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“Il Falso Mito dei Deboli Risparmiati” di Alfredo Buccini
Il Falso Mito dei Deboli Risparmiati di Alfredo Buccini Articolo dal Corriere della Sera del 20 Gennaio 2014 Infanzia rubata Uno studio rivela che in Calabria 82 minori sono stati denunciati per associazione mafiosa Allibertativi du cagnuleddu, disse Giovanni Brusca ai suoi aiutanti: liberatevi del cagnolino. E quelli sciolsero nell’acido Giuseppe Di Matteo, un bambino che il boia di Cosa Nostra aveva visto crescere ma che aveva la colpa d’essere figlio di un pentito. È opportuno ricordarla, questa storia, ogni volta che si parla di malacarne mafiosi e vittime innocenti. Perché i macellai che amano definirsi «uomini d’onore» non hanno mai avuto nessun codice d’onore, neppure verso bimbi e mamme.…
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19 Gennaio 2014 Cassano allo Ionio (CS). Nicola Campolongo, Cocò, bambino di appena tre anni. Ucciso e bruciato in un’auto insieme al nonno e alla compagna marocchina Ibtissam Touss, di 27 anni.
I resti di Nicola Campolongo, Cocò, bambino di 3 anni, vengono ritrovati nell’auto bruciata del nonno il 19 gennaio 2014 a Cassano Ionio (CS) insieme a quelli del nonno, Giuseppe Iannicelli di 52 anni e della compagna marocchina di quest’ultimo, Ibtissam Touss, di 27 anni.Sul tettuccio della macchina la firma degli assassini: una moneta da 50 centesimi. “Certo che la cosca Abbruzzese volesse tendergli un agguato per motivi legati al commercio di stupefacenti si era recato ad un appuntamento tra le campagne di Cassano insieme alla ragazza e al bambino. In quell’occasione avrebbero dovuto pagargli una partita di droga già consegnata e distribuita tra i pusher. In realtà si trattava…
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“Terranova, Mancuso, Livatino, Saetta, Rostagno, eroi quasi dimenticati” di Aldo Penna
Terranova, Mancuso, Livatino, Saetta, Rostagno, eroi quasi dimenticati di Aldo Penna Fonte: linksicilia.it I morti per mafia compongono un elenco così lungo che a vederli su un’immensa lapide tutti insieme somigliano ai nomi scolpiti su un campo di sterminio. A futura memoria, perché di orrori non ne accadano più. Gli uomini però hanno la tendenza a dimenticare, a volte per comodità, altre per vigliaccheria, altre per interesse, oppure soltanto perché il presente è così drammatico che drena ogni energia e il passato rimane qualcosa dietro di noi, inesplorato, anche se l’abbiamo percorso. Lungo il sanguinario quindicennio che va dalla fine degli anni 70 a metà degli anni 90, come un…
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11 Dicembre 2012. Un’alunna del Liceo “Galizia” di Nocera Inferiore ricorda Marcello Torre
L’ 11 dicembre scorso al Liceo Scientifico di Pagani, gli alunni del Liceo “A. Galizia” di Nocera Inferiore hanno partecipato con un loro specifico e appassionato contributo al XXX Premio per l’Impegno Civile in memoria di Marcello Torre, sindaco della città di Pagani assassinato dalla camorra nel 1980. Il premio è stato istituito su iniziativa di Giorgio Napolitano, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Il Liceo “A. Galizia”, iscritto all’associazione “Libera”, di don Luigi Ciotti, è stato invitato per l’impegno dimostrato nel corso degli ultimi anni in percorsi di Educazione alla Legalità e alla partecipazione alla Cittadinanza Attiva e Democratica. Un’alunna della IV F del Liceo nocerino, Francesca Ianniello,…
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Regione, l’appello di Tiberio Bentivoglio alla Commissione contro la ‘ndrangheta: ”Se andrò via da qui è perchè le istituzioni sono state assenti”
È un accorato appello quello rivolto dall’imprenditore reggino Tiberio Bentivoglio nei confronti delle istituzioni nell’ambito della sua audizione in Commissione Regionale contro la ‘ndrangheta. Bentivoglio, titolare della Sanitaria Sant’Elia, imprenditore simbolo della lotta al racket a Reggio Calabria, elenca di fronte alla Commissione presieduta dal Consigliere Salvatore Magarò, una serie di misure che secondo l’elaborazione avviata anche con il supporto dell’Associazione Libera, dovrebbero essere applicate nel caso di imprenditori colpiti dalla ‘ndrangheta. Anzitutto, tra le richieste di Bentivoglio, l’esenzione dai tributi regionali per chi denuncia estorsione, usura e per i testimoni di giustizia. Secondo le richieste dell’imprenditore tra i tributi da sospendere la tassa automobilistica, addizionale regionale all’imposta sul reddito…
