• 17 Febbraio 1995 Belmonte Mezzagno (PA). Giovanni Salamone fu ucciso in una macelleria in un agguato contro uno dei proprietari.

    Giovanni Salamone, 34 anni, portinaio dell’Ospedale di Palermo, fu ucciso a Palermo il 17 febbraio del 1995. Stava comprando la carne in una macelleria quando fecero irruzione dei sicari mandati a uccidere il figlio del titolare del negozio, presunto appartenente ad una famiglia vicina ad un clan mafioso rivale, che rimase gravemente ferito, così come rimase ferito un altro avventore della macelleria. Salamone morì poco dopo il ricovero in ospedale, era sposato ed aveva due bambini di 14 e 7 anni.   Articolo de La Stampa del 19/02/95 Nel mirino del commando mafioso c’era il figlio del titolare della macelleria Agguato nel negozio, ucciso per errore Palermo, un altro cliente…

  • 9 febbraio 1995 Mogadiscio. Assassinato Marcello Palmisano, 55 anni, giornalista e cineoperatore della Rai.

    9 febbraio 1995 Mogadiscio Marcello Palmisano era un giornalista e cineoperatore, nato il 17 gennaio del 1940. Originario di San Michele Salentino (Brindisi), fu assassinato a Mogadiscio il 9 febbraio 1995. Nel 1972 era stato assunto in Rai e, l’anno successivo, era entrato a far parte della squadra del TG2 come telecineoperatore. Rimase vittima di alcuni banditi somali in un agguato nel quale fu ferita anche la giornalista Carmen Lasorella. Lasorella e Palmisano erano lì per indagare sulla lotta tra la italo-somala Somal Fruit e l’americana Dole, due multinazionali attive nel commercio delle celebri banane “somalite”. Stando ad alcune dichiarazioni a suo tempo rese da un delegato della Somal Fruit,…

  • 4 Febbraio 1995 Corsico (MI) – Ucciso Pietro Sanua, 47 anni, commerciante di frutta e verdura ai mercati e Presidente Provinciale Associazione Nazionale Venditori ambulanti.

    Pietro Sanua, 47 anni, nato in provincia di Potenza, è stato ucciso a Corsico (MI), dove si era trasferito all’età di dodici anni, con un colpo di lupara, il 4 febbraio del 1995. Era in auto con il figlio Lorenzo, allora ventenne, e si stava recando ad aprire il suo banco di frutta e verdura. Era dirigente dell’Anva di Milano, l’associazione nazionale venditori ambulanti affiliata a Confesercenti ed aveva fondato Sos impresa, un’organizzazione nata per tutelare il lavoro degli ambulanti. “Un impegno che lo portava a contatto con le logiche poche limpide dei mercati itineranti. E non mercati qualunque. Pietro Sanua era il fiduciario di quelli di Buccinasco, Corsico e…

  • Corleone (PA): 28 Gennaio 1995 Giuseppe Giammona, 23 anni – 25 Febbraio 1995 Giovanna Giammona e suo marito Francesco Saporito

    Corleone (PA): 28 Gennaio 1995 Giuseppe Giammona, 23 anni 25 Febbraio 1995 Giovanna Giammona e suo marito Francesco Saporito Corleone (PA). Una storia che ha dell’incredibile. Giuseppe Giammona fu assassinato il 28 gennaio 1995 nel proprio negozio di abbigliamento, la sorella Giovanna il 25 febbraio mentre era in auto assieme al marito, Francesco Saporito. La donna protesse col proprio corpo il figlio che teneva in braccio, sul sedile anteriore. Il bambino, che allora aveva un anno e mezzo, rimase miracolosamente illeso, così come il fratellino di quattro anni che dormiva sul sedile posteriore. Per i boss il sospetto era che i Giammona fossero coinvolti in un fantomatico progetto, ispirato dalle…

  • 19 Gennaio 1995 a Teverola (CE), ucciso Genovese Pagliuca, 25 anni, garzone di macelleria

    Genovese Pagliuca il 19 gennaio 1995 viene ucciso da esponenti del clan dei casalesi perché si ribella alle violenze subite dalla fidanzata Carla. Tutto comincia nell’estate del ’93. Carla, un’avvenente parrucchiera di 24 anni, lavora sodo perché spera di sposare presto Genovese. Non sa, però, che Angela Barra – amante del boss Francesco Bidognetti, numero uno della mala nell’entroterra casertano – l’ha adocchiata da tempo: attraverso la vetrina della sua gelateria, la donna segue i movimenti di quella ragazza. La scruta, l’avvicina e alla fine riesce a farsela amica. È settembre, quando Carla bussa alla porta di Angela: ha litigato con i genitori, è andata via di casa e chiede…

  • 12 Dicembre 1994 Pianura (NA). Palma (Palmina) Scamardella, resta uccisa da un proiettile destinato ad un camorrista.

