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8 aprile 1989 Locri (RC). Pietro Lombardo, 16 anni, assassinato come un boss.
Pietro Lombardo ha 16 anni e dà una mano, a Locri (RC), nella boutique di famiglia. l’8 aprile 1989, alla chiusura del negozio salta sul motorino, per andare ad un «appuntamento». Gli sparano cinque colpi, tutti mortali. Un’esecuzione spietata. Fonte: archivio.unita.news Articolo del 11 gennaio 1991 Vendetta o caso – È la strage degli innocenti Fonte: archivio.unita.news Articolo del 9 aprile 1989 Giustiziato a sedici anni con 5 colpi a bruciapelo Locri, ennesimo omicidio di mafia LOCRI. Gli hanno sparato appoggiandogli la canna della pistola sul petto. Cinque colpi tutti micidiali. Tre da distanza ravvicinata gli altri due a bruciare gli abiti tutt’ intorno ai fori d’entrata. Praticamente…
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11 dicembre 1988 Altavilla Milicia (PA). Ucciso Carmelo Giallombardo, 37 anni, appuntato dei Carabinieri.
Carmelo Giallombardo di 37 anni, appuntato dei Carabinieri, è stato ucciso con colpi d’arma da fuoco ad Altavilla Milicia, un paese a pochi chilometri da Palermo. L’agguato è avvenuto mentre il militare stava chiudendo la saracinesca della rimessa nella quale aveva parcheggiato la sua automobile. Colpito in varie parti del corpo, Carmelo Giallombardo è morto all’istante. Carmelo Giallombardo aveva partecipato ad inchieste sulla mafia locale e partecipato ad un sequestro di un carico di eroina. L’inchiesta sull’omicidio, dapprima in mano alla Procura di Termini Imerese e negli anni successivi trasferita alla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, è stata archiviata senza risultati. Nel frattempo il solito fango sulla famiglia, moglie e…
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10 dicembre 1988 Vigevano (PV). Ritrovato il cadavere di Gianfranco Trezzi, imprenditore, vittima di sequestro.
Gianfranco Trezzi gestiva una piccola azienda specializzata in tubi e materiali siderurgici nel milanese. La mattina del 19 settembre 1988, come ogni giorno, l’imprenditore era uscito alle 7 del mattino per andare nei suoi uffici di Vimodrone. Furono i suoi operai a dare l’allarme, perché a mezzogiorno non era ancora arrivato sul posto di lavoro. Subito fu ritrovata l’auto e ci si rese conto della drammaticità della situazione, soprattutto perché l’azienda versava in cattive acque finanziarie. Il 10 dicembre venne ritrovato il cadavere di Trezzi nel giardino della villa vicino Vigevano dove era stato tenuto prigioniero e ucciso subito dopo la richiesta di riscatto. Fu ritrovato in un sacco della…
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24 ottobre 1988 Torino. Ucciso a colpi di lupara Giuseppe Valentino, operaio di 50 anni, originario di Siderno.
Giuseppe Valentino, 50 anni, operaio da 32 anni presso la Ditta Stola di Torino, originario di Siderno (RC), da cui era emigrato all’età di 17 anni, è stato ucciso il 24 ottobre del 1988 mentre, in bicicletta, si recava al lavoro, da un assassino che gli ha esploso contro, a bruciapelo, due colpi, uno alla testa e uno all’addome. Giuseppe Valentino era una persona onesta, come raccontarono tutti quelli che lo conoscevano, viveva del proprio lavoro e possedeva solo quella bicicletta con cui si recava al lavoro. “Un misterioso delitto a Torino. Probabilmente indecifrabile se si tralasciano i riferimenti alla Calabria, alla vita nelle province dominate dalla ‘ndrangheta. A radici…
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11 settembre 1988 Siderno (RC). Domenico (Mimmo) Carabetta, 22 anni, fu ucciso per errore, aveva la stessa auto del destinatario dell’agguato.
Domenico (Mimmo) Carabetta è un giovane chef di Siderno. L’ 11 settembre del 1988, come ogni giorno, si reca a bordo della sua 112 lx verde bottiglia al lido-ristorante “Il pentagono”, di Sant’Ilario dello Ionio, dove presta servizio come cuoco. È una giornata tranquilla, di fine estate, pochi clienti e poco lavoro. È circa mezzanotte quando la giornata di Domenico si conclude senza troppa fatica e sale a bordo della sua auto per fare ritorno a casa. Ma quella sera, quell’auto, si rivela la causa della sua morte: una scarica di colpi lo uccide senza scampo perché i killer scambiano la sua automobile per quella dei gemelli Bruno e Ilario…
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15 luglio 1988 Torino. Walter Briatore, 36 anni, fu ucciso perché scambiato per un ‘ndranghetista.
