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26 Luglio 1991 Palermo. Resta ucciso Andrea Savoca, bambino di 4 anni,
Andrea Savoca era figlio di Giuseppe Savoca, rapinatore di tir. Era un bambino, perciò non svolgeva ancora un lavoro; era semplicemente insieme al padre e probabilmente, proprio per questo, si sentiva assolutamente sicuro. Lo ricordiamo perché, pur non avendo nessuna colpa, ha pagato con la vita gli errori del padre. Il piccolo Andrea, infatti, si trovava in braccio a suo padre quando questi venne ucciso nel luglio del ’91. Il padre di Andrea, Giuseppe Savoca, era un semplice rapinatore di tir e fu ucciso per ordine dei capimafia Michelangelo La Barbera e Matteo Motisi per «uno sgarro fatto a qualcuno che non doveva essere toccato»; lo «sgarro» probabilmente consisteva in…
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24 Luglio 1991 Sessa Aurunca (CE). Assassinato Alberto Varone , commerciante di 49 anni con 5 figli. Non si era piegato alle richieste della camorra.
L’imprenditore Alberto Varone è ucciso a Francolise, in provincia di Caserta, dal clan camorrista Muzzoni di Sessa Aurunca. Alberto era un gran lavoratore, molto legato alla sua famiglia. Alberto svolgeva due lavori: gestiva una sorta di agenzia immobiliare nel pieno centro di Sessa Aurunca e di notte andava a prendere i quotidiani al deposito di San Nicola La Strada per distribuirli in tutte le edicole del comune di Sessa, e da Roccamonfina al Garigliano. Il clan dei “Muzzoni”, affiliato alla Nuova Famiglia della camorra campana, aveva più volte minacciato Alberto e la sua famiglia affinché questi cedessero l’attività commerciale e pagassero una serie di tangenti. Alberto non ha mai ceduto…
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23 Luglio 1991 Prima strage di Racalmuto (AG). Ahmed Bizguirne, ambulante di 26 anni, vittima innocente di una guerra di mafia.
Ajmed Bizguirne, 26 anni, immigrato da Casablanca (Marocco), viveva in Sicilia, ad Aragona e per vivere faceva il venditore ambulante di tappeti. La sera del 23 luglio 1991 si trovava a Racalmuto (Agrigento), dove, nella piazza affollata del paese, sperava di fare qualche buon affare; sarà invece uno delle quattro vittime della strage che un commando mafioso, composto da sei killler, compie tra la folla in cerca di un riparo. Tratto dal libro Senza Storia di Alfonso Bugea e Elio di Bella Ajmed Bizguirne aveva attraversato il mare, come tanti, per sfuggire un destino di disperazione e di miseria nella sua Casablanca (Marocco), dove aveva studiato, ma…
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21 Luglio 1991 San Cipriano D’Aversa (CE). Ucciso Angelo Riccardo, 21 anni, mentre viaggiava in auto con degli amici.
Il 21 luglio 1991 Angelo Riccardo, un giovane incensurato, testimone di Geova, veniva ucciso a San Cipriano d’Aversa, piccolo centro dell’entroterra casertano, mentre si recava ad una funzione religiosa insieme ad altri quattro amici. Erano in auto quando un’altra vettura si affiancava sparando ripetutamente, colpendo Riccardo al viso con tre colpi e ferendo lievemente gli altri. Nell’agguato furono coinvolti anche altri due giovani a bordo di altre due auto che transitavano nella zona. I Carabinieri ipotizzarono un regolamento di conti, ma dalle indagini si appurò che l’obiettivo dei sicari era un’altra auto con a bordo dei pregiudicati, riusciti a sottrarsi ai killer. Condannato all’ergastolo Luigi Venosa, esecutore materiale del delitto.…
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21 Luglio 1991 Soccavo (NA). Ucciso Fabio De Pandi, bambino di 11 anni, da un proiettile vagante.
Il 21 luglio 1991 a Soccavo, quartiere periferico di Napoli, viene ucciso Fabio De Pandi, 11 anni appena compiuti Fabio De Pandi stava rincasando con la famiglia dopo che questa aveva fatto visita ad alcuni amici nel Rione Traiano. Mentre era intento a salire in auto, Fabio è colpito alla schiena da un proiettile vagante. A pochi metri di distanza dall’auto della famiglia De Pandi, due clan camorristici si danno battaglia per il controllo degli affari legati alla droga. Fabio ha avuto solo il tempo di comunicare al padre il forte dolore che avvertiva al braccio. La pallottola gli aveva ormai trapassato il braccio e, penetrata nel torace, aveva leso…
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10 Luglio 1991 Reggio Calabria. Assassinato Antonino Cordopatri. Si era rifiutato di cedere le terre ai capi della ‘ndrangheta.
