-
23 Febbraio 2000 Brindisi. Muoiono Alberto De Falco e Antonio Sottile, agenti della Guardia di Finanza. Erano a bordo di una Fiat Punto speronata da una Rover blindata di contrabbandieri.
La notte del 23 febbraio del 2000 morivano a Brindisi, travolti da un’auto contrabbandiera, i finanzieri Alberto De Falco e Antonio Sottile. I finanzieri stavano fronteggiando l’ennesimo sbarco di sigarette: erano in quattro, due rimasero gravemente feriti: Sandro Marras e Edoardo Roscica. Erano a bordo di una minuscola e scalcagnata Fiat Punto. All’epoca quella era la zona più calda d’Italia per i traffici di sigarette e le organizzazioni contrabbandiere erano munite di giganteschi fuoristrada blindati più vicini a carri armati che ad automezzi, la guardia di finanza era chiamata a combattere muovendosi su indifese utilitarie. Solo dopo tale tragico episodio la Guardia di Finanza fu fornita di fuoristrada. Ma ormai…
-
5 febbraio 2000 Sant’Angelo Muxaro (AG). Ucciso Salvatore Vaccaro Notte. Insieme al fratello Vincenzo, ucciso il 3 novembre 1999, aveva osato aprire un’attività di pompe funebri in concorrenza con una ditta legata alla mafia.
Sant’Angelo Muxaro (AG) Vincenzo Vaccaro Notte, 48 anni – 3 Novembre 1999 Salvatore Vaccaro Notte, 43 anni – 5 Febbraio 2000 La vicenda dei Fratelli Vaccaro Notte rappresenta una storia emblematica del Meridione italiano. Costretti ad abbandonare per mancanza di lavoro il loro piccolo paese di Sant’Angelo Muxaro (AG), ricco di storia ma povero di risorse, emigrano in Germania dove rimangono per alcuni anni svolgendo una delle tipiche attività di italiano emigrato, quella del pizzaiolo. Con il denaro risparmiato tornano al loro paese dove avviano un’impresa di pompe funebri entrando così in concorrenza con altri due fratelli, ritenuti vicini alla famiglia dei Fragapane di Santa Elisabetta. I due Vaccaro Notte…
-
6 Dicembre 1999 (LE) Strage della Grottella. Uccisi Luigi Pulli, Rodolfo Patera e Raffaele Arsano, guardie giurate, durante una rapina a un furgone portavalori perpetrato da un gruppo criminale con bombe e raffiche di kalashnikov.
Raffaele Arnesano, Rodolfo Patera e Luigi Pulli «In servizio di scorta su un furgone portavalori, perdevano tragicamente la vita a bordo del blindato, fatto esplodere da un gruppo di malviventi in un feroce e proditorio agguato. Chiari esempi di altissimo senso del dovere ed elette virtù civiche spinti sino all’estremo sacrificio. Medaglia d’oro al valor civile alla memoria» furono trucidati barbaramente la mattina del 6 dicembre del 1999, nell’assalto armato compiuto da Vito Di Emidio con la sua banda, sulla provinciale che collega San Donato di Lecce a Copertino, in quella che viene ricordata come la strage della Grottella. Una carneficina consumata a colpi di kalashnikov nella quale rimasero ferite…
-
3 novembre 1999 Sant’Angelo Muxaro (AG). Ucciso Vincenzo Vaccaro Notte che, insieme al fratello Salvatore, che verrà assassinato il 5 Febbraio 2000, aveva osato aprire attività di pompe funebri in concorrenza con una ditta legata alla mafia.
Sant’Angelo Muxaro (AG) Vincenzo Vaccaro Notte, 48 anni – 3 Novembre 1999 Salvatore Vaccaro Notte, 43 anni – 5 Febbraio 2000 La vicenda dei Fratelli Vaccaro Notte rappresenta una storia emblematica del Meridione italiano. Costretti ad abbandonare per mancanza di lavoro il loro piccolo paese di Sant’Angelo Muxaro (AG), ricco di storia ma povero di risorse, emigrano in Germania dove rimangono per alcuni anni svolgendo una delle tipiche attività di italiano emigrato, quella del pizzaiolo. Con il denaro risparmiato tornano al loro paese dove avviano un’impresa di pompe funebri entrando così in concorrenza con altri due fratelli, ritenuti vicini alla famiglia dei Fragapane di Santa Elisabetta. I due Vaccaro Notte…
-
31 Ottobre 1999 Benestare (RC) Ucciso l’imprenditore Antonio Musolino. Si era ribellato alla ‘ndrangheta.
Antonio, Totò, Musolino era un geometra cinquantaquattrenne di Benestare, un paesino della Locride. Viene ucciso il 31 ottobre 1999 dentro il suo frantoio perché non voleva pagare la mazzetta, non voleva assumere uomini segnalati dai clan e voleva continuare a gestire onestamente la sua impresa di costruzioni.“I due killer sono armati di lupara e hanno il volto coperto da passamontagna quando superano la porta del frantoio. Raggiungono Totò Musolino, gli sparano contro cinque colpi di lupara. Con tre lo colpiscono in faccia, lo sfigurano. Accade tutto davanti agli occhi increduli e impauriti del figlio ventottenne appena rientrato da Pisa. Poi vanno via, salgono sulla macchina e sfrecciano fuori dal paese.…
-
12 Ottobre 1999 Fasano (BR). Anna Pace, di 62 anni, resta vittima di uno scontro con un furgone carico di sigarette di contrabbando lungo la strada statale.
