• L’IMPERO DEL MITRA I briganti siciliani del dopoguerra di Salvatore Nicolosi

    L’impero del mitra I briganti siciliani del dopoguerra. di Salvatore Nicolosi Editore: Tringale (1984)  – Longanesi (1975 – 1978) – Bonanno (1972) Queste storie del banditismo siciliano del dopoguerra formano, tutte insieme, la storia di quel torbido tremendo fenomeno, intimamente intrecciato alle vicende politiche e sociali che lo generarono, lo alimentarono, lo avvelenarono e lo spensero. E’ una galleria immensa e varia di personaggi straordinari: Giuliano, Avila, Dottore, Molano, Fra’ Diavolo, La Marca, Fuselli e tanti, tanti altri, biechi e insensibili ma anche, in qualche caso, umani e sventurati.     Tratto dal Libro L’IMPERO DEL MITRA di Salvatore Nicolosi Si ringraziano il Sig. Nino Impallari per la ricerca bibliografica…

  • NAPOLI CRIMINALE di Bruno De Stefano

    Fotocopertina e nota da  newtoncompton.com Un far west senza sceriffi dove il crimine impera indisturbato. Ecco come appare Napoli a chi legge le cronache che raccontano di una città mattatoio attraversata da una violenza che non risparmia niente e nessuno. Non c’è un’altra metropoli al mondo in cui il sangue imbratta, senza distinzioni sociali né geografiche, le strade eleganti e i vicoli malfamati, i quartieri dei ricchi e i rioni dei poveracci, i palazzi della politica e le stanze del potere. Nel vasto e variegato catalogo degli orrori che si sono consumati all’ombra del Vesuvio, uno spazio rilevante è occupato dai clan della camorra che con le loro guerre hanno…

  • Volete vedere che è tutta colpa dei Maya e delle loro previsioni sbagliate (Rino Giacalone)

    Volete vedere che è tutta colpa dei Maya e delle loro previsioni sbagliate di Rino Giacalone Accade a Trapani. Perché è possibile dire di “no” alla mafia ma nessuno però lo può far sapere in giro? Perché è possibile essere tacciati di “professionisti dell’antimafia”, quasi fosse una frase d’offesa o che comunque prefiguri una attività in qualche modo remunerativa, facendo finta di non sapere che fare i mafiosi lo è molto di più redditizio? Si è “professionisti” magari solo perché si raccontano fatti e cronache giudiziarie, il contenuto delle sentenze, le malefatte della nuova mafia che spesso vanno assieme a quelle della politica e della burocrazia e quel professionisti non…

  • LA ZONA D’OMBRA di Sonia Alfano

    Sopra al sangue di mio padre è possibile costruire qualcosa di positivo.” È questa la convinzione di Sonia, figlia di Beppe Alfano, il giornalista scomodo ucciso dalla mafia a Barcellona Pozzo di Gotto l’8 gennaio 1993. Eliminato perché aveva le prove delle attività criminali di una provincia siciliana, quella messinese, da sempre considerata quella in cui “la mafia non esiste”: tre giorni prima di morire, Alfano aveva invece consegnato alle autorità una lunga e documentata descrizione delle sue scoperte, tra cui il probabile rifugio del boss latitante Nitto Santapaola, a pochi passi da casa sua. Ma quella busta è sparita per sempre, assieme al computer, ai raccoglitori e ai taccuini…

  • QUELL’ ORA FATALE SUL TRENO DEL SUD di Enzo Biagi

    QUELL’ ORA FATALE SUL TRENO DEL SUD di Enzo Biagi CONOSCO quei posti. Ci sono stato durante la guerra. Ricordo il capostazione di Ca’ di Landino, che costruiva treni in miniatura, il velluto rosso nei sedili delle prime classi, e la locomotiva fischiava cupa imboccando la galleria. So com’ è il paesaggio di questi giorni: la galaverna imbianca gli alberi, l’aria tersa odora di legna bruciata, nella notte di Natale si usa accendere i falò: e c’è quasi sempre la luna sui monti. Sono paesi dell’Appennino emiliano, e quella che si ritrova in piazza o all’osteria è la mia gente: di là dal crinale, la Toscana. Immagino quel rapido che…

