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4 Aprile 1991 Napoli. Muore Salvatore D’Addario, 22 anni, Assistente Polizia di Stato. Era stato gravemente ferito il 30 marzo in un conflitto a fuoco contro camorristi .
Salvatore D’Addario (22 anni), Assistente della Polizia di Stato, Compartimento Polizia Postale di Napoli, morì il 4 Aprile 1991 in seguito alle terribili ferite subite sei giorni prima in seguito ad un conflitto a fuoco con alcuni camorristi. Il 30 Marzo D’Addario si trovava libero dal servizio con i propri familiari quando cercò di bloccare un gruppo di camorristi che a bordo di un furgone stavano cercando di assassinare un rivale. Intervenuto e qualificatosi come Agente di Polizia, D’Addario venne ferito. Il poliziotto rispose al fuoco ma venne travolto dall’automezzo guidato dai criminali, i quali vennero arrestati poco dopo da altri agenti. Fonte: cadutipolizia.it Fonte: fondazionepolis.regione.campania.it Il…
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2 Aprile 1991 Altofonte (PA). Ucciso Francesco Paolo Pipitone (62 anni), direttore della Cassa Artigiana, aveva tentato di opporsi a dei mafiosi che stavano compiendo una rapina.
Francesco Paolo Pipitone, 62 anni, presidente della «Cassa rurale ed artigiana» di Altofonte, era quasi riuscito nella sua impresa. Mentre gli impiegati della banca cercavano rifugio dietro le scrivanie, lui ingaggiava un violentissimo corpo a corpo con uno dei due rapinatori che stringeva in pugno una «Smith & Wesson» calibro 45. Ce l’aveva quasi fatta quando ha udito alle sue spalle due colpi di pistola. Settimo Russo, 35 anni, una fedina penale zeppa di reati, ferito a morte, ha allentato la presa e si è accasciato ai suoi piedi, ucciso dal suo complice dalla mira insicura. Una breve fuga alla ricerca di un impossibile rifugio e poi il dottor Pipitone…
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31 Marzo 1991 Siderno (RC). Ucciso Andrea Muià, ragazzo di 16 anni. Vittima di una faida tra famiglie rivali.
La mafia non si ferma nemmeno il giorno di Pasqua. Era il 31 marzo del 1991 e Andrea Muià, un ragazzo di 16 anni, era in sella al suo motorino quando fu ucciso spietatamente con due colpi di fucile caricato a pallettoni che lo raggiunsero alla testa. Vittima di una faida tra famiglie rivali. Articolo del 2 Aprile 1991 da ricerca.repubblica.it UCCISO A SEDICI ANNI ERA PARENTE DEL BOSS di Pantaleone Sergi SIDERNO Dimenticata ma sempre sanguinosa, la guerra di ‘ndrangheta non si ferma. Le esecuzioni hanno ritmi incalzanti. In quel campo di battaglia che è diventata la Locride, è stata una Pasqua tragica. Un sedicenne, Cosimo Andrea…
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29 Marzo 1991 Cercola (NA). Giuseppe Piccolo, ragazzo di 14 anni, viene colpito mortalmente da un proiettile vagante esploso nel corso di una sparatoria tra camorristi.
Giuseppe Piccolo viene ferito gravemente il 27 marzo 1991 in Piazza del Municipio a Cercola. Giuseppe, 14 anni, trascorre uno dei tanti pomeriggi con gli amici quando una lite per la viabilità si trasforma in una sparatoria. Due pregiudicati, Pasquale Cirielli, 19 anni, e Bruno Gallo, 21, tornano in piazza armati di pistola dopo aver avuto una discussione violenta con un altro automobilista. Quest’ultimo era stato aggredito fisicamente dai due pregiudicati che successivamente erano stati a loro volta bastonati da alcuni affiliati al clan Troise. Dal gruppo di camorristi che stazionava in permanenza nei pressi del monumento ai caduti si staccano due uomini: Antonio Ferriero e Gianfranco Ponticelli. Sarà proprio…
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29 Marzo 1991 Napoli. Strage del Venerdì Santo. Restarono uccisi, vittime innocenti: Luigi Terracciano, 37 anni, Umberto Esposito, 30 anni, e Carmelo Pipoli, 34 anni.
Strage del Venerdì Santo. Napoli. 29 marzo 1991. Restarono uccisi, vittime innocenti: Luigi Terracciano, 37 anni, Umberto Esposito, 30 anni, e Carmelo Pipoli, 34 anni. L’origine della faida, secondo la ricostruzione dei magistrati, risalirebbe al 24 marzo del 1991, domenica delle palme, in un agguato operato da Paolo Russo e da suo cugino Paolo Pesce, entrambi affiliati agli scissionisti Cardillo-Ranieri, nel tentativo di uccidere Vincenzo Romano (allora considerato il braccio destro di Ciro Mariano), riuscirono a colpire a morte solo il suo autista, Ciro Napoletano, mentre Vincenzo Romano, ferito, sopravvisse all’agguato. L’episodio scatenò una reazione cruenta dei Mariano nei giorni immediatamente successivi. Il 29 marzo, i killer agli ordini dei…
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20 Marzo 1991 Casarano (Lecce) Scompare la piccola Angelica Pirtoli, bambina di 2 anni. Il suo corpo verrà ritrovato il 5 Maggio 1999 nelle campagne di Matino, a pochi chilometri da quello della madre, Paola Rizzello, ritrovato due anni prima.
