• 25 Agosto 1999 Candela (FG). Restano uccisi Ennio Petrosino e Rosa Zaza, giovane coppia, da un’auto di contrabbandieri che viaggiava contromano.

      La sera del 25 agosto 1999, sull’autostrada Bari-Napoli (A16), nei pressi di Candela (FG), Ennio Petrosino, 33 anni, e Rosa Zaza, 31 anni, sposi da meno di un anno, di Pozzuoli (NA), mentre in moto rientravano dalle vacanze trascorse in Croazia, sono stati travolti ed uccisi da una macchina di contrabbandieri carica di sigarette che ha invertito il senso di marcia a fari spenti attraversando uno dei tanti varchi aperti.       Articolo di La Repubblica del 27 Agosto 1999 Strage del contrabbando di Domenico Castellaneta FOGGIA – Contrabbandieri e assassini: hanno travolto due giovani sposi su una moto e poi sono fuggiti senza soccorrerli, lasciandoli morire sull’…

  • 5 Luglio 1999 Palermo. Ucciso Filippo Basile, funzionario regionale

    Filippo Basile, funzionario regionale, capo del personale dell’Assessorato all’Agricoltura, viene ucciso a Palermo, il 5 luglio del 1999. Reo confesso del delitto l’esecutore Ignazio Giliberti, che accusa come mandante il funzionario Antonino Velio Sprio. Filippo Basile, quale capo del personale dell’Assessorato dell’Agricoltura, aveva istruito la pratica di licenziamento di Sprio, condannato per associazione a delinquere e per tentato omicidio. “Le parole quali trasparenza, efficacia ed efficienza, non sono per Filippo Basile solamente delle parole, ma significano ricerca del cambiamento. Cambiamento che non può avvenire se non attraverso le coscienze degli individui, perché per quante regole possa adottare l’Amministrazione, se non cambiano gli individui, non è possibile cambiare mai il sistema…

  • 30 giugno 1999, Nissoria (EN). Uccisa Elisa Valenti, 19 anni. Era insieme al fidanzato, obiettivo del raid punitivo.

    Elisa Valenti, ragazza di 19 anni, viene assassinata in provincia di Enna perché testimone dell’uccisione del fidanzato. Sono stati arrestati Rosario Mauceri, 41 anni, pregiudicato di Leonforte (Enna), indicato come il mandante, mentre altri due provvedimenti sono stati eseguiti a San Cataldo e un quarto a Enna. Il corpo di Elisa Valenti venne ritrovato nelle campagne di Nissoria (Enna) ad una decina di metri da quello del fidanzato, Filippo Musica, 30 anni. Entrambi vennero uccisi con colpi di fucile davanti alla casa di campagna dell’uomo. La vittima designata dell’agguato sarebbe stato Musica, ex sorvegliato speciale con precedenti penali. Fonte:  vivi.libera.it       Fonte: ennaonline.com  Articolo del 25 giugno 2001…

  • 22 Aprile 1999 Favara (AG). Resta ucciso il piccolo Stefano Pompeo, in un agguato mafioso,

    Favara (AG). Una vita spezzata a soli 11 anni. Quella di Stefano Pompeo, vittima della mafia e della barbarie umana. La tragedia di Stefano Pompeo si consuma la sera di mercoledì 22 aprile 99. Il piccolo decide di accompagnare il padre, impegnato nella macellazione di un maiale da cucinare e da consumarsi nella campagna di proprietà di Carmelo Cusumano, ritenuto capo di una cosca di Favara, con altre persone. I due arrivano poco dopo le 18. Alle 20,40 Stefano decide di salire sul Fuoristrada del Cusumano, guidata da Vincenzo Quaranta, per andare a comperare il pane. È troppa la sua voglia di fare un giro su quella Jeep. Poco dopo,…

  • 20 Marzo 1999 Castel Volturno (CE). Francesco Salvo, cameriere in un bar, bruciato vivo in un raid punitivo contro il titolare.

    Il 20 marzo del 1999 quattro uomini affiliati ai Casalesi entrarono nel bar di Castel Volturno dove Francesco Salvo lavorava come barman e, dopo aver rapinato l’ incasso, cosparsero di benzina i locali, appiccarono un incendio e costrinsero i presenti a rimanere a terra mentre le fiamme aumentavano. Gli altri sei presenti, tra cui il titolare del bar, si salvarono, Francesco Salvo a causa dell’estensione e gravità delle ustioni morì in ospedale dieci giorni dopo. La spedizione punitiva contro il titolare del bar che aveva rifiutato di usare i videopoker imposti dal clan. Francesco Salvo aveva 38 anni, moglie e due figli piccoli. Fonte: liberanet.org     Fonte: fondazionepolis.regione.campania.it Francesco…

  • 2 Gennaio 1999 Vittoria (RG). Strage di San Basilio. Uccisi Salvatore Ottone e Rosario Salerno. Uccisi per errore.

