• 4 Novembre 2002 Torre S. Sabina (BR). Muore Fabio Perissinotto, finanziere scelto, ucciso in un incidente mentre inseguiva un ricercato della Sacra Corona Unita.

    4 novembre 2002, Torre S. Sabina (BR). Il finanziere scelto Fabio Perissinotto, 30 anni, di Roma, è morto in un incidente stradale mentre era, con altri colleghi rimasti feriti anche in modo grave, all’inseguimento di un’autovettura che nel pomeriggio era stata rubata al proprietario sotto la minaccia di un coltello, alla cui guida era un «pentito», un tempo elemento di spicco della Sacra corona unita (Scu), che due giorni prima era fuggito dalla località protetta in cui viveva.       Foto e articolo del 5 Novembre 2009 da: ostuni.info Cerimonia religiosa in ricordo del finanziere scelto Fabio Perissinotto Quest’oggi, presso la chiesa Santa Maria Madre della Chiesa, ad Ostuni,…

  • 3 Settembre 2002 Palermo. Pone fine alla sua giovane vita Giuseppe Francese, 35 anni, figlio del giornalista Mario, ucciso dalla mafia il 26 Gennaio 1979.

    Pone fine alla sua giovane vita Giuseppe Francese, 35 anni, figlio di una vittima di mafia, del giornalista Mario ucciso il 26 gennaio 1979. “Era ancora un bambino Giuseppe quella sera, aveva dodici anni. Era un bambino che cominciò presto a conoscere quella Sicilia feroce che aveva sconvolto lui e che avrebbe sconvolto poi tanti ragazzi come lui. Suo padre Mario, giornalista coraggioso che scriveva su un giornale troppo attento a non infastidire i potenti e anche i boss, Giuseppe lo conobbe davvero dopo. Dopo l’agguato. Cominciò a raccogliere tutti i suoi appunti e poi tutti i suoi articoli, cominciò a leggere e a rileggere tutte le sue inchieste, cominciò…

  • 20 Luglio 2002 Disastro a Rometta Marea (ME) dell’Espresso “Freccia della laguna”. Muoiono 8 persone e cinquantotto sono i feriti, alcuni gravissimi.

    Sul contesto storico-criminale in cui è maturata il disastro dell’Espresso ‘Freccia della Laguna’ ricadono altre gravi ombre. Quelle della cosiddetta “ecomafia”, degli enormi disastri ambientali e delle irrimediabili lacerazioni del territorio collinare dei Peloritani, originati dai lavori per la realizzazione del raddoppio ferroviario.  “Dietro la strage di Rometta Marea, infatti, ci sarebbe anche una nuova storia di corruzioni e collusioni, di appalti e tangenti, sorta all’ombra delle grandi commesse delle ferrovie italiane. Una storia che in Sicilia non poteva non avere la sua appendice di piccoli-grandi interessi della criminalità organizzata. Strage di Stato, ma anche Strage di Mafia, l’hanno opportunamente definita i coraggiosi giornalisti de La città di Barcellona e…

  • 11 Luglio 2002 Curinga (CZ). Scompare Santo Panzarella, 29 anni. Forse era l’amante della moglie di un boss. Vittima di lupara bianca.

    Santo Panzarella aveva 29 anni quando il 10 luglio 2002 scomparve nel nulla da Curinga (CZ), uno dei paesi del cosiddetto “triangolo della lupara bianca” per i tanti scomparsi. L’ultima volta che lo videro era alla guida della sua Alfa Romeo 164 trovata poi incendiata nei pressi di un fiume. Si dice fosse l’amante della moglie di un boss. Per questo è stato assassinato e il suo cadavere, fatto a pezzi, è stato fatto scomparire. Da intercettazioni telefoniche ed ambientali è emerso che il giovane sarebbe stato attirato con una scusa in un’area nella zona industriale ex Sir di Lamezia e qui gli sarebbe stato sparato un colpo di pistola…

  • 2 Marzo 2002 Maida (Catanzaro). Ucciso l’avvocato Torquato Ciriaco, consulente di un’impresa edile di Lamezia Terme e titolare di alcuni appalti affidati dall’Anas.