    Il 12 dicembre 1994 Palma Scamardella viene assassinata per caso in un agguato di camorra. Era madre di una bimba di 15 mesi e nipote della vittima designata, Domenico Di Fusco “Mimi’ uocchie ‘ e brillante”, fedelissimo dei fratelli Lago. Il bersaglio non è stato raggiunto, ma una pallottola ha colpito la donna alla testa. Le palazzine abitate da zio e nipote a Pianura, periferia di Napoli, sono adiacenti. Palma Scamardella era sulla scala esterna della sua abitazione, nascosta dal fogliame quando i sicari sono entrati in azione, hanno scorto una sagoma che si muoveva e hanno premuto il grilletto. Nota da  fondazionepolis.regione.campania.it       Articolo del Corriere della…

  • 18 Novembre 1994 Taranto. Ucciso Carmelo Magli, Agente del Corpo di Polizia Penitenziaria.

    Carmelo Magli, agente del Corpo di Polizia Penitenziaria – nato a Francavilla Fontana (BR) il 04/03/1970 in servizio presso la Casa Circondariale di Taranto. Il 18 novembre 1994, a Taranto smontante dal turno di 16/24 nel percorrere con la propria autovettura il tragitto che l’avrebbe condotto a casa viene assassinato in un vile agguato perpetrato da appartenenti ad una associazione a delinquere di stampo mafioso. Carmelo Magli è stato riconosciuto “Vittima del Dovere” ai sensi della Legge 466/1980 dal Ministero dell’Interno e a lui è intitolato l’istituto penitenziario di Taranto. Nota da polizia-penitenziaria.it I tre responsabili dell’omicidio sono stati condannati all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Lecce.     Articolo dal…

  • Ottobre 1994. San Giuseppe Jato(PA). Ucciso e sciolto nell’acido Girolamo Palazzolo.

    Girolamo Palazzolo che pagò con la vita la sua fedeltà al grande accusatore del senatore Giulio Andreotti. “Avvicinato” con una scusa, attirato in un tranello, strangolato e sciolto nell’acido. “Arrivati in campagna – racconta il collaboratore Vincenzo Chiodo – notai un fusto in lamiera dal quale fuoriscivano le gambe di un cadavere. Brusca Enzo ci chiese se dalla stradella di accesso alla casa si vedessero le gambe del morto; alla nostra risposta positiva mi ordinò di troncare le gambe, cosa che io feci utilizzando una pala non avendo mezzi idonei”. Tratto dal Giornale di Sicilia del 28 Maggio 2002 Fonte siciliaantiusura.it Guerra di mafia, fioccano le condanne per i boss…

  • 18 Ottobre 1994 Acate (RG). Ucciso Saverio (Elio) Liardo, perché si era rifiutato di pagare il pizzo.

    Era la sera del 18 ottobre del 1994 quando Saverio Liardo, conosciuto come Elio, veniva ucciso nel suo distributore di benzina nei pressi di Acate, nel ragusano. Soltanto il 14 luglio del 2010, però, il Tribunale di Catania ha stabilito con sentenza passata in giudicato, che si trattava di un omicidio di mafia. La morte di Saverio Liardo doveva essere un segnale esemplare nei confronti dei commercianti di Niscemi: “Se non pagate, farete la sua stessa fine”. Messaggio chiaro, lineare. Le indagini, tuttavia, come sempre succede in Sicilia, hanno seguito la pista passionale. Una questione di amanti. Una questione di ingiustizia, lunga ingiustizia. Saverio Liardo era un onesto lavoratore, marito…

  • 29 Settembre 1994 Mileto (CZ). Resta ucciso Nicholas Green, bambino statunitense di 7 anni, in vacanza in Italia con la sua famiglia.

    Nicholas Green (Sonoma County, 9 settembre 1987 – Messina, 1º ottobre 1994) è stato un bambino statunitense, vittima a sette anni di un assassinio sull’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria nei pressi dell’uscita di Serre (vicino a Vibo Valentia) mentre era diretto in Sicilia con la famiglia. L’automobile su cui viaggiava insieme ai genitori il 29 settembre 1994, una Autobianchi Y10, fu accidentalmente scambiata per quella di un gioielliere da alcuni rapinatori che tentarono un furto, degenerato poi in omicidio. Ricoverato al centro neurochirurgico del Policlinico di Messina, Nicholas morì qualche giorno dopo. Alla sua morte, i genitori autorizzarono il prelievo e la donazione degli organi: ne beneficiarono sette italiani, di cui…