• 17 Novembre 1998 Palma di Montechiaro (AG) Ucciso Antonio Condello, 32 anni, agente penitenziario presso il carcere di Agrigento.

    Antonio Condello, Agente Scelto del Corpo di polizia penitenziaria – nato a Palma di Montechiaro (AG) il 28.4.1966, in servizio presso la Casa Circondariale di Agrigento. Il 17 novembre 1998, durante la notte, veniva ucciso a Palma di Montechiaro (AG), in una stradina che sbuca in una piazzola cieca, da ignoti con undici colpi di pistola. Ad oggi non risultano indagati del delitto né se ne conoscono le motivazioni. Nota da polizia-penitenziaria.it       Articolo del Corriere della Sera del 18 Novembre 1998 Ucciso agente custodia di Enzo Mignosi Agguato nell’ Agrigentino, per gli inquirenti e’ un giallo Si era presentato disarmato all’ incontro notturno con l’ assassino PALMA…

  • 8 Ottobre 1998 Caccamo (PA) Ucciso il sindacalista Domenico (Mico) Geraci.

    Domenico Geraci, detto Mico, sindacalista della Uil, venne ucciso l’8 ottobre del 1998 a Caccamo, una cittadina in provincia di Palermo definita da Giovanni Falcone “la Svizzera della mafia”. Il suo omicidio resta ancora avvolto nel mistero e senza responsabili, anche se il capomafia di Caccamo, Nino Giuffrè, collaboratore di giustizia, ha dichiarato ai magistrati che la condanna a morte sarebbe stata decisa perché Domenico Geraci aveva girato le spalle alla vecchia Dc, avvicinandosi al centrosinistra, in particolare al deputato diessino Beppe Lumia.Il pentito ha rivelato nell’ottobre 2002 particolari sul delitto, e i magistrati riaprirono le indagini iscrivendo nel registro degli indagati i nomi di Bernardo Provenzano e Benedetto Spera.…

  • 25 Settembre 1998 Gioia Tauro (RC). Ucciso Luigi Ioculano, presidente di un’associazione e fondatore di un periodico locale, aveva preso posizione contro il nuovo piano regolatore e gli interessi della ‘ndrangheta.

    Luigi Ioculano nasce a Seminara (RC) il 27 aprile del 1941 e trascorre la maggior parte della sua vita a Gioia Tauro, dove esercita la sua professione di Medico e dimostra tutto il suo attaccamento alla gente gioiese cominciando ad interessarsi della vita pubblica. Fonda insieme a degli amici l’associazione “Agorà” e dal periodico di questa associazione inizia, il suo tentativo di valorizzare la cultura della legalità che si concretizza con la continua proposta di iniziative sociali e culturali convinto che attraverso questa sarebbe stato possibile fare riemergere i valori di giustizia e legalità tra la gente della sua città. Contemporaneamente non perde occasione per denunciare pubblicamente le irregolarità che…

  • 3 Settembre 1998 Scisciano (NA). Resta uccisa Giuseppina Guerriero, 42 anni, da proiettili diretti a un camorrista.

    Il 3 settembre 1998 Giuseppina Guerriero torna a casa dal lavoro a Scisciano, nel Napoletano, quando viene ferita mortalmente da un killer, che attende l’arrivo di un boss per ucciderlo. Giuseppina Guerriero è colpita per caso. Madre di quattro figli, tra i quattordici e ventidue anni, ha da poco abbandonato la sua attività di bracciante agricola per iniziare quella di cuoca. Sono poco dopo le undici di sera e Giuseppina sta tornando dal colloquio di lavoro in un ristorante nei pressi di via Garibaldi. Il killer impugna la pistola, ma non si accorge che mentre preme il grilletto, all’auto sulla quale viaggia il suo obiettivo, si affianca quella della Guerriero.…

  • 23 Agosto 1998 Niscemi (CL). Ucciso Giuseppe Iacona, il suo corpo dato alle fiamme.

    Ucciso e dato alle fiamme nelle campagne di Niscemi (Cl) il giovane Giuseppe Iacona, conosciuto dalla polizia come tossicodipendente. Il 6 settembre verrà arrestato il pregiudicato per traffico di droga Rocco Ferrera, con l’accusa di concorso in omicidio. Fonte: liberanet.org Ucciso e dato alle fiamme nelle campagne di Niscemi (Cl) il giovane Giuseppe Iacona, conosciuto dalla polizia come tossicodipendente. Il 6 settembre verrà arrestato il pregiudicato per traffico di droga Rocco Ferrera, con l’accusa di concorso in omicidio.

