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1 Novembre 1949 Palermo. Salvatore Alberti, 22 anni, guardia di P.S., cadde vittima di un agguato.
Salvatore Alberti, 22 anni, guardia di Pubblica Sicurezza della Questura di Palermo, cadde vittima di un agguato criminoso il 1° novembre 1949. Era in forza al Raggruppamento di P.S. di Palermo e stava effettuando un servizio di rastrellamento nell’agro palermitano, volto alla repressione del brigantaggio e alla cattura del tristemente noto bandito Salvatore Giuliano, quando la squadriglia di cui faceva parte fu fatta segno di numerosi colpi di mitra, sparati da un anfratto roccioso. I poliziotti risposero prontamente al fuoco, ma i malviventi si dileguarono subito. Per il giovanissimo agente, mortalmente ferito, non ci fu nulla da fare. Fonte: cadutipolizia.it Articolo da L’Unità del 7 Luglio 1949…
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25 Agosto 1949 Sancipirello (Palermo) la banda Giuliano uccide i carabinieri Giovanni Calabrese e Giuseppe Fiorenza.
Il 25 agosto del 1949, a Sancipirello (Palermo), la banda Giuliano uccide i carabinieri Giovanni Calabrese, 23 anni, e Giuseppe Fiorenza, 22 anni, originari di Modica (RG) e di Centuripe (EN), sulla porta della caserma, mentre uscivano per la perlustrazione serale del paese. Fonte centroimpastato.it A Sancipirello (Palermo) la banda Giuliano uccide i carabinieri Giovanni Calabrese e Giuseppe Fiorenza. Articolo del 27 Agosto 1949 archiviostorico.unita.it All’alba di ieri è morto il carabiniere ferito a San Cipirello L’attacco dei banditi sulla soglia della caserma PALERMO, 26 – Il larvato senso di ottimismo che i giornali governativi palermitani hanno cercato di infondere nell’opinione pubblica commentando i nuovi sistemi…
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19 Agosto 1949 Palermo. Strage di Passo di Rigano – Bellolampo. Restarono uccisi i Carabinieri: Giovan Battista Aloe, Armando Loddo, Sergio Mancini, Pasquale Antonio Marcone, Gabriele Palandrani, Carlo Antonio Pabusa e Ilario Russo.
Strage dei Carabinieri di Passo di Rigano – Bellolampo (PA) 19 agosto 1949 La strage si inquadra nel difficile contesto del secondo Dopoguerra. L’eccidio fu consumato alle 21.30 del 19 agosto 1949 in quella che allora era una piccola borgata alle porte di Palermo, posta sulla strada provinciale SP1 di accesso alla città provenendo da Partinico e Montelepre. Una strada, dunque, di obbligato passaggio. Qui il bandito Salvatore Giuliano, detto “Turiddu”, fece esplodere una potente mina anticarro, collocata lungo la strada. La deflagrazione investì l’ultimo mezzo, con a bordo 18 carabinieri, di una colonna composta da 5 autocarri pesanti e da due autoblindo che trasportavano complessivamente 60 unità del “XII…
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8 Luglio 1949 Alcamo (TP). Assassinato Leonardo Renda, contadino, segretario DC e assessore al comune.
Leonardo Renda nasce ad Alcamo nel 1906, frequenta la scuola per 6 anni, cosa che per i tempi equivale ad un livello quasi superiore rapportato ad oggi; ebbe modo di partecipare alla vita politica del tempo anche grazie alla sua amicizia con Bernardo Mattarella. Fu segretario DC e consigliere comunale e probabilmente pagò con la sua vita le connessioni tra mafia e politica del tempo. Era conosciuto in paese per la sua rettitudine e per le sue innate doti di politico serio al servizio dei cittadini. La sera dell’otto luglio del 1949, dopo una giornata di duro lavoro in campagna, quattro uomini, qualificatisi come Carabinieri, lo identificano e lo invitano…
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2 Luglio 1949 Palermo. Strage di Portella della Paglia (Monreale – PA): Perirono sotto i colpi della Banda Giuliano le guardie P.S.: Carmelo Agnone, Candeloro Catanese, Carmelo Lentini, Michele Marinaro e Quinto Reda.
Carmelo Agnone, Candeloro Catanese, Carmelo Lentini, Michele Marinaro e Quinto Reda, agenti della Polizia di Stato perirono nella strage di Portella della Paglia (Monreale PA) il 2 luglio del 1949. Erano in forza al Reparto Autonomo Guardie di P.S. presso l’ispettorato Generale di P.S. per la Sicilia e componenti del Nucleo Mobile di San Giuseppe Jato (PA), un avamposto istituito per la repressione del banditismo e la cattura della banda del famigerato Salvatore Giuliano. Verso le 20,30 del 2 luglio, a bordo di una camionetta Fiat 1100 il Commissario dr. Mariano Lando, 35 anni, funzionario dell’Ispettorato e le Guardie Carmelo Gucciardo, 24 anni, autista, Carmelo Agnone, 28 anni, Carmelo Lentini,…
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3 Gennaio 1949 Partinico (PA). La banda Giuliano uccise il piccolo Vito, di 3 anni, assieme al padre Carlo Guarino e Francesco Salvatore Gulino, che era in visita presso la loro abitazione al momento dell’irruzione dei banditi.
