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2 dicembre 1991 Cerignola (FG). Assassinato Michele Cianci, commerciante 43enne “colpevole” di essere intervenuto, in difesa di un pensionato aggredito e malmenato da due ragazzi che volevano derubargli la pensione.
“Michele Cianci era un commerciante, proprietario di un negozio di armi e articoli sportivi; in un giorno qualunque si accorse di un tentativo di scippo ai danni di un anziano e si precipitò coraggiosamente in suo soccorso. La sera del 2 dicembre 1991 fu atteso da due pregiudicati davanti alla sua attività e fu assassinato per vendetta, per il solo fatto di aver aiutato una persona indifesa.” Fonte: vivi.libera.it 2 dic 2018 Ricordando il nostro caro fratello Michele Cianci Sono trascorsi 27 anni da quel triste giorno, quando una mano brutale, efferata e mafiosa ti ha strappato alla vita, per non rimanere indifferente di fronte a una…
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8 Novembre 1991 Marina di Caronia (ME). Vincenzo Giordano, benzinaio, ucciso per ritorsione.
Un’esecuzione spietata quella di Vincenzo Giordano, il benzinaio ucciso l’8 novembre del ’91 a Marina di Caronia (ME). L’uomo aveva notato più volte un piccolo clan di sbandati, probabilmente spacciatori di droga, stazionare nei pressi del suo distributore. Aveva anche avvertito i carabinieri e alcuni ragazzi del gruppo erano stati fermati. L’assassino faceva parte di quel gruppo, assieme ai compagni decise che il benzinaio doveva morire. Quattro colpi di fucile a canne mozze e poi la fuga, dopo aver lasciato a terra l’uomo col cervello letteralmente spappolato. Gli inquirenti erano sicuri che non si trattasse di rapina, che era chiaramente un’esecuzione, decretata da qualcuno che voleva vendicarsi di qualcosa. Poi…
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Novembre 1991 Paterno Calabro (CS). Sparisce Anna Maria Cozza, 23 anni, vittima di lupara bianca. il 2 maggio 1990 avevano ucciso Gianfranco Fucci, operaio di 30 anni, suo nuovo compagno.
Anna Maria Cozza, Cosenza. Neanche le mogli separate sfuggono alla vendetta. Anna Maria Cozza, 23 anni, ha deciso ormai da tempo che la sua vita al fianco di Francesco Chirillo è finita. Quel nome fa tremare le vene ai polsi a tanti. Ma lei non ha paura. Anche se il suo nuovo compagno, l’operaio 30enne Gianfranco Fucci, gliel’hanno ammazzato l’anno prima, il 2 maggio del ’90 a Dipignano. Un agguato in piena regola, con una fucilata contro la sua auto in corsa e dopo il colpo di grazia alla nuca. Sotto la pedaliera dell’auto trovano anche dieci dosi di eroina, avvolte in una carta stagnola. Si scoprirà che Fucci con…
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30 Ottobre 1991 Quindici (AV). Ucciso Nunziante Scibelli, 26 anni, per la sola “colpa” di aver attraversato il paese alla guida di un’auto dello stesso modello dei veri bersagli dei Killer.
Il 30 ottobre 1991, la faida Cava-Graziano miete la prima vittima innocente della sanguinosa guerra tra clan. Si chiama Nunziante Scibelli, ha 26 anni, è di Taurano e fa l’operaio. La sua colpa: passare pochi istanti dopo con la stessa macchina dei veri obiettivi dei killer, un’alfetta marrone. Succede a Ima, frazione di Lauro, in prima serata. Nunziante è con la moglie in macchina. Stanno facendo un giro. La signora è incita al settimo mese. Una mare di pallottole li colpisce. L’auto è crivellata. Solo per miracolo la moglie, Francesca, rimane viva e con lei, la cosa più importante che le ha lasciato Nunziante. Il giovane invece muore sul colpo,…
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26 ottobre 1991 Gragnano (NA). Ucciso per errore Lucio Donnarumma, 15 anni, mentre spostava l’auto del fratello di fronte alla pizzeria di famiglia.
Lucio Donnarumma, 15 anni, è stato assassinato da due killer della camorra a Gragnano, nel vialetto antistante la pizzeria del padre. L’obiettivo dell’agguato doveva essere, secondo gli inquirenti, il fratello Gennaro di 24 anni, Lucio è stato colpito mentre cercava di spostare la sua auto; è probabile che, nel buio, i sicari lo abbiano scambiato per quest’ultimo. Qualche mese prima un altro fratello del ragazzo, Salvatore, 19 anni, era stato assassinato in maniera analoga. Fonte: archivio.unita.news Articolo del 28 ottobre 1991 I killer uccidono un quindicenne per errore. A Napoli la vita dei ragazzi non vale nulla. di Vito Faenza Lucio Donnarumma è stato ammazzato sotto casa: il…
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12 Ottobre 1991 Palermo Serafino Ogliastro, ex poliziotto e all’epoca venditore di auto, scompare nel nulla.
