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15 Ottobre 1982 Cesa (CE). Ucciso in un agguato Gennaro De Angelis, Agente della Polizia Penitenziaria.
Gennaro De Angelis, nato a Cesa (CE) il 26 ottobre 1945 si arruolò nell’ex Corpo Agenti di Custodia all’età di 21 anni e fu assegnato alla Casa Circondariale di Pisa, dove prestò servizio per quattro anni. Dopodiché, su sua richiesta – richiesta motivata dal fatto che essendo molto legato agli affetti familiari e avendo deciso di mettere su famiglia – fu trasferito alla Casa Circondariale di Napoli – Poggioreale. Qui espletava tra i vari compiti d’istituto anche quello della ricezione pacchi dei detenuti ed è stata proprio questa funzione, così come emerge dagli atti giudiziari, a portarlo alla morte. Sembra poco per togliere la vita ad una persona, ma in…
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7 Ottobre 1982 Avellino. Elio Di Mella, Carabiniere, 30 anni, ucciso mentre tentava di opporsi alla liberazione di un detenuto.
Elio Di Mella era un giovane carabiniere in servizio, da circa due anni, presso la caserma dei carabinieri di Campobasso, dopo aver lavorato per alcuni anni nel vicino paese di Vinchiaturo. Il 7 ottobre 1982 sull’autostrada Napoli-Bari, in prossimità dell’uscita Avellino-Est, un commando di otto uomini su tre auto (una Ritmo color nocciola, una Alfetta e una Ford Fiesta) bloccò il furgone Peugeot blindato nel quale era custodito Mario Cuomo, pregiudicato della Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo. Il detenuto, da quattro mesi nel carcere di Campobasso, stava per essere trasportato ad Avellino dove sarebbe dovuto comparire davanti ai giudici per l’imputazione di concorso in omicidio. Cinque uomini costrinsero due…
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21 settembre 1982 Le Castella (KR). Assassinate Graziella e Maria Maesano, bambine di 9 anni. Vittime di faida.
Graziella Maesano e Maria Maesano, bambine di 9 anni, uccise a Le Castella (Crotone) il 21 settembre 1982 mentre pascolavano il gregge insieme al padre, di Graziella, zio di Maria, Gaetano Maesano. Tutti e tre orrendamente sfigurati a colpi di pallettoni. Vittime di una faida tra clan rivali. (Fonte: Cocò e gli altri bimbi uccisi dalla ‘ndrangheta di Giovanni Tizian) Fonte: archiviolastampa.it Articolo del 23 settembre 1982 Massacrato con figlia e nipotina per una “faida” tra clan rivali. Catanzaro, le tre vittime uccise a colpi di lupara mentre erano al pascolo. Gaetano Maesano, 57 anni, la figlia Graziella, e la nipotina Maria, entrambi di 9 anni, sono stati…
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21 settembre 1982 Paola (CS). Mario Lattuca, operaio di 40 anni, fu ucciso per errore, aveva accettato un passaggio.
Mario Lattuca, operaio presso il cantiere “Condotte d’Acqua”, il 21 settembre del 1982, come ogni sera, stava tornando a casa dal lavoro, insieme a due colleghi di lavoro, Santo Mannarino e Domenico Molinaro. La vettura dove viaggiavano i tre operai, improvvisamente, viene colpita da alcuni proiettili che, immediatamente, inducono Mannarino e Molinaro ad abbassarsi per cercare riparo. Lattuca, invece, rimane ferito e non segue gli altri passeggeri che abbandonano la vettura. All’arrivo dei soccorsi, viene trovato senza vita. Bersaglio di quell’agguato era il proprietario della vettura, Domenico Molinaro, legato al clan di Basile Nelso, operante nella zona di San Lucido (CS). Fonte: vivi.libera.it/it Mario Lattuca, operaio di Paola,…
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14 Settembre 1982 Napoli. Ucciso Antimo Graziano, Brigadiere in servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale
Antimo Graziano, Brigadiere del Corpo degli Agenti di Custodia era in servizio presso la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale. Il 14 settembre 1982 rientrando dal servizio appena prestato, all’interno della propria autovettura, nei pressi dell’abitazione, cadde vittima di numerosi colpi d’arma da fuoco. Nel corso delle successive indagini è emerso il chiaro stampo camorristico dell’omicidio. “Antimo Graziano era nato a Bellona, in provincia di Caserta, il 4 giugno del 1937. Era sposato con Maria Rosaria Marano, di trentanove anni e aveva due figlie, Concetta, di sei anni e Rosanna di due. Si era arruolato venticinque anni prima nel corpo delle guardie di custodia. Da sei era in servizio all’ufficio matricola…
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3 Settembre 1982 Palermo. Strage di Via Carini, in cui restarono uccisi il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa e la moglie Emanuela Setti Carraro, e fu ferito in modo grave l’agente Domenico Russo che morì dopo 13 giorni di agonia all’ospedale di Palermo.
