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29 maggio 1920 San Giuseppe Jato (PA). Assassinato Salvatore Mineo, 51 anni; era alla guida della Camera del Lavoro e del fronte democratico-riformista.
Salvatore Mineo era nato il 19 dicembre 1868 da un borgese, Giovanni Mineo, e da Maria Cavallaro. Cresciuto in una famiglia per l’epoca “benestante” divenne nel 1913 esattore comunale. In quello stesso anno, segnato dall’irruzione delle masse nella vita politica locale e nazionale con l’estensione del suffragio, iniziava il suo percorso di impegno diretto per la causa comune. Guidando il fronte democratico-riformista e la Camera del Lavoro, si affermò ben presto come il capo dell’opposizione all’amministrazione in carica: dal 1914 infatti era iniziata la lunga gestione mafiosa della casa comunale, con la sindacatura di Antonino Puleio che egli sprezzantemente chiamava “Ninu u latru”. Sfruttando l’emergenza dello stato di guerra gli…
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16 maggio 1920 Bolognetta (PA). Assassinato Castrense Ferreri, arciprete del paese, testimone di un omicidio.
L’arciprete di Bolognetta Castrenze Ferreri, fu gravemente ferito intorno alle ore 23 del 16 maggio, mentre se ne stava seduto davanti la porta della sua abitazione. Morì a seguito delle ferite poche ore dopo, non prima di aver riconosciuto il suo assassino e denunciatolo. Secondo la ricostruzione del quotidiano Sicilia Nuova, Serafino Di Peri, pregiudicato per vari reati contro la persona, già consigliere comunale, fratello dell’ex-sindaco Michelangelo Di Peri, capo della cosca che dominava Bolognetta, «per avere la supremazia e comandare la organizzazione del proprio paese faceva uccidere la sera del 20 dicembre 1919 il proprio compare Benigno Michelangelo», e di conseguenza nei mesi successivi anche i «testimoni incomodi» Castrense…
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7 maggio 1879 Bolognetta (PA). Assassinato Giorgio Verdura, ex sindaco del paese
L’ex-brigadiere Giorgio Verdura con decreto del 31 maggio 1877, fu nominato sindaco del Comune di Santa Maria dell’Ogliastro, oggi Bolognetta (Palermo) per il triennio 1876 -78. A partire dal 24 luglio 1878, il sindaco invia alle autorità del mandamento, della provincia e del circondario una circostanziata denuncia contro il notaio Vincenzo, classe 1836, e i fratelli Antonino e Rosario Benanti, i fratelli Giovanni e Giuseppe Monachelli, il medico Antonino Calivà, tutti appartenenti al cosiddetto “partito Benanti”. La coraggiosa denuncia del sindaco contraddice la presunta generale omertà dei siciliani, segnalata qualche anno prima dalla celebre inchiesta degli aristocratici toscani Franchetti e Sonnino, secondo cui nell’isola “nessuno denunzia, nessuno porta testimonianza, nemmen…
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10 marzo 1878 Palermo. Scompare Anna Nocera, 17 anni, ad opera del mafioso Leonardo Amoroso che dopo averla sedotta voleva disfarsi di lei.
10 marzo 1878. A Palermo scompare la diciassettenne Anna Nocera, ad opera del mafioso Leonardo Amoroso che dopo averla sedotta voleva disfarsi di lei. Fonte: legalitaegiustizia.it Tratto da “Tra le acque del pozzo: La mafia i e mafiosi” di Antonio Cutrera Google Play Pag. 189/190 Ma non fu soltanto contro i Badalamenti e i loro affiliati, che si esplicò l’azione sanguinaria degli Amoroso. Vi furono altre sei vittime. La prima fu Anna Nocera, una povera giovanetta diciassettenne, che trovavasi ai servigi della famiglia Amoroso. Da molto tempo Leonardo Amoroso, uomo di istinti brutali, aveva cercato di sedurla, attratto dalle di lei grazie; ma la…
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8 novembre 1874 Bagheria (PA). Resta ucciso Emanuele Attardi, 11 anni, in un agguato verso il padre, Gaspare, Cancelliere della Pretura.
Vengono esplosi colpi di arma da fuoco contro il Cancelliere della locale Pretura, Gaspare Attardi, deciso oppositore della mafia del paese: nell’episodio rimase ucciso il figlio Emanuele di 11 anni (Nota a pag. 105 del libro: Il nome e la cosa: “Quando la mafia non si chiamava mafia” di Giovanni Tessitore” Fonte: storiadelmovimentooperaio Novembre: Bagheria (Pa), esplosi colpi di arma da fuoco contro il cancelliere della locale pretura, Gaspare Attardi, deciso oppositore della mafia del paese: nell’attentato, è ucciso il figlio Emanuele di 11 anni. Fonte: bagherianews.com […]Per quanto riguarda la violenza a Bagheria durante quegli anni , non possiamo non rivolgerci al racconto estremamente realistico…