• 11 Novembre 1989 Ponticelli (Napoli). Strage del Bar Sayonara. Restarono a terra Gaetano De Cicco, Salvatore Benaglia, Domenico Guarracino e Gaetano Di Nocera «Quattro vittime innocenti immolate sull’altare di un onnivoro e spregiudicato disegno di affermazione».

    La mattina dell’11 novembre dinanzi al bar Sayonara a Ponticelli si consuma un conflitto a fuoco tra bande rivali. L’agguato è deciso dai Sarno ed attuato da affiliati al clan Aprea per colpire il gruppo rivale capeggiato dal boss Andrea Andreotti. Restano colpite sei persone, due appartenenti alle bande di camorra e quattro completamente estranee agli ambienti e alle dinamiche criminali. Molti i feriti, tra cui una bambina. Le vittime innocenti colpite nell’agguato sono Gaetano De Cicco, Domenico Guarracino, Salvatore Benaglia e Gaetano Di Nocera. Il giorno dei funerali la folla accompagna le bare lungo le strade di Ponticelli fino alla Chiesa Madre. A distanza di più di 20 anni…

  • 8 Novembre 1989 Milazzo. Uccisa Anna Cambria, 16 anni. Vittima innocente di un regolamento di conti.

    Anna Cambria, giovane studentessa sedicenne di Milazzo, muore l’8 novembre del 1989. Si era recata presso un bar del centro cittadino per acquistare delle caramelle. Ma all’uscita incontra inconsapevolmente un proiettile di pistola partito dall’arma impugnata da un mafioso e diretto verso un altro mafioso vittima anch’esso di un regolamento di conti.       Articolo da  LA STAMPA del 10 Novembre 1989 Assassinata per errore MILAZZO. E’ stata uccisa all’uscita del bar, mentre portava un cioccolatino al suo ragazzo. Anna Cambria, 16 anni, è la vittima innocente dei killer di un pregiudicato di 29 anni, Francesco Alioto. Non hanno rinunciato alla loro missione omicida neppure quando la giovane è…

  • 6 Novembre 1989 Grumo Nevano (NA). Ucciso Pasquale Miele, giovane imprenditore di 28 anni. Vittima del racket.

    Pasquale Miele era un giovane imprenditore emergente di appena 28 anni; insieme al padre e ad altri due fratelli, conduceva un piccolo laboratorio di abbigliamento, sistemato proprio accanto alla sua abitazione.  Quel 6 Novembre del 1989 sembrava essere un sera come tante altre ma il temporale che si abbatté sul piccolo paesino di Grumo Nevano (NA) in quelle ore pareva preannunciare ciò che sarebbe accaduto di lì a poco. Pasquale Miele si trovava  nella sua casa, insieme alla sua famiglia, sentendo alcuni   rumori si avvicinò alla finestra, aprendo leggermente le imposte e rimanendo fermo dietro al davanzale, ma proprio in quel momento i killer aprirono il fuoco ad altezza d’uomo…

  • 23 Ottobre 1989 Locri. Ucciso Giuseppe Tizian, 36 anni, bancario. Le indagini non hanno portato ad alcun colpevole.

    Giuseppe Tizian viene assassinato nella serata del 23 ottobre del 1989 a Locri. Stava tornando a casa, a Bovalino, a bordo di una Fiat Panda, lungo la statale 106. All’altezza dell’area archeologica e del museo della Magna Grecia di Locri l’agguato, a colpi di lupara. Aveva 36 anni ed era funzionario del Monte dei Paschi di Siena di Locri. Era secondo gli investigatori un “funzionario integerrimo”. Le indagini del commissariato di Siderno, coordinate dal magistrato Carlo Macrì, non hanno prodotto risultati. Nonostante si sia subito profilata la pista legata all’attività bancaria, nel fascicolo Tizian sono parecchi i buchi neri, aspetti non chiariti e non scandagliati. Un caso che rimane ancora…

  • 20 Ottobre 1989 Statte (TA). Domenico Calviello, 14 anni, vittima innocente della criminalità.

