• 29 Dicembre 1991 Taranto. Giovanna Stranieri, 24 anni, muore colpita da una pallottola vagante, durante un regolamento di conti, mentre usciva dalla chiesa con una amica.

    Giovanna Stranieri, 24 anni, una ragazza di Taranto è un’altra vittima incolpevole finita sulla traiettoria di proiettili sparati da bande rivali in guerra. Era domenica, quel 29 dicembre del 1991, e Giovanna passeggiava insieme ad un’amica in Via Mazzini, in pieno centro, a quell’ora molto affollata, quando sono stati sparati dei colpi di pistola. In un primo momento la gente per strada ha pensato a dei petardi ma Giovanna finita in terra colpita alla testa e la fuga precipitosa di qualcuno ha rivelato che non era un gioco di bambini ma la crudeltà di adulti senza coscienza.     Foto e articolo da La Stampa del 30 Dicembre 1991 Duello…

  • 8 Novembre 1991 Marina di Caronia (ME). Vincenzo Giordano, benzinaio, ucciso per ritorsione.

    Un’esecuzione spietata quella di Vincenzo Giordano, il benzinaio ucciso l’8 novembre del ’91 a Marina di Caronia (ME). L’uomo aveva notato più volte un piccolo clan di sbandati, probabilmente spacciatori di droga, stazionare nei pressi del suo distributore. Aveva anche avvertito i carabinieri e alcuni ragazzi del gruppo erano stati fermati. L’assassino faceva parte di quel gruppo, assieme ai compagni decise che il benzinaio doveva morire. Quattro colpi di fucile a canne mozze e poi la fuga, dopo aver lasciato a terra l’uomo col cervello letteralmente spappolato. Gli inquirenti erano sicuri che non si trattasse di rapina, che era chiaramente un’esecuzione, decretata da qualcuno che voleva vendicarsi di qualcosa. Poi…

  • 30 Ottobre 1991 Quindici (AV). Ucciso Nunziante Scibelli, 26 anni, per la sola “colpa” di aver attraversato il paese alla guida di un’auto dello stesso modello dei veri bersagli dei Killer.

     Il 30 ottobre 1991, la faida Cava-Graziano miete la prima vittima innocente della sanguinosa guerra tra clan. Si chiama Nunziante Scibelli, ha 26 anni, è di Taurano e fa l’operaio. La sua colpa: passare pochi istanti dopo con la stessa macchina dei veri obiettivi dei killer, un’alfetta marrone. Succede a Ima, frazione di Lauro, in prima serata. Nunziante è con la moglie in macchina. Stanno facendo un giro. La signora è incita al settimo mese. Una mare di pallottole li colpisce. L’auto è crivellata. Solo per miracolo la moglie, Francesca, rimane viva e con lei, la cosa più importante che le ha lasciato Nunziante. Il giovane invece muore sul colpo,…

  • 12 Ottobre 1991 Palermo Serafino Ogliastro, ex poliziotto e all’epoca venditore di auto, scompare nel nulla.

    Serafino Ogliastro, ex agente della polizia di stato, ucciso a Palermo, il 12 ottobre 1992, da Salvatore Grigoli con il metodo della lupara bianca. I mafiosi di Brancaccio sospettavano che Ogliastro nell’ambito del suo lavoro fosse venuto a conoscenza degli autori dell’omicidio di un mafioso, Filippo Quartararo. Al processo, Grigoli si autoaccusò dell’omicidio indicando altri 7 complici. «Mio fratello lo abbiamo cercato ovunque, speravamo in un colpo di testa. Ci rivolgemmo persino a Chi l’ha visto? e, la sera della trasmissione, gli assassini di Serafino seguirono la televisione sganasciandosi dalle risate. Grigoli lo racconta nei suoi verbali. Certo, è stato lui a rivelarci la fine di mio fratello, che quel…

  • 7 Ottobre 1991 Grotteria (RC). Rapito Pasquale Malgeri, medico in pensione (71 anni), il suo corpo non sarà mai ritrovato.

    Il dottor Pasquale Malgeri è stato sequestrato il 7 ottobre 1991 nella sua proprietà di Pirgo, una frazione di Grotteria, nella Locride. Si trovava in compagnia della moglie Anita Niutta quando all’ improvviso cinque uomini, incappucciati e armati, immobilizzarono l’anziano professionista, spingendolo dentro la sua autovettura, una Renault 5, con la quale i banditi si sono poi allontanati dopo aver legato con dei lacci la moglie. A dare l’allarme fu un colono dei Malgeri che si trovava a poca distanza dal luogo del rapimento a raccogliere della frutta. Il suo corpo non sarà mai ritrovato.         Articolo da La Stampa dell’ 8 Ottobre 1991 Rapito, vendetta dopo…

  • 1 Ottobre 1991 Careri (RC). “Nel triangolo dei sequestri” ucciso il pastore Giuseppe Rocca.