    Rosario Salerno, 28 anni, e Salvatore Ottone, 27 anni, furono le vittime innocenti di quella che è ricordata come la strage di San Basilio. All’imbrunire del 2 gennaio 1999 un commando di killers fece irruzione all’interno del bar della stazione di servizio Esso, all’ingresso della città di Vittoria (RG) , uccidendo 5 persone. Morirono crivellati di colpi Angelo Mirabella (in quel momento referente del clan della stidda di Vittoria), Rosario Nobile, e Claudio Motta, ritenuti affiliati al clan Dominante e i due giovani che in quel momento si trovavano casualmente nel bar. Si salvò solo il barista, che ebbe la prontezza di rannicchiarsi sotto il bancone. Dopo 14 anni di…

  • 24 Dicembre 1998 Orgosolo (NU) Ucciso il sacerdote Graziano Muntoni.

    Il sacerdote Graziano Muntoni fu ucciso ad Orgosolo (NU) la mattina del 24 dicembre del 1998, con un solo colpo di fucile, caricato a pallettoni che lo ha preso in pieno petto, mentre stava andando in chiesa per celebrare la messa mattutina. Aveva 57 anni (17 maggio 1941), era stato insegnante e assessore prima di diventare, 8 anni prima di essere ucciso, sacerdote; era un viceparroco, si prodigava con i giovani affinché abbandonassero la legge dei “balentes” ed abbracciassero il codice dei valori positivi: fratellanza, amore, non violenza. In un articolo di ottobre 2009 La Nuova Sardegna titola “Don Muntoni ucciso perché sfidò il racket” ma scrive “È una di quelle…

  • 17 Novembre 1998 Palma di Montechiaro (AG) Ucciso Antonio Condello, 32 anni, agente penitenziario presso il carcere di Agrigento.

    Antonio Condello, Agente Scelto del Corpo di polizia penitenziaria – nato a Palma di Montechiaro (AG) il 28.4.1966, in servizio presso la Casa Circondariale di Agrigento. Il 17 novembre 1998, durante la notte, veniva ucciso a Palma di Montechiaro (AG), in una stradina che sbuca in una piazzola cieca, da ignoti con undici colpi di pistola. Ad oggi non risultano indagati del delitto né se ne conoscono le motivazioni. Nota da polizia-penitenziaria.it       Articolo del Corriere della Sera del 18 Novembre 1998 Ucciso agente custodia di Enzo Mignosi Agguato nell’ Agrigentino, per gli inquirenti e’ un giallo Si era presentato disarmato all’ incontro notturno con l’ assassino PALMA…

  • 8 Ottobre 1998 Caccamo (PA) Ucciso il sindacalista Domenico (Mico) Geraci.

    Domenico Geraci, detto Mico, sindacalista della Uil, venne ucciso l’8 ottobre del 1998 a Caccamo, una cittadina in provincia di Palermo definita da Giovanni Falcone “la Svizzera della mafia”. Il suo omicidio resta ancora avvolto nel mistero e senza responsabili, anche se il capomafia di Caccamo, Nino Giuffrè, collaboratore di giustizia, ha dichiarato ai magistrati che la condanna a morte sarebbe stata decisa perché Domenico Geraci aveva girato le spalle alla vecchia Dc, avvicinandosi al centrosinistra, in particolare al deputato diessino Beppe Lumia.Il pentito ha rivelato nell’ottobre 2002 particolari sul delitto, e i magistrati riaprirono le indagini iscrivendo nel registro degli indagati i nomi di Bernardo Provenzano e Benedetto Spera.…

  • 25 Settembre 1998 Gioia Tauro (RC). Ucciso Luigi Ioculano, presidente di un’associazione e fondatore di un periodico locale, aveva preso posizione contro il nuovo piano regolatore e gli interessi della ‘ndrangheta.

    Luigi Ioculano nasce a Seminara (RC) il 27 aprile del 1941 e trascorre la maggior parte della sua vita a Gioia Tauro, dove esercita la sua professione di Medico e dimostra tutto il suo attaccamento alla gente gioiese cominciando ad interessarsi della vita pubblica. Fonda insieme a degli amici l’associazione “Agorà” e dal periodico di questa associazione inizia, il suo tentativo di valorizzare la cultura della legalità che si concretizza con la continua proposta di iniziative sociali e culturali convinto che attraverso questa sarebbe stato possibile fare riemergere i valori di giustizia e legalità tra la gente della sua città. Contemporaneamente non perde occasione per denunciare pubblicamente le irregolarità che…