ALI SPEZZATE di Paolo Miggiano

 

Annalisa Durante. Morire a Forcella a quattordici anni.

DI GIROLAMO EDITORE

Fonte fondazionepolis.regione.campania.it

In un Paese normale, quando hai quattordici anni, quello che accade fuori da te non dovrebbe avere molta importanza. Annalisa Durante, uccisa a Forcella in un agguato di camorra il 27 marzo del 2004, con quello che accadeva nel suo quartiere da circa sessant’anni non c’entrava proprio niente, eppure è stata uccisa e con lei il suo futuro. Nella storica roccaforte della famiglia camorristica dei Giuliano c’è un conflitto tra clan. Annalisa a questa guerra è estranea. Una sera di primavera viene colpita a morte da un proiettile, esploso ad altezza d’uomo dall’ultimo erede del clan Giuliano.

“Ali spezzate” non racconta solo il crudele assassinio di Annalisa, non si limita a tracciare la geografia di due clan della camorra che da anni si fanno la guerra, ma è anche una lucida analisi dell’abbandono e del degrado sociale e culturale in cui, da più di mezzo secolo, la classe dirigente e politica napoletana ha relegato i quartieri popolari di una delle città più importanti d’Europa. Il libro è il racconto di un’altra rivoluzione partenopea mancata, ma anche dello straordinario impegno di Giovanni Durante, il papà di Annalisa, rimasto a Forcella, per il riscatto culturale e sociale del quartiere.

 

 

Fonte  casertanews.it

‘Ali Spezzate’: il libro di Paolo Miggiano sulla vita di Annalisa Durante, presentato al Liceo Manzoni

20 aprile 2015

Scuola – Caserta – “Ali Spezzate. Annalisa Durante. Morire a Forcella a quattordici anni”: questo il titolo del libro che porta la firma di Paolo Miggiano e che sarà presentato il prossimo 22 aprile, alle ore 10, nell’aula magna del liceo ‘Manzoni’ di Caserta. I lavori saranno introdotti dalla dirigente Adele Vairo, che ha fortemente voluto portare tra i ragazzi la storia di questa giovane innocente vittima della camorra, e saranno moderati dalla giornalista Teresa Gentile.
Miggiano racconta la drammatica storia di Annalisa Durante, uccisa nel fiore della sua adolescenza durante un agguato di camorra nel quartiere di Forcella a Napoli. “Una tragica storica che rappresenta una delle pagine più buie degli ultimi anni di storia del nostro Paese”: così la definisce il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, a cui è stata affidata l’introduzione del libro.
“Ali spezzate” non racconta solo il crudele assassinio di Annalisa, avvenuto il 27 marzo del 2004, non si imita a tracciare la geografia di due clan della camorra che da anni si fanno la guerra, ma è anche una lucida analisi dell’abbandono e del degrado sociale e culturale in cui, da più di mezzo secolo, la classe dirigente e politica napoletana ha relegato i quartieri popolari di una delle città più importanti d’Europa.
Il libro di Paolo Miggiano è il racconto di un’altra rivoluzione partenopea mancata, ma anche dello straordinario impegno di Giovanni Durante, il papà di Annalisa, rimasto a Forcella, per il riscatto culturale e sociale del quartiere. Questo libro è stato promosso dalla Fondazione Polis (che si occupa della tutela delle famiglie delle vittime della criminalità) alla quale saranno devoluti i proventi della vendita, per il sostegno delle attività dell’associazione Annalisa Durante.
Paolo Miggiano, laureato in Scienze dell’Investigazione, con master in Criminologia ed in Valorizzazione e gestione dei beni confiscati alle mafie, è giornalista pubblicista. Per molti anni elicotterista della Polizia di Stato. Responsabile dei progetti editoriali della Fondazione Polis, già membro della Direzione nazionale di “Cittadinanzattiva” e degli organismi di rappresentanza dei lavoratori della Polizia di Stato.

 

 

Fonte: duepuntozeronews.it

formia / “Ali Spezzate- morire a Forcella a 14 anni “, Annalisa Durante nelle pagine di Paolo Miggiano

di Antonia De Francesco

Lui si è salvato, lei è finita: come uno scudo ha incorporato proiettili camorristici che non erano destinati a lei. A Forcella, Napoli, a soli 14 anni, il 27 marzo del 2004, terminano i giorni di Annalisa Durante, ma non la sua vita, nè il suo ricordo. Il giornalista e scrittore Paolo Miggiano ha raccolto la sua storia e l’ha impressa nella pagine del libro “Ali Spezzate – Annalisa Durante. Morire a Forcella a quattordici anni”, che sarà presentato stasera, 7 settembre,  alle 18.30, nella Villa Comunale di Formia. Con la prefazione del giornalista Gigi Di Fiore e l’introduzione del Ministro della Giustizia Andrea Orlando e di Paolo Siani Presidente della Fondazione Pol.i.s., il libro ripercorre la vicenda della morte della giovane Annalisa Durante,  tracciando la geografia criminale dei clan che insistono e si scontro in quei territori e analizzando l’abbandono ed il degrado sociale in cui gli stessi versano.

Una condizione alla ribalta, ma soprattutto in fase di ribaltamento proprio grazie a chi è riuscito a fare di un dramma esistenziale personale , la morte di un figlio, il momento del riscatto per un intero quartiere. E’ Giovanni Durante, papà di Annalisa, che in questi anni sta dando alla morte della sua bambina un significato che profumo di primavera, spazzando via il puzzo di quei proiettili che l’hanno uccisa: “La biblioteca di Annalisa Durante”. Il progetto ha visto nascere nello spazio polifunzionale “piazza Forcella”, in via Vicaria Vecchia, 23,  una vera e propria biblioteca tra al cui arricchimento sta partecipando anche la città di Formia, con l’impegno dell’Associazione “Libera”. E’ ancora in aumento il numero di libri, pur avendo già varcato la soglia dei 1500, che molte persone stanno donando e che verranno consegnati proprio a Giovanni Durante, intorno alla metà di settembre.

Il libro è il racconto di un’altra rivoluzione partenopea mancata, ma anche dello straordinario impegno di Giovanni Durante, il papà di Annalisa, rimasto a Forcella, per il riscatto culturale e sociale del quartiere. Con queste premesse avrà luogo l’incontro di questa sera,  introdotto e moderato dal giornalista Andrea Bengola alla presenza dell’autore Paolo Miggiano, organizzato dal Centro Commerciale Naturale “Le due torri” di Formia, in collaborazione con l’Associazione Polis, dedicata all’indimenticabile giovane “giornalista-giornalista” de “Il Mattino”, anch’egli prematuramente ucciso dalla Camorra Giancarlo Siani.

 

 

 

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