• 21 settembre 1982 Paola (CS). Mario Lattuca, operaio di 40 anni, fu ucciso per errore, aveva accettato un passaggio.

    Mario Lattuca, operaio presso il cantiere “Condotte d’Acqua”, il 21 settembre del 1982, come ogni sera, stava tornando a casa dal lavoro, insieme a due colleghi di lavoro, Santo Mannarino e Domenico Molinaro. La vettura dove viaggiavano i tre operai, improvvisamente, viene colpita da alcuni proiettili che, immediatamente, inducono Mannarino e Molinaro ad abbassarsi per cercare riparo. Lattuca, invece, rimane ferito e non segue gli altri passeggeri che abbandonano la vettura. All’arrivo dei soccorsi, viene trovato senza vita. Bersaglio di quell’agguato era il proprietario della vettura, Domenico Molinaro, legato al clan di Basile Nelso, operante nella zona di San Lucido (CS). Fonte:  vivi.libera.it/it     Mario Lattuca, operaio di Paola,…

  • 22 luglio 1982 Le Castella (KR). Palmina Gigliotti, madre di 5 figli, resta uccisa, a 34 anni, in una guerra di mafia.

    Il 22 luglio 1982 a Crotone, Palmina Gigliotti, 34 anni, madre di 5 figli, resta uccisa in una guerra di mafia. È pomeriggio di estate, i bambini giocano per strada e le donne li sorvegliano da lontano. Siamo nel borgo dei pescatori di Le Castella, a venti chilometri da Crotone. Due killer scesi da una grossa moto sparano all’impazzata per uccidere Luigi Liò, senza riuscirci. E’ in atto nel paese la faida tra i Liò e i Maesano. A terra resta Palmina Gigliotti, di 34 anni, madre di cinque figli. Era scesa in strada appena sentiti i primi colpi per proteggere i suoi figli. Viene fulminata da una pallottola al…

  • 21 giugno 1982 Cosenza. Ucciso Silvio Sesti, 50 anni, avvocato penalista

    Silvio Sesti, notissimo avvocato cosentino, difende esponenti dei due clan in lotta. Un ruolo delicatissimo e difficile in quei giorni terribili. Per screditarlo e per cancellarlo dalla scena forense cittadina, qualcuno, infatti, fa circolare la voce (del tutto priva di fondamento) che egli s’impegni con maggiore vigore nell’assistenza legale offerta agli uomini del gruppo Perna. Basta questo sospetto ad armare la mano di due killer napoletani, Alfonso Pinelli e Sergio Bianco, i quali piombano nell’abitazione-studio del penalista con la scusa di un appuntamento e l’uccidono a colpi di pistola caslibro 7,65. […] Mamma ’ndrangheta. La storia delle cosche cosentine dalla fantomatica Garduña alle stragi moderne – di Arcangelo Badolati- Ed.…

  • 27 aprile 1982 Napoli. Aldo Iermano e Raffaele Delcogliano – vittime del terrorismo politico

    Il 27 aprile del 1982 Raffaele Delcogliano, assessore regionale al lavoro della Campania per la Democrazia Cristiana, viene assassinato insieme al suo autista Aldo Iermano. Raffaele Delcogliano è uno degli astri nascenti della politica beneventana, già consigliere comunale del capoluogo sannita. Siamo alla vigilia di una serie di iniziative regionali da intraprendere nel campo del lavoro e Delcogliano sembra con i suoi programmi essere l’uomo di punta di una serie di forti innovazioni. È il periodo del sequestro Cirillo. Una moto costringe l’auto blindata, guidata dal fedelissimo Aldo Iermano, sulla quale viaggia Delcogliano, a fermarsi. Siamo in pieno centro a Napoli, sotto la luce del sole e davanti a tantissimi…

  • 7 gennaio 1982 San Giorgio a Cremano (NA). Assassinata Annamaria Esposito, 33 anni, titolare di un bar. Forse testimone di un omicidio.

