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30 luglio 1996 Maddaloni (CE). Ucciso Vittorio Rega, geometra di 29 anni, perché scambiato per il vero obiettivo.
Vittorio Rega guidava una macchina identica a qualle in uso al vero obiettivo del raid omicidiario : Gianbattista Tartaglione, storico affiliato al clan Piccolo che, appena due mesi dopo l’omicidio di Rega, fu rinvenuto carbonizzato nelle campagne di Caivano, all’interno di una Fiat Punto. Una pattuglia del commissariato di Maddaloni intervenne quella mattina del 30 luglio in località “Fontana Olmo Cupo”, per segnalazione di un uomo ferito. Gli agenti, raggiunta la località indicata attraverso una strada sterrata di campagna, torvarono una Honda civic Lsi di colore celeste con il motore spento, il freno di stazionamento azionato e lo stereo ad alto volume. Nelle immediate vicinanze, invece, seduto per terra, c’era…
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24 giugno 1996 Strage di Casabona (KR). Resta ucciso Nicola Melfi, 18 anni, che lavorava nel cantiere dell’eccidio.
Nicola Melfi, operaio edile di 18 anni, viene ucciso nella Strage di Casabona, località in provincia di Crotone, nel cantiere in cui lavorava, durante l’agguato mortale a Domenico Alessio, imprenditore edile, capo della cosca più importante del paese. L’unica colpa di Nicola Melfi, famiglia di emigrati da poco rientrati in paese (lui era nato a Wolfsburg, in Germania), era solo quella di lavorare con l’impresa del boss e di trovarsi testimone del massacro. Era il suo primo giorno di lavoro. Fonte: archiviolastampa.it Articolo del 25 giugno 1996 Il boss fa scattare la trappola mortale di Diego Minuti Crotone, il capocosca e i suoi uomini sono stati colpiti…
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8 febbraio 1996 Messina. Ucciso Antonio Falcone, 40 anni, operatore ecologico, mentre in un negozio comprava un regalo per la moglie. Probabilmente aveva reagito ad un tentativo di furto. Ferito anche il titolare del negozio.
Antonio Falcone venne ucciso nel tardo pomeriggio dell’8 febbraio del 1996, vittima di una sparatoria avvenuta poco dopo le 19.30 nel negozio di articoli da regalo “Lory”, al numero 34 di via Bonino, a pochi metri dal campo sportivo Giovanni Celeste. Aveva 40 anni, stava acquistando un regalo per la moglie, era uno stimato operatore ecologico comunale, la sua era una bella famiglia, fu colpito da due proiettili calibro 38 al capo e ad una spalla. Rimase gravemente ferito al collo il titolare del negozio, il reale obiettivo dei killer. Ma Falcone forse cercò di reagire, probabilmente ci fu una colluttazione, e pagò con la vita la sua reazione. A…
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26 gennaio 1996 Cicciano (Napoli). Ucciso il Maresciallo della marina Salvatore Manzi, 30 anni. Si ipotizza per vendetta trasversale.
Salvatore Manzi, 30 anni, era un maresciallo di terza classe della Marina in servizio a Roma. Fu assassinato su un campo di calcio a Cicciano (Napoli) il 26 gennaio del 1996. I killer fecero irruzione sul campo di gioco e, dopo aver fatto stendere a terra i giocatori, si avvicinarono a uno di essi, per assicurarsi si trattasse della persona giusta; e gli spararono. Dal fucile a canne mozze dei sicari partirono tre colpi: due andarono a segno e per Salvatore Manzi non vi fu scampo. Un omicidio apparentemente inspiegabile. Secondo gli investigatori, però, la morte di Manzi potrebbe essere legata a una vendetta trasversale. L’uomo infatti era in rapporti…
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14 settembre 1995 Comiso (RG). Giuseppe Cilia, 26 anni, operaio in un mobilificio, restò ucciso in un agguato verso il suo datore di lavoro.
Giuseppe Cilia,26 anni, operaio in un mobilificio, venne ferito a morte il 14 settembre del 1995 a Comiso (Ragusa). Il commando aveva come obiettivo il proprietario del mobilificio, Giulio Ricca, con alcuni precedenti penali, che rimase ferito assieme a sua figlia Rita e al rivenditore Raffaele Tonchino. Fonte: vivi.libera.it Fonte: siciliaantiusura.it Articolo della Gazzetta del Sud del 19 marzo 2002 Altra spallata ai clan di Vittoria: 43 arresti di Antonio Ingallina RAGUSA – Un’altra spallata ai clan. L’hanno data Carabinieri e Polizia che, a conclusione dell’operazione “Sipario”, hanno notificato 43 ordini di custodia cautelare in carcere per associazione mafiosa, associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio…
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21 luglio 1995 Qualiano (NA). Ucciso Antonio Brandi, 19 anni, militare di leva in licenza. Forse perché testimone.
