• MA QUELLA DEL NORD NON È MAFIA di Giovanni Falcone

    MA QUELLA DEL NORD NON È MAFIA di Giovanni Falcone PIOVRA E CRIMINALITÀ Fonte: archiviolastampa.it/ Articolo del 24 maggio 1991 Qualche giorno fa a Messina, appena sbarcati dal traghetto, sono stati arrestati dei trafficanti di stupefacenti siciliani. Da indagini di polizia e intercettazioni telefoniche era emerso che avevano acquistato eroina a Milano e la stavano portando in Sicilia. È una totale inversione di tendenza rispetto a qualche anno fa, al periodo in cui l’eroina veniva prodotta nei laboratori siciliani ed esportata in Europa e in Usa. Ed è anche il segno – si può sottolineare, in mezzo a tanto catastrofismo generale – che qualcosa le indagini antimafia hanno fatto, se…

  • 13 aprile 2012 Ruvo Di Puglia (BA). Ucciso Giuseppe Di Terlizzi, commerciante di 42 anni, durante una rapina al suo negozio.

    Giuseppe Di Terlizzi, di 42 anni, fu ucciso dinanzi al suo esercizio commerciale, una salumeria a Ruvo di Puglia in via Piave 35. Secondo la ricostruzione effettuata dai carabinieri, passate da poco le 21,30 del 13 aprile di 7 anni fa, quattro malfattori con i volti travisati da passamontagna fecero irruzione nella salumeria costringendo l’uomo a consegnare l’incasso della giornata. Di Terlizzi tentò di reagire e nacque una colluttazione durante la quale un rapinatore fece fuoco esplodendo un solo colpo di pistola che raggiunse il salumiere alla testa. Fonte: baritoday.it       Fonte: bari.repubblica.it Articolo del 14 aprile 2012 Salumiere ucciso, caccia a giovanissimi Confcommercio: “Emergenza nazionale” L’omicidio commesso…

  • 18 aprile 2011 Nicotera (VV). Santa Tita Buccafusca (37 anni), moglie di un capomafia di ‘ndrangheta, muore, apparentemente suicida, dopo aver ingerito acido muriatico. Aveva manifestato l’intenzione di collaborare con la giustizia.

    Santa Tita Buccafusca, 37 anni, morì il 18 aprile del 2011 all’ospedale di Polistena, dove era stata ricoverata due giorni prima dopo aver ingerito dell’acido muriatico. Madre di un bambino di 16 mesi, era la moglie di uno dei più potenti capimafia della ‘ndrangheta calabrese, Pantalone Mancuso dello “Luni Scarpuni”. L’arresto del marito e una serie di tremendi lutti familiari la fecero cadere in uno stato di profonda depressione dal quale sembrò uscire con la nascita di suo figlio. Ma la presenza asfissiante della malavita, alla vigilia di una tremenda stagione di omicidi che sconvolse il Vibonese, le toglieva il respiro. La donna si decise così a collaborare con la…

  • 10 aprile 2011, Bari. Giuseppe Di Terlizzi, 30 anni, ucciso per errore in una sparatoria all’esterno di una discoteca

    La notte del 10 aprile, Giuseppe Di Terlizzi fu colpito per errore da un proiettile durante uno scontro a fuoco tra due gruppi di giovani affiliati a un clan locale, che si affrontarono dopo una lite davanti alla discoteca H25 di Bari. Fonte:  vivi.libera.it     Fonte:  bari.repubblica.it Articolo del 12 aprile 2011 Sparatoria davanti alla discoteca morto il ragazzo ferito alla testa Giuseppe Di Terlizzi, 30 anni, barese e incensurato non ce l’ha fatta. Era stato ferito da un colpo di arma da fuoco davanti all’H25 sabato notte, dopo una rissa scoppiata nel locale, chiuso per un mese dal questore. Gli investigatori: “I testimoni non vogliono parlare, tutti omertosi”…

  • MESSINA, TROVATO A MAZZARRÀ S. ANDREA IL CIMITERO DELLA MAFIA

    MESSINA, TROVATO A MAZZARRÀ S. ANDREA IL CIMITERO DELLA MAFIA Trovati due cadaveri nel cimitero della mafia. Si tratterebbe dei corpi di Natale Perdichizzi e Antonino Ballarino. E si stanno cercando altre tre vittime. Sono trentatré le persone scomparse negli ultimi 24 anni. I NOMI Fonte: stampalibera.it Articolo del 6 gennaio 2011 Dal cimitero della mafia di Mazzarrà S. Andrea cominciano a riemergere i resti dei cadaveri dei primi scomparsi inghiottiti nella voragine della “lupara bianca”. Sarebbero già stati ritrovati sulle alture di Piano Gorne i resti delle salme di Natale Perdichizzi, scomparso dalla casa dei suoi genitori, in via Ceroliva a Mazzarrà Sant’Andrea, il 23 luglio del 1997, quando…

  • 11 novembre 2010 Brindisi. Francesco Ligorio, 18 anni, originario di Francavilla Fontana, morì in un agguato diretto al suo datore di lavoro.

