• Tradì l’ordine della mafia: “Tacere è bene, parlare è male”, di Rino Giacalone

    Tradì l’ordine della mafia: “Tacere è bene, parlare è male” di Rino Giacalone Fonte: Facebook.com Il delitto di Mauro Rostagno 25 anni dopo Mauro Rostagno non l’ho conosciuto, non ho mai lavorato con lui, non ho condiviso con lui esperienze politiche, di lotta sociale e nient’altro di tutto quello che lui ha saputo fare, non sono destinatario o possessore di qualsivoglia eredità su retroscena del suo omicidio, non faccio nemmeno parte di quella “fiera delle vanità” che ogni tanto si allestisce attorno al suo ricordo. Occupandomi della cronaca nera e giudiziaria della provincia di Trapani, la mia bellissima terra sporcata dalla mafia, sono tante le persone ho dovuto imparare a…

  • “Quando parliamo di mafia” di Giuseppe Fava (20 dicembre 1983)

    “Noi stiamo contro la mafia, parliamo contro la mafia, facciamo i dibattiti, concludiamo con un applauso e ce ne andiamo a casa contenti…” “Quando parliamo di mafia, dobbiamo pensare che oggi influisce nella distribu­zione della ricchezza, nella salute delle persone, nella condizione di vita, nell’evoluzione della scuola, nella ge­stione delle banche, nello scoppio della guerra, o nel ripristino della pace, nel mediterraneo e nel mondo. La mafia è una bestia con la quale do­vrete combattere per il resto della vostra vita, una bestia che potrà condizionare il destino vostro e quello dei vostri figli; tutto quello che vi accadrà nella vita, dipenderà da come voi sarete capaci di stare con…

  • «È un cammino difficile, lungo, pieno di insidie» di Rocco Chinnici (Ottobre 1981)

    «È un cammino difficile, lungo, pieno di insidie» di Rocco Chinnici (Ottobre 1981) da L’Unità del 30 Luglio 1983 Stralci dell’intervento che il giudice Rocco Chinnici svolse al convegno internazionale su «Mafia e potere», nell’aula magna dell’università di Messina nei giorni 19-23 ottobre 1981. «ll merito di una presa di coscienza nella lotta contro la mafia va, indubbiamente, a quelle forze politiche riformatrici e progressiste e a quegli studiosi, che per vocazione hanno combattuto la mafia, fin dal suo affermarsi come forza occulta, reazionaria e criminale; va alle vittime di ieri e di oggi, che operando nel campo politico o della amministrazione dello Stato, hanno portato avanti la lotta per…

  • Le ecomafie nel Lazio – Rapporto Ecomafie 2009 di Legambiente

    Le ecomafie nel Lazio da Rapporto Ecomafie 2009 di Legambiente “Il dato più preoccupante riguarda il coinvolgimento del territorio regionale nei fenomeni di smaltimento illecito dei rifiuti, nel quale alcune indagini hanno evidenziato interessi della criminalità organizzata. Il fenomeno riguarda tutte le province laziali”. Queste parole, contenute nella relazione annuale della direzione nazionale antimafia, trovano conferma nei dati degli ultimi tre anni sull’illegalità ambientale presenti nei Rapporti Ecomafia di Legambiente. E non solo rifiuti. Ciclo del cemento, movimentazione terra, escavazione abusiva di cave. Negli ultimi tre anni sono stati ben 6489 le infrazioni accertate dalle forze dell’ordine che evidenziano una diffusa violazione delle normative ambientali. Sono state ben 5560 le…

  • Azzardopoli – Dossier di Libera sul gioco d’azzardo in Italia (2012)

    FONTE: libera.it AZZARDOPOLI Il paese del gioco d’azzardo Quando il gioco si fa duro..le mafie iniziano a giocare Numeri, storie e giro d’affari criminali della “terza impresa” italiana Roma, 9 gennaio 2012 DOSSIER A CURA DI DANIELE POTO Per i contenuti del dossier si ringraziano, tra gli altri, a vario titolo e in rigoroso ordine alfabetico: Viviana Antonucci, Daniela Capitanucci, Maurizio Cimarelli, Mauro Croce, Maurizio Fiasco,Enrico Fontana, Leopoldo Grosso, Matteo Iori, Simona Panzino, Livio Pepino, Lorenzo Pulcioni, Francesca Rascazzo, Peppe Ruggiero, Egidio Speranzini, Gabriella Stramaccioni.                

