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4 settembre 1989 Cittanova (RC) – Assassinato Giacomo Catalano, operaio in una serra fluoricola. Vittima innocente.
Giacomo Catalano ucciso dalla mafia il 4 settembre 1989. Nacque il 24 agosto del 1942 a Cittanova (RC), persona solare, di sani principi e di forte personalità, dedito alla famiglia ed onesto lavoratore. Il 04 settembre 1989 esce di casa per recarsi a lavoro in una serra fluoricola alle ore 5,30, nel pomeriggio mentre si dedicava alla pulizia della campagna viene ucciso da ignoti. Lascia nella moglie e nei sui quattro figli in tenera età, un vuoto incolmabile. Nell’anno 2001 viene riconosciuto vittima innocente della criminalità organizzata. Si ringrazia la famiglia per queste righe che ci hanno permesso di inserire un altro nome a questo elenco infinito. …
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25 Agosto 1989 Villa Literno (NA). Jerry Essan Masslo, ucciso tra i pomodori mentre cercava il riscatto dalla schiavitù.
Jerry Essan Masslo (Umtata, 1959 – Villa Literno, 25 agosto 1989) è stato un rifugiato sudafricano in Italia, assassinato da una banda di criminali, la cui vicenda personale emozionò profondamente l’opinione pubblica e portò ad una riforma della normativa per il riconoscimento dello status di rifugiato. La morte di Jerry Essan Masslo rappresentò per l’Italia la presa d’atto della necessità di garantire adeguati diritti e doveri agli immigrati, che nel corso degli anni ottanta erano cresciuti considerevolmente di numero fino a seicentomila nel 1990. Poco dopo la sua tragica scomparsa ebbe luogo a Roma la prima manifestazione antirazzista mai organizzata in Italia sino ad allora, con la partecipazione di oltre…
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24 Agosto 1989 Agropoli (SA). Resta uccisa Carmela Pannone, bambina di 5 anni, in un raid contro lo zio.
Carmela Pannone è una bambina di 5 anni. È in vacanza con gli zii ad Agropoli (SA) quando, il 25 agosto 1989, mentre si trova in auto con tre cuginetti e lo zio Giuseppe Pannone, 32enne pregiudicato di Afragola, centro della provincia di Napoli, tre malviventi a bordo di una Renault 19 si affiancano alla vettura e sparano con una calibro 9 incuranti della presenza dei bambini. Carmela muore sul colpo, insieme allo zio; un cuginetto di sei anni, colpito alla testa, rimane ferito in maniera molto grave. Articolo di La Repubblica de l25 Agosto 1989 AGGUATO AL BOSS CAMORRISTA UCCISA ANCHE UNA BAMBINA AGROPOLI Per eliminare un…
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11 Agosto 1989 Cittanova (RC). Ucciso Francesco Longo, operaio di 38 anni. Vittima innocente di una faida.
L’operaio Francesco Longo, 38 anni, venne ucciso l’11 agosto del 1989 nel cortile della sua casa a Cittanova. L’uomo era appena uscito per andare a lavorare. Sua moglie Concetta Piromalli racconterà agli investigatori di aver sentito il marito parlare con qualcuno e poi aver udito in sequenza cinque colpi di pistola. Uscita sulla porta vide solo il corpo del marito a terra mentre con il braccio tentava di proteggersi il viso. L’uomo morì sul colpo. Le indagini non portarono all’individuazione dei responsabili dell’omicidio. Gli investigatori compresero fin da subito che la morte di Longo era da collegarsi alla terribile faida che negli anni tra il 1987 e il 1991 lasciò…
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5 Agosto 1989 Palermo. Uccisi Antonino (Nino) Agostino, agente di polizia, e sua moglie Ida Castelluccio che aspettava un bambino.
Il 5 agosto 1989 Antonino Agostino, agente di Polizia alla questura di Palermo, era a Villagrazia di Carini con la moglie Ida Castelluccio, sposata appena un mese prima. La sua consorte era incinta di quello che sarebbe stato il loro primo figlio. Mentre entravano nella villa di famiglia per festeggiare il compleanno della sorella di lui, un gruppo di sicari in motocicletta arrivarono all’improvviso e cominciarono a sparare sui due. Agostino venne colpito da vari proiettili, mentre la Castelluccio venne raggiunta da un solo colpo e cominciò a strisciare per terra per avvicinarsi al marito morente. I genitori di Agostino, uditi gli spari, andarono a soccorrere il figlio e la…
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28 luglio 1989 Collecchio (PR). Rapita Mirella Silocchi. “Fu lasciata morire di fame e di sete all’interno di una fossa subendo maltrattamenti di rara ferocia”.
