• 18 febbraio 1993 Bitritto (BA). Ucciso Michele Molfetta, 38 anni, mentre era in un negozio di giocattoli insieme alla sua bambina di quattro anni, rimasta ferita.

    Michele Molfetta fu ucciso il 18 Febbraio 1993 durante una rapina in un negozio di giocattoli a Bitritto (Bari). Aveva 38 anni. Venne freddato mentre si trovava nell’esercizio commerciale per acquistare una mascherina di carnevale per sua figlia di 4 anni, presente alla sparatoria e rimasta ferita. (Rino Giacalone)       Fonte:  archiviolastampa.it  Articolo del 20 febbraio 1993 Sangue nel negozio dei giocattoli di Sandro Tarantino Ucciso mentre protegge la figlia. Bari, l’uomo colpito da un proiettile che rimbalza sul soffitto, ferita la bimba di 4 anni. BARI. Entrato in un negozio per acquistare un giocattolo da regalare alla figlioletta, un uomo di 42 anni, Michele Molfetta, è stato…

  • 12 Febbraio 1993 – Secondigliano (NA) Ucciso Vincenzo D’Anna, proprietario di una piccola impresa edile

    Nei primi anni ’90 Vincenzo D’Anna dirigeva dei lavori in diversi cantieri, di cui alcuni nel quartiere Secondigliano di Napoli, principalmente lavori di ristrutturazione di diversi Condomini. Proprio per i lavori effettuati a Secondigliano, aveva ricevuto minacce con le armi, com’era avvenuto per il cantiere Villa Lucia di fronte la propria abitazione, e in più occasioni era stato costretto a sospendere i lavori in seguito alle intimidazioni camorristiche. Le minacce erano puntualmente portate da individui appartenenti al clan camorristico “Licciardi” di Secondigliano, che imponeva una tangente pari al 10% sull’importo dei lavori. Le richieste continue ed esose da parte del clan avevano stancato Vincenzo D’Anna che aveva dilungato il tempo…

  • 8 Febbraio 1993 Torrette di mercogliano (AV). Ucciso Pasquale Campanello, 33 anni, Sovrintendente Casa Circondariale Poggioreale.

    Pasquale Campanello, Sovrintendente Capo del Corpo di Polizia Penitenziaria – nato a Avellino il 14 novembre del 1960, in servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale. L’8 febbraio 1993, a Mercogliano (NA) viene assassinato da un gruppo di killer della camorra davanti la propria abitazione. Il Sovrintendente Campanello è stato riconosciuto “Vittima del Dovere” ai sensi della Legge 466/1980 dal Ministero dell’Interno. A Pasquale Campanello è intestata una targa in memoria presso la Sala Convegni dell’istituto penitenziario di Napoli Poggioreale. Nota di: polizia-penitenziaria.it     Articolo di La Stampa del 9 Febbraio 1993 Avellino, assassinata guardia carceraria di Mariella Cirillo Prestava servizio a Poggioreale, ha pagato con la morte…

  • 22 Gennaio 1993 a Randazzo (Catania) uccisi il pastore Antonino Spartà e i figli Vincenzo e Salvatore

    Randazzo (CT). Un padre e due figli, Antonio, 57 anni, Pietro Vincenzo, 27 anni, e Salvatore Spartà, di 20 anni, furono uccisi all’interno del loro ovile il 22 gennaio del ’93. Morirono per aver detto no al pagamento del pizzo e per non essersi piegati allo strapotere della famiglia mafiosa del luogo. Si erano rifiutati di pagare una tangente per rientrare in possesso di un autocarro che avevano loro rubato, Vincenzo aveva picchiato, per tale motivo, nella piazza centrale del paese, il capo della cosca e con una lettera anonima ai carabinieri fece arrestare due di loro, mentre smontavano delle auto rubate, in un luogo nelle vicinanze dell’ovile. La strage…

  • 8 Gennaio 1993 Barcellona Pozzo di Gotto (ME). Ucciso Giuseppe (Beppe) Alfano, corrispondente del quotidiano “La Sicilia”

    Giuseppe (Beppe) Alfano frequentò la facoltà di Economia e Commercio all’Università di Messina dove conobbe Mimma Barbaro, sua futura moglie. Dopo la morte del padre, lasciò gli studi e si trasferì a Cavedine, vicino a Trento, trovando lavoro come insegnante di educazione tecnica alle scuole medie. Ritornò in Sicilia nel 1976. Appassionato di giornalismo e militante di destra (in gioventù fu militante di Ordine Nuovo e poi del MSI), Alfano cominciò a collaborare con alcune radio provinciali, con l’emittente locale Radio Tele Mediterranea e fu corrispondente de La Sicilia di Catania con inchieste sulla mafia e il malaffare in Sicilia. La sua attività giornalistica fu rivolta soprattutto verso uomini d’affari,…

