• 6 Novembre 2004 Scampia (NA). Ucciso Antonio Landieri, 25enne disabile; non riesce a sfuggire ad un fuoco incrociato tra camorristi.

    Antonio Landieri, ragazzo disabile di 25 anni, muore il 6 Novembre 2004 in seguito ad una sparatoria in via Labriola, ai confini tra i quartieri Scampia e Secondigliano. Altre cinque persone, tutte incensurate, restano ferite. I sicari sono giunti all’improvviso, facendo fuoco sui ragazzi che stavano giocando a biliardino sotto una struttura in lamiera, utilizzata per la vendita di frutta e verdura. Antonio Landieri ha tentato a fatica di scappare e di  ripararsi nell’androne del palazzo di via Labriola, ma è stato raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco: sul posto sono stati ritrovati, in tutto, 16 bossoli, alcuni dei quali di calibro 9. Da questo tragico evento nasce il…

  • 2 Novembre 2004 Bruzzano Zeffirio (RC). Ucciso Paolo Rodà, tredici anni. Vittima di faida.

    Paolo Rodà ha appena tredici anni. Vive, con la famiglia a Bruzzano Zeffirio (RC). Il 2 novembre del 2004, insieme al padre e al fratello, si reca nel loro podere di Ferruzzano, per fare qualche lavoretto, per dare da mangiare agli animali e curare le api che allevano. Non fanno nemmeno in tempo ad aprire gli sportelli del fuoristrada. I colpi di lupara arrivano da dietro e polverizzano il lunotto posteriore. Paolo è proprio sulla traiettoria e non ha scampo. Padre e figlio d’istinto scendono dall’auto e si mettono a correre. Il killer spara un colpo al ragazzo e lo ferisce, poi insegue il padre, ferma la sua corsa centrandolo…

  • 24 settembre 2004 Locri (RC). Muore in ospedale Massimiliano Carbone, 30 anni, a seguito delle ferite riportate nell’agguato mafioso del 17 settembre. La famiglia ancora in attesa del riconoscimento della verità e di giustizia.

    Massimiliano Carbone morì all’ospedale di Locri, il 24 settembre del 2004, a seguito delle ferite riportate in un agguato mafioso avvenuto pochi giorni prima, il 17 settembre. Aveva 30 anni ed  aveva avuto una storia con una donna sposata e più grande di lui. In pochi sapevano però che il figlio di quella donna era anche figlio di Massimiliano. Era nato quando Massimiliano aveva 25 anni. Il giovane era pronto ad assumersi le sue responsabilità, ma la donna non volle, preferendo continuare a far finta di nulla. A un certo punto, Massimiliano decise di uscire allo scoperto rivendicando la sua paternità per via legale. Ma qualcuno evidentemente volle evitare clamori.…

  • 18 Agosto 2004 Bacoli (NA). Ucciso Fabio Nunneri, 20 anni, per aver cercato di fare da paciere in una lite per futili motivi.

    Fabio Nunneri, giovane di 20 anni, è stato ucciso a Bacoli (NA), il 18 agosto del 2004, con una coltellata al petto, per aver tentato di dirimere una rissa scoppiata per motivi di viabilità. L’omicida, identificato subito dai carabinieri, si è presentato negli uffici della questura di Napoli, accompagnato dal padre e dal suo legale, e si è costituito. Ai funzionari della polizia, il ragazzo ha fornito ulteriori dettagli sulla dinamica del litigio, scattato per motivi di viabilità e conclusosi con la morte di Fabio Nunneri. Durante i funerali, che si sono svolti nella chiesa di Santa Marla degll Angeli a Napoli, il sacerdote ha lanciato un appello ai giovani:…

  • 21 Luglio 2004 Paola (CS). Ucciso Antonio Maiorano perché scambiato per un noto boss

    Ucciso a Paola (Cosenza) l’operaio forestale Antonio Maiorano, 46 anni, incensurato e senza alcun tipo di legame con la criminalità. Gli inquirenti ipotizzano che gli assassini lo abbiano scambiato per qualcun altro, perché nella zona si trovavano alcuni pregiudicati, ma specialmente perché la vittima era molto somigliante ad un suo compagno di lavoro, ritenuto appartenente al locale clan Serpa della ‘ndrangheta. (Liberanet.org)       Fonte: criminologia.it del 16 Gennaio 2007 Interrogazione parlamentare sull’omicidio di Antonio Maiorano Perché è stata tolta l’inchiesta al magistrato Facciolla? di On. Angela Napoli Al Ministro della giustizia – Per sapere – premesso che: – da quindici mesi la Calabria rimbalza quotidianamente sulle cronaca nel…

  • 11 Giugno 2004 San Paolo Belsito (NA). Ucciso Francesco Graziano, 32 anni, insieme allo Zio Antonio, per vendetta nei confronti di parenti coinvolti in una faida. Uccisi per il loro cognome.