Il 3 gennaio 1949 a Partinico, “un gruppo di banditi armati di tutto punto irrompeva nella casa di tale Carlo Guarino di Giuseppe sita in via Cappellini esplodendo diverse raffiche di mitra e lanciando bombe a mano. Rimanevano uccisi, il Guarino stesso, il figlio Vito di anni tre e tale Francesco Salvatore Gulino il quale si trovava in visita presso il Guarino. Commessa la strage, i banditi si dileguavano sparando raffiche di mitra e lanciando bombe per impaurire la popolazione accorsa. Si presume che la strage sia stata commessa per vendetta”. (da L’Unità del 4 gennaio 1949) Articolo da L’Unità del 4 Gennaio 1949 Due uomini e un…
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16 Dicembre 1948 Giardinello (PA). Ucciso in un agguato Giovanni Tasquier, 26 anni, Brigadiere di Pubblica Sicurezza presso la Questura di Palermo.
Giovanni Tasquier venne ucciso il 16 Novembre in un agguato della Banda Giuliano. Tasquier faceva parte di una pattuglia mista Polizia-Carabinieri. Giunti a Giardinello (PA) in località Ponte Nocella la jeep sulla quale viaggiavano il brigadiere Tasquier e i militari venne investita da raffiche di mitra esplose dai banditi in agguato. Tasquier rimase ucciso sul colpo mentre i tre carabinieri rimasero feriti. La Banda di Salvatore Giuliano, tra il 1943 ed il 1950 , si rese responsabile della morte di centinaia di persone e tra questi decine di appartenenti alle Forze dell’Ordine. Nel corso degli anni i banditi vennero arrestati dalla Forze di Polizia ( ed in seguito condannati a…
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24 novembre 1948 Montelepre (PA). In località Giardinello, Baldassare Maragioglio, 33 anni, Guardia di P.S., resta ucciso in uno scontro a fuoco con dei malviventi.
Baldassare Maragioglio, in forza al Raggruppamento di P.S. di Palermo, all’alba del 24 novembre, nell’ambito dei servizi predisposti per la cattura dei componenti della banda di Salvatore Giuliano, partecipava ad un rastrellamento in località “Giardinello”, nei pressi di Montelepre (PA), paese natale del bandito e principale teatro delle sue imprese. A un tratto, la squadriglia fu attaccata da alcuni malviventi che, appostati fra le rocce, esplosero contro agenti e carabinieri numerosi colpi di armi automatiche, ingaggiando un violentissimo conflitto a fuoco, che si protrasse per oltre un’ora. I rinforzi, immediatamente allertati via radio, giunsero sul posto quando già i banditi si erano dileguati, lasciando però sul terreno il cadavere di…
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14 Novembre 1948 Palermo. Gli agenti Aldo Archenti e Vittorio Baldari restano uccisi in uno scontro a fuoco contro dei banditi
Il vicebrigadiere Aldo Archenti e le guardie Vittorio Baldari e Luigi Iannotti, insieme ad un quarto agente, stavano facendo rientro alla propria caserma dopo essersi recati a Palermo per servizio, quando la loro jeep venne investita da raffiche di mitra sparate da alcuni banditi nascosti dietro i cespugli. Gli agenti si gettarono al riparo della vettura per potere rispondere al fuoco ma vennero colpiti alle spalle da altri banditi nascosti dietro ad altri cespugli. Il vicebrigadiere Archenti e la guardia Baldari rimasero uccisi sul colpo, mentre di Iannotti non è certo il decesso. Il quarto agente rimase illeso. La Banda di Salvatore Giuliano, tra il 1943 ed il 1950 ,…
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3 Settembre 1948 Partinico (PA). Uccisi Celestino Zappone, commissario PS, Antonio Di Salvo, capitano CC, e Nicola Messina, maresciallo CC, in un agguato della banda Giuliano.
Celestino Zappone, Commissario di Pubblica Sicurezza della Questura di Palermo, venne assassinato il 3 Settembre in un agguato compiuto in Via Finazzo a Partinico (PA) da parte di elementi della Banda Giuliano che scagliarono alcune granate contro il funzionario di Polizia e il capitano dei Carabinieri Antonio Di Salvo e il maresciallo dell’Arma Nicolò Messina che si trovavano con lui in quel momento. I tre membri delle Forze dell’Ordine, rimasti gravemente feriti, vennero finiti a colpi d’arma da fuoco dai banditi usciti allo scoperto. Centinaia di agenti di Polizia e carabinieri vennero inviati alla ricerca dei malviventi. Nel corso del rastrellamento il carabiniere Salvatore Marino rimase ucciso da una…