  • Ad Alta Voce Il riscatto della memoria in terra di mafia di Antonina Azoti

    Edito da Cart’Armata Fotocopertina e recensione da: archiviostampa.it Nicolò Azoti aveva 37 anni quando venne ucciso dalla mafia. Era un giovane sindacalista che si batteva a favore della riforma agricola in Sicilia. Sua figlia, Antonina, aveva solo 4 anni. Dopo mezzo secolo quella bambina ha deciso di riaprire quella ferita, per non rendere vano il sacrificio di suo padre. Così è nato Ad alta voce – Il riscatto della memoria in terra di mafia, una memoria autobiografica pubblicata dal giornale di strada “Terre di Mezzo” nella collana “I diari di Terre/Archivio di Pieve”. L’opera, che ha vinto il premio come miglior diario al concorso dell’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve S.Stefano.[…]…

  • QUANDO GLI ANGELI CANTANO … CIAO GABRIELE di Christian Abbondanza

    Gabriele Fazzari era un ragazzo d’oro. Amava la semplicità e la gioia che viene dalla vita. Da una vita che è anche e soprattutto fatica quotidiana. Che è condivisione con chi ha accanto, delle gioie e dei dolori, delle ansie e delle speranze. Che è il rispetto e l’educazione. Dignità. Questo era Gabriele Fazzari. E così bisogna ricordarlo. Questo è ciò che basterebbe per far capire chi è stato questo ragazzo, nonostante ciò che di devastante ha accompagnato, giorno dopo giorno, la sua famiglia. Una famiglia che ha amato e che lo ha amato. Rolando, Mari ed Eleonora, da oggi hanno un angelo che li accompagna. Quel Gabriele che troppo…

  • UN UOMO ONESTO Storia di Ambrogio Mauri, l’uomo che morì per aver detto no alle tangenti

    di Monica Zapelli Edito da Sperling&Kupfer, 2012 In un Paese normale questa storia non sarebbe mai diventata un libro. In un Paese normale Ambrogio Mauri sarebbe stato soltanto un imprenditore di talento, di quelli che fanno il vanto (e il PIL) di una nazione. Ma non in Italia. La storia di Ambrogio Mauri comincia e finisce in Brianza. Una terra che nasconde dietro l’apparenza della provincia una densità imprenditoriale pari a dieci volte quella del resto d’Italia. Laurà, laurà, laurà sono i tre comandamenti su cui si regge la vita da queste parti e Ambrogio Mauri li impara subito in fretta. Ha solo diciannove anni, quando il padre muore. Gli…

  • Trovati i resti di Lea Garofalo testimoniò contro la ’ndrangheta

    Trovati i resti di Lea Garofalo testimoniò contro la ’ndrangheta La donna uccisa a Milano non era stata sciolta nell’acido di Michele Brambilla MILANO.  Ci sono storie così drammatiche che anche la scoperta del cadavere carbonizzato della propria madre può diventare, se non certamente un lieto fine, un inizio di pacificazione con la vita, un’occasione per girare pagina e cominciare a guardare al futuro. Questa che raccontiamo è la storia di Denise, una ragazza calabrese che compirà 21 anni in dicembre e che, da poche ore, ha saputo che potrà finalmente avere un funerale per la mamma – che sapeva uccisa da suo padre tre anni fa – e una…

  • TUTTI I TRENTENNI NAPOLETANI HANNO GLI OCCHI DI PASQUALE ROMANO di Amedeo Zeni

    TUTTI I TRENTENNI NAPOLETANI HANNO GLI OCCHI DI PASQUALE ROMANO di Amedeo Zeni Camminare, uscire con la fidanzata, correre, morire. La camorra è il simbolo della libertà negata e delle opportunità contro la fame. Riflessione sui provvedimenti e su un ragazzo che non sorriderà più. Napoli è segmentata in differenti realtà culturali. Differenti contesti in cui la somministrazione dei beni è diversa per ogni tipologia sociale. Il famoso dualismo, che Amato Lamberti identificò, suddividendo Napoli in gente per bene e delinquenti, in bassi e piani alti, in onesti e sleali, in politici impegnati e in politici del “bla bla bla”, si ripresenta oggi a ricordarci che Napoli ha bisogno di…