• 30 Marzo 2005 Favazzina (RC) Ucciso il giovane Daniele Polimeni, 19 anni. Una morte ancora senza un “perché”.

    Daniele Polimeni aveva appena 19 anni quando fu ucciso, il 30 marzo del 2005 a Favazzina, in provincia di Reggio Calabria. Appassionato di calcio, era cresciuto in un quartiere difficile di Reggio, di quelli che non offrono grandi opportunità. Così Daniele finisce nella rete della piccola delinquenza. Il 30 marzo del 2005 ha un appuntamento a Favazzina, una zona di mare a pochi minuti da Scilla. Ma quell’appuntamento sarà la sua trappola mortale. Fu ucciso a colpi di pistola, denudato e poi dato alla fiamme. In fiamme finisce anche la sua auto, riportata dal killer fino al quartiere San Gregorio di Reggio. L’auto bruciata viene trovata la sera stessa, il…

  • 21 Marzo 2005 Posillipo (NA), ucciso Nunzio Giuliano, appartenente alla storica famiglia malavitosa, dissociatosi nel 1988.

    Nunzio Giuliano (Napoli, 9 febbraio 1948 – Napoli, 21 marzo 2005) è uno dei fratelli Giuliano di Forcella, storica famiglia malavitosa del quartiere di Napoli. Si dissociò dalla camorra, comunque, negli anni ottanta in seguito alla morte di un suo figlio diciassettenne per droga. Durante gli anni ha combattuto per tenere i giovani lontano dalla camorra ed è stato sul punto di pubblicare un libro. Numerose sono le interviste e gli appelli che ha lanciato alla gente. Fu ucciso il 21 marzo 2005 in un agguato in via Tasso a Napoli. Si pensa che il suo omicidio sia stato una vendetta trasversale causata dalle numerose dichiarazioni rese dal fratello Luigi,…

  • 31 Gennaio 2005 Napoli. Ucciso Vittorio Bevilacqua, 64 anni, padre di uno scissionista

    Vittorio Bevilacqua, 64 anni, paga con la vita la colpa di essere il padre di un “nemico”. I sei proiettili bucano buste di latte e confezioni di pasta, solo per caso non uccidono anche bersagli occasionali, il negoziante, il garzone, un altro cliente sulla porta. Poi l’assassino fugge nel traffico dell’ora di punta: nessuno lo ha visto in faccia, nessuno ne riconoscerà mai i lineamenti. Vittorio Bevilacqua è la quarantanovesima vittima della prima Faida di Scampia. (La Repubblica del 1 Febbraio 2005)     Articolo di La Repubblica del 1 Febbraio 2005 Faida, ucciso davanti alla moglie di Conchita Sannino Un cappellino con visiera calato sugli occhi, ma non ha…

  • 24 Gennaio 2005 a Napoli ucciso Attilio Romanò, “vittima di un’assurda vendetta trasversale”. Non era lui la vittima predestinata.

    Attilio Romanò, 29 anni, incensurato, viene ucciso il 24 gennaio 2005 in un negozio di telefonia a Capodimonte, dove faceva il commesso. Il vero obiettivo dell’agguato era il co-gestore del negozio, Salvatore Luise, nipote del boss Salvatore Pariante, legato agli scissionisti. La vittima abitava a Miano, quartiere limitrofo a quelli di Secondigliano e Scampia, dove era in corso una sanguinosa faida tra clan che da alcuni mesi mieteva vittime innocenti. In un primo momento, per mancanza di precedenti penali sia di Romanò che di Luise, viene presa in considerazione anche la pista della rapina, ma le spietate modalità dell’esecuzione inducono successivamente gli investigatori ad escluderlo. L’omicidio avviene in una manciata…

  • 15 Gennaio 2005 Secondigliano (NA). Uccisa Carmela Attrice, madre di uno scissionista, non aveva voluto subire lo sfratto della camorra rivale.

    Carmela Attrice è stata uccisa perché, madre di uno scissionista, non aveva voluto subire lo sfratto della camorra rivale. Perché a differenza di tanti vicini viveva blindata in casa pur di non finire in mezzo alla strada. La mala sgombera gli alloggi popolari, li occupa come meglio crede, ammazza chi non ubbidisce. Si serve di sicari giovani e tracotanti che, dopo il delitto, si siedono sotto la statua di San Pio, al centro del fortino delle “Case celesti”, a Secondigliano, per godersi la scena della disperazione dei parenti e l’arrivo affannato degli investigatori. Dettagli riferiti dagli stessi testimoni perché, secondo i pm dell’Antimafia Giovanni Corona e Luigi Cannavale, quello di…

  • 2 gennaio 2005 Sant’Anastasia (NA). Muore Francesco Rossi, vittima innocente. Ferito mortalmente per errore il 28 dicembre 2004, mentre giocava a carte con il vero obiettivo del raid punitivo.

