-
18 Novembre 1994 Taranto. Ucciso Carmelo Magli, Agente del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Carmelo Magli, agente del Corpo di Polizia Penitenziaria – nato a Francavilla Fontana (BR) il 04/03/1970 in servizio presso la Casa Circondariale di Taranto. Il 18 novembre 1994, a Taranto smontante dal turno di 16/24 nel percorrere con la propria autovettura il tragitto che l’avrebbe condotto a casa viene assassinato in un vile agguato perpetrato da appartenenti ad una associazione a delinquere di stampo mafioso. Carmelo Magli è stato riconosciuto “Vittima del Dovere” ai sensi della Legge 466/1980 dal Ministero dell’Interno e a lui è intitolato l’istituto penitenziario di Taranto. Nota da polizia-penitenziaria.it I tre responsabili dell’omicidio sono stati condannati all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Lecce. Articolo dal…
-
Ottobre 1994. San Giuseppe Jato(PA). Ucciso e sciolto nell’acido Girolamo Palazzolo.
Girolamo Palazzolo che pagò con la vita la sua fedeltà al grande accusatore del senatore Giulio Andreotti. “Avvicinato” con una scusa, attirato in un tranello, strangolato e sciolto nell’acido. “Arrivati in campagna – racconta il collaboratore Vincenzo Chiodo – notai un fusto in lamiera dal quale fuoriscivano le gambe di un cadavere. Brusca Enzo ci chiese se dalla stradella di accesso alla casa si vedessero le gambe del morto; alla nostra risposta positiva mi ordinò di troncare le gambe, cosa che io feci utilizzando una pala non avendo mezzi idonei”. Tratto dal Giornale di Sicilia del 28 Maggio 2002 Fonte siciliaantiusura.it Guerra di mafia, fioccano le condanne per i boss…
-
18 Ottobre 1994 Acate (RG). Ucciso Saverio (Elio) Liardo, perché si era rifiutato di pagare il pizzo.
Era la sera del 18 ottobre del 1994 quando Saverio Liardo, conosciuto come Elio, veniva ucciso nel suo distributore di benzina nei pressi di Acate, nel ragusano. Soltanto il 14 luglio del 2010, però, il Tribunale di Catania ha stabilito con sentenza passata in giudicato, che si trattava di un omicidio di mafia. La morte di Saverio Liardo doveva essere un segnale esemplare nei confronti dei commercianti di Niscemi: “Se non pagate, farete la sua stessa fine”. Messaggio chiaro, lineare. Le indagini, tuttavia, come sempre succede in Sicilia, hanno seguito la pista passionale. Una questione di amanti. Una questione di ingiustizia, lunga ingiustizia. Saverio Liardo era un onesto lavoratore, marito…
-
29 Settembre 1994 Mileto (CZ). Resta ucciso Nicholas Green, bambino statunitense di 7 anni, in vacanza in Italia con la sua famiglia.
Nicholas Green (Sonoma County, 9 settembre 1987 – Messina, 1º ottobre 1994) è stato un bambino statunitense, vittima a sette anni di un assassinio sull’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria nei pressi dell’uscita di Serre (vicino a Vibo Valentia) mentre era diretto in Sicilia con la famiglia. L’automobile su cui viaggiava insieme ai genitori il 29 settembre 1994, una Autobianchi Y10, fu accidentalmente scambiata per quella di un gioielliere da alcuni rapinatori che tentarono un furto, degenerato poi in omicidio. Ricoverato al centro neurochirurgico del Policlinico di Messina, Nicholas morì qualche giorno dopo. Alla sua morte, i genitori autorizzarono il prelievo e la donazione degli organi: ne beneficiarono sette italiani, di cui…
-
19 Settembre 1994 Carovigno (BR). Ucciso Leonardo Santoro, era il fratello di un collaboratore di giustizia
Nelle campagne al confine con San Vito dei Normanni, in località Calacurto, viene ritrovato il corpo di Leonardo Santoro. È il 19 Settembre 1994. Leonardo Santoro è il fratello di un collaboratore di giustizia. Un segnale per invitare il pentito a non parlare. Per il delitto Santoro, vengono condannati Salvatore Cappelli, brindisino, che per i giudici agì insieme ai pentiti Vito Di Emidio (Bullone) e Benedetto Stano (Adriano). (Fonte: brindisioggi.it ) Articolo del 29 Giugno 2011 da brindisireport.it Omicidio Santoro: condanna e manette per Cappelli. In carcere sconterà 30 anni di Nicola Quaranta Il 41enne brindisino è stato riconosciuto responsabile, in concorso, dell’assassinio di Leonardo Santoro, fratello…
-
16 Settembre 1994 Filadelfia (VV). Scompare Francesco Aloi, 22enne. Vittima di lupara bianca. Di lui ritrovano un piede in una scarpa da tennis, arenato su una spiaggia.