A Reggio Calabria ucciso il propietario terriero Antonino Cordopatri. Si era rifiutato di cedere le terre ai capi della ‘ndrangheta. La sorella dell’ucciso, Teresa, che ha denunciato Francesco Mammoliti, poi condannato all’ergastolo, è stata costretta a svolgere personalmente i lavori agricoli, aiutata da volontari delle associazioni antimafia, perché non riusciva a trovare manodopera per le intimidazioni dei mafiosi. Nel 2004 le è stata inviata una richiesta di risarcimento danni in seguito ad un suo esposto a Csm in cui chiedeva spiegazioni su “disattenzioni”, che a suo avviso c’erano state, da parte degli inquirenti nel periodo precedente alla morte del fratello, quando erano stati denunciati i Mammoliti. L’esposto che doveva rimanere…
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8 luglio 1991 Biadronno (VA). Assassinato Vincenzo Ciappina, 47 anni, avvocato civilista, aveva subito delle minacce per una causa legata all’apposizione di termini: i confini fra due proprietà.
L’8 luglio 1991 nel cortile della sua casa di Biadronno (Varese) venne assassinato l’avvocato civilista Vincenzo Ciappina, 47 anni. All’epoca gli inquirenti seguirono due piste: aveva confidato alla moglie e ai suoi più stretti conoscenti di aver subito delle minacce per una causa legata all’apposizione di termini, i confini fra due proprietà; Vincenzo Ciappina, dicono a Biandronno, si era opposto con molto vigore all’arrivo di un gruppo di persone legate alla criminalità organizzata. Nessuna delle piste seguite portò ai risultati sperati, un caso irrisolto, ancora senza un colpevole. Fonte: ricerca.repubblica.it Articolo del 9 luglio 1991 VARESE, UCCISO AVVOCATO CON DUE COLPI DI FUCILE di Piero Colaprico VARESE…
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8 luglio 1991 Castelvolturno (CE). Resta ucciso Cristiano Festa, cameriere di 21 anni, in una incursione contro un boss della camorra.
Cristiano Festa, 21 anni, era cameriere presso un bar di Castelvolturno, un tempo gestito dal padre, che fu ucciso anche lui il novembre precedente mentre tentava di sventare un furto. La sera dell’8 luglio 1991 stava servendo ad un tavolo, posto all’esterno del bar, Salvatore Bianco, un boss emergente della camorra, quando all’improvviso da un’auto, fermatasi lì davanti, scese un uomo armato di fucile a canne mozze che iniziò a sparare su di loro. Salvatore Bianco morì sul colpo, Cristiano Festa e un altro avventore, seduto allo stesso tavolo con Salvatore Bianco, morirono in ospedale. Fonte: archivio.unita.news Articolo del 9 luglio 1991 Strage di camorra al bar…
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2 luglio 1991 Maletto (CT). Restano uccisi Maria Minissale, 30 anni, con i figli Simona, 8 mesi, e Claudio Sanfilippo, 8 anni, nell’incendio, causato dal racket delle estorsioni, della macelleria sottocasa.
Una madre e due bambini uccisi dalla mafia per pochi soldi. Doveva essere un avvertimento, è stata una strage. A Maletto, paese vicino a Catania, un attentato del racket ha fatto quattro morti e tre feriti. Le vittime sono Maria Minissale, 30 anni, i figlioletti Claudio Sanfilippo, di 8 anni, e Simona Sanfilippo, di otto mesi. Nell’esplosione, dovuta ai gas del liquido infiammabile, è morto anche uno degli attentatori. Fonte: ricerca.repubblica.it Articolo del 3 luglio 1991 IN FIAMME IL PALAZZO, STRAGE DI RACKET di Attilio Bolzoni MALETTO. L’Anonima Estorsioni porta la morte in un tranquillo paese ai piedi dell’Etna. Un massacro per dieci milioni non pagati, una…
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27 Giugno 1991 Agrigento. Ucciso Vincenzo Salvatori, metronotte, durante un tentativo di rapina al furgone portavalori di cui era alla guida.
Vincenzo Salvatori era un metronotte di 38 anni. La mattina del 27 giugno del 1991 insieme a due colleghi era partito dalla Banca d’Italia di Agrigento con il furgone della ditta di trasporto valori per cui lavorava. Gli agenti avevano preso in consegna i plichi con i soldi e avevano imboccato la strada per Favara. Giunti nei pressi di contrada Petrusa, da una traversa sbucò fuori un autocarro che si mise davanti al furgone blindato. Salvatori, che era alla guida del portavalori, tentò invano la fuga. La strada gli venne sbarrata da una Citroen Bx bianca. Dal camion scesero quattro malviventi col volto coperto, si avvicinarono al furgone e spararono…