• 5 Aprile 1994 San Cipirello (PA). Cosimo Fabio Mazzola, ucciso perché ex fidanzato della moglie di un mafioso.

    La sera del 5 aprile del 1994 un commando guidato da Enzo Brusca uccide Cosimo Fabio Mazzola, 27 anni, mentre rincasa in via Pietro Nenni, a San Cipirello (PA), a bordo della sua Fiat Tipo rossa. Viene ucciso come un boss ma Fabio era un bravo ragazzo. La sua unica colpa è aver frequentato una ragazza, figlia di un boss, costretta dal padre a sposare un aspirante “uomo d’onore”. Sembra che la ragazza telefonasse ancora a Fabio che, nel frattempo, si era fidanzato con un’altra ragazza. Punto nell’orgoglio dalle voci di alcuni amici, “l’uomo d’onore”, che è poi divenuto collaboratore di giustizia, si rivolge ai Brusca e chiede il permesso…

  • 27 Marzo 1994 Locri (RC) Uccisa Maria Teresa Pugliese, moglie di un medico pediatra, ex sindaco di Locri.

    Maria Teresa Pugliese, era una casalinga di 54 anni. Venne uccisa il 26 marzo 1994 a Locri. Il marito, Domenico Speziali, era un pediatra molto noto nell’intera Calabria ed era stato sindaco di Locri. Le indagini permisero di appurare che la morte della donna non fu casuale e che invece i killer agirono con il preciso obiettivo di ucciderla.  (Fonte:  vivi.libera.it )     Articolo del Corriere della Sera del 28.03.94 L’agguato di Locri: non è stato un errore dei killer, volevano proprio uccidere la signora di Carlo Macrì LOCRI (Reggio Calabria) . Non è stato un errore dei killer. Il commando che ha sparato contro Maria Teresa Pugliese, 54…

  • 26 Marzo 1994 NAPOLI (Secondigliano ) Uccisa Anna Dell’Orme ed il figlio Carmine Amura.

    Il 26 marzo del  1994 a Napoli, nel quartiere di Secondigliano, sono stati uccisi Anna Dell’Orme e Carmine Amura, rispettivamente madre e fratello di Domenico Amura, morto per overdose. Avevano denunciato i trafficanti che avevano venduto a Domenico la droga.  “Da anni è in corso una faida tra la famiglia degli Esposito e degli Amura. In questa guerra Anna Dell’Orme, 47 anni, nel 1991, ha perso il figlio 20enne Domenico Amura, ucciso da una sospetta overdose. La donna ha iniziato insieme all’altro figlio Carmine una battaglia per far luce sull’accaduto, indicando nella famiglia Esposito i colpevoli della morte del figlio. Anna porta avanti la sua lotta anche in due programmi…

  • 24 Marzo 1994 Bronte (Catania) Enrico Incognito, ucciso dalla famiglia perché aveva deciso di testimoniare.

    Enrico Incognito, apparteneva a un clan mafioso ma aveva deciso di collaborare con la giustizia. L’omicida è il fratello Marcello, con la complicità dei genitori. Una telecamera, che registrava le rivelazioni di Enrico, ha ripreso la scena del delitto. Incognito, in seguito al suo pentimento, era stato abbandonato dalla moglie. Fonte: C.to Siciliano di Documentazione G. Impastato (Libera.net  )       Articolo del Corriere della Sera del 27.03.94 Il delitto registrato sul video di Alfio Sciacca BRONTE (Catania). Tre colpi di pistola hanno bruscamente interrotto il video diario al quale un boss mafioso stava consegnando tutti i segreti della cosca. Ma l’occhio della telecamera non conosce reticenze e ha…

  • 24 Marzo 1994 Gravina di Catania. Uccisione di Luigi Bodenza, 50 anni, assistente capo Polizia Penitenziaria

    Luigi Bodenza, nato ad Enna il 26/09/1944 in servizio presso la Casa Circondariale di Catania, fu ucciso il 24 marzo del 1994 a Gravina (CT) mentre stava tornando a casa dopo essere smontato dal servizio appena prestato, alla guida della propria auto; fu affiancato da un’altra autovettura al cui interno si trovavano due sicari che lo bersagliarono con numerosi colpi d’arma da fuoco. In seguito al pentimento del mandante e successivamente del killer si è saputo che Luigi Bodenza era stato assassinato per mandare un segnale alle “guardie carcerarie” affinché trattassero bene i detenuti al 41 bis. Bodenza fu ucciso per dare una dimostrazione di forza. Probabilmente fu scelto perché…

  • 20 Marzo 1994 Mogadiscio (Somalia) Uccisa Ia giornalista Ilaria Alpi ed il suo Operatore Miran Hrovatin

