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5 Novembre 1992 Seconda strage di Racalmuto (AG). Carmelo Anzalone, 32 anni, vittima innocente in un regolamento di conti.
Carmelo Anzalone era ritornato al paese per la ricorrenza dei morti, come ogni anno. Prendeva il treno a Viterbo, dove era emigrato e dove lavorava ormai da diversi anni. Arrivava una settimana prima della festività dei defunti a Racalmuto. L’aspettava contenta la vecchia madre. Trascorreva la mattinata al cimitero per una visita alla tomba del padre, durante il resto della giornata andava in giro a fare visita ai tanti amici e parenti. Organizzava qualche cenetta in casa della madre per “l’augurio” di stare insieme ai suoi paesani. In quel tardo pomeriggio del cinque novembre del 1992 Carmelo Anzalone era andato in macelleria per comprare il necessario per la cena che…
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25 Ottobre 1992 Casandrino (NA). Ucciso il carabiniere Corrado Nastasi, 19 anni, nel corso di un tentativo di rapina.
Il Carabiniere Corrado Nastasi nato a Noto 18.02.1973, in servizio presso la stazione carabinieri di SANT’ANTIMO, reagendo coraggiosamente ad un tentativo di rapina, venne assassinato proditoriamente da alcuni rapinatori rimasti sconosciuti, il il 25 Ottobre 1992 alla periferia di Casandrino. Intorno a quell’omicidio, a nove anni di distanza, ancora non è stata fatta luce. Gli assassini di Corrado Nastasi, probabilmente, sono ancora in libertà. Di sicuro non hanno ancora saldato il conto con la giustizia per quell’efferato delitto. Fonte: ancispettoratosicilia.it Articolo da La Sicilia del 1 Marzo 2010 Intestazione della sede ANC di Avola al carabiniere Corrado Nastasi di Carmen Orvieto Avola,…
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21 ottobre 1992 Caserta. Assassinato Vincenzo Feola, 58 anni, imprenditore. Vittima del racket delle estorsioni.
Vincenzo Feola fu ucciso il 21 ottobre 1992 dentro la sua azienda perché non voleva restare nel consorzio Cedic, creato da Antonio Bardellino, il primo boss dei Casalesi, per gestire in regime di monopolio la fornitura del calcestruzzo nel territorio. Nel consorzio erano confluiti tutti i produttori di calcestruzzo casertani, i titolari di cave e quelli di impianti di produzione. Feola in un primo momento aveva aderito al raggruppamento di imprese, poi aveva deciso di uscire perché non era disposto a pagare al clan 2mila lire per ogni metro cubo di calcestruzzo venduto, il ‘pizzo’ imposto alle ditte per lavorare. […] Per gli investigatori, la sua decisione poteva anche essere…
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13 ottobre 1992 Porto Empedocle (AG) . Ucciso Pasquale Di Lorenzo, sovrintendente di Polizia Penitenziaria presso il carcere di Agrigento
Pasquale Di Lorenzo era un sovrintendente di Polizia Penitenziaria, prestava servizio nel carcere di Agrigento e, in assenza del comandante, svolgeva le funzioni di reggente. Di Lorenzo era conosciuto come “persona dotata di forte carattere, non incline a compromessi e considerato dai detenuti un duro”, consapevole della delicatezza che il suo ruolo richiedeva in un istituto penitenziario con una forte presenza di detenuti per reati di mafia. Il 13 ottobre 1992 fu ucciso con quattro colpi d’arma da fuoco mentre si trovava in campagna, in contrada Durruelli di Porto Empedocle, dove possedeva un appezzamento di terra. Il collaboratore di giustizia Alfonso Falzone, autoaccusatosi del delitto, al processo celebrato nel…
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5 ottobre 1992 Taurianova (RC). Rocco Corica, 53 anni, e Antonio Corica, 29 anni, padre e figlio, titolari di una attività commerciale, sono stati assassinati per non aver ceduto al ricatto del racket delle estorsioni
Rocco Corica, 53 anni, e Antonio Corica, 29 anni, padre e figlio, titolari di una attività commerciale a Taurianova (RC), sono stati assassinati il 5 ottobre del 1992 per non aver ceduto al ricatto del racket delle estorsioni. Fonte: archiviolastampa.it Articolo del 6 ottobre 1992 Non pagavano il «pizzo», uccisi. Padre e figlio ammazzati nel loro negozio di Diego Minuti Taurianova, il racket aveva già bruciato un deposito ai due commercianti ribelli La legge violenta e sanguinaria del racket continua a pretendere e ad ottenere le sue vittime in Calabria, dove pure, per qualcuno, vige una «pax» tra cosche. Ieri è stata la volta di due commercianti, padre…
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28 Settembre 1992 Castellammare del Golfo (TP). Ucciso Paolo Ficalora, proprietario di un villaggio turistico. Si era opposto alle prevaricazioni mafiose.