    Francesco Rossi, 59 anni, stava giocando a carte insieme all’obiettivo dei killer, all’interno di un circolo ricreativo di Sant’Anastasia (NA) il 28 Dicembre del 2004;  “Fravulella” – questo il suo soprannome – era conosciuto da tutti a Sant’Anastasia, era il capo tifoseria della locale squadra di calcio e fu colpito al petto da una pallottola vagante sparata da dei killer che avevano come obiettivo il suo compagno di giochi, numero uno di una delle due cosche rivali in guerra nel paese, che morì all’istante. Francesco Rossi morì in ospedale il 2 gennaio 2005.       Articolo di La Repubblica del 29 Dicembre 2004  Agguato al bar: un morto e…

  • 6 Dicembre 2004 Casavatore (NA). Ucciso Dario Scherillo, 26 anni, vittima Innocente della Criminalità.

    Aveva appena lasciato l’Autoscuola che gestiva insieme a i suoi fratelli. Dario Scherillo, 26 anni, un ragazzo solare, verso le 20 del 6 dicembre del 2004 era salito sul motorino per andare ad incontrare una persona che frequentava la scuola guida. Quella sera, però, non sapeva che il motorino lo avrebbe portato ad un altro appuntamento, quello con la morte. Nella vicina Secondigliano, era in atto la faida tra gli uomini del boss Paolo Di Lauro, detto “Ciruzzo ‘o milionario” e la cosiddetta “ala scissionista”. Si ammazzavano per il controllo del mercato della droga. Dario incontra il ragazzo che cercava a Casavatore, in via Segrè. Si ferma col suo motorino…

  • 21 Novembre 2004 Napoli. Gelsomina Verde, 22 anni, torturata, uccisa e bruciata all’interno della sua auto.

    Gelsomina Verde è una vittima innocente della camorra, torturata e uccisa a 22 anni nel pieno della cosiddetta faida di Scampia. Il corpo della giovane donna, uccisa con tre colpi di pistola alla nuca dopo ore di torture, fu poi bruciato per nascondere i segni di quelle torture. Era il 22 novembre del 2004. Gelsomina Verde era del tutto estranea alle logiche dei clan. Giovane operaia in una fabbrica di pelletteria aveva avuto una relazione con un ragazzo appartenete agli scissionisti. Questo legame sentimentale si era interrotto alcuni mesi prima dell’assassinio della ragazza. La famiglia di Gelsomina Verde si costituì parte civile nel procedimento penale che si concluse il 4…

  • 6 Novembre 2004 Scampia (NA). Ucciso Antonio Landieri, 25enne disabile; non riesce a sfuggire ad un fuoco incrociato tra camorristi.

    Antonio Landieri, ragazzo disabile di 25 anni, muore il 6 Novembre 2004 in seguito ad una sparatoria in via Labriola, ai confini tra i quartieri Scampia e Secondigliano. Altre cinque persone, tutte incensurate, restano ferite. I sicari sono giunti all’improvviso, facendo fuoco sui ragazzi che stavano giocando a biliardino sotto una struttura in lamiera, utilizzata per la vendita di frutta e verdura. Antonio Landieri ha tentato a fatica di scappare e di  ripararsi nell’androne del palazzo di via Labriola, ma è stato raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco: sul posto sono stati ritrovati, in tutto, 16 bossoli, alcuni dei quali di calibro 9. Da questo tragico evento nasce il…

  • 2 Novembre 2004 Bruzzano Zeffirio (RC). Ucciso Paolo Rodà, tredici anni. Vittima di faida.

    Paolo Rodà ha appena tredici anni. Vive, con la famiglia a Bruzzano Zeffirio (RC). Il 2 novembre del 2004, insieme al padre e al fratello, si reca nel loro podere di Ferruzzano, per fare qualche lavoretto, per dare da mangiare agli animali e curare le api che allevano. Non fanno nemmeno in tempo ad aprire gli sportelli del fuoristrada. I colpi di lupara arrivano da dietro e polverizzano il lunotto posteriore. Paolo è proprio sulla traiettoria e non ha scampo. Padre e figlio d’istinto scendono dall’auto e si mettono a correre. Il killer spara un colpo al ragazzo e lo ferisce, poi insegue il padre, ferma la sua corsa centrandolo…