    Ilaria Alpi, giornalista, e Miran Hrovatin, fotografo e cineoperatore, furono uccisi mentre si trovavano a Mogadiscio come inviati del TG3 per seguire la guerra civile somala e per indagare su un traffico d’armi e di rifiuti tossici illegali. Nel novembre precedente era stato ucciso sempre in Somalia, in circostanze misteriose il sottufficiale del SISMI Vincenzo Li Causi, informatore della stessa Alpi sul traffico illecito di scorie tossiche nel paese africano. La perizia della polizia scientifica ricostruì la dinamica dell’azione criminale, stabilendo che i colpi sparati dai kalashnikov erano indirizzati a Ilaria Alpi e al cineoperatore Miran Hrovatin, poiché l’autista e la guardia del corpo rimasero indenni. Questo omicidio è rimasto…

  • 19 Marzo 1994 Casal di Principe (CE). Ucciso Don Giuseppe Diana

    Alle 7.30 del 19 marzo del 1994, giorno del suo onomastico, don Giuseppe Diana viene assassinato nella sacrestia della chiesa di San Nicola di Bari in Casal di Principe, mentre si accingeva a celebrare la Santa Messa. Due killer lo affrontano con una pistola calibro 7.65. e quattro proiettili vanno tutti a segno: due alla testa, uno in faccia e uno alla mano. Don Peppe muore all’istante. L’omicidio, di puro stampo camorristico, fece scalpore in tutta Italia. Don Peppe visse negli anni del dominio assoluto della camorra casalese, legata principalmente al boss Francesco Schiavone detto Sandokan. Gli uomini del clan controllavano non solo i traffici illeciti, ma si erano infiltrati…

  • 18 Marzo 1994 Pegli (GE). Uccise Marilena Bracaglia, 22 anni, la zia Maria Teresa Galluccio, 40 anni, e la nonna Nicolina Celano, 74 anni. Strage in nome “dell’onore”.

    Un triplice omicidio, quello di Maria Teresa Gallucci vedova Alviano, della madre Nicolina Celano e della nipote Marilena Bracaglia, consumato nel ’94 e legato alla morte di Francesco Arcuri, avvenuta poco prima in Calabria. La prima pista investigativa porta sulle tracce di Francesco Alviano, figlio della Gallucci: avrebbe ucciso l’amante della madre e poi i suoi familiari per lavare l’onore. Una pista finita in un nulla di fatto ma che, dopo vent’anni, trova conferma nelle parole del pentito Facchinetti e nelle indagini della Dda di Reggio sulla cosca Pesce: Pino Rospo, fratello di Francesco, è stato arrestato in quanto organico alla ‘ndrina retta da Francesco Pesce Testuni. Tra gli Alviano…

  • 16 marzo 1994 Reggio Calabria. Scompare Angela Costantino, 25 anni, madre di quattro figli, uccisa per aver tradito il marito boss della ‘ndrangheta

    Angela Costantino, venticinque anni e madre di quattro figli, scomparve dalla sua casa di Reggio Calabria il 16 marzo 1994. Era moglie del boss della ‘ndrangheta Pietro Lo Giudice, detenuto nel carcere di Palmi. Dopo 18 anni, grazie alle rivelazioni di alcuni pentiti si è saputa la verità. Angela Costantino è stata strangolata in casa ed il suo corpo fatto sparire, condannata a morte dalla famiglia del marito per averlo tradito mentre lui era in carcere.       Fonte:  repubblica.it  Articolo del 14 aprile 2012 Tradì il marito boss mentre era detenuto Così madre di 4 figli fu uccisa dai parenti Operazione contro la cosca Lo Giudice a Reggio…

  • 2 Marzo 1994 Adelaide (Australia) Una bomba al fosforo rosso uccide il sergente Geoffrey Bowen

    […] Un pacco bomba con materiale plastico potentissimo inviato al quartier generale dell’ente anticrimine australiano NCA supera i controlli degli scanner e uccide Geoffrey Bowen, un detective di trentasei anni impegnato in indagini sulla ‘ndrangheta, dal traffico di droga agli omicidi, alle estorsioni e al riciclaggio di denaro. È il 2 marzo. La mattina del 3 il detective deve testimoniare al processo contro Domenico Perre, un uomo delle cosche italo-australiane. Il gruppo di Bowen è impegnato nell’operazione Cerberus avviata nel ’92 sulla presenza della mafia in Australia e, dopo l’arresto di otto persone per droga, ha subìto minacce. […] Il caso è ancora aperto. Tratto da Dimenticati di Danilo Chirico…