    Il 2 Marzo 2002 a Maida (Catanzaro) ucciso Torquato Ciriaco, 55 anni, avvocato. Ciriaco è stato ucciso mentre, alla guida del suo fuoristrada, stava rientrando a Cortale, dove risiedeva, da Lamezia Terme, città nella quale era titolare di uno studio legale molto avviato. Ciriaco si occupava quasi esclusivamente di questioni amministrative e civili ed era uno degli avvocati più conosciuti non soltanto di Lamezia Terme. Vasti, comunque, i suoi interessi e molteplici le sue attività in vari settori economici ed imprenditoriali. Solo di recente, grazie alle rivelazioni di un pentito, incaricato a suo tempo di seguire le abitudini dell’avvocato, si sono concluse le indagini. L’accusa sostiene che Ciriaco fu ucciso…

  • 18 Febbraio 2002 Casal Del Principe (CE). Uccisione del sindacalista Federico Del Prete

    Aveva denunciato l’abusivismo e il racket nei mercati di Napoli e Caserta ma le sue battaglie per la legalità gli costarono la vita. Il 18 febbraio del 2002, a Casal di Principe, Federico Del Prete, sindacalista dello “Snaa” (un sindacato dei commercianti ambulanti), fu ucciso con sei colpi di pistola dai sicari del clan dei Casalesi. Il nono anniversario dell’assassinio di Del Prete è stato ricordato nella sede della Fondazione Polis (Politiche integrate di sicurezza per le vittime innocenti di Criminalità e beni Confiscati) e Gennaro, figlio di Del Prete, ha affermato quanto segue: «Stamattina sono andato in una scuola di Mondragone e mi sono accorto che gli insegnanti e…

  • 8 Febbraio 2002 Casal Di Principe. assassinato Antonio Petito, falegname ventenne. Aveva risposto male al figlio tredicenne di Bidognetti.

    L’8 febbraio  del 2002 fu ammazzato, con 12 colpi d’arma da fuoco, Antonio Petito, un ragazzo si soli 20 anni. Antonio Petito aveva avuto un litigio per motivi di viabilità con il figlio tredicenne di “Cicciotto e Mezzanotte”, Gianluca, che del padre ha poi seguito le orme finendo in carcere per mafia. Dopo oltre dieci anni e dopo l’archiviazione dell’indagine, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta guidati dal maggiore Carmine Rusciano, hanno chiarito il movente dell’omicidio anche grazie alle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia. Per l’omicidio di Antonio Petito sono state emesse ordinanze di custodia cautelare nei confronti dei tre esecutori materiali affiliati al clan dei Casalesi. Giovanni…

  • 31 gennaio 2002 Lauro (AV). Assassinato Francesco Santaniello, 50 anni, titolare di una impresa di materiali edili. Si era opposto alle richieste del racket

    Francesco Antonio Santaniello nacque nel 1952 a Quindici dove, per tutti, era Totonno. La sua era una famiglia di contadini. Nel 1967 raggiunse suo padre in Germania per lavorare come manovale. Nel 1982 decise di tornare in Italia e investire i suoi risparmi, fondando la Edil Santaniello, che ingranò immediatamente. Santaniello venne ucciso il 31 gennaio del 2002 a Lauro, in provincia di Avellino, nel corso di un agguato nel suo deposito di laterizi. Potrebbe essere stata la pioggia di miliardi in arrivo per il ripristino dell’assetto idrogeologico del Vallo di Lauro, scosso dalla marea di fango che travolse Sarno nel maggio del 1998, la scintilla che ha riacceso una…

  • 6 Dicembre 2001 Calatabiano (CT). Ucciso Carmelo Benvegna, commerciante in pensione. Aveva denunciato e fatto arrestare alcuni estorsori ed era scampato a un agguato.

    Carmelo Benvegna, 56 anni di Taormina è stato ucciso a Calatabiano (CT) il 6 dicembre del 2001, all’ingresso del suo agrumeto. Un unico colpo con un fucile calibro 12. Benvegna gestiva in passato a Trappitello una concessionaria d’auto ed era stato oggetto di minacce estorsive che lo avevano portato a denunciare i suoi aguzzini ai carabinieri di Taormina. I responsabili dell’estorsione legati al clan Cinturino, furono successivamente individuati e arrestati. Due anni prima avevano già tentato di ucciderlo.   Articolo della Gazzetta del Sud del 7 Dicembre 2001 Fonte:  siciliaantiusura.it L’ombra del racket sul delitto di Salvatore Zappulla CALATABIANO – Lo hanno ucciso a sangue freddo, forse per vendetta. La…

  • 2 Settembre 2001 Casoria (NA) Ucciso Stefano Ciaramella, 16 anni, per aver cercato di difendere la sua ragazza e il suo vecchio motorino.

    Stefano Ciaramella viene ucciso per aver reagito all’aggressione di quattro criminali. Una domenica sera, il 2 settembre 2001, è accanto al suo scooter con la fidanzatina, di appena 14 anni, in una stradina laterale del centro di Casoria. Stanno parlando di loro, di come organizzare la serata in quell’ultimo scorcio di week end con i soliti amici. Non sanno che poche ore prima le bande criminali che assediano Casoria hanno già portato a termine quattro rapine. Obiettivo: i motorini. Sono in quattro a bordo di due scooter, giovanissimi anche loro. Sono tutti a viso scoperto e non impugnano armi e minacciano: “dacci il motorino, dateci i soldi”. Stefano Ciaramella e…