Ottobre ’99. Anna Pace, di 62 anni, resta vittima di uno scontro con un furgone carico di sigarette di contrabbando lungo la strada statale tra Fasano e Locorotondo. Altre tre persone rimangono ferite nell’incidente. Pochi giorni dopo due fuoristrada blindati che marciavano a luci spente, alla periferia di Santeramo in Colle, nel barese, travolgono una Polo con a bordo un uomo di 52 anni rimasto ferito. Tratto da: Articolo di La Repubblica del 24 Febbraio 2000 Contrabbando in Puglia, un anno di sangue Sulle strade tanti morti e feriti per scontri provocati dai blindati dei trafficanti in fuga BRINDISI – La “guerra” tra contrabbandieri e forze dell’ordine, in Puglia,…
-
23 Settembre 1999 Ercolano (NA). Ucciso Marco De Franchis. Era andato a lamentarsi da un boss perché il figlio era stato pestato.
Marco De Franchis, un impiegato comunale di 45 anni è stato ammazzato ad Ercolano (NA), il 23 Settembre 1999, con quattro colpi di pistola allo stomaco. Quella sera carabinieri e poliziotti si guardarono in faccia ed ebbero l’impressione di essere di fronte a una storia difficile da decifrare. Tutto faceva pensare a un omicidio di camorra: la dinamica, la rapidità dell’azione, il tipo di arma usata. Tutto tranne la vittima: Marco De Franchis era tipo tranquillo, uno che campava con il suo stipendio, viveva in un’anonima palazzina di via Panoramica – una strada che a dispetto del nome non ha niente di panoramico. Ma un agguato alle undici di sera,…
-
21 Settembre 1999 Foggia. Ucciso Matteo Di Candia, stava festeggiando il suo onomastico in un bar.
Era il 21 Settembre del 1999, Matteo Di Candia stava festeggiando il suo onomastico brindando insieme con alcuni amici nel bar Elia, a Foggia, in via Giuseppe Fania, quando due killer hanno sparato all’impazzata una quarantina di colpi per colpire un pregiudicato seduto ad un tavolino all’ esterno del locale. Così Matteo Di Candia, 62 anni, di Foggia, è rimasto ucciso per caso. Il pensionato, il quale non era sposato e viveva con la madre, non si sarebbe accorto di nulla e, colpito, si è accasciato sul pavimento. Fonte: archiviolastampa.it Articolo del 22 settembre 1999 Ucciso per caso al bar durante un agguato Ferito un altro cliente…
-
18 Settembre 1999 Barra (NA). Ucciso Salvatore D’Ambrosio, finanziere di 23 anni. Un ragazzo gli sottrae l’arma di ordinanza e gli spara contro tutti i proiettili
Salvatore D’Ambrosio, 23 anni, finanziere a La Spezia, viene ucciso a Barra il 18 settembre 1999, mentre aspettava la fidanzata sotto casa. Un ragazzo del quartiere gli chiede una sigaretta e quando questi si accorge che Salvatore ha una pistola nella cintola prontamente gliela sottrae sparando un colpo alla gamba e quando Salvatore D’Ambrosio si dichiara appartenete alle forze dell’ordine, il ragazzo preso dall’ira gli esplode contro tutti i colpi della pistola, uccidendolo con efferatezza. Orfano di padre, lascia la sua giovane madre e quattro fratelli. Fonte: noninvano.it Fonte: repubblica.it Articolo del 19 settembre 1999 Finanziere ucciso, confessa l’omicida: “Mi ha chiesto di accendergli una sigaretta. Poi,…
-
8 Settembre 1999 Cerignola (FG). Ucciso Hyso Telharaj, giovane albanese di 22 anni, per non aver ceduto al ricatto dei caporali..
Hyso Telharaj era un giovane migrante albanese, aveva 22 anni. Fu ucciso l’8 settembre del 1999 a Cerignola (FG). Si ribellò al caporalato dei campi pugliesi, e per questo fu ucciso. “ Hyso Telharaj parte dall’Albania con il sogno di studiare e diventare un geometra. Inizia a lavorare alla raccolta dei pomodori tra Cerignola e Borgo Incoronata per mettere da parte i soldi. Ma Hyso, sempre gentile con tutti, sempre allegro, non sa che la vita dei braccianti agricoli pugliesi è scandita da regole ferree, che non si può sfuggire a un sistema di controllo quale il caporalato che impedisce di scegliere per sé. E così si rifiuta di…