Walter Briatore, 36 anni, fu ucciso Torino il 15 luglio 1988 perché scambiato per un ‘ndranghetista. “Dopo trent’anni e quattro mesi la polizia e la procura hanno rispolverato il faldone di un omicidio di ‘ndrangheta. Le indagini sono state riaperte e partono da una nuova certezza: non erano Rizzi e Briatore i veri obiettivi dei sicari della malavita calabrese che invece cercavano «Franco il Rosso» ucciso davvero, al terzo tentativo, due mesi più tardi: il 24 agosto 1988. Briatore, originario di Roburent, ha 36 anni quando una mattina, in via Monfalcone 92, viene freddato con un colpo calibro 45 alla nuca. Qualche mese prima di lui era toccato, sempre a…
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11 giugno 1988 Torino. Uccisa Michela Ansaldi Paolino, 16 anni. Testimone in una guerra tra bande catanesi.
Erano appena usciti da una birreria, Michela Ansaldi Paolino, 16 anni, la sua amica 17enne A. M. e i giovani pregiudicati Roberto Caserta, 27 anni, ed il fratello Maurizio, 35 anni, quando sono stati bersagliati da numerosi colpi di pistola. I fratelli Caserta e Michela sono morti sul posto mentre la sua amica è rimasta gravemente ferita. Mesi dopo le indagini stabilirono che i due fratelli avevano litigato all’interno del locale con i proprietari ma che sono stati poi crivellati di colpi da altre persone, estranee alla prima lite, che li stavano attendendo all’esterno. Fonte: L’Unità Articolo del 13 giugno 1988 Sparatoria a Torino, 3 morti e un…
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4 aprile 1988 Grumo Nevano (NA). Muore Tammaro Romano, 36 anni, sovrintendente polizia Giudiziaria, a seguito delle ferite infertegli il 31 marzo nel corso di una rapina.
Il sovrintendente principale della polizia giudiziaria Tammaro Romano muore il 4 aprile 1988 dopo 4 giorni di agonia a seguito di una sparatoria avvenuta a Grumo Nevano. Tammaro comandava la squadra giudiziaria del Commissariato di Montecalvario, una delle zone più calde dei “quartieri” per la presenza asfissiante della criminalità. Il 31 marzo 1988 Romano, 36 anni, si reca a fare visita ad un amico proprietario di un negozio di abbigliamento a Grumo Nevano e sta guardando dei pantaloni mentre attende che la moglie finisca un’acconciatura nel vicino esercizio di parrucchiere; ad un certo punto fanno irruzione nel negozio dei rapinatori con armi in pugno. Romano, che è fuori servizio, reagisce…
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1 aprile 1988 Torre del Greco (NA). Strage del Venerdì Santo. Resta ucciso Domenico Di Donna, 61 anni, cameriere in una trattoria. Vittima della guerra di camorra.
Domenico Di Donna, 61 anni, cameriere alla Taverna del buongustaio di Torre del Greco, muore colpito da un proiettile vagante nella cosiddetta “strage del venerdì santo”, una guerra tra clan rivali della zona. Nel ristorante, dove lavora Domenico, è in corso una cena tra quattro pregiudicati quando il commando omicida entra in azione e spara all’impazzata. Un proiettile colpisce Domenico. Muoiono, a seguito della sparatoria, Antonio La Rocca, alias Tonino ‘a Maronna, e Ciro Fedele. Salvatore Magliulo, tenta di scappare in strada ma viene raggiunto e ucciso. Una strage voluta per vendicare la morte di Vincenzo Gargiulo, fratello del boss Gegè. Sono gli anni tra il 1986 e il 1991,…
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10 marzo 1988 Afragola (NA). Assassinato in un agguato Francesco Salzano (40 anni), consigliere comunale.
Nella tarda serata del 10 marzo 1988 venne assassinato ad Afragola (Na) il consigliere comunale della Dc Francesco Salzano, 40 anni, insieme al consigliere Paolo Sibilio, medico analista di 39 anni. I due, dopo aver trascorso la giornata presso il comune di Afragola, decisero di andare a cena fuori. Verso le 22.45, saliti a bordo dell’auto di proprietà di Sibilio, vennero tamponati da una Fiat uno bianca. L’auto sbandò finendo contro un palo proprio mentre dall’utilitaria scesero tre uomini e cominciarono a sparare all’impazzata. Sibilio morì all’istante mentre Salzano spirò presso l’ospedale Nuovo Pellegrini dove venne portato dai soccorritori. Francesco Salzano, docente di lettere presso una scuola media, ricopriva dal…