• 4 Dicembre 1986 Napoli. Ucciso Domenico Attianese, Vicebrigadiere Polizia Stato, 41 anni, mentre cerca di sventare una rapina

    Domenico Attianese, 45 anni. Viene ucciso il quattro dicembre 1986 a Napoli, nel quartiere di Pianura ove, fuori servizio, intervenne per fronteggiare una rapina in una gioielleria che si trovava vicino casa. Quel giorno Attianese era a casa e fuori servizio e venne avvisato da un passante che una gioielleria vicina casa era in corso una rapina. I due rapinatori si diedero alla fuga. Domenico Attianese, lascia la moglie e due figli. Fonte:  noninvano.it       Fonte: cadutipolizia.it Venne ucciso in una sparatoria il 4 Dicembre con due rapinatori a Napoli, nel quartiere di Pianura. Attianese, in quel momento a casa e fuori servizio, venne informato da un passante…

  • 15 Novembre 1986 Cittanova (RC). Ucciso Antonio Bertuccio, 41 anni, lascia moglie e 5 figli.

    Antonio Bertuccio fu ucciso a Cittanova (Rc). Aveva 41 anni e lasciò moglie e 5 figli. Antonio Bertuccio era nato il 17 giugno 1945 ed era capocantiere edile. Il 15 novembre 1986, durante una battuta di caccia, fu avvicinato da alcuni balordi che volevano derubarlo. Ci fu un diverbio e Antonio Bertuccio venne ucciso. Fonte liberanet.org       Foto ed articolo inviati da Carmen figlia di Antonio. Giornale di Calabria 16 Novembre 1986 Cittanova, ucciso durante una battuta di caccia da tre che forse volevano rapinarlo del fucile di Angelo Bruzzese Parenti e amici del cacciatore, che erano appostati ad una decina di metri da lui, dicono di aver…

  • 5 Novembre 1986 Licola Mare (NA). Ucciso Mario Ferrillo perché scambiato per un camorrista.

    Mario Ferrillo, faceva l’impresario teatrale e aveva 41 anni quando, il 5 novembre del 1986, venne ammazzato a Licola Mare (NA) in un negozio di parrucchiere, dove aveva accompagnato sua moglie. Mario Ferrillo venne ammazzato perché fu scambiato per un’altra persona anche se le prime notizie parlavano di una vendetta della camorra rispetto al rifiuto dell’impresario di pagare tangenti per le feste di piazza che organizzava. In realtà quel giorno cercavano Gennaro Troise, detto “la Tromba”. Somigliava a Mario in maniera impressionante. Gennaro Troise fu ammazzato circa un mese dopo l’agguato a Mario. “La somiglianza era, in effetti, clamorosa. I due erano come due gocce d’acqua. Perfino la moglie, quando…

  • 29 ottobre 1986 Locri (RC). Ucciso il giovane Rocco Zoccali, 19 anni, per un motorino.

    Il 29 ottobre 1986, alle quattro del pomeriggio, Rocco Zoccali, 19 anni, viene ammazzato con due colpi a bruciapelo. Attorno al suo corpo si crea il vuoto. Nessuno ha visto niente. Tocca al padre, dipendente della Regione Calabria, che ha sentito i colpi, avvicinarsi per primo e trasportarlo all’ospedale. La madre, professoressa delle medie, non si dà pace e, nonostante minacce ricevute, si costituisce parte civile nel processo e depone contro i presunti assassini del figlio. Non abbiamo notizia di come, e se, si è concluso il processo vanificato in varie udienze per errori procedurali, rinunce e ricusazioni di giudici. La nostra ricerca si conclude con una interrogazione parlamentare del…

  • 26 Ottobre 1986 Napoli. Colpito alla testa Carlo Bustelli, 15 anni. I colpi erano diretti a dei pregiudicati seduti nel bar gestito dal padre che stava aiutando.

    26 Ottobre 1986 NAPOLI Carlo Bustelli, 15 anni, aiuta il padre Gennaro a mandare avanti il piccolo pub nel rione antico. È alla cassa. All’improvviso da fuori arriva una gragnuola di colpi di pistola. Tutti si buttano a terra ma Carlo  Bustelli non fa in tempo, una pallottola lo raggiunge alla testa. È un raid contro alcuni pregiudicati dentro il bar. Fonte L’Unità del 25 Agosto 1989                              

  • 8 Ottobre 1986 Messina. Resta uccisa Nunziata Spina, 35 anni, in un regolamento di conti, mentre era ricoverata in ospedale.