  • 22 dicembre 1992 Brindisi, muore Raffaele Vitiello, 45 anni, maresciallo della Guardia di Finanza

    Due motovedette della Guardia di Finanza si scontrarono al largo di Brindisi la sera del 22 Dicembre del 1992. Nella collisione, avvenuta intorno alle 18.00, perse la vita il direttore della sala macchine di uno dei due natanti, Raffaele Vitiello, 45 anni, mentre 3 militari rimasero feriti in modo non grave. Nell’impatto Vitiello rimase incastrato tra le lamiere della sala macchine e invano intervennero i vigili del fuoco e un medico di Brindisi per tentare di liberarlo, mentre era ancora in vita.       Ringraziamo gli  amicidilibera.blogspot.com  per il prezioso aiuto nella ricerca dei nomi e dei volti da non dimenticare   Fonte: repubblica.it del 23 dicembre 1992 UN…

  • Lucca Sicula (AG). Il 17 Dicembre 1992 fu ucciso l’imprenditore Giuseppe Borsellino che stava collaborando per l’arresto degli assassini del figlio Paolo, ucciso il 21 Aprile 1992.

    Giuseppe Borsellino era un imprenditore. Nacque da una famiglia di origine riberesi, poi trasferitasi stabilmente a Lucca Sicula. Cominciò a lavorare presto. Si sposò a 18 anni con Calogera Pagano, sua coetanea; con cui ebbe tre figli, Antonella, Paolo e Pasquale. Dopo vari lavori si dedicò alla sua definitiva attività di piccolo imprenditore-operaio di una piccola impresa di calcestruzzo che diresse assieme al figlio Paolo. Rifiutò qualsiasi tipo di compromesso o sottomissione al potere ed agli interessi mafiosi e perciò venne ucciso il 17 dicembre 1992 dopo aver rivelato alla magistratura i nomi dei mandanti e degli esecutori dell’omicidio del figlio Paolo (ucciso il 21 aprile 1992). Le sue dichiarazioni…

  • 14 novembre 1992 Lecce. Antonio Russo, 45 anni, commerciante, ucciso nel corso di una rapina.

    Antonio Russo, 45 anni, ucciso a Lecce il 14 novembre 1992, nel corso di una rapina. Antonio Russo era un commerciante, aveva aperto un’attività a Lizzanello, nel leccese. Fu ucciso a soli 45 anni la sera del 14 novembre del 1992 nel corso di una tentata rapina al suo esercizio commerciale. Fonte: vivi.libera.it     Fonte:  archivio.unita.news Articolo del 15 novembre 1992 Lecce. Rapinatori uccidono un commerciante Un commerciante, Antonio Russo, 45 anni è stato ucciso a colpi di pistola durante un tentativo di rapina nel suo minimarket alla periferia di Lizzanello in provincia di Lecce. Tre persone armate con pistole e con i volti coperti da passamontagna hanno fatto…

  • 10 Novembre 1992 Gela (CL). Ucciso il commerciante Gaetano Giordano. Vittima del racket.

    Gaetano Giordano, 55 anni. Dopo il servizio militare, aprì un’attività di parrucchiere per uomo. Nel 1963 conobbe Franca Evangelista, genovese, arrivata a Gela per motivi di lavoro del padre. I due si sposarono, consolidando l’attività economica che nel frattempo si era trasformata in negozi di profumeria (unici per molto tempo nel territorio gelese). Nel 1989, a seguito di una richiesta estorsiva, Gaetano Giordano fece regolare denuncia. Il 10 novembre del 1992 alle ore 20.00 venne ucciso sotto casa con cinque colpi alla schiena mentre con il figlio, ferito nella sparatoria, stava rientrando. vivi.libera.it         Fonte: archivio.unita.news Articolo del 13 novembre 1992 La moglie dell’ucciso: «Era rimasto solo»…

  • 6 Novembre 1992 Foggia. Giovanni Panunzio, imprenditore, ucciso perché aveva denunciato i suoi estorsori.

    Giovanni Panunzio era un imprenditore edile, fu ucciso il 6 novembre del 1992 a Foggia mentre tornava a casa dopo aver assistito alla seduta del consiglio comunale che avrebbe poi approvato il nuovo piano regolatore di Foggia. Si trovava in via Napoli, a bordo della sua auto, quando due killer, a bordo di una motocicletta, lo affiancarono e lo crivellarono di colpi. Panunzio non si era piegato alle logiche degli estorsori, del racket. L’imprenditore 51enne, che da muratore era diventato un professionista affermato nel settore dell’edilizia, l’anno prima aveva avuto il coraggio di denunciare i propri estorsori, che gli avevano chiesto 2 miliardi di lire, denunciandoli in un memoriale inviato alla…