    […]  Un’altra morte misteriosa è quella di Giuseppe Rocca, pastore di Careri di trentasei anni, incensurato. Lo hanno ucciso il 1° ottobre 1991 nella frazione di Natile con un colpo di pistola alla tempia. Una zona calda quella, nel cuore del triangolo dei sequestri. Un pastore che si muove col gregge in Aspromonte vede e sa, forse troppo.  […] Da Dimenticati – Vittime della ‘ndrangheta di Danilo Chirico e Alessio Magro Cap. IV Aspromonte, sola andata

  • 28 Settembre 1991 Reggio Calabria. Uccisi Demetrio Quattrone e Nicola Soverino. Il secondo ucciso solo per non lasciare testimoni.

    La sera del 28 settembre 1991, tra gli aranceti di Villa San Giuseppe, a Reggio Calabria, vengono assassinati l’ingegnere Demetrio Quattrone e il medico Nicola Soverino. “L’ingegnere Demetrio Quattrone ha 42 anni, una fama di professionista inflessibile, un importante incarico di funzionario all’Ispettorato provinciale del Lavoro dove coordina la delicata attività di controllo nei cantieri edilizi. Non meno impegnativo il suo compito di consulente tecnico presso i Tribunali di Reggio, Palmi e Locri. Ama le cose fatte bene. È rigoroso, puntiglioso. Vive con la moglie Domenica Palamara e i tre figli – Rosa, Antonino e Maria Giovanna – nel mulino di proprietà del suocero ristrutturato tra gli agrumeti di Villa…

  • 30 Agosto 1991 Lamezia Terme. Ucciso Antonio Costantino, 42 anni, insegnante di religione.

    30 Agosto 1991 Lamezia Terme. Ucciso Antonio Costantino, 42 anni, insegnante di religione. “La personalità della vittima non offre appigli a possibili moventi. Si pensa anche ad un omicidio per errore.”   Fonte:  ricerca.repubblica.it Articolo del 31 agosto 1991 ASSASSINATO PROFESSORE A LAMEZIA FORSE COLPITO PER ERRORE LAMEZIA TERME – Misterioso omicidio nelle campagne di Lamezia: la vittima numero 193 della sanguinosa guerra di ‘ ndrangheta che si combatte in Calabria è un geometra di Lamezia Terme, insegnante di religione nella scuola media “Pietro Ardito”, un uomo mite, ben voluto e stimato dalla gente. Si chiamava Antonio Costantino, 43 anni, era sposato e padre di tre figli. Il delitto è…

  • 29 Agosto 1991 Palermo. Assassinato Libero Grassi ”imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla mafia, dall’omerta’ dell’associazione degli industriali, dall’indifferenza dei partiti e dall’assenza dello Stato”

    Libero Grassi, imprenditore di Palermo, fu ucciso il 29 agosto 1991 da cosa nostra per aver intrapreso un’azione solitaria contro una richiesta di pizzo. Aveva avuto il coraggio di opporsi alle richieste del racket uscendo allo scoperto, denunciando gli estorsori. La sua condanna a morte arrivò con la pubblicazione sul Giornale di Sicilia di una lettera sul suo rifiuto a cedere ai ricatti e proseguì in televisione, intervistato da Michele Santoro a Samarcanda su Rai 3, e anche dalla giornalista tedesca Katharina Burgi della svizzera Neue Zürcher Zeitung (NZZ Folio) colpita dal suo comportamento positivo volto a denunciare i mafiosi. Libero Grassi fu lasciato solo nella sua lotta contro la…

  • 25 Agosto 1991 Condofuri (RC) Ucciso l’allevatore Domenico Mafrici

    La ‘ndrangheta si è accanita sulla famiglia Mafrici. L’angoscia di un sequestro, la gioia temporanea dopo la liberazione e dopo le nuove minacce, le richieste della mazzetta e il sangue a chiudere la partita. Il commerciante di bestiame Bruno Mafrici viene rapito il 2 settembre 1986 a Condfori, e rilasciato nel dicembre successivo, dopo il pagamento di un riscatto di 450 milioni. […] Le cosche tornano alla carica nell’88 incendiando a Condufori Marina un camion della dita di Domenico Mafrici, fratello di Bruno. L’azienda di allevamento di bestiame è tra le principali della provincia. E’ il segnale che le cosche vogliono imporre la legge del racket dopo aver imposto quella…