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10 Giugno 1922 Erice (TP). Ucciso Sebastiano Bonfiglio Sindaco di Monte San Giuliano
Sebastiano Bonfiglio, sindacalista socialista, Sindaco di Erice dal 3 ottobre 1920, venne ucciso in un agguato dalla mafia il 10 giugno 1922. Nacque nella frazione San Marco di Monte San Giuliano (oggi di Valderice), il 23 settembre 1879 da Nicolò e Francesca Tosto. Suo padre, nel 1893, partecipò fasci dei lavoratori siciliani locali e portò con sé anche il figlio quattordicenne. Interruppe presto gli studi, per lavorare in una falegnameria. Fu qui che aderì al movimento socialista. In seguito li riprese come autodidatta, conseguendo il diploma di perito agrario. Organizzò il movimento contadino locale e nel 1902 assunse la guida della federazione provinciale del PSI di Trapani fino al 1904,…
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16 Febbraio 1922 Dattilo-Paceco (TP) Ucciso Antonino Scuderi, Consigliere comunale socialista e segretario della locale Società Agricola Cooperativa
“Antonino Scuderi, contadino trentacinquenne, consigliere comunale socialista, da pochi mesi segretario della cooperativa agricola di Paceco, fu ucciso in un agguato mentre tornava a Dattilo (TP) in bicicletta. Era il 16 febbraio del ’22. In quell’epoca, scrive Pietro Grammatico, «la morte di un socialista non valeva il fastidio di eseguire delle indagini per accertare le cause della soppressione violenta». Nessuno di noi ha conosciuto Antonino Scuderi; le scarne notizie biografiche su di lui sfumano nebbiose nel mito. Scuderi è un archetipo; è il calore delle lotte contadine; è l’epopea degli oppressi; la tensione etica verso un mondo migliore, di pace, di giustizia, di libertà, di benessere, verso l’utopia del “sol…
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16 Gennaio 1922 – Paceco (Trapani) Vengono uccisi Domenico Spatola, militante socialista, fratello di Giacomo Spatola, Mario Spatola e Pietro Paolo Spatola, figli di Giacomo Spatola.
16 Gennaio 1922 – Paceco (Trapani) Vengono uccisi Domenico Spatola, militante socialista, fratello di Giacomo Spatola, Mario Spatola e Pietro Paolo Spatola, figli di Giacomo Spatola. Giacomo Spatola era un dirigente socialista e Presidente della Società Agricola Cooperativa ed è stato un protagonista delle lotte contadine fin dai Fasci siciliani. Nel trapanese, negli anni precedenti e successivi all’avvento del fascismo, la violenza mafiosa ha di mira soprattutto dirigenti e militanti del movimento contadino che si è sviluppato fin dai tempi dei Fasci siciliani, coinvolgendo braccianti, contadini poveri e medi e fasce di piccola borghesia professionale. Fonte: – Centro siciliano di documentazione G. Impastato – “La storia del movimento antimafia”…
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5 Maggio 1921 Piana degli Albanesi (PA). Uccisi Giuseppe e Vito Cassarà, militanti socialisti
Giuseppe e Vito Cassarà Erano due fratelli che svolgevano l’attività di dirigenti socialisti nella Piana dei greci, ora Piana degli Albanesi. Il 5 maggio 1921 vennero uccisi dalla criminalità locale. Fonte liberanet.org Fonte: ricerca.repubblica.it Articolo del 30 aprile 2010 PORTELLA SANGUE E POLITICA QUELLA STRAGE PER PUNIRE I CONTADINI di Amelia Crisantino In Sicilia, il primo maggio è sempre Portella. Quel pianoro con undici morti e ventisette feriti è rimasto a significare la tragedia di un dopoguerra in cui si tornava a votare dopo la dittatura, e subito si voleva fermare coi morti l’avanzata delle sinistre. Portella è la strage-archetipo della nostra democrazia malata: dove sono…
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28 Aprile 1921 Piana degli Albanesi (PA). Ucciso Vito Stassi, dirigente socialista e presidente della Lega dei contadini del paese.
