• 30 settembre 1971 Palermo. Vincenzo Riccardelli, carabiniere, deceduto in un incidente con la moto durante un inseguimento.

    Vincenzo Riccardelli Carabiniere, deceduto a Palermo il 30 Settembre 1971 in un incidente con la moto, durante un inseguimento. Fonte: vivi.libera.it     Fonte: .direzionedidattica-vignola.edu.it VINCENZO RICCARDELLI 30/11/1971 Il Carabiniere Vincenzo Riccardelli è deceduto a Palermo il 30 Settembre 1971, in seguito ad un incidente in moto, durante un inseguimento      

  • 27 settembre 1970 Ferentino (FR). Cinque ragazzi, in viaggio da Reggio Calabria verso Roma, muoiono in uno strano incidente stradale. Sono Annelise Borth, suo marito Gianni Aricò e gli amici Angelo Casile, Franco Scordo e Luigi Lo Celso.

    A Reggio Calabria, alcuni ragazzi, di età compresa tra i diciotto e i ventisei anni, misero in piedi un gruppo di controinformazione e di azione politica. Sono “gli anarchici della Baracca”. Si interessano in particolare di due eventi accaduti nel 1970: la rivolta di Reggio Calabria e il deragliamento del treno Freccia del Sud del 22 luglio 1970. Sostengono che c’è l’infiltrazione dei neofascisti di Ordine Nuovo e di Avanguardia Nazionale nei Moti di Reggio con l’obiettivo di strumentalizzare la piazza e ritengono che il deragliamento del treno non è stato incidentale, ma provocato da una carica di esplosivo piazzata dai neofascisti aiutati dalla ‘ndrangheta. Annelise Borth, insieme a suo…

  • 16 marzo 1970 Napoli. Muore Antonio Di Palo, 47 anni, appuntato della Polizia di Stato, dopo sette anni di sofferenza a seguito dell’aggravarsi delle ferite d’arma da fuoco subite ad opera di un pregiudicato ben sette anni prima.

    Antonio Di Palo, 47 anni, appuntato della Polizia di Stato morì il 16 Marzo nella clinica in cui era stato ricoverato per l’ennesima volta a seguito dell’aggravarsi delle ferite d’arma da fuoco subite ad opera di un pregiudicato ben sette anni prima. La sera del 13 gennaio 1963 l’appuntato Di Palo era impegnato assieme ad altri colleghi in un normale controllo notturno. L’appuntato procedette a fermare una vettura con a bordo due giovani: mentre uno di essi esibì il proprio documento, l’altro estrasse una pistola aprendo il fuoco contro l’appuntato Di Palo e ferendolo gravemente con tre pallottole. Subito trasportato all’ospedale venne operato, ma nei mesi successivi le sue condizioni…

  • 1 giugno 1969 Mammola (RC). Uccisa Maria Immacolata Macrì, per vendetta

    1 giugno 1969 – Maria Immacolata Macrì – Mammola (RC) Anche le donne esigono vendetta. E a volte la praticano. Per Maria Teresa Ferraro la morte del figlio è un evento insuperabile. Tanto da poterlo superare forse soltanto dispensando nuova morte. Suo figlio, Nicodemo Iannizzi, è morto a vent’anni durante un banale parapiglia: una discussione tra un gruppo di giovani e un uomo di 54 anni, Nicodemo Sansalone, che, ubriaco, usa il suo ombrello come una spada. Il ragazzo si becca una sciabolata in un occhio e se ne va dopo ore di agonia. Da quel 14 dicembre 1968 a Mammola si cova l’odio. La vendetta arriva il primo giugno…

  • 7 marzo 1966 Canicattì (AG). Giuseppe Burgio, 48 anni, appuntato dei Carabinieri. Travolto da un’auto in un posto di blocco.

    Giuseppe Burgio, 48 anni, appuntato dei carabinieri, morì nel 1966 travolto da un’auto che non si è fermata a un posto di blocco nei pressi di Canicattì. Fonte:  vivi.libera.it       Medaglia d’oro al valor Militare Con la seguente motivazione: morì nel 1966 travolto da un’auto che non si è fermata ad un posto di blocco nei pressi di Canicattì. A Lui è intestata la sezione di Realmonte (AG) Fonte: ancispettoratosicilia.it     Fonte: archiviolastampa.it Articolo del 7 marzo 1966 Tre giovani ed un carabiniere morti in Sicilia Agrigento, lunedì mattina. Tre giovani automobilisti e un carabiniere sono morti e un altro militare dell’Arma è rimasto ferito in un…

  • 18 gennaio 1965 Sant’Eufemia d’Aspromonte (RC). Concetta Iaria ed il figlio Cosimo Gioffrè, di dodici anni, vengono uccisi nel sonno. Vendetta trasversale.