  • “C’erano tutti, altrimenti sapremmo la verità” di Francesco “baro” Barilli

      “C’erano tutti, altrimenti sapremmo la verità” di Francesco “baro” Barilli Articolo del 12 Aprile 2007 da reti-invisibili.net Intervista con Giovanna Maggiani Chelli (Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili) La cronaca dell’Italia repubblicana è disseminata di stragi. Ognuna ha le proprie peculiarità e la propria identità, ma chiunque voglia avvicinarsi ad esse con finalità storiche ha il dovere di cercare di iscriverle in “macrocontesti” che ne spieghino il disegno generale, per poi passare ad esplorazioni più dettagliate caso per caso. Così, ad esempio, è corretto parlare di strategia della tensione per le stragi che si sono succedute da Piazza Fontana (1969) al Rapido 904…

  • “9, 10 e 11 maggio 2013: cronaca di tre giornate dimenticate dalla stampa” di Salvo Vitale

      “9, 10 e 11 maggio 2013: cronaca di tre giornate dimenticate dalla stampa” Nota di Salvo Vitale dell’11 Maggio 2013 Come al solito la stampa, sia locale che nazionale, di tutto si occupa, tranne che di quello che succede nel mondo dell’antimafia, e soprattutto, di quello che succede a Cinisi in questi giorni, in cui si sta ricordando la figura di Peppino Impastato attraverso le sue lotte, ma anche attraverso un’attenta riflessione su quanto succede, sia in Italia che in altre parti del pianeta, nel tempo della crisi. Per quel che riguarda le iniziative del 9 maggio, si è fatto un gran parlare della passerella dei sindaci, poco meno…

  • LAVORARE CON LA PISTOLA ALLA TEMPIA di Antonio Calabrò

    LAVORARE CON LA PISTOLA ALLA TEMPIA di Antonio Calabrò Articolo del 31 agosto 1991 da  ricerca.repubblica.it PALERMO – “Città maledetta. E oramai quasi senza più speranza”. Si stringe nelle spalle, come se un brivido lo scuotesse a dispetto del gran caldo d’estate. E gira intorno gli occhi inquieti, come a cercare una risposta che non c’è: che fare, adesso che un altro imprenditore palermitano è stato assassinato per aver osato ribellarsi alle famiglie mafiose? Poi sbotta, con rabbia: “La tentazione è mollare tutto e andare via. Chiudere la fabbrica, prendere moglie e bambini e ricominciare daccapo. Ma altrove. Lontani da questa città, dalla sua violenza, dal nostro stesso dolore”. Poi…

  • E’ morta Agnese Borsellino.

    È morta Agnese Borsellino. Stamattina il funerale a S. Luisa di Marillac di Antonella Folgheretti La vedova del giudice Paolo era ammalata da tanto tempo. Si ricorderanno i suoi “j’accuse” verso chi coprì le stragi E’ morta, a Palermo, Agnese Piraino Leto. Vedova del giudice Paolo Borsellino, era malata da tempo. Aveva 71 anni. Indimenticabile il suo sfogo pubblico l’anno scorso in occasione della inaugurazione del nuovo centro operativo della Dia a Palermo: ”Questa città deve resuscitare. Deve ancora resuscitare”. La  vedova del magistrato ucciso in via D’Amelio era per la prima volta davanti ad una telecamera dopo una lunga malattia che l’aveva tenuta lontana dagli eventi pubblici in occasione…

  • SE LA VITTIMA È COLPEVOLE DI ESISTERE di Francesca Chirico

    SE LA VITTIMA È COLPEVOLE DI ESISTERE di Francesca Chirico Giovanni Gabriele di avere portato Dodò a giocare a calcetto continua a sentirsi colpevole. Ma Dodò aveva undici anni e la scuola era finita: come convincerlo a non tirare quattro calci ad un pallone? I genitori di Celestino Fava, invece, ripassano da dodici anni le poche battute che hanno segnato la loro vita: l’amico del figlio che bussa alla porta in cerca di compagnia per andare in campagna, e Celestino che grida, dal letto in cui si è appena svegliato, che lo accompagnerà lui. Se solo avesse continuato a dormire, si macera la madre strofinando la foto nella medaglietta d’oro…