    Francesco Graziano viene ucciso a San Paolo Belsito, vicino Napoli, insieme allo zio Antonio Graziano, con il quale gestiva alcuni supermercati nella provincia di Avellino, l’11 giugno del 2004. I due Graziano non avevano precedenti penali, ma erano imparentati con l’omonima famiglia camorristica di Quindici. Secondo gli inquirenti, Francesco e suo zio Antonio sono stati uccisi perché considerati “bersagli” facili, molto più avvicinabili rispetto ai vertici della famiglia. La storia di Francesco è ricordata nel ” Dizionario enciclopedico delle mafie in Italia” edito da Castelvecchi nel 2013. (Fond. Pol.i.s.)     Fonte: Liberanet.org Francesco Graziano è stato ucciso all’età di 32 anni, vittima di un agguato camorristico mentre era alla…

  • 20 Aprile 2004 Reggio Emilia. Stefano Biondi, 27 Anni, Agente Scelto della Polizia Stradale di Modena Nord, travolto intenzionalmente da un’auto di trafficanti di droga.

    Stefano Biondi, venne ucciso il 20 Aprile sull’Autostrada nei pressi di Reggio Emilia, travolto da una autovettura con a bordo due trafficanti di droga che avevano rapinato un carico di cocaina ad una donna corriere della droga, nei pressi di Lodi. Un automobilista in transito aveva assistito alla scena ed immediatamente avvisò la Polizia Stradale che cercò di bloccare i due. Stefano Biondi, capo equipaggio di una pattuglia della Stradale, stava smontando dal servizio quando apprese via radio dell’inseguimento in corso sull’autostrada A1. Si recò anche lui all’inseguimento dell’autovettura, una Porsche, riuscendo a bloccarla. L’agente scelto Biondi scese dall’autovettura di pattuglia, pistola in pugno, cercando di bloccare i criminali, ma…

  • 27 Marzo 2004 Annalisa Durante, vittima innocente di Napoli, aveva 14 anni

    Annalisa Durante, 14 anni, è stata uccisa a Napoli nel quartiere Forcella il 27 marzo del 2004. Annalisa,in compagnia di un’amica e di una cugina, sta chiacchierando sotto il portone di casa quando, Salvatore Giuliano, uno degli ultimi rampolli del clan di Forcella, passa di lì e decide di intrattenersi con loro. Quella sera però Salvatore doveva essere punito perché insieme allo zio Ciro Giuliano, detto “o Barone”, aveva deciso di divenire il padrone incontrastato delle piazze di spaccio del centro storico di Napoli. Così, proprio quella sera, sopraggiungono in Via Vicaria Vecchia, al civico 22, quattro uomini a bordo di due scooter, ingaggiati dal clan Mazzarella, con l’intenzione di…

  • 26 Marzo 2004 Torre annunziata (NA) . Matilde Sorrentino, uccisa per aver denunciato giro di pedofili.

    Matilde Sorrentino viene uccisa la sera del 26 marzo 2004 con numerosi colpi di pistola al volto e al petto, sparati da un uomo a cui aveva aperto la porta di casa a Torre Annunziata. Secondo i primi accertamenti, vi è un collegamento tra la morte di Matilde e le denunce che la donna aveva fatto nel 1997 nei confronti di alcune persone accusate di abusi sessuali ai danni di minori tra cui il figlio di Matilde; abusi avvenuti nella scuola elementare del Rione Poverelli. Le sue denunce infatti avevano portato all’arresto e poi alla condanna al carcere per diciannove dei ventuno accusati di pedofilia. La morte di Matilde si…

  • 29 febbraio 2004 Burgos (SS). Ucciso, con un ordigno posto davanti casa, Bonifacio Tilocca padre del sindaco Pino Tilocca

    Bonifacio Tilocca era il padre di Pino, sindaco per 4 anni di Burgos, un piccolo paese tra Sassari e Nuoro. La sua colpa è stata quella di aver raccontato a un magistrato quello che aveva scoperto sugli attentati che il figlio aveva subito in 4 anni di governo e che aveva denunciato nel 2002. Una bomba davanti all’ingresso della sua casa lo uccise all’età di 71 anni il 29 febbraio del 2004. (Liberanet.org)       Fonte:  archiviolastampa.it Articolo del 2 marzo 2004 Ucciso dalla bomba inviata al figlio sindaco A BURGOS, UN PICCOLO PAESE DEL SASSARESE La pista: una ritorsione per il blocco delle assunzioni stagionali irregolari. Avevano già…