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9 Dicembre 2003 Napoli. Claudio Taglialatela, studente di 22 anni, resta ucciso durante un tentativo di rapina
Claudio Taglialatela, studente universitario di Portici, viene ucciso durante una rapina in via Seggio del Popolo, nei pressi della centralissima via Duomo. Claudio quella sera era in auto e attendeva che un suo amico uscisse dal portone di casa. Mentre aspetta, con il cellulare avverte l’amico che avrebbe fatto il giro dell’isolato. Due tipi sospetti, a bordo di scooter, avevano infatti preso a tenerlo d’occhio. Proprio la scelta di muoversi induce i rapinatori all’azione, i criminali tentano di fermare Claudio esplodendo un colpo in direzione della sua auto. Quel proiettile gli sarà fatale e Claudio verrà ritrovato accasciato sul sediolino con il torace perforato. Il presunto killer, Arturo Raia, trent’anni,…
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23 ottobre 2003 Caltanisetta: Ucciso il commerciante Michele Amico, si era opposto al pagamento del pizzo.
Michele Amico, titolare di una cartoleria-tabaccheria, venne ucciso a colpi di pistola il 23 ottobre del 2003 a Caltanisetta . Gli investigatori, attraverso le dichiarazioni dei familiari di Amico, di alcuni confidenti e gli accertamenti eseguiti sul traffico telefonico della vittima, hanno individuato l’assassino, ora collaboratore di giustizia. Il commerciante, che si era rifiutato di pagare il pizzo, prima di essere ucciso aveva subito numerosi attentati e atti vandalici. Articolo del 15 Novembre 2004 da confcommercio.it Fu ucciso per non aver pagato il pizzo, presunto omicida in cella Un operaio stagionale della Forestale è stato arrestato dalla squadra mobile di Caltanissetta per l’omicidio del commerciante Michele Amico, che…
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2 Ottobre 2003 Bari. Resta ucciso Gaetano Marchitelli, 15 anni, durante una sparatoria tra clan.
Gaetano Marchitelli, giovane studente di 15 anni, che lavorava in una pizzeria per pagarsi gli studi, è stato ucciso a Carbonara, periferia di Bari, il 2 Ottobre del 2003, da dei proiettili destinati a qualcun altro. «Colpevole di trovarsi per lavoro nel luogo in cui si sarebbe dovuta consumare l’esecuzione di un altro uomo – il vero “colpevole” – secondo quelli che sono i perversi e disumani meccanismi del “regolamento di conti” delle organizzazioni criminali». Articolo di La Repubblica del 3 Ottobre 2003 Sparatoria in strada a Bari. Ucciso un ragazzo di 15 anni di Cristina Zagaria BARI – Stava lavorando come tutte le sere e a 15…
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29 Settembre 2003 Villa Literno (CE) Ucciso Giuseppe Rovescio, 24 anni, per uno scambio di persona. Provò a fuggire insieme ad altri passanti terrorizzati, ma per i suoi capelli lunghi fu scambiato per un pregiudicato e brutalmente assassinato.
Giuseppe Rovescio viene ucciso a 24 anni per uno scambio di persona a Villa Literno, in Via Chiesa, da due sicari appartenenti al clan Tavoletta-Cantiello, gruppo nemico dei Bidognetti. Giuseppe viene scambiato dai sicari per un rivale a causa dei suoi capelli lunghi. Nell’agguato rimane ferito anche il fratello Simeone. Nel 2008 vengono arrestati i responsabili della sparatoria: si tratta di Nicola Fiore e Massimo Ucciero. Il 16 gennaio 2012 Fiore e Ucciero sono stati condannati all’ergastolo come esecutori materiali del delitto. Il ricordo di Giuseppe non si è mai affievolito nella città di Villa Literno. Il giovane operaio faceva parte del comitato organizzatore del Carnevale liternese e proprio durante…
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6 Giugno 2003 Bagnara Calabra (RC). Ucciso a coltellate Paolo Bagnato, proprietario di una pizzeria. Si era rifiutato di pagare il pizzo
Paolo Bagnato, cinquantuno anni, proprietario di una pizzeria a Bagnara Calabra (RC), muore la sera del 6 giugno 2013, dopo essere stato accoltellato da dei clienti che non volevano pagare il conto. “Tre individui, dopo aver consumato due arancini, un sandwich e bevuto tre birre, avvisano la cameriera di non aver alcuna intenzione di pagare il conto. La ragazza informa il proprietario. Bagnato si avvicina al tavolo, chiede spiegazioni. La discussione si fa accesa, i quattro si allontanano e vanno a discutere davanti alla porta d’ingresso. La situazione degenera e i tre clienti lo accoltellano, colpendolo quattro volte all’addome e al torace. Paolo, sottovalutando le ferite, si ferma a riprendersi…
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27 Maggio 2003 Sant’Ilario dello Ionio (RC). Antonio D’Agostino, 59 anni, gestore di un distributore di carburanti. Viene ucciso perché ampliando la propria attività avrebbe fatto concorrenza ai clan.