Vito Stassi, contadino, dirigente socialista nella Sicilia dei primi anni del Novecento e presidente della Lega dei contadini. Considerato l’ala intransigente del partito che si rifiutava di fare affari e scendere a compromessi con la mafia. La sera del 28 aprile 1921 tre uomini armati di fucile lo aspettano mentre rientra a casa a Piana dei Greci, ora Piana degli Albanesi. Vito aveva finito da poco una riunione al vicino circolo socialista. I tre killer lo colpiscono con numerosi colpi. Muore all’istante. Per tutta la notte il corpo di Vito fu lasciato riverso sul selciato, dove venne vegliato dalla famiglia e da un nutrito gruppo di contadini in attesa della…
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19 Febbraio 1921 Salemi (Trapani). Ucciso Pietro Ponzo, contadino socialista
Pietro Ponzo, nato a Vita (Trapani) il 18 ottobre 1851, impegnato nelle lotte contadine fin dai fasci siciliani, presidente della Cooperativa Agricola di Salemi. Negli anni 1919-1920 partecipa alle manifestazioni e alle occupazioni delle terre per l’assegnazione dei latifondi, in particolare del feudo Mokarta, tra Salemi e Mazara. Dalle testimonianze dei parenti risulta che gli esecutori del delitto furono processati e condannati ma rimasero senza volto i mandanti. Fonte: Centro Siciliano di Documentazione “G. Impastato” Fonte: stampacritica.it Articolo del 29 febbraio 2016 Nel 1921, l’uccisione di Pietro Ponzo di Mario Guido Faloci Per non dimenticare nessuno Se “mafia” è una parola che inizia a comparire in documenti ufficiali…
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29 Gennaio 1921 a Vittoria (Ragusa) ucciso Giuseppe Compagna, consigliere comunale socialista
Giuseppe Compagna, consigliere comunale socialista di Vittoria (Ragusa) rimase ucciso in una incursione di combattenti di orientamento nazionalista, fascisti e il gruppo mafioso locale, che devastarono il circolo socialista e spararono sui lavoratori presenti. Fonte: C.tro siciliano di documentazione Giuseppe Impastato
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26 dicembre 1920 Casteltermini (AG) attentato mafioso alla sezione socialista con 5 vittime: Giuseppe Zaffuto, segretario, Gaetano Circo, Calogero Faldetta, Carmelo Minardi e Salvatore Varsalona, contadini iscritti al partito.
Il 26 dicembre 1920, quattro persone incappucciate, rimaste sconosciute, lanciarono una bomba all’interno della sezione socialista di Casteltermini (sita in via Nazario Sauro), in quel momento piena di militanti. L’esplosione provocò, oltre a numerosi feriti, la morte del prof. Zaffuto, segretario locale, insieme a quattro contadini iscritti al partito. Dall’accertamento compiuto dai carabinieri, incaricati di indagare sul grave attentato, risultò che l’atto criminale venne compiuto dalla mafia della Valle del Platani, «perché le cooperative agricole socialiste avrebbero provocato la fine dei campieri della mafia che indisturbati imperavano su tutte le campagne e su tutti i i proprietari». Il nome delle vittime: Giuseppe Zaffuto morto il 26 dicembre 1920 Gaetano Circo…
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22 novembre 1920 Borgetto (PA). Uccisi Bernardo Taormina e l’amico Francesco Macaluso, giovane maestro di musica che aveva deciso di candidarsi a sindaco e mettersi contro i mafiosi che comandavano in paese.
Borgetto (PA), 22 novembre del 1920. Il giovane Bernardo Taormina, professore d’italiano mutilato, tornato a casa dopo tanti anni di guerra, strinse amicizia con un certo Francesco Macaluso, giovane maestro di musica che aveva deciso di candidarsi a sindaco di Borgetto e mettersi contro i mafiosi che comandavano in paese. “Bernardo” gli diceva spesso il padre, “lascia stare il maestro Francesco, non è visto bene in paese, non passeggiare con lui nel corso del paese, non l’avvicinare, figlio mio, allontanalo e lascialo solo perché i mafiosi gli possono fare del male”. Bernardo faceva orecchie da mercante, credeva nell’amicizia e nella giustizia, parlava di legalità, dignità e cambiamento. E fu così…
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17 Novembre 1920 Gibellina (TP). Assassinato Stefano Caronia, arciprete.
Il 17 novembre del 1920 a Gibellina (TP) fu ucciso l’arciprete Stefano Caronia. Era un prete sociale. Aveva contribuito a fondare la Cooperativa di Consumo e si era impegnato nella battaglia contro i feudatari a favore della popolazione locale. Fonte: wikipedia.org Arciprete impegnato per la sua attività di “prete sociale”, legata all’insegnamento di Leone XIII e all’azione di Don Sturzo. Vecchio esponente del Partito Popolare Italiano e sostenitore dell’azione delle cooperative popolari si impegnò nella battaglia contro feudatari locali a favore della popolazione di Gibellina, domandando a Roma l’esproprio dei feudi circostanti, a favore della locale Cooperativa Agricola, sollecitando all’azione i suoi compaesani con queste parole: « A…