    Annamaria Esposito, 33 anni, era titolare di un bar in via Sant’Anna, a San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli. Il 7 gennaio 1982 due killer a volto coperto fanno irruzione nel locale e uccidono Annamaria con decine di colpi di pistola. Muore poco dopo il suo ricovero in ospedale per la gravità delle ferite riportate a soli 33 anni. Due giorni prima, proprio in quella zona, era stato ucciso il camorrista Giuseppe Vollaro, esponente della Nuova Famiglia. Non si esclude che la donna avesse visto in volto gli autori del delitto e che per questo sia stata in seguito uccisa. Fonte: vivi.libera.it Fonte:  fondazionepolis.regione.campania.it La storia di Annamaria…

  • 18 novembre 1981 Cosenza. Assassinato Santo Nigro, commerciante, vittima del racket delle estorsioni.

    L’imprenditore Santo Nigro, 47 anni, fu assassinato in un suo negozio di Cosenza, come monito agli altri commercianti, perché si rifiutava di pagare il pizzo. Così i clan nel pomeriggio del 18 novembre dell’81 lo hanno punito: una scarica di colpi di pistola di fronte agli occhi del figlio Silvio, ferito ad una gamba e lasciato a vedere il padre agonizzare. Silvio Nigro è un’altra vittima; a causa del trauma, dovette essere ricoverato presso una casa di cura per igiene mentale dove morì sei anni dopo l’omicidio del padre. Dopo 40 anni arrestati due uomini, del clan Perna-Prano, figure storiche di rilevo della criminalità organizzata cosentina.        …

  • 21 ottobre 1981 Marsiglia (Francia). Pierre Michel, 38 anni, magistrato francese, indagava sul traffico internazionale di eroina.

    Pierre Michel, 38 anni, Giudice ucciso a Marsiglia il 21 ottobre 1981. Morto perché indagava, anche in collaborazione con i magistrati palermitani, sul traffico internazionale di eroina gestito da Cosa nostra, ma che vedeva coinvolta anche la criminalità organizzata marsigliese. I marsigliesi, infatti, per primi si erano avvicinati al business e avevano i “chimici” e la preparazione per avviare l’industria più redditizia dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. (vivi.libera.it)         Fonte:  fr.wikipedia.org Pierre Michel (juge) Pierre Michel, né le 2 juillet 1943 à Saint-Amans-Soult (Tarn) et mort assassiné le 21 octobre 1981 à Marseille (Bouches-du-Rhône), est un juge d’instruction français. Il est, après François Renaud en 1975,…

  • 11 agosto 1981 Spezzano Sila (CS). Assassinato Salvatore Serpa, 27 anni, funzionario CGIL, per vendetta trasversale.

    Salvatore Serpa, sindacalista della CGIL, di 27 anni, merita di essere ricordato. Di provenienza da una famiglia dell’omonimo clan paolano, da giovanissimo mostrava interesse per la politica e la volontà di staccarsi dalle tradizioni del clan di appartenenza. Ed infatti Salvatore (Tuturu) dopo una esperienza nella nascente “Servire il Popolo”, scelse di aderire al Pci e poi alla fine degli anni 70, anche per staccarsi più decisamente dal contesto di origine e dalla guerra tra clan scoppiata a Paola e sul Tirreno in quell’epoca, decise di andare a continuare la sua esperienza politica nella Fillea Cgil di Cosenza. Ma non fu sufficiente. L’11 agosto del 1981, nel corso di quella…

  • 5 agosto 1981 Gela (CL). Angelo Di Bartolo, 56 anni, vittima innocente di una guerra di mafia

    Angelo Di Bartolo, 56 anni. Gela (CL),  5 agosto 1981 Una sparatoria tra le strade di Gela tra due clan e Angelo Di Bartolo, 56 anni e due figli, rimane ucciso il 5 agosto del 1981. Fonte: vivi.libera.it       Fonte:  archiviolastampa.it Articolo del 6 agosto 1981 Killers uccidono due giardinieri Un altro feroce delitto a Gela Le vittime di 45 e 55 anni stavano innaffiando i fiori – Gli assassini sono fuggiti in auto GELA — Due giovanissimi killers, armati di fucile a lupara e pistola a tamburo, ieri mattina a Gela hanno fatto irruzione nella villa comunale uccidendo I giardinieri Giuseppe Burgio, di 45 anni, padre di…