Paolo Ficalora, capitano di lungo corso, venne ucciso dalla mafia il 28 settembre del 1992 e per lungo tempo la sua morte, rimasta senza colpevoli e movente, lasciò spazio a supposizioni e illazioni. A raccontare i veri motivi del suo assassinio è stato, nel corso del processo, l’ex boss di San Giuseppe Jato, Giovanni Brusca, collaboratore di giustizia. Paolo Ficalora fu vittima innocente di un agguato mafioso, concepito per punirlo per avere ospitato nel residence che gestiva, il superpentito di Cosa Nostra Totuccio Contorno, e per aver ‘osato’ tenere testa alla mafia, non piegandosi dinanzi l’arroganza di chi, sentendosi Dio in terra, si fa padrone della vita e della morte…
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7 settembre 1992 Colonie Padane (CR). Colpito a morte Antonio Muto, 39 anni, stava giocando a carte in un bar con il vero obiettivo dell’agguato.
Antonio Muto, 39 anni, originario di Cutro in provincia di Catanzaro, morì il 7 settembre del 1992 per le gravi ferite riportate in un agguato avvenuto il giorno prima a Cremona. Due killer agirono all’interno del bar Baracchino per uccidere Ruggiero Dramore, anch’egli calabrese. L’agguato era legato a vicende di ‘ndrangheta. Muto fu colpito per errore. Fonte: vivi.libera.it Fonte: ilcrotonese.it Articolo del 5 marzo 2004 Omicidi di Cremona, il pm chiede 6 ergastoli di Damiano Lacaria Due persone ammazzate, altre due ferite, tutte di Cutro. Undici anni fa, il 6 settembre del 1992, alle quattro del pomeriggio si trovavano all’interno di un bar di Cremona, località Colonie Padane,…
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14 Agosto 1992 Casalabate (LE). Mauro Maniglio, studente liceale di 18 anni, vittima innocente della guerra tra cosche mafiose.
Mauro Maniglio, diciottenne brindisino, morì prima di cominciare il quinto ed ultimo anno al Liceo scientifico Monticelli, ucciso da una pallottola che gli tranciò l’aorta poco dopo la mezzanotte tra il 13 ed il 14 agosto 1992. Mauro era assieme al cugino a bordo di una Honda 1000 che percorreva a bassa velocità il lungomare di Casalabate, per divertirsi e incontrare amici e ragazze. Quattro ore prima circa, in un’altra località del Salento, Leverano, un commando armato di fucili d’assalto aveva ammazzato un 19enne appartenente ad un altro clan, e aveva ferito gravemente il ragazzo che era con lui. I killer poi si erano dispersi. Uno di loro si era…
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6 Agosto 1992 Villa Literno (CE) Ucciso Antonio Di Bona, agricoltore di 56 anni, vittima innocente, ucciso dalla camorra presso un’officina meccanica dove attendeva la riparazione del proprio trattore.
Il giorno 6 agosto 1992 quattro sicari con il volto coperto da passamontagna hanno ucciso a Villa Literno Antonio Diana, titolare di un’officina, Nicola Palumbo, anch’egli meccanico, e Antonio Di Bona, un contadino che al momento dell’ agguato si trovava nel locale. All’origine del triplice omicidio vi sarebbe una ”vendetta” nell’ambito dello scontro in atto tra due clan camorristici rivali, quello capeggiato dal ”boss” Francesco Schiavone, soprannominato ”Sandokan”, e quello che fa capo alla famiglia Venosa. La polizia ritiene che il principale obiettivo dei sicari fosse il titolare dell’officina, Antonio Diana, imparentato con il ”boss” Raffaele Diana, a sua volta affiliato al clan Schiavone. Sia il cliente che il dipendente…
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31 Luglio 1992 San Marcellino (CE). Ucciso Giorgio Villan, commerciante, vittima del racket.
Giorgio Villan, commerciante di abbigliamento originario della provincia di Venezia, a San Marcellino aveva trovato moglie e successo nel lavoro: gestiva, infatti, un grande negozio sempre pieno di clienti, lungo la provinciale per Villa Literno. Al Prezzaccio con pochi soldi si vestiva tutta una famiglia. Probabilmente, come molti suoi colleghi, finché operava in Veneto si sarà lamentato delle tasse e del fisco, ma al sud pagava regolarmente il “pizzo”, come fosse una cosa normale, una specie di assicurazione sul negozio e sulla vita. Si è trovato invece stritolato nella guerra tra due bande rivali di taglieggiatori, finendo ucciso nel mese di luglio del 1992. (Storia tratta dal libro Ragazzi della…