• “9, 10 e 11 maggio 2013: cronaca di tre giornate dimenticate dalla stampa” di Salvo Vitale

      “9, 10 e 11 maggio 2013: cronaca di tre giornate dimenticate dalla stampa” Nota di Salvo Vitale dell’11 Maggio 2013 Come al solito la stampa, sia locale che nazionale, di tutto si occupa, tranne che di quello che succede nel mondo dell’antimafia, e soprattutto, di quello che succede a Cinisi in questi giorni, in cui si sta ricordando la figura di Peppino Impastato attraverso le sue lotte, ma anche attraverso un’attenta riflessione su quanto succede, sia in Italia che in altre parti del pianeta, nel tempo della crisi. Per quel che riguarda le iniziative del 9 maggio, si è fatto un gran parlare della passerella dei sindaci, poco meno…

  • LAVORARE CON LA PISTOLA ALLA TEMPIA di Antonio Calabrò

    LAVORARE CON LA PISTOLA ALLA TEMPIA di Antonio Calabrò Articolo del 31 agosto 1991 da  ricerca.repubblica.it PALERMO – “Città maledetta. E oramai quasi senza più speranza”. Si stringe nelle spalle, come se un brivido lo scuotesse a dispetto del gran caldo d’estate. E gira intorno gli occhi inquieti, come a cercare una risposta che non c’è: che fare, adesso che un altro imprenditore palermitano è stato assassinato per aver osato ribellarsi alle famiglie mafiose? Poi sbotta, con rabbia: “La tentazione è mollare tutto e andare via. Chiudere la fabbrica, prendere moglie e bambini e ricominciare daccapo. Ma altrove. Lontani da questa città, dalla sua violenza, dal nostro stesso dolore”. Poi…

  • E’ morta Agnese Borsellino.

    È morta Agnese Borsellino. Stamattina il funerale a S. Luisa di Marillac di Antonella Folgheretti La vedova del giudice Paolo era ammalata da tanto tempo. Si ricorderanno i suoi “j’accuse” verso chi coprì le stragi E’ morta, a Palermo, Agnese Piraino Leto. Vedova del giudice Paolo Borsellino, era malata da tempo. Aveva 71 anni. Indimenticabile il suo sfogo pubblico l’anno scorso in occasione della inaugurazione del nuovo centro operativo della Dia a Palermo: ”Questa città deve resuscitare. Deve ancora resuscitare”. La  vedova del magistrato ucciso in via D’Amelio era per la prima volta davanti ad una telecamera dopo una lunga malattia che l’aveva tenuta lontana dagli eventi pubblici in occasione…

  • 27 Aprile 2013 Maddaloni (CE). Rimane ucciso Tiziano Della Ratta, carabiniere di 35 anni, in uno scontro con dei rapinatori.

    Tiziano Della Ratta, carabiniere, 35 anni, perse la vita nella gioielleria Ogm di Maddaloni il 27 aprile 2013, quando una banda di rapinatori mise a segno il colpo dopo due tentativi andati a vuoto: uno a Grumo Nevano quella stessa mattina e un secondo tentativo nella stessa gioielleria teatro della tragedia dove uno dei componenti fu riconosciuto dalla titolare in quanto già autore di una rapina nell’oreficeria della cugina. Fu per questo motivo che all’apertura pomeridiana, il carabiniere Tiziano Della Ratta e il maresciallo Domenico Trombetta si appostarono e aspettarono i finti clienti. I due militari erano nascosti nel retro del negozio. Ne vennero concitati, la sparatoria, l’inseguimento. In dieci…

  • SE LA VITTIMA È COLPEVOLE DI ESISTERE di Francesca Chirico

    SE LA VITTIMA È COLPEVOLE DI ESISTERE di Francesca Chirico Giovanni Gabriele di avere portato Dodò a giocare a calcetto continua a sentirsi colpevole. Ma Dodò aveva undici anni e la scuola era finita: come convincerlo a non tirare quattro calci ad un pallone? I genitori di Celestino Fava, invece, ripassano da dodici anni le poche battute che hanno segnato la loro vita: l’amico del figlio che bussa alla porta in cerca di compagnia per andare in campagna, e Celestino che grida, dal letto in cui si è appena svegliato, che lo accompagnerà lui. Se solo avesse continuato a dormire, si macera la madre strofinando la foto nella medaglietta d’oro…