Francesco Aloi è scomparso il 16 settembre 1994. Ha ventidue anni, è originario di Pizzo ma vive a Filadelfia. Quel pomeriggio dice di dover incontrare degli amici di un paese vicino, esce di casa e non ritorna più. La sua Audi viene ritrovata qualche giorno dopo vicino alla stazione di Lamezia, ma nessuno crede a un suo allontanamento volontario. Non si hanno notizie del ragazzo fino al febbraio del ’95, quando sulla spiaggia di Calamaio, a Pizzo, un pescatore fa una macabra scoperta: sulla riva c’è un piede in decomposizione, avvolto da una scarpa da tennis. Il giorno della scomparsa, Francesco indossava scarpe simili, stessa marca e stesso modello. Le…
-
15 Luglio 1994 Catania. Assassinate Liliana Caruso, 28 anni, e Agata Zucchero, moglie e madre di un collaboratore di giustizia.
Liliana Caruso ha 28 anni, suo marito è Riccardo Messina, membro del clan Savasta. Quando l’uomo decide di pentirsi, Liliana non ha dubbi: non lo disconoscerà come tante hanno già fatto in questi casi con i loro compagni, decidendo di rimanergli accanto nel suo percorso di collaboratore. Pagherà con la vita questa scelta. Il 15 luglio 1994 viene uccisa nel pieno centro di Catania: due killer le sparano al volto. Altri due criminali uccidono sua madre Agata Zucchero, poco distante da lei. Per gli investigatori non è difficile trovare un movente: per fare desistere Messina, il clan Savasta aveva inviato degli emissari da Liliana con lo scopo di convincerla a…
-
25 Giugno 1994 Licata (AG). Ucciso Salvatore Bennici, imprenditore edile vittima del racket.
Salvatore Bennici, 60 anni, imprenditore edile di Licata ucciso il 25 giugno 1994. Due killer incappucciati l’hanno ucciso alle 7,30 del mattino mentre si dirigeva al lavoro in compagnia del figlio Vincenzo, 26 anni. Una esecuzione spietata: uno dei sicari ha immobilizzato il giovane puntandogli la pistola alla tempia, mentre il compare sparava senza affanno all’imprenditore. Il figlio ha gridato come un forsennato, tentando di divincolarsi. Tutto inutile: il giovane è stato costretto ad assistere impotente all’agghiacciante spettacolo di morte. A missione compiuta i killer sono fuggiti a bordo di un’Alfa 75 che dopo qualche ora è stata ritrovata bruciata. Salvatore Bennici era titolare di una piccola impresa edile. Si…
-
Bivona (AG) 30 Maggio 1994 Ucciso Ignazio Panepinto, titolare di un impianto di calcestruzzo. 19 Settembre 1994 Uccisi Calogero Panepinto, fratello di Ignazio, e Francesco Maniscalco, operaio di 42 anni, presente all’agguato.
Ignazio Panepinto, 57 anni, imprenditore di Bivona ucciso il 30 maggio 1994. Calogero Panepinto, 54 anni, fratello di Ignazio, ucciso il 19 settembre 1994 insieme al dipendente Francesco Maniscalco, 42 anni. Tre colpi di lupara, il primo alle spalle. Poi, quando fu a terra, altri due sulla testa, una vera esecuzione. L’hanno assassinato il 30 maggio 1994 tra le pietre della sua cava, come a voler anche far capire la ragione di quella ferocia. Per Ignazio Panepinto quel posto a Bivona era tutto quel che aveva. Per questo l’aveva sempre difeso anche a costo della vita, appunto. Gli investigatori inizialmente seguirono una pista sbagliata. Li insospettì il ritrovamento nella cava…
-
24 Maggio 1994 Gioiosa Jonica (RC). Ucciso Giovanni Simonetti, avvocato civilista/penalista.
Giovanni Simonetti Era nato a Gioiosa Jonica il 15.05.44. Era un avvocato, sia civilista che penalista, molto bravo nel suo lavoro, dedicava alla sua professione la maggior parte del suo tempo. Era un uomo dai grandi principi, molto forte, onesto e legatissimo alla famiglia, era giusto e molto umano. Anche in famiglia manteneva fede a tutti i suoi valori ed a tutte le sue caratteristiche, arricchite da un enorme e profondo affetto che riusciva a trasmettere in un modo tutto suo. Il 24.05.1994 a Gioiosa Jonica gli hanno sparato sotto casa, davanti alla porta del suo studio, hanno bussato, lui ha aperto la porta e …. aveva solo 50 anni…