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6 settembre 1991 Montalbano (BR). Cosima Valente, 36 anni, e Domenica Apruzzese, 47 anni, muoiono in un incidente stradale; erano su un furgono omologato per merci insieme ad altre braccianti.
Cosima Valente, 36 anni e Domenica Apruzzese, 47 anni restarono uccise a Montalbano (BR), in un incidente stradale il 6 settembre del 1991. Il 6 settembre del 1991 un incidente stradale coinvolse un pulmino sul quale viaggiavano alcune donne che andavano a lavorare nei campi. Il pulmino sul quale viaggiavano era del datore di lavoro omologato non per il trasporto di persone bensì di merci: su cassette e assi di legno sedevano dietro, accalcate le une sulle altre, sette donne. Quando lungo la statale 16, all’altezza di Montalbano (BR), il Ford Transit si schiantò contro un autotreno fermo sul ciglio destro della strada. Il bilancio fu drammatico: Cosima Valente e…
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30 Agosto 1991 Lamezia Terme. Ucciso Antonio Costantino, 42 anni, insegnante di religione.
30 Agosto 1991 Lamezia Terme. Ucciso Antonio Costantino, 42 anni, insegnante di religione. “La personalità della vittima non offre appigli a possibili moventi. Si pensa anche ad un omicidio per errore.” Fonte: ricerca.repubblica.it Articolo del 31 agosto 1991 ASSASSINATO PROFESSORE A LAMEZIA FORSE COLPITO PER ERRORE LAMEZIA TERME – Misterioso omicidio nelle campagne di Lamezia: la vittima numero 193 della sanguinosa guerra di ‘ ndrangheta che si combatte in Calabria è un geometra di Lamezia Terme, insegnante di religione nella scuola media “Pietro Ardito”, un uomo mite, ben voluto e stimato dalla gente. Si chiamava Antonio Costantino, 43 anni, era sposato e padre di tre figli. Il delitto è…
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29 Agosto 1991 Palermo. Assassinato Libero Grassi ”imprenditore, uomo coraggioso, ucciso dalla mafia, dall’omerta’ dell’associazione degli industriali, dall’indifferenza dei partiti e dall’assenza dello Stato”
Libero Grassi, imprenditore di Palermo, fu ucciso il 29 agosto 1991 da cosa nostra per aver intrapreso un’azione solitaria contro una richiesta di pizzo. Aveva avuto il coraggio di opporsi alle richieste del racket uscendo allo scoperto, denunciando gli estorsori. La sua condanna a morte arrivò con la pubblicazione sul Giornale di Sicilia di una lettera sul suo rifiuto a cedere ai ricatti e proseguì in televisione, intervistato da Michele Santoro a Samarcanda su Rai 3, e anche dalla giornalista tedesca Katharina Burgi della svizzera Neue Zürcher Zeitung (NZZ Folio) colpita dal suo comportamento positivo volto a denunciare i mafiosi. Libero Grassi fu lasciato solo nella sua lotta contro la…
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25 Agosto 1991 Condofuri (RC) Ucciso l’allevatore Domenico Mafrici
La ‘ndrangheta si è accanita sulla famiglia Mafrici. L’angoscia di un sequestro, la gioia temporanea dopo la liberazione e dopo le nuove minacce, le richieste della mazzetta e il sangue a chiudere la partita. Il commerciante di bestiame Bruno Mafrici viene rapito il 2 settembre 1986 a Condfori, e rilasciato nel dicembre successivo, dopo il pagamento di un riscatto di 450 milioni. […] Le cosche tornano alla carica nell’88 incendiando a Condufori Marina un camion della dita di Domenico Mafrici, fratello di Bruno. L’azienda di allevamento di bestiame è tra le principali della provincia. E’ il segnale che le cosche vogliono imporre la legge del racket dopo aver imposto quella…
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20 Agosto 1991 Soverato (CZ). Ucciso Renato Lio, appuntato dei Carabinieri, in un posto di blocco.
Il 20 Agosto 1991 a Soverato, località “Russomanno”, Renato Lio, appuntato dei Carabinieri, restava ucciso in un posto di blocco, durante un servizio di perlustrazione. Intorno alle ore 2,30 la pattuglia del Nucleo Radiomobile del Comando Compagnia Carabinieri, composta dagli Appuntati Renato Lio e Francesco Baita, procedeva al controllo di un’autovettura con a bordo tre persone che era giunta a velocità elevata. Mentre l’Appuntato Baita controllava via radio i documenti dei tre, l’Appuntato Lio perquisiva l’autovettura ma, nell’atto di chinarsi, per controllare la parte sottostante del sedile anteriore destro, veniva spinto dal guidatore, Massimiliano Sestito, che si impossessava di una pistola occultata sotto il medesimo sedile e a brucia pelo gli…
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18 Agosto 1991 Castellammare del Golfo (TP). Ucciso Felice Dara, 20 anni, perché sospettato di essere in rapporti con un appartenente al gruppo degli stiddari.