Serafino Ogliastro, ex agente della polizia di stato, ucciso a Palermo, il 12 ottobre 1992, da Salvatore Grigoli con il metodo della lupara bianca. I mafiosi di Brancaccio sospettavano che Ogliastro nell’ambito del suo lavoro fosse venuto a conoscenza degli autori dell’omicidio di un mafioso, Filippo Quartararo. Al processo, Grigoli si autoaccusò dell’omicidio indicando altri 7 complici. «Mio fratello lo abbiamo cercato ovunque, speravamo in un colpo di testa. Ci rivolgemmo persino a Chi l’ha visto? e, la sera della trasmissione, gli assassini di Serafino seguirono la televisione sganasciandosi dalle risate. Grigoli lo racconta nei suoi verbali. Certo, è stato lui a rivelarci la fine di mio fratello, che quel…
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7 Ottobre 1991 Grotteria (RC). Rapito Pasquale Malgeri, medico in pensione (71 anni), il suo corpo non sarà mai ritrovato.
Il dottor Pasquale Malgeri è stato sequestrato il 7 ottobre 1991 nella sua proprietà di Pirgo, una frazione di Grotteria, nella Locride. Si trovava in compagnia della moglie Anita Niutta quando all’ improvviso cinque uomini, incappucciati e armati, immobilizzarono l’anziano professionista, spingendolo dentro la sua autovettura, una Renault 5, con la quale i banditi si sono poi allontanati dopo aver legato con dei lacci la moglie. A dare l’allarme fu un colono dei Malgeri che si trovava a poca distanza dal luogo del rapimento a raccogliere della frutta. Il suo corpo non sarà mai ritrovato. Articolo da La Stampa dell’ 8 Ottobre 1991 Rapito, vendetta dopo…
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3 ottobre 1991 Caraffa Del Bianco (RC). Assassinato Stefano Bonfà, 62 anni, imprenditore agricolo. Probabile testimone di rapimento.
Stefano Bonfà, 62 anni, imprenditore agricolo di Samo, fu ritrovato cadavere nella sua auto nei pressi del podere di sua proprietà nel comune di Caraffa Del Bianco. Si ipotizza che Stefano Bonfà sia stato ucciso per aver visto il passaggio di un mezzo con dentro una vittima di sequestro, in quanto la sua proprietà è situata in una “zona strategica”; quella era l’epoca dei sequestri di persona. Per anni, dopo l’uccisione di Stefano Bonfà, si sono susseguiti danneggiamenti, anche con l’utilizzo delle cosiddette “vacche sacre”, nei terreni di proprietà della famiglia Bonfà. Il figlio della vittima, Bruno, sta lottando da allora per avere verità e giustizia e l’attenzione delle autorità…
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1 Ottobre 1991 Careri (RC). “Nel triangolo dei sequestri” ucciso il pastore Giuseppe Rocca.
[…] Un’altra morte misteriosa è quella di Giuseppe Rocca, pastore di Careri di trentasei anni, incensurato. Lo hanno ucciso il 1° ottobre 1991 nella frazione di Natile con un colpo di pistola alla tempia. Una zona calda quella, nel cuore del triangolo dei sequestri. Un pastore che si muove col gregge in Aspromonte vede e sa, forse troppo. […] Da Dimenticati – Vittime della ‘ndrangheta di Danilo Chirico e Alessio Magro Cap. IV Aspromonte, sola andata
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28 Settembre 1991 Reggio Calabria. Uccisi Demetrio Quattrone e Nicola Soverino. Il secondo ucciso solo per non lasciare testimoni.
La sera del 28 settembre 1991, tra gli aranceti di Villa San Giuseppe, a Reggio Calabria, vengono assassinati l’ingegnere Demetrio Quattrone e il medico Nicola Soverino. “L’ingegnere Demetrio Quattrone ha 42 anni, una fama di professionista inflessibile, un importante incarico di funzionario all’Ispettorato provinciale del Lavoro dove coordina la delicata attività di controllo nei cantieri edilizi. Non meno impegnativo il suo compito di consulente tecnico presso i Tribunali di Reggio, Palmi e Locri. Ama le cose fatte bene. È rigoroso, puntiglioso. Vive con la moglie Domenica Palamara e i tre figli – Rosa, Antonino e Maria Giovanna – nel mulino di proprietà del suocero ristrutturato tra gli agrumeti di Villa…