Mirella Silocchi, moglie di un industriale del ferro, Carlo Nicoli, venne rapita alle 8,30 del 28 luglio 1989 nella sua villa di campagna a Stradella di Collecchio. I banditi, uno in divisa di finanziere, bussarono alla porta, mentre lei parlava al telefono con una parente e la portarono via. Dalle indagini successive si scoprì che fu rapita da una banda di sequestratori che pretendevano cinque miliardi di riscatto per il suo ritorno a casa. Ma a casa non ritornò mai, perché fu lasciata morire di fame e di sete all’interno di una fossa subendo maltrattamenti di rara ferocia. Si scoprì in seguito che Mirella Silocchi era finita in mano ad…
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11 Luglio 1989 Camporeale (PA). Restano uccisi Paolo Vinci, 17 anni, e Calogero Loria, 26 anni, in un agguato non a loro destinato.
Paolo Vinci era un ragazzo di 17 anni. L’11 luglio 1989 stava aiutando Calogero Loria, di 26 anni, e il cugino Filippo a caricare di legname un autocarro in contrada Serpi nelle campagne di Camporeale, un paese a 50 chilometri da Palermo. Poco prima delle 21:00 un commando di killer arrivò al podere dei cugini Loria per uccidere Filippo. Calogero e Paolo furono trucidati mentre Filippo fuggiva. Fonte: liberanet.org Articolo di La Repubblica del 13 Luglio 1989 UN ALTRO FEROCE DELITTO MAFIOSO DUE MASSACRATI A COLPI DI LUPARA PALERMO Li hanno massacrati con una ferocia inaudita, con colpi di fucili a lupara e pistole di grosso calibro, devastandogli…
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22 Giugno 1989 Mesagne (BR). Nicolina Biscozzi, 33 anni, vittima innocente di faida.
Mesagne. Nicolina Biscozzi paga perché è con l’uomo sbagliato nel momento sbagliato. Il 22 giugno 1989 Nicolina è la compagna di Vincenzo Carone, considerato vicino ai clan di spicco nella faida per il controllo del territorio a Mesagne, quello legato a Giuseppe Rogoli e quello del suo ex braccio destro, Antonio Antonica. Nicolina e Vincenzo sono in auto insieme quando un gruppo di malviventi affianca la vettura e comincia a sparare. A soli 33 anni, Nicolina Biscozzi muore dopo un mese di sofferenze in ospedale. ( brindisioggi.it ) Nota da mesagnesera.it Nicolina Biscozzi fu vittima innocente della faida all’interno della Sacra Corona Unita, dovuta alla rottura tra il…
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9 giugno 1989 Vittoria (RG). Ucciso Salvatore Incardona, dirigente della cooperativa Agriduemila, perché si era rifiutato di pagare il pizzo.
Salvatore Incardona è un grossista al mercato ortofrutticolo di Vittoria (RG). Senza dare nell’occhio cerca di convincere i colleghi a non pagare più il pizzo, a firmare tutti insieme una denuncia collettiva contro la banda degli estorsori. Incardona non si sente un eroe, vuole soltanto difendere il proprio lavoro, non accetta più di sottostare a una soperchieria che lo priva di una parte del suo onesto guadagno. Il 9 giugno del 1989 lo aspettano con i fucili a pompa all’uscita da casa: venne crivellato di colpi mentre era al volante della sua auto. Nota da: Calendario degli Eroi Salvatore Incardona è un grossista al mercato ortofrutticolo…
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1 Giugno 1989 San Luca D’Aspromonte (RC). Ucciso Don Giuseppe Giovinazzo, parroco di Moschetta di Locri. Forse si era prestato come mediatore del rapimento di Carlo Celadon.
Il primo giugno del 1989 mentre sta facendo rientro a casa dopo aver trascorso il pomeriggio nel santuario di Polsi, don Giuseppe Giovinazzo (parroco di Moschetta, a Locri) viene trucidato a colpi di lupara. L’omicidio resterà impunito. Fonte: stopndrangheta.it Fonte: stopndrangheta.it Don Giuseppe Giovinazzo, morte all’ombra di Polsi Dietro l’omicidio dell’economo del santuario della Madonna della Montagna, assassinato il 1 giugno 1989, forse il sequestro di Cesare Casella. Nel 1966 a Cirella un altro parroco ammazzato. Omicidio viceparroco: dieci anni fa un caso in Calabria Il primo giugno del 1989 mentre sta facendo rientro a casa dopo aver trascorso il pomeriggio nel santuario di Polsi, don Giuseppe…