Felice Dara venne ucciso il 18 agosto 1991, a Castellammare del Golfo, perché sospettato di essere in rapporti con Filippo Massimiliano Pirrone, quest’ultimo appartenente al gruppo degli stiddari. (da La guerra di mafia di Alcamo) Fonte liberanet.org Ringraziamo gli AmiciDiLiberaCaravaggio (amicidilibera.blogspot.it) per il prezioso aiuto nella ricerca di nomi e storie delle vittime innocenti delle mafie. Articolo del 29 Marzo 2002 da portaletrapani.it In aula la sorella di un ventenne ucciso undici anni fa ad Alcamo Marina È ripreso questa mattina davanti alla seconda sezione della Corte d’Assise di Trapani il processo a presunti mandanti ed esecutori di una ventina d’omicidi commessi…
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11 agosto 1991 Torre Santa Susanna (BR). Salvatora Tieni e Nicola Guerriero cercavano la verità sulla sparizione del figlio, tutti vittime di lupara bianca.
Salvatora Tieni e Nicola Guerriero furono uccisi a Torre Santa Susanna, in provincia di Brindisi, l’11 agosto del 1991. Nel corso di una faida per i possedimenti agricoli nel paese di Torre Santa Susanna, che avviene tra i Bruno e i Persano, il loro figlio Romolo (che era autista di Cosimo Persano) scompare, vittima di lupara bianca. Solo nel 1990, nel Comune di Torre Santa Susanna nove persone erano scomparse, vittime di lupara bianca. Salvatora e Nicola, suo marito, decidono di testimoniare contro i fratelli Bruno, ritenendoli responsabili della morte del figlio. Ma l’11 Agosto 1991 la coppia, che si stava recando a portare il cibo ai cani in un…
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9 Agosto 1991 Campo Calabro (RC). Assassinato il magistrato Antonino Scopelliti.
Antonino Scopelliti, Magistrato di Cassazione, stava lavorando al maxiprocesso a Cosa nostra. Lo hanno finito con una P38, il colpo di grazia sparato a bruciapelo, sulla provinciale tra Villa San Giovanni e Campo Calabro (RC), il 9 agosto del 1991. Un omicidio eccellente, che pose fine alla seconda guerra di ‘ndrangheta. Antonino Scopelliti era al lavoro sui faldoni del maxiprocesso a Cosa nostra, istruito negli anni ’80 da Giovanni Falcone. È sulla pista siciliana che si sono sempre indirizzate le indagini: un accordo tra mafia e ‘ndrine, uno scambio di favori che portò alla pax tra le cosche reggine in guerra. Scopelliti ricevette pressioni per “ammorbidire” le sentenze di condanna…
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6 agosto 1991 Serrata (RC). Viene ucciso Domenico Randò, vittima innocente della faida di Laureana di Borrello.
1991 Domenico Randò – Serrata (RC) – 6 agosto 1991 vivi.libera.it Domenico Randò è una delle tante vittime di cui non abbiamo trovato alcuna notizia, né online e neppure nei libri a ns. disposizione, ma che è nominato nelle liste, principalmente dell’associazione Libera, come vittima innocente. Fonte: it.wikipedia.org Il 6 agosto 1991 viene ucciso a Serrata Domenico Randò mentre Antonio Albanese riesce a salvarsi. Faida di Laureana di Borrello La faida di Laureana di Borrello è una faida scoppiata tra le ‘ndrine degli Albanese-Cutellè-Tassone e i Ferrentino-Chindamo-Lamari-D’Agostino a Laureana di Borrello in provincia di Reggio Calabria. Le indagini sono state aiutate dalla collaborazione di Annunziato Raso,…
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3 agosto 1991 Orta di Atella (CE). Ucciso in un agguato Antonio Belardo, imprenditore. Vittima del racket delle estorsioni.
Il 3 agosto del 1991, Antonio Belardo, mentre percorreva il corso Atella a bordo della sua auto Golf, veniva raggiunto da numerosi colpi da arma da fuoco, esplosi presumibilmente da individui a bordo di un’altra autovettura non identificata. Le indagini furono archiviate perché gli autori del reato rimasero sconosciuti. Antonio Belardo era un imprenditore e poche settimane prima del suo omicidio, insieme ad alcuni altri imprenditori, aveva denunciato alcuni episodi estorsivi, per cui l’omicidio potrebbe essere stato commesso per punire la sua ribellione al pizzo. Il 14 marzo 2018 i familiari della vittima hanno presentato richiesta di riapertura delle indagini presso la Dda di Napoli, dalle quali potrebbero emergere novità…