    Nunziata Spina, 35 anni, è ricoverata nel reparto di fisioterapia dell’ospedale di Ganzirri (Messina). Alle ore 22,00 dell’8 ottobre 1992 si trova in una saletta del nosocomio insieme ad un ragazzo di 13 anni e con un altro ricoverato, Pietro Bonsignore di 21 anni. All’improvviso due uomini fanno irruzione nel locale e cominciano a sparare all’impazzata contro il Bonsignore che tenta invano di ripararsi dietro le sedie. Un colpo vagante raggiunge la donna alla tempia sinistra. Nunziata Spina crolla ai piedi del ragazzo che rimane inebetito per lo shock. Gli assassini non si fermano qui: prima di allontanarsi danno al Bonsignore il colpo di grazia. Per la donna che dà…

  • 7 Ottobre 1986 Palermo. Claudio Domino, bambino di 11 anni, fu ucciso con un colpo di pistola inferto in fronte a bruciapelo.

    Claudio Domino, bambino di 11 anni, fu assassinato vicino alla cartolibreria gestita dalla madre. Un giovane in moto e con il volto coperto da un casco chiamò il bambino per nome mentre stava giocando e, dopo averlo avvicinato, gli puntò la pistola in fronte sparandogli a bruciapelo. Claudio sarebbe stato ucciso perché aveva visto confezionare alcune dosi di eroina in un magazzino. Cancemi ha riferito che, proprio sulla base di quell’indizio, Riina incaricò tutti i capimandamento di “svolgere indagini”. Un’inchiesta conclusa a tempo di record: il 20 dicembre 1986 scomparve Salvatore Graffagnino, 52 anni, titolare del bar davanti al quale era avvenuto l’agguato. Alcuni confidenti riferirono alla polizia che l’uomo…

  • 21 Settembre 1986 La Prima strage di Porto Empedocle. Restarono uccisi, vittime innocenti, il giovane Filippo Gebbia e Antonio Morreale

    È la sera del 21 settembre del 1986. La gente passeggia lungo il corso principale di Porto Empedocle. Due passi, due chiacchiere, un gelato a chiudere una delle ultime sere d’estate. Le raffiche rabbiose dei kalashnikov, nell’oscurità di un blackout provocato, chiudono vite. La luce torna in paese, ma gli occhi di quanti giacciono a terra rimarranno per sempre spenti. Sei morti ammazzati, tra i quali due vittime innocenti: Antonio Morreale e Filippo Gebbia. Si consuma così, in pochi attimi, quella che nella storia criminale e mafiosa passa come la Prima strage di Porto Empedocle. È l’inizio della guerra tra Cosa Nostra e Stidda che lascerà sul campo centinaia di…

  • 26 Agosto 1986 Palermo. Ucciso Salvatore Benigno, aveva visto due mafiosi dare alle fiamme un’auto.

    Salvatore Benigno, 37 anni, cassiere presso un cinema di Palermo viene ucciso il 26 agosto del 1986. Mentre tornava a casa aveva visto due persone che stavano bruciando un’auto che era servita per andare a compiere un altro omicidio.     Fonte:  centroimpastato.it Ucciso a Palermo Salvatore Benigno, cassiere presso un cinema, che vide dare alle fiamme un’auto da due mafiosi che avevano commesso un omicidio.   Fonte: centroimpastato.it 29 Ottobre 2008 Confermate dalla Cassazione le condanne all’ergastolo per i componenti la cupola mafiosa, accusati, nel processo “Golden Market”, di 36 omicidi negli anni Ottanta e Novanta. Tra i condannati i fratelli Ribisi di Palma di Montechiaro (Ag), mandanti dell’omicidio…

  • 30 Luglio 1986 Salerno. Ucciso Antonio Sabia, 26 anni, agricoltore, in un agguato ad un boss della camorra.

    Antonio Sabia, agricoltore di Salerno, fu ucciso il 30 Luglio 1986 in un agguato contro Vincenzo Marandino nella guerra di camorra tra gli uomini della Nco di Raffaele Cutolo e i membri della Nuova Famiglia. Fonte: centroimpastato.it       Articolo di La Repubblica del 14 Luglio 1987 SALERNO, 6 ORDINI DI CATTURA PER UNA FAIDA CAMORRISTICA SALERNO Sei ordini di cattura sono stati spiccati dalla Procura della Repubblica di Salerno per l’ agguato in cui persero la vita Vincenzo Marandino, boss legato alla Nco di Raffaele Cutolo, e l’agricoltore Antonio Sabia. Sono stati arrestati Giovanni Maiale, 34 anni; Luigi De Martino, 33 anni; Umberto Adinolfi, 33 anni; Raffaele Cosenza,…