    L’11 novembre 2010 il diciottenne Francesco Ligorio, originario di Francavilla Fontana, morì in un agguato sulla superstrada Brindisi-Taranto. I colpi di mitra che ne stroncarono la vita erano in realtà in serbo per Nicola Canovari, vittima predestinata secondo le intenzioni dei killer, che viaggiava con lui a bordo di un tir Fiat. (pugliain.net)       Francavilla Fontana. È l’11 novembre del 2010. Sono da poco passate le 5.30 del mattino, sulla superstrada Brindisi Taranto. Una raffica di colpi di pistola centra il passeggero di un tir in corsa: Francesco Ligorio ha solo 18 anni e probabilmente paga l’errore dei sicari, che volevano colpire il camionista Antonio Canovari, rimasto gravemente…

  • 27 ottobre 2009 Amelia (TR). Scompare Barbara Corvi, vittima di lupara bianca.

    Barbara Corvi è sposata con Roberto Lo Giudice, fratello di Antonio detto “il nano”, oggi pentito. Vittima della lupara bianca, scompare il 27 ottobre del 2009, dopo che il marito scopre la sua relazione extraconiugale: il bimbo che cresceva nel suo ventre era di un altro uomo. Anche Angela Costantino, sua cognata, rimasta incinta per tradimento, sposata a un altro Lo Giudice di Reggio Calabria, era stata uccisa nel 1994. Fonte  Sdisonorate, le mafie uccidono le donne – Ass. Da Sud       Fonte:  chilhavisto.rai.it Reggio Calabria, 14/4/2012 – Angela Costantino, il cui cadavere non è mai stato trovato, fu assassinata da parenti del marito, boss detenuto. La squadra…

  • 13 aprile 2009 Napoli. Giovanni Tagliaferri, 21 anni, muore per una coltellata inflittagli in una aggressione scaturita per futili motivi.

    Giovanni Tagliaferri muore, a soli 21 anni, il 13 aprile 2009, lunedì di Pasquetta, in via Cristoforo Colombo, nella zona del porto di Napoli. Sono le 22.30 circa, quando un amico in macchina con Giovanni fa dei complimenti ad una ragazza che in quel momento è sul marciapiede del porto e che, in compagnia del fidanzato e di altre due coppie di giovanissimi, è appena rientrata da una gita a Capri. Ne scaturisce una violenta lite, con reciproca aggressione, nel corso della quale il giovane Tagliaferri riporta diverse ferite, provocate da arma da taglio, una delle quali si è poi rilevata fatale. Viene colpita la radice della coscia sinistra recidendo…

  • 6 Luglio 2008 Pescara. Ucciso Mario Pagliari, 64 anni, da un ex camorrista, detenuto in licenza lavorativa, per futili motivi.

    È domenica pomeriggio, il 6 luglio del 2008 quando, a Pescara, nel parco di Villa de Riseis, tra via Puccini e il lungomare, Mario Pagliari, ex pescatore e titolare dello stabilimento Apollo (proprio dall’altra parte della riviera), viene ucciso con due colpi di pistola all’addome e alla tempia da Michelangelo D’Agostino, casertano di 55 anni, ex camorrista affiliato al clan Cutolo, che all’epoca lavorava nel parco con un contratto a tempo determinato con la cooperativa La Cometa. Erano le 16,30. Secondo la ricostruzione di allora, il balneatore di 64 anni arriva al parco in bicicletta e inizia a giocare a carte. Un quarto d’ora dopo arriva D’Agostino. Ha un battibecco…

  • 14 giugno 2008 Ugento (LE). Assassinato Peppino Basile, 61 anni, amministratore pubblico, per il suo impegno politico contro la mafia.

    Peppino Basile, 61 anni, era un amministratore pubblico e parte della commissione provinciale Ambiente, impegnato in diverse battaglie politiche, amministrative e ambientali del Masaniello di Ugento. Ucciso con 19 coltellate la notte tra il 14 e il 15 giugno 2008 davanti al cancello della sua abitazione. La Procura di Lecce non ha individuato né esecutori né mandanti dell’assassinio di Peppino. Indagava sulle infiltrazioni delle mafie nella gestione rifiuti, sul pcb, su rifiuti radioattivi dentro la discarica di Burgesi, e su un centro di stoccaggio rifiuti realizzato con soldi pubblici, vandalizzato e mai utilizzato. Un omicidio efferato, che accese i riflettori su Ugento e sui suoi segreti e che scosse l’intero…