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RICORDATO ANTONIO CANGIANO A 25 ANNI DALL’AGGUATO DI CAMORRA CHE LO PARALIZZO’ di Raffaele Sardo
CASAPESENNA – La sera del 4 ottobre del 1988 lo ferirono in un agguato di camorra costringendolo a vivere su una sedia a rotelle. Antonio Cangiano, assessore ai lavori pubblici e vice sindaco a Casapesenna, paese del boss Michele Zagaria, doveva essere punito perché aveva rifiutato di sottostare ai ricatti del clan per l’affidamento di un appalto. Cangiano, che è deceduto il 23 ottobre del 2009, a 60 anni, anche in seguito a quelle ferite, è stato ricordato nel centro sociale cittadino, alla presenza della moglie e dei suoi tre figli. “Vogliamo la verità su quella vicenda che ha segnato la nostra comunità – ha detto Pasquale Cirillo, di Legambiente…
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CALABRIA. TERRA DEI DESAPARECIDOS di Anna Foti
CALABRIA. TERRA DEI DESAPARECIDOS di Anna Foti Articolo del 12 Gennaio 2009 da liberainformazione.org Francesco Aloi, ventiduenne, Pizzo, tredici anni fa. La madre Antonietta Pulitanò lo ha atteso per anni poi il drammatico ritrovamento del suo corpo in un pozzo. Santino Panzarella, ventinovenne, Filadelfia all’ombra della cosca Anello-Fiumara. Dopo quel giorno maledetto del 2002, alla madre Angela Donato costituitasi parte civile nel processo contro in presunti assassini, è stata restituita solo una clavicola, unica traccia del corpo del figlio. Michele Penna e Salvatore Franzè, trentenni, Stefanoconi all’ombra della cosca Petrolo-Bartolotta. E insieme a loro altri. Domenico Serraino e Francesco Stillitano, in località Francavilla Angitola. Renato Vettrice, quarantunenne, non rientrato a…
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A TESTA ALTA Federico Del Prete: una storia di resistenza alla camorra. Di Paolo Miggiano
A TESTA ALTA Federico Del Prete: una storia di resistenza alla camorra di Paolo Miggiano Editore: Di Girolamo – 2012 Fotocopertina e nota da: interno18.it La storia, come descritta dallo stesso autore, racconta la vita di Federico Del Prete, commerciante ambulante, assassinato dalla camorra a Casal di Principe il 28 Febbraio del 2002. Fondatore del Sindacato Nazionale Autonomo Ambulanti, per difenderne la categoria, Federico Del Prete fu minacciato di morte più volte, ciò nonostante egli non temé di denunciare estorsori e criminali, fino al giorno che precedette la sua deposizione in sede di processo contro il clan La Torre. Cittadino di un coraggio esemplare al quale, ancora una volta, lo…
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IO PARLO, DONNE RIBELLI IN TERRA DI ‘NDRANGHETA di Francesca Chirico
IO PARLO DONNE RIBELLI IN TERRA DI ‘NDRANGHETA di Francesca Chirico Fonte: /rx.castelvecchieditore.com Hanno infranto il silenzio preteso dalle cosche e assegnato loro dalla tradizione. Hanno combattuto paura e pudore e raccolto, non in egual misura, disprezzo e solidarietà. Qualcuna ha pagato con la vita. Sono le donne che in Calabria hanno reagito con la forza eversiva della parola alla violenza, al dolore, all’ingiustizia, sfidando la ’ndrangheta, ma anche un mondo che tace. «Io parlo» raccoglie e ricostruisce le loro storie, ripercorrendo, dai sequestri di persona e dalle faide degli anni Ottanta alle più recenti inchieste anti-ndrangheta, gli ultimi trent’anni di storia criminale calabrese. Tra saggio e inchiesta giornalistica, il…
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“Il 14 settembre insanguinato dalla mafia” di Rino Giacalone
Oggi è la classica giornata della prova del nove. Per farci capire quanto parolaia e scenografica possa essere l’antimafia. Soprattutto quella “recitata” dai politici, dai sindaci, dai consigli comunali. Oggi doveva essere una giornata da sottolineare con i ricordi magari per firmare un nuovo patto. E invece silenzio. Solo silenzi. Ci sono un morto ed un uomo sfuggito ai Kalashnikov che restano completamente dimenticati. L’ucciso si chiamava Alberto Giacomelli, fu ammazzato il 14 settembre 1988, 25 anni addietro. A sfuggire alla potente arma impugnata dai più spietati killer e capi mafia siciliani fu l’allora dirigente del commissariato di Polizia di Mazara, Rino Germanà, era il 14 settembre 1992. Niente…