  • LA NOSTRA GUERRA NON È MAI FINITA di Giovanni Tizian

    LA NOSTRA GUERRA NON È MAI FINITA di Giovanni Tizian Editore Mondadori “Un corpo irriconoscibile abbandonato come un cane nelle campagne della Locride. L’interminabile, soffocante stagione dei sequestri di persona. E poi, nella nostra carne, le fiamme che divorano il mobilificio di nonno Ciccio, l’omicidio di mio padre. E nessun colpevole. Perché continuare a vivere in una terra che ripagava il nostro amore incondizionato con tanta spietata ferocia? Andarsene via, ovunque, purché lontano da Bovalino, fuori da quei confini diventati così angusti. Approdare in una città accogliente come Modena, nel tentativo di rimuovere, di dimenticare il passato, di trovare una normalità. Nascondendo a tutti, persino a me stesso, la rabbia…

  • Le vittime di camorra, Simonetta Lamberti e la verità sulla sua morte dopo 31 anni.

    Le vittime di camorra, Simonetta Lamberti e la verità sulla sua morte dopo 31 anni. CONTROSTORIE di Gigi Di Fiore Articolo del 13 Marzo 2013 da ilmattino.it Alla fine, ci vuole sempre un pentito. Qualcuno che parli, ricordi, confessi. Per arrivare ad una verità su omicidi e violenze, quando c’è di mezzo la camorra è quasi sempre così. Lo è stato, purtroppo, per la morte di Giancarlo Siani, unico giornalista campano ucciso dai camorristi senza tante minacce o preavvisi. Lo è stato per tanti omicidi sulle guerre storiche tra clan della camorra, come per i tragici anni della Nco cutoliana contro i gruppi della Nf, o per i sucecssivi sconti…

  • IL CORAGGIO DI DIRE NO Lea Garofalo la donna che sfidò la ’ndrangheta di Paolo De Chiara

    Il coraggio di dire no. Lea Garofalo la donna che sfidò la ‘ndrangheta di Paolo De Chiara Editore: Treditre Editori, 2018 La drammatica storia di una fimmina ribelle calabrese che ha alzato la testa, non girandola dall’altra parte. Nata in un contesto di ‘ndrangheta, ha sentito il puzzo della criminalità organizzata sin dalla culla. Sua nonna, davanti ai morti ammazzati della sua famiglia, ripete in continuazione: «il sangue si lava con il sangue». Ma la giovane Lea è diversa, non è fatta di quella pasta. Capisce che l’unica strada da seguire è quella della Giustizia e si affida allo Stato. Il 24 novembre 2009, a Milano, dopo altri numerosi tentativi…

  • TRA L’INCUDINE E IL MARTELLO. La denuncia di chi ha denunciato. (Inchiesta sul mondo dei testimoni di giustizia) di Angelo Greco

    TRA L’INCUDINE E IL MARTELLO La denuncia di chi ha denunciato. (Inchiesta sul mondo dei testimoni di giustizia) di Angelo Greco Edito da: L. Pellegrini Editore Nota da: pellegrinilibri.it Un complotto preordinato o la solita inefficienza burocratica? Quali sono le ragioni che hanno portato la politica a dimenticarsi dei testimoni di giustizia? Il segreto si svela da sè, nelle parole dei quasi settanta eroi,oggi tutelati da programmi di protezione disastrosi. Una fuga ininterrotta, che porta quasi sempre alla morte. Del corpo o dello spirito. Un’ analisi approfondita e spietata, a metà tra il romanzo ed il reportage. Che vi calerà nelle viscere di un problema sociale a tutti sconosciuto. “A…

  • I Testimoni di Giustizia. Storia di chi ha testimoniato contro le mafie

    I Testimoni di Giustizia. Storia di chi ha testimoniato contro le mafie Questa scheda è stata creata prendendo spunto dal libro di Angelo Greco TRA L’INCUDINE E IL MARTELLO “la denuncia di chi ha denunciato”, da cui sono tratti molti dei nomi e l’introduzione che segue:   Introduzione al libro TRA L’INCUDINE E IL MARTELLO “la denuncia di chi ha denunciato” di Angelo Greco C’è una storia che comincia dove le altre spengono i riflettori; dove i giornali girano le spalle per qualcosa di nuovo da titolare; dove, in definitiva, la gente non sa più. Questa storia inizia sulle ceneri di Troia, quando Ulisse prende la strada di casa. I…