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14 settembre 1986 Marineo (PA). Assassinato Giovanni Villafrati, imprenditore di 54 anni, vittima del racket delle estorsioni
Giovanni Villafrati, imprenditore edile di 54 anni, si era rifiutato di pagare tangenti in cambio di «protezione». Il costruttore è stato assassinato con un colpo di pistola in piena fronte da due killer che l’avevano seguito mentre, con la propria auto, era di ritorno da un incontro d’affari. Giovanni Villafrati era molto stimato. Aveva vinto alcuni appalti per la costruzione di opere pubbliche ed eseguiva lavori per conto dell’Azienda municipale del gas di Palermo. Già quattro anni prima era sfuggito ad un attentato: due candelotti di dinamite furono collegati al congegno di accensione dell’auto del costruttore; fortunatamente la vettura non si mise in moto perché si era staccato un filo…
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10 settembre 1986 Palermo. Luigi Aiavolasit, 22 anni, condannato a morte perché sospettato di non rispettare le regole mafiose.
Luigi Aiavolasit era stato ucciso in un bar, mentre era con la sua ragazza, da Di Maggio, Di Matteo e La Barbera il 10 settembre 1986. Punito dai Corleonesi perché era un tossicodipendente che commetteva qualche piccolo furto per pagarsi la droga e rovinava con la sua presenza la piazza di San Giuseppe Jato. Molti collaboratori hanno confermato questa tesi durante il processo. In quegli anni, infatti, i mafiosi capeggiati da Riina hanno ucciso tanti giovani solo perché erano drogati, uccisi senza “senso”. È attraverso la storia di Luigi che ricostruiamo quel periodo, che leggiamo quel territorio e quel disagio che ha portato le mafie ad arricchirsi attraverso il traffico…
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8 agosto 1986 Messina. Ucciso Gregorio Fenghi, 28 anni impiegato delle ferrovie dello Stato in servizio a Cuneo, era in vacanza a Messina da qualche giorno. Fu ucciso perché in compagnia del cognato, vero obiettivo dell’omicida.
Gregorio Fenghi, 28 anni impiegato delle ferrovie dello Stato in servizio a Cuneo, era in vacanza a Messina da qualche giorno. Fu ucciso perché in compagnia del cognato, vero obiettivo dell’omicida. Venne ucciso l’8 agosto del 1986 nei pressi della chiesa di San Clemente insieme al cognato ed ex poliziotto Corrado Parisi, che era uno dei 95 imputati nel maxiprocesso alle quattro cosche mafiose messinesi, il vero obiettivo del killer, affiliato al clan Costa, all’epoca rimesso in libertà da appena una settimana per decorrenza del termini di custodia cautelare. Fenghi aveva appena 28 anni e non c’entrava nulla con la criminalità organizzata, era un onesto impiegato delle Ferrovie dello Stato…
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4 aprile 1986 Palermo. Assassinato Rosolino Abisso, commerciante di 34 anni. Vittima del racket delle estorsioni.
ROSOLINO ABISSO (4 aprile 1986) Commerciante di mobili, trentaquattrenne, è ucciso a Palermo il 4 aprile 1986 in un agguato dalle modalità mafiose, mentre sta rincasando. Nove anni prima era stato assassinato suo padre, mediatore nel ramo delle aree edificabili, ma sono due delitti più recenti a suggerire agli inquirenti la pista delle tangenti e del totoscommesse: gli omicidi nel gennaio precedente, di Paolo Bottone e di Francesco Paolo Alfano. Giocavano a calcetto nella stessa squadra. Fonte: O.S.L. Osservatorio per la legalità e la sicurezza Fonte: archivio.unita.news Articolo del 16 settembre 1986 Palermo, la mafia uccide un piccolo appaltatore di Gino Brancato PALERMO — Ce un’altra vittima…
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3 ottobre 1985 Sant’Agata dei Goti (BN). Angelo Mario Biscardi, 35 anni, vicesindaco ed assessore all’Urbanistica, fu assassinato dalla camorra perché si era opposto alle mire della malavita.
Angelo Mario Biscardi, 35 anni, di Sant’Agata dei Goti (BN), fu ucciso per la sua attività politica che aveva portato ad operare in un settore cardine in rapporto anche ai consistenti stanziamenti previsti per la riattivazione di edifici danneggiati dal sisma. L’omicidio non fu un episodio isolato di violenza, quanto piuttosto il culmine inaudito di una lunga serie di atti di sopraffazione e criminalità che interessarono la collettività fino allora tranquilla di S. Agata dei Goti. Biscardi era un osso duro, uno scoglio difficile da superare per chi voleva aggirare norme e regolamenti e gestire per il proprio interesse i fondi per la ricostruzione post-terremoto: egli cercò di impedire lo…
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1 maggio 1985 Mammola (RC). Annunziata Ferraro, 16 anni, resta uccisa in una strage che coinvolse altre persone.