Antonio D’Agostino, di 59 anni, titolare di un distributore di carburante a Sant’Ilario dello Ionio (RC), fu ucciso la sera del 27 maggio 2003, poco prima della chiusura del suo distributore, da una persona che gli sparò contro sei colpi di pistola, fuggendo poi a bordo di una automobile condotta da un complice. Da quanto è emerso dalle indagini condotte dal Commissariato di Siderno della Polizia di Stato, diretto da Rocco Romeo, avrebbero commesso l’omicidio per favorire gli interessi della cosca D’Agostino, cui l’ucciso era estraneo. Il gruppo criminale avrebbe inteso così punire il gestore del distributore di carburante che voleva ampliare il suo impianto e realizzare anche un’attività commerciale,…
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5 Aprile 2003 S. Sebastiano al Vesuvio (NA). Muore Paolino Avella, 18 anni, volevano rubargli il motorino.
Il 5 aprile del 2003, a San Sebastiano al Vesuvio (NA), il giovane Paolino Avella perde la vita a pochi metri dal Liceo da cui proveniva, nel tentativo di sfuggire al furto del proprio motorino ad opera di due criminali. Paolino, nel tentativo di sottrarsi alla rapina, accelera improvvisamente cercando di allontanarsi, forse anche per raggiungere la vicina stazione dei Carabinieri: inizia così un vero e proprio inseguimento. I due malviventi, utilizzando una moto più potente, prima hanno raggiunto e poi affiancato la moto di Paolino speronandolo. Paolino perde il controllo del motorino e batte contro un albero posto sul marciapiede morendo. Illeso invece l’amico, Andrea Commodo, che viaggiava sul…
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10 Marzo 2003 Lamezia Terme (CZ). Ucciso Antonio Perri, 71 anni, vittima del racket delle estorsioni.
Antonio Perri, di 71 anni, proprietario di diversi supermercati e due centri commerciali a Lamezia Terme (CZ) fu ucciso il 10 marzo del 2003 all’ingresso di un deposito del centro commerciale “Atlantico” di sua proprietà. Stava per aprire un nuovo centro commerciale a Maida, pochi chilometri dal paese, “I due mari”; decine di commercianti avrebbero trasferito in quella zona le loro attività e questo per la cosca egemone veniva considerato un grave danno poiché il territorio in cui ricadeva il centro commerciale non era di loro competenza e questo sottraeva al clan la possibilità di controllare le estorsioni. Fu punito per dare un esempio. Articolo da lameziaclick.com Antonio…
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23 Gennaio 2003 Napoli. Ucciso Antonio Vairo, ambulante di 68 anni, colpito alle spalle. Scambio di persona.
Il 23 gennaio del 2003, Antonio Vairo, un ambulante di 68 anni, si trova in calata Capodichino per acquistare alcune bibite. Mentre si intrattiene dinanzi all’associazione cattolica a cui è iscritto, viene colpito alle spalle. Le attività investigative vanno avanti per 18 mesi ma non consentono di acquisire elementi utili per la prosecuzione delle indagini. Nel permanere ignoti gli autori del reato, il P.M. formula richiesta di archiviazione, accolta poi dal GIP. La famiglia di Antonio, la vedova e le tre figlie, ottengono a distanza di alcuni anni il riconoscimento di familiari di vittima innocente di criminalità organizzata. Nella determina del Ministero dell’Interno, infatti, si legge che Antonio Vairo è…
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4 Gennaio 2003 Grumo Nevano (NA). Ucciso l’imprenditore Domenico Pacilio. Nei primi anni ’90 aveva denunciato una banda di estorsori provocando l’arresto e la condanna di uno di loro.
Nei primi anni ’90, Domenico Pacilio aveva denunciato una banda di estorsori, provocando l’arresto e la condanna di uno di loro. Venne ucciso a Grumo Nevano, in provincia di Napoli, il 4 gennaio del 2003. Erano le cinque del mattino quando i tre killer erano in attesa sotto la sua villa. Appena lui ha azionato il telecomando del cancello, è scattato il fuoco. Venti colpi, una raffica, una pioggia di proiettili. Muore sul colpo a pochi metri dall’ingresso di casa, dalle camere dove dormivano la moglie, i figli. (Fonte: vivi.libera.it) Articolo da La Repubblica del 5 Gennaio 2003 Agguato al re del bowling venti colpi davanti alla villa di…