Quello di Angelica Pirtoli, una bambina di poco più di 2 anni, è uno dei delitti più atroci e crudeli avvenuto in Italia. Sua mamma, Paola Rizzello aveva 27 anni. La bimba fu dapprima ferita e lasciata agonizzante sul cadavere della madre. Poi, dopo qualche ora, gli assassini infierirono sulla piccola, afferrandola per un piedino e sbattendola ripetutamente su un muretto. Il corpo di Angelica è stato ritrovato nel maggio del 1999, dopo otto anni dal suo assassinio, a pochi chilometri dal terreno in cui fu rinvenuta la madre strangolata. Il duplice omicidio si è scoperto essere legato alla criminalità organizzata e alla Sacra Corona Unita: fu ordinato dalla moglie…
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22 Febbraio 1991 Misterbianco (Catania). Ucciso Nicola Di Marco, geometra del comune.
Misterbiano (CT), 22 febbraio 1991, per ucciderlo, non hanno avuto esitazione ad inseguirlo fin dentro l’ ufficio, per sparargli il colpo di grazia davanti a decine di persone. Nicola Di Marco, 37 anni, un contratto a termine da geometra, si occupava di sanatorie edilizie, con il comune di Misterbianco, a pochi chilometri da Catania, è stato ammazzato come un boss, ma aveva avuto solo piccoli problemi con la giustizia. Secondo gli inquirenti, l’uomo avrebbe pestato i piedi a qualche personaggio influente delle cosche che operano nei paesi dell’entroterra catanese. La zona tra Lineri e Monte Palma, nel comune di Misterbianco, è stata costruita abusivamente per la quasi totalità, ed è…
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12 Febbraio 1991 Torre Annunziata. Ucciso Antonio Raia, 21 anni, pacifista, obiettore di coscienza, terzo anno di Istituto universitario navale.
È morto senza sapere perché Antonio Raia, 21 anni, pacifista, obiettore di coscienza, terzo anno di Istituto universitario navale. Odiava la violenza, aveva rinunciato alle armi e scelto di rendersi utile a chi ne aveva più bisogno. Undici e trenta, il corso Umberto I è una gola ostruita dal traffico. Folla per strada, incroci congestionati. La ruota anteriore di un motorino sfiora quella di una Uno imbucata in una interminabile coda. I colpi in successione di una pistola a tamburo contro i due occupanti della macchina: a far fuoco è il ragazzo sul sedile posteriore, tiene l’arma con le due mani, a pochi centimetri dal finestrino di destra. Niente bossoli,…
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27 Gennaio 1991 Messina. Ucciso Ignazio Aloisi, un testimone ucciso per vendetta, calunniato dal suo assassino con l’inatteso avallo di una corte di giustizia. La difficile battaglia della sua famiglia per ristabilire la verità.
Ignazio Aloisi, guardia giurata di Messina, fu ucciso il 27 gennaio 1991 mentre, con la figlia Donatella di appena 14 anni, stava tornando a casa dopo aver assistito alla partita della squadra della città. Fu ucciso per vendetta perché dodici anni prima aveva riconosciuto uno dei rapinatori che avevano assaltato il suo furgone portavalori e aveva testimoniato contro di lui, che fu condannato ad otto anni di carcere. Dopo le indagini ed un nuovo processo, questa volta per l’omicidio di Ignazio, il killer fu condannato a 26 anni di carcere. A questo punto pensiamo che tutto sia finito, che la famiglia abbia ricevuto la dovuta giustizia ma la storia continua.…
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21 Gennaio 1991 Trepuzzi (LE). Antonio Rampino, ragazzo di 17 anni, fu ucciso al posto del padre, imputato in un processo a presunti appartenenti alla Nscu.
Antonio Rampino venne ucciso a 17 anni. Stava giocando nel giardino di casa, a Trepuzzi, piccolo centro di diecimila abitanti, in provincia di Lecce. Lo uccisero perché lo scambiarono per il padre, la vittima designata dalla Sacra corona unita. Fonte: liberanet.org Fonte: ricerca.repubblica.it Articolo del 22 gennaio 1991 IL FIGLIO DI UN BOSS ASSASSINATO A LECCE LECCE – Un ragazzo di 17 anni, Antonio Rampino, di Trepuzzi, figlio di Raffaele, imputato nel processo in corso a Lecce a presunti appartenenti all’organizzazione criminosa Nuova sacra corona unita è stato ucciso ieri sera con due colpi di pistola, uno dei quali alla nuca, mentre rientrava a casa alla periferia cittadina a…