• 19 Marzo 1987 Reggio Calabria. Rosario Bonfiglio, Agente della Polizia di Stato, ucciso mentre era a far acquisti con la moglie.

    Rosario Bonfiglio, Agente scelto della Polizia di Stato, nato ad Altolia (ME), pilota elicotterista, quel 19 marzo del 1987, non è in servizio. In compagnia della moglie, incinta del primo figlio, e di una coppia di amici, decide di recarsi a fare acquisti in una orologeria-gioielleria di Reggio Calabria. Entrati nel negozio si imbattono in due giovani banditi che, proprio in quegli istanti, stanno portando a termine una rapina. L’Agente Scelto Rosario Bonfiglio, intuita la situazione, non esita a intervenire in difesa del dell’orefice. Uno dei due rapinatori reagisce, sparando due colpi di pistola che lo colpiscono mortalmente. Rosaria la bimba, nata poco dopo il tragico evento, porta il nome…

  • 4 Marzo 1987 Polistena (RC). Giuseppe Rechichi, vicepreside dell’istituto magistrale di Polistena, ammazzato “per errore”

    Il professore Giuseppe Rechichi è stato ucciso da una pallottola vagante il 4 marzo del 1987. Era vicepreside dell’istituto magistrale di Polistena, aveva 48 anni. Rechichi è morto per un errore. Il vero bersaglio dell’agguato era Vincenzo Luddeni, direttore della Banca popolare di Polistena, rimasto illeso. Una vicenda che non ha ancora un perché. Fonte: Stopndrangheta.it     Fonte: Liberanet.org Nato a Delianuova (RC) il 5 agosto 1939, compì gli studi presso il Liceo Scientifico “L. Da Vinci” di Reggio Calabria e l’Università di Messina dove conseguì la Laurea in Chimica il 2 marzo 1966. Il 5 dicembre 1966 si sposò con Pasqualina Costanzo, stabilendo la residenza a Oppido Mamertina…

  • 17 Gennaio 1987 Reggio Calabria. Antonino Scirtò ferroviere di 41 anni, resta ucciso in un agguato contro un’altra persona

    Antonio Scirtò, 41 anni, ferroviere, fu ucciso per caso, alla periferia di Reggio, perché con la sua auto si trovò a passare nel luogo in cui un commando attentava alla vita di un pregiudicato. Nell’agguato rimase ferito in modo grave anche un ragazzino di tredici anni che stava andando a scuola, e un altro giovane pregiudicato. I killer aspettavano dietro una curva. Quando l’auto condotta dalla vittima predestinata, spuntò dietro l’angolo, partì una micidiale scarica di colpi di lupara e di pistola. La Renault dell’obiettivo però era preceduta di pochi metri dall’auto di Antonio Scirtò, il quale, investito in pieno dalla raffica di pallettoni morì, innocente, sul colpo.    …

  • 9 Gennaio 1987 Acireale (CT). Cosimo Aleo,16 anni, ucciso per punizione.

    Era un «picciotto tosto», un ladro «senza rispetto». Cosimo Aleo aveva compiuto sedici anni ma la giovane età non venne considerata un’attenuate sufficiente a salvargli la vita. Non bastava infatti dargli una lezione per convincerlo a comportarsi bene. Quel ragazzino di Acicatena era troppo sfrontato e per lui la punizione poteva essere una sola: la morte. La condanna per Cosimo Aleo non la pronunciò però il tribunale mafioso di Cosanostra. Venne decisa da un singolo affiliato della squadra di Acireale, AlfioTrovato. A far scattare la condanna a morte per Aleo fu il furto di un’automobile ad Acicatena. La vettura era stata a sua volta rubata proprio dall’organizzazione e tenuta da…

  • 19 dicembre 1986 Lamezia Terme (CZ). Antonio De Fazio, bambino di 4 anni, viene ucciso con un colpo di pistola mentre si trova in casa.

    Antonio De Fazio, un bambino di 4 anni, viene ucciso mentre si trovava in casa, a Lamezia Terme il 19 dicembre ’86, con un colpo di pistola, una Magnum 357, poi trovata nell’abitazione, con la matricola abrasa, di proprietà dello zio del bambino. Non sappiamo se qualcuno è stato condannato e se è stato realmente un omicidio accidentale, come sembrerebbe dagli articoli riportati, ma noi vogliamo ricordare un bambino, ennesima vittima innocente di un contesto sicuramente mafioso.               Fonte:  archiviolastampa.it   Articolo del 20 dicembre 1986 UN BIMBO DI QUATTRO ANNI UCCISO A LAMEZIA TERME CATANZARO — Un bambino di quattro anni, Antonio De…

