Interventi di Felia Allum, Nicola Cipolla, Franco La Torre, Emanuele Macaluso, Ernesto Ugo Savona
«Pio La Torre legislatore contro la mafia» “Discorsi e interventi parlamentari” a cura di Carlo Ruta. Interventi di Felia Allum, Nicola Cipolla, Franco La Torre, Emanuele Macaluso, Ernesto Ugo Savona Edizioni di storia e studi sociali, pp. 330 L’impegno parlamentare di Pio La Torre contro la mafia Pubblicati gli interventi di quasi un ventennio di attività parlamentare, all’ARS, alla Camera dei deputati, alla Commissione antimafia. Le denunce del sacco di Palermo, la relazione di minoranza, gli anni di piombo siciliani, la lunga «incubazione» del 416-*bis*: l’evoluzione di un progetto politico che ha contribuito a fare la storia civile del Paese . *Pio La Torre legislatore contro la mafia* è un’opera…
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LA ZONA D’OMBRA di Sonia Alfano
Sopra al sangue di mio padre è possibile costruire qualcosa di positivo.” È questa la convinzione di Sonia, figlia di Beppe Alfano, il giornalista scomodo ucciso dalla mafia a Barcellona Pozzo di Gotto l’8 gennaio 1993. Eliminato perché aveva le prove delle attività criminali di una provincia siciliana, quella messinese, da sempre considerata quella in cui “la mafia non esiste”: tre giorni prima di morire, Alfano aveva invece consegnato alle autorità una lunga e documentata descrizione delle sue scoperte, tra cui il probabile rifugio del boss latitante Nitto Santapaola, a pochi passi da casa sua. Ma quella busta è sparita per sempre, assieme al computer, ai raccoglitori e ai taccuini…
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Portella della Ginestra: la prima strage di stato La prima strage di stato dell’Italia repubblicana si consumò il primo maggio del 1947. La banda di Salvatore Giuliano aprì il fuoco sui contadini e gli operai che si erano raccolti a Portella della Ginestra per celebrare la festa dei lavoratori. Portella Della Ginestra, la prima strage di Stato: Pietro Orsatti Le interviste di Stefania Border Nights – 3 mag 2018 Con il giornalista Pietro Orsatti parliamo della strage di Portella della Ginestra, avvenuta il 1° maggio 1947 in Sicilia: la prima strage italiana dopo la nascita della Repubblica. Orsatti è autore del libro “Il bandito della guerra…