    Domenico Calviello, un ragazzo di quattordici anni, ucciso a fucilate il 20 ottobre 1989, mentre si trovava nei pressi della macelleria del padre a Statte, una borgata a 13 chilometri da Taranto. Ad ammazzarlo sono stati due killer appostati dietro un muretto distante pochi metri. Misterioso il movente. Gli investigatori — squadra mobile e carabinieri — accreditano due ipotesi: un errore di persona oppure una vendetta trasversale. L’omicidio è avvenuto poco dopo le 21. Domenico Calviello stava parcheggiando il suo ciclomotore dinanzi alla macelleria ormai chiusa al pubblico. Il fratello Antonio, 24 anni, era a qualche decina di metri, in compagnia di due amici. Uditi gli spari, si è dato…

  • 10 Ottobre 1989 Salerno. Scompare Donato Cappetta, 26 anni.

    Donato Cappetta è una delle tante vittime di cui non conosciamo la storia.   Fonte:  wikimafia.it Donato Cappetta (Acerno (SA),12 maggio 1963 – Salerno, 10 ottobre 1989) è una vittima di Camorra, di cui, tuttavia, non si hanno altre informazioni.     Fonte:  gazzettaufficiale.it Richiesta di dichiarazione di morte presunta Con Ordinanza del 23 maggio 2000 il presidente del Tribunale di Salerno, dott. Giovanni Leonardo Maffei, ha predisposto la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e nei giornali 'Il Mattino' e 'La Repubblica', per due volte consecutive a distanza di dieci giorni, con invito a chiunque abbia notizia della persona scomparsa di Cappetta Donato nato ad Acerno (SA) il 12…

  • 10 ottobre 1989 Grazzanise (CE). Assassinato Pasquale D’Abrosca, commerciante edile. Si era rifiutato di fornire gratuitamente del materiale edile. Ennesima estorsione a cui non voleva sottostare.

    Pasquale D’Abrosca era un commerciante edile di Grazzanisce (CE). Venne assassinato il 10 ottobre del 1989 perché si era rifiutato di consegnare del materiale edile gratis agli esponenti del clan dei Casalesi. Dopo 28 anni dal suo omicidio, Francesco Schiavone, nel giugno 2017, si era autoaccusato del delitto ed a seguito di tale dichiarazione i fratelli di D’Abrosca hanno deciso di chiedere alla DDA di riaprire il caso. A novembre 2017 Francesco Schiavone è stato condannato a 16 anni di carcere per questo omicidio.       Fonte: ilmattino.it Articolo del 4 giugno 2017 Negoziante ucciso per un «no» al clan. Il pm: indagato Schiavone di Marilù Musto Grazzanise. Un…

  • 6 ottobre 1989 Vittoria (RG). Claudio Volpicelli, agronomo, ucciso perché scambiato per un altro.

    Claudio Volpicelli fu ucciso a Vittoria (RG) il 6 ottobre del 1989. Verso le 19.20 del 6 ottobre 1989, alcuni ignoti fecero irruzione nel deposito di plastica della ditta Donzelli, a Vittoria (RG) e uccisero l’agronomo Claudio Volpicelli, in quel momento seduto al posto solitamente occupato da Giovanni Donzelli. Quei colpi di pistola sparati dai killer non erano per Claudio, da tutti ritenuta persona onesta. La sua colpa è stata quella di essere seduto per un giorno al posto di Donzelli, titolare dell’azienda omonima, sospettato di far parte degli ambienti criminali locali e che nell’ultimo periodo aveva subito minacce da imprenditori concorrenti. Fonte: vivi.libera.it       Tratto da: archivioantimafia.org/dossier/paliovittoria…

  • 2 ottobre 1989 Taranto. Assassinato Giovanbattista Tedesco, ex carabiniere, capo vigilanza all’Italsider. Non aveva voluto sottostare alle imposizioni della Sacra Corona Unita.

    Nella notte tra lunedì 2 e martedì 3 ottobre 1989, in un rione di Taranto, sotto la casa dove abitava, fu trovato, assassinato, il corpo di Giovanbattista Tedesco, appartenente all’Arma dei Carabinieri. Svolgeva servizio, come capo della vigilanza, all’ITALSIDER, dove allora lavoravano 12.000 persone. Fu soppresso perché non aveva voluto sottostare alle imposizioni della Sacra Corona Unita che, alle acciaierie di Taranto, la facevano da padrone, come riportato nella Relazione della Commissione Antimafia, presieduta da Gerardo Chiaramonte, e stilata dal giudice Luciano Violante. All’Italsider, cioè allo Stato, sempre stralciando dalla citata Relazione, si rubava in quattro modi: con le sottofatturazioni delle tonnellate di acciaio che uscivano dallo stabilimento; con i…