  • 4 Dicembre 1986 Napoli. Ucciso Domenico Attianese, Vicebrigadiere Polizia Stato, 41 anni, mentre cerca di sventare una rapina

    Domenico Attianese, 45 anni. Viene ucciso il quattro dicembre 1986 a Napoli, nel quartiere di Pianura ove, fuori servizio, intervenne per fronteggiare una rapina in una gioielleria che si trovava vicino casa. Quel giorno Attianese era a casa e fuori servizio e venne avvisato da un passante che una gioielleria vicina casa era in corso una rapina. I due rapinatori si diedero alla fuga. Domenico Attianese, lascia la moglie e due figli. Fonte:  noninvano.it       Fonte: cadutipolizia.it Venne ucciso in una sparatoria il 4 Dicembre con due rapinatori a Napoli, nel quartiere di Pianura. Attianese, in quel momento a casa e fuori servizio, venne informato da un passante…

  • 30 novembre 1986 Brindisi. Muore Francesco Ciccio Guadalupi, presidente di Assindustria, ferito in un tentativo di rapina in data 11 ottobre.

    Francesco Ciccio Guadalupi, allora presidente di Assindustria Brindisi, ferito in un tentativo di rapina messo in atto l’11 ottobre del 1986 all’interno dello stabilimento di pastorizzazione del latte che aveva sede nel rione Casale, morì dopo una lunga agonia il 30 novembre dello stesso anno. È il primo omicidio di Vito Di Emidio, sicario della Scu, allora diciannovenne. Di Emidio negli anni successivi fu pluricondannato per 416bis, per omicidi e altri reati. Una carriera criminale da boss riconosciuto. Fonte: vivi.libera.it     Fonte: brindisireport.it Articolo del 28 gennaio 2015 Omicidi Scu: definitivi i tre ergastoli per il gruppo di fuoco. Per Bullone la pena è da ridurre di Roberta Grassi…

  • 17 Novembre 1986 Palermo. Rosario Pietro Giaccone, Carabiniere Ausiliario in congedo, fu ucciso in un agguato mafioso.

    Rosario Pietro Giaccone, aveva 26 anni, quando, il 17 novembre 1986 fu ucciso con un’azione da guerriglia in via Verga a Palermo. Il movente starebbe in un episodio di sei anni prima, quando Giaccone, carabiniere ausiliario, si era ritrovato in un conflitto a fuoco con una banda che aveva assaltato la cassa del mercato ortofrutticolo di Palermo. A terra era rimasto il cadavere di un bandito, ucciso da un colpo della pistola d’ordinanza di Giaccone. Quel rapinatore era nipote di Armando Bonanno (successivamente vittima della lupara bianca). Solo nel 1993 la Corte d’Assise di Palermo ha confermato la sentenza che riconosceva la matrice mafiosa dell’omicidio. Nel 2006 gli è stata…

  • 15 Novembre 1986 Cittanova (RC). Ucciso Antonio Bertuccio, 41 anni, lascia moglie e 5 figli.

    Antonio Bertuccio fu ucciso a Cittanova (Rc). Aveva 41 anni e lasciò moglie e 5 figli. Antonio Bertuccio era nato il 17 giugno 1945 ed era capocantiere edile. Il 15 novembre 1986, durante una battuta di caccia, fu avvicinato da alcuni balordi che volevano derubarlo. Ci fu un diverbio e Antonio Bertuccio venne ucciso. Fonte liberanet.org       Foto ed articolo inviati da Carmen figlia di Antonio. Giornale di Calabria 16 Novembre 1986 Cittanova, ucciso durante una battuta di caccia da tre che forse volevano rapinarlo del fucile di Angelo Bruzzese Parenti e amici del cacciatore, che erano appostati ad una decina di metri da lui, dicono di aver…

  • 5 Novembre 1986 Licola Mare (NA). Ucciso Mario Ferrillo perché scambiato per un camorrista.

    Mario Ferrillo, faceva l’impresario teatrale e aveva 41 anni quando, il 5 novembre del 1986, venne ammazzato a Licola Mare (NA) in un negozio di parrucchiere, dove aveva accompagnato sua moglie. Mario Ferrillo venne ammazzato perché fu scambiato per un’altra persona anche se le prime notizie parlavano di una vendetta della camorra rispetto al rifiuto dell’impresario di pagare tangenti per le feste di piazza che organizzava. In realtà quel giorno cercavano Gennaro Troise, detto “la Tromba”. Somigliava a Mario in maniera impressionante. Gennaro Troise fu ammazzato circa un mese dopo l’agguato a Mario. “La somiglianza era, in effetti, clamorosa. I due erano come due gocce d’acqua. Perfino la moglie, quando…