Annunziata Ferraro, Mammola (RC). Non vogliono lasciare testimoni i killer che hanno ammazzato a colpi di fucile a canne mozze Annunziata. Così il 1° maggio 1985 a Mammola si compie una vera e propria strage. E nell’attentato in cui cade il pregiudicato Salvatore Ferraro vengono uccisi anche il contadino Pasquale Sorbara e la giovane Annunziata Ferraro, di solo 16 anni. Secondo gli inquirenti, dietro la strage c’è la famiglia Sorbara, che ha subito in precedenza un rapimento, per cui era stata arrestata Rosa Mercuri, cognata dello stesso Salvatore Ferraro. Fonte: Sdisonorate.pdf Fonte: archivio.unita.news Articolo del 3 maggio 1985 Un sequestro all’origine della strage di Mammola di Filippo Veltri…
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8 gennaio 1985 Filadelfia (VV). Uccisi Giuseppe Lo Moro, direttore didattico, e il figlio Giovanni (19 anni).
Il direttore didattico Giuseppe Lo Moro e suo figlio Giovanni Lo Moro, di appena 19 anni, furono uccisi a colpi di pistola la mattina dell’8 gennaio 1985 sulla statale che dall’autostrada porta verso Filadelfia (VV). Padre e figlio erano partiti da Lamezia Terme dove viveva la famiglia per recarsi a scuola. Giovanni frequentava l’ultimo anno del liceo scientifico. Furono ritrovati senza vita e intorno pezzi di carrozzeria disseminati sull’asfalto. Il ragazzo, che era alla guida della macchina, fu ucciso subito mentre suo padre venne inseguito e poi finito con numerosi colpi di pistola calibro 38. Fonte: vivi.libera.it Fonte: archiviolastampa.it Articolo del 8 gennaio 1985 Questa mattina in provincia…
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10 novembre 1984 Lagonegro (PZ). Scompare Maria Antonietta Flora, maestra di 27 anni, madre di due bambini. Di lei non si avranno più notizie.
Maria Antonietta Flora scompare la sera del 10 novembre del 1984. All’epoca aveva 27 anni e insegnava in una scuola materna di Lagonegro. Sposata con un dipendente dell’Enel e madre di due bambini piccoli, la donna esce di casa poco prima delle 19 con la sua automobile: un’Autobianchi A 112 di colore blu. Da quel momento in poi se ne perdono le tracce. La donna avrebbe detto che usciva per andare a fare un’iniezione. Il giorno dopo l’automobile viene ritrovata in una piazzola di sosta dell’autostrada Salerno – Reggio Calabria. Nell’auto ci sono macchie di sangue. Il cadavere non è mai stato ritrovato. Fonte: lagazzettadelmezzogiorno.it Telefono…
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26 agosto 1984 Torre Annunziata (NA). Strage di Sant’Alessandro. Resta ucciso Francesco Fabbrizzi, 54 anni, vittima innocente.
Francesco Fabbrizzi era un padre di famiglia completamente estraneo agli ambienti della criminalità. Il 26 agosto 1984, il giorno di Sant’Alessandro, verso mezzogiorno, un autobus turistico giunge a Torre Annunziata nei pressi del Circolo dei pescatori. È domenica e nella chiesa della piazza si sta celebrando messa. L’autobus si ferma proprio al centro della piazza e a scendere dal veicolo non sono turisti in gita, ma un commando di killer della camorra. I sicari cominciano a sparare alla cieca; perdono la vita otto persone e sette sono feriti. È un atto di guerra nei confronti del boss di Torre Annunziata, Valentino Gionta, da parte dei gruppi rivali delle famiglie Bardellino,…
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23 agosto 1984 Polignano a Mare (BA). Mure Michele Brescia, 42 anni, appuntato della Guardia di Finanza, in un incidente stradale.
Il finanziere Michele Brescia era nato a Fasano il 7 aprile 1942. Michele morì il 23 agosto 1984 mentre era in servizio di perlustrazione anticontrabbando, a seguito di un incidente stradale sulla Statale 16 in corrispondenza dello svincolo sud per Polignano a Mare. Fonte: vivi.libera.it Fonte: fasanolive.com Articolo del 1 aprile 2018 Inaugurazione ed intitolazione della sezione A.N.F.I. Fasano all’Appuntato Michele Brescia La manifestazione ha avuto inizio nel Parco della Rimembranza con l’alza bandiera e la deposizione di una corona al monumento ai caduti. Nella mattinata di sabato 24 marzo, ha avuto luogo la cerimonia di inaugurazione e intitolazione della Sezione A.N.F.I. della cittadina pugliese. Istituita da…