    Cosimo Gioffrè, 12 anni: ucciso nella notte del 18 gennaio 1965 a San’Eufemia d’Aspromonte mentre dorme nel letto con la madre, Concetta Iaria, e con altri tre fratelli. Una lite in famiglia fa scorrere il sangue a Sant’Eufemia D’Aspromonte, col metodo mafioso. Giuseppe Gioffrè porta avanti l’unico bar del paese. Gli affari vanno bene fino a quando un’altra attività apre i battenti, proprio accanto al suo locale. È il suocero Antonio Iaria il titolare. Due bar sono troppi per Sant’Eufemia. La tensione sale e volano parole grosse. Iaria decide di rivolgersi ai cugini Antonio Dalmato e Antonio Alvaro di Sinopoli. Non si tratta di una missione di pace, ma l’esito…

  • 11 gennaio 1964 Feroleto della Chiesa (RC). Uccisa Concetta Lemma, 16 anni. Vittima di Faida.

    Concetta Lemma, 16 anni: viene ammazzata a colpi di lupara, l’11 gennaio 1964 a Feroleto della Chiesa (RC).  È vittima di una vendetta di faida. “È per una vendetta trasversale che muore a sedici anni la giovane Concetta Lemma. La sua colpa è quella di farsi trovare in casa quando l’assassino ha deciso di compiere la sua missione. Stessa logica, stesso copione. I Furfaro e i Lemma vivono a Feroleto della Chiesa. Fortunato Furfaro ha diciotto anni e fa il pastore. Rocco Lemma è un uomo fatto e lavora i campi da colono. quando le pecore passano l’uliveto del contadino scoppia una lite conclusa a colpi di fucile. Il corpo…

  • 31 dicembre 1961 Torre Annunziata (NA). Cristoforo Malacario (19 anni) ucciso da un colpo di pistola sparato in aria nella notte di capodanno.

    L’abitazione di Cristoforo Malacario era in Corso Vittorio Emanuele al numero 3. Famiglia composta da brava gente, educata e rispettata. Cristoforo Malacario aveva compiuto 19 anni. Appena trascorsa la mezzanotte iniziarono a sparare botti e fuochi d’artificio, fuochi assassini che a Torre Annunziata non sono mai mancati, come dimostrano le decine di vittime che nel corso dei decenni si sono subite in questa città, distruggendo nell’animo e nel cuore famiglie intere. Avvenne tutto in pochi secondi. Appena si affacciò al balcone del secondo piano Cristoforo venne colpito da una pallottola sparata in aria da qualcuno che pensò di festeggiare l’arrivo del nuovo anno sparando proiettili con pistole, colpendolo alla testa.…

  • 26 gennaio 1960 Nicosia (EN). Assassinato Antonino Giannola, magistrato.

    Antonino Giannola, entrato in magistratura a soli 24 anni, fu assegnato alla Corte d’Assise di Palermo alla fine degli anni ’40, in momenti storici particolarmente complessi per la Sicilia dove le note vicende riguardanti il separatismo, le lotte agrarie e il banditismo ebbero nella strage di Portella della Ginestra l’espressione più tragica e violenta. In quegli anni, Antonino Giannola svolgeva le delicatissime funzioni di giudice a latere in Corte d’Assise, dove si celebravano anche i processi alla banda Giuliano. Gli fu assegnata una scorta armata che lo accompagnava, a piedi, in tutti i suoi spostamenti. Presidente del Tribunale di Nicosia (EN), il 26 gennaio del 1960, mentre presiedeva un’udienza civile…

  • 2 agosto 1958 Corleone (PA). Giovanni Russo, giovane medico, venne ucciso con Michele Navarra, boss di Corleone. Gli aveva dato un passaggio in auto.

    Nella Corleone colpita dai una faida senza fine, il dottore Michele Navarra è l’insospettabile che fa una gran bella carriera. Da semplice medico condotto diventa caporeparto dell’ospedale di Corleone. Navarra è l’archetipo della mafia che media, che tesse con pazienza le relazioni con il potere politico e quello economico. Ma nell’estate del 1958 è ormai diventato un ostacolo per il nuovo potere mafioso di Corleone. Il 2 agosto un giovane collega medico, Giovanni Russo, gli offre un passaggio con la sua Fiat 1100. Il giovane medico Russo è un brillante professionista, la moglie è incinta, non ha niente a che fare con Navarra e non sa minimamente che Michele Navarra…