Il 21 luglio 1995 Antonio Brandi, incensurato, venne ucciso a bruciapelo con svariati colpi di pistola da persone non identificate. L’agguato è avvenuto nei pressi della zona di Qualiano, un quartiere alla periferia settentrionale di Napoli. Il ragazzo, che stava svolgendo il servizio militare presso la Compagnia di Sussistenza del Comiliter tosco-emiliano di Firenze, era tornato a casa due giorni prima per trascorrere due settimane di licenza a Secondigliano, dove viveva con i genitori. La sera del 21 luglio Antonio era stato visto girare a piedi per il quartiere. Dopo un pò una telefonata anonima avvertiva i Carabinieri della presenza di un cadavere lungo la circumvallazione esterna a Qualiano. Sul…
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15 aprile 1995 Gela (CL). Colpita a morte Epifania Cocchiara, Fina, 28 anni, in un tentativo di rapina nella macelleria del marito.
Era la vigilia di Pasqua quel 15 aprile del 1995 quando Epifania Cocchiara, Fina, 28 anni, madre di un bambino di 5 anni e una bambina di 2, fu uccisa nella macelleria del marito, Raffaele Cafà di 32 anni. Fina, assieme al marito e ai suoi due figlioletti, finito di fare le pulizie, stava per chiudere il negozio quando sul posto sono piombati due rapinatori armati di pistole semiautomatiche e col volto coperto da calzamaglie. I malviventi hanno sparato due colpi, uno dei quali ha colpito Fina alla nuca, come reazione, sembra, ad un urlo cacciato dalla donna quando uno dei bambini si è allontanato mentre era in corso la…
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4 marzo 1995 Palermo. Antonino Lombardo, maresciallo dei Carabinieri, viene ritrovato cadavere nella propria auto. Suicidio per mafia?
Antonino Lombardo, 49 anni, Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri, una vita in prima fila nella lotta alla mafia, da alcuni anni nel nucleo speciale dei Ros, il 4 marzo 1995 viene trovato privo di vita nella sua auto parcheggiata nel cortile del Comando Legione carabinieri Sicilia di Palermo, sul suo grembo l’arma d’ordinanza, con il dito ancora sul grilletto. Accanto a lui, una lettera di addio. La valigetta contenente “documenti importanti sulla trasferta negli Usa” con il boss Gaetano Badalamenti sparita. Ufficialmente morte per suicidio. La famiglia non crede al suicidio del loro caro, tante domande a cui ad ora non si è data una risposta. Articolo da…
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9 febbraio 1995 Mogadiscio. Assassinato Marcello Palmisano, 55 anni, giornalista e cineoperatore della Rai.
9 febbraio 1995 Mogadiscio Marcello Palmisano era un giornalista e cineoperatore, nato il 17 gennaio del 1940. Originario di San Michele Salentino (Brindisi), fu assassinato a Mogadiscio il 9 febbraio 1995. Nel 1972 era stato assunto in Rai e, l’anno successivo, era entrato a far parte della squadra del TG2 come telecineoperatore. Rimase vittima di alcuni banditi somali in un agguato nel quale fu ferita anche la giornalista Carmen Lasorella. Lasorella e Palmisano erano lì per indagare sulla lotta tra la italo-somala Somal Fruit e l’americana Dole, due multinazionali attive nel commercio delle celebri banane “somalite”. Stando ad alcune dichiarazioni a suo tempo rese da un delegato della Somal Fruit,…
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18 agosto 1994 Martone (RC). Ucciso Antonio Novella, operaio forestale di 39 anni.
Antonio Novella era un operaio forestale. Fu ucciso in un agguato il 18 agosto del 1994 a Martone, in provincia di Reggio Calabria. Aveva 39 anni. Con lui furono ammazzati altri due forestali, uno dei quali ritenuto appartenente ad ambienti di mafia. (memoriaeimpegno.it) Fonte: archivio.unita.news Articolo del 19 agosto 1994 Lupara nella Locride, 3 morti di Aldo Varano Nuova guerra di ‘ndrangheta in Aspromonte Strage di ‘ndrangheta sulle montagne dell’Aspromonte. Un gruppo di fuoco piomba in un casello della forestale e uccide tre uomini. Obiettivo del commando Giorgio Calvi, precedenti per mafia; uomo della cosca Ierinò (sequestro Ghidini). LOCRI. Un massacro come non ne venivano organizzati da…