  • 31 Luglio 1998 Piano Tavola (CT). Ucciso Giuseppe Messina, imprenditore, per difendere la paga degli operai.

      Giuseppe Messina, 63 anni, un imprenditore edile di Piano Tavola (CT) è stato ucciso il 31 luglio del 1998 nel vano tentativo di difendere la paga dei propri dipendenti.         Articolo di La Stampa del 1 Agosto 1998 Difende la paga degli operai: ucciso Catania: è stato avvicinato poco dopo aver ritirato in banca 25 milioni per gli stipendi – Difende la paga degli operai: ucciso Imprenditore ingaggia una lotta con i rapinatori CATANIA. È morto per difendere le paghe degli operai. Così è finita la vita di un commerciante di 63 anni, freddato dai banditi che volevano rapinarlo. E’ accaduto a Piano Tavola, un frazione…

  • 20 Luglio 1998 Pomigliano D’Arco (NA). Alberto Vallefuoco, Rosario Flaminio e Salvatore De Falco, giovani operai, uccisi perché scambiati per altri.

    Alberto Vallefuoco, Rosario Flaminio e Salvatore De Falco Il 20 luglio 1998 in Via Nazionale delle Puglie, nella zone nord-est di Napoli tre operai Salvatore De Falco, Rosario Flaminio e Alberto Vallefuoco, sono stati assassinati, durante l’ora di spacco, davanti al bar nei pressi del pastificio Russo dove lavoravano. I giovani stanno per entrare in macchina quando tre sicari a bordo di una “Lancia Y” con in pugno revolver e kalashnikov ed il volto coperto da cappucci, sparano circa quaranta colpi uccidendo all’istante i tre colleghi e ferendo di striscio la cassiera. I nomi delle tre vittime non dicono nulla a Carabinieri e Polizia. Nessuna segnalazione, nessun precedente, niente di…

  • 5 Luglio 1998 Acerra (NA). Antonio Ferrara, 21 anni, ucciso da due ragazzi diciassettenni (uno figlio di un camorrista) che hanno sparato al termine di una lite, a cui lui era estraneo.

    Antonio Ferrara giovane ucciso ad Acerra in Piazza Falcone e Borsellino, la piazza principale del paese, il 5 luglio del 1998. Due ragazzi diciassettenni (uno figlio di un camorrista) al termine di una lite organizzarono un raid punitivo, ma sbagliarono mira, colpendo la persona sbagliata: Antonio Ferrara. I due saranno arrestati il 9 luglio. Fonte: Liberanet.org     Fonte:  fondazionepolis.regione.campania.it Antonio Ferrara Il 5 luglio 1998 due diciassettenni aprono il fuoco nella piazza principale di Acerra, quella dedicata a Falcone e Borsellino. I minorenni, di cui uno appartenente a famiglia camorrista, volevano vendicarsi dell’offesa subita la sera precedente da parte di un loro coetaneo. In realtà, nulla più di una…

  • 5 Luglio 1998 Catania. Enrico Chiarenza, 18 anni. Suicidio per mafia.

    Enrico Chiarenza.  Si è suicidato a soli 18 anni il 5 luglio del 1998 a Catania, sconvolto dalla morte del padre, ucciso in un agguato mafioso nel 1995. Era il nipote di un ex collaboratore di giustizia. Fonte: liberanet.org   Morto a Catania Enrico Chiarenza, nipote diciottenne di un ex collaboratore di giustizia e figlio di Clemente, ucciso nel 1995 in un agguato mafioso. Il giovane, sconvolto per l’uccisione del padre, nel marzo scorso aveva tentato il suicidio ingerendo dell’acido muriatico che gli aveva provocato danni irreparabili. Fonte: centroimpastato.it    

  • 23 Maggio 1998 Gela (CL) ucciso Orazio Sciascio, commerciante di 67 anni, in un tentativo di rapina

    Orazio Sciascio Orazio Sciascio aveva 67 anni, e si trovava nel suo negozio di generi alimentari a Gela quel 23 maggio del 1998, quando si è ribellato a un tentativo di rapina ed è stato ucciso con un colpo di fucile calibro 12. Fonte: Liberanet.org     Articolo del 13 Settembre 2015 da lastampa.it In carcere 10 anni per omicidio, ma ad uccidere non era stato lui di Fabio Albanese Condannato nel 1998 a Gela, ieri è stato completamente scagionato Dieci anni e tre mesi in carcere. E un calvario giudiziario di 17 anni finito solo adesso. Mirko Turco non aveva ancora 18 anni quando fu accusato prima dell’omicidio di…