Palermo, Venerdì 3 settembre 1982, ore 21, il nuovo prefetto di Palermo, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, sta andando a cena con la giovane moglie Emanuela Setti Carraro, di scorta li segue un’Alfetta guidata dall’agente Domenico Russo. Dalla ricostruzione della dinamica dell’attentato, resa possibile anche grazie alle rivelazioni degli ex boss, è emerso che l’ A 112, su cui si trovavano il prefetto e la moglie, venne affiancata e superata da una Bmw 518 su cui viaggiavano Antonino Madonia e Calogero Ganci. A fare fuoco con un kalashnikov fu Madonia che sparò dando le spalle al parabrezza. Una seconda vettura, guidata da Anzelmo, seguiva il prefetto, pronta ad intervenire…
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3 Settembre 1982 Frattaminore (NA), assassinato in un agguato Andrea Mormile, Maresciallo della Polizia di Stato. “Era definito come uno dei poliziotti più impegnati contro la criminalità”.
Andrea Mormile, maresciallo di Polizia, fu ucciso il 3 settembre 1982 mentre, libero dal servizio, si trova con alcuni amici davanti a un bar di Frattaminore. Con i suoi arresti Andrea aveva già in diverse occasioni intralciato i traffici del clan di Giuseppe Puca, boss in ascesa nella zona di Sant’Antimo e legato alla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo. Andrea era molto rispettato in paese e rappresentava agli occhi della Camorra locale uno scomodo presidio di legalità da eliminare. Già ferito dai colpi di mitra esplosi da un uomo in auto, Andrea viene poi avvicinato da un secondo killer che finisce il poliziotto con quattro colpi di pistola. Nell’agguato…
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30 Agosto 1982 Palermo. Ucciso il commerciante Vincenzo Spinelli, perché aveva riconosciuto e denunciato una persona che l’aveva rapinato.
A Palermo ucciso il giovane commerciante Vincenzo Spinelli. Secondo il collaboratore di giustizia Francesco Onorato, aveva fatto arrestare l’autore di una rapina avvenuta nel suo negozio, un giovane parente dei capimafia Giuseppe Savoca e Masino Spadaro. Fonte:centroimpastato.it Fonte: centroimpastato.it 22 Maggio 2001 Confermate dalla Corte d’appello di Palermo la condanna all\’ergastolo per il mafioso Giuseppe Savoca e quella a 12 anni per il collaboratore Francesco Onorato, per l’omicidio, avvenuto nell’82, del commerciante Vincenzo Spinelli, ucciso per aver riconosciuto e denunciato una persona che l’aveva rapinato. Assolti, perché i riscontri alle dichiarazioni di Onorato sono stati ritenuti insufficienti, Nino Porcelli, Giovanni Cusimano, Michele Micalizzi e il capomafia latitante…
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19 Agosto 1982 Palermo. Assassinato Giovanni Gambino, 36 anni, imprenditore nel settore alimentare, voleva denunciare una richiesta estorsiva. Vittima del racket.
Giovanni Gambino, proprietario di una azienda di imbottigliamento di bibite a Brancaccio (Palermo), ucciso il 19 Agosto del 1982 perché deciso a non cedere a una richiesta estorsiva. Aveva 36 anni. Foto e Nota dal figlio Giuseppe che ringraziamo L’uomo in foto si chiamava Giovanni Gambino, titolare della famosa (all’epoca dell’evento) Soft Drinks nota ai più come Partanna Bibite, quella della partannina va’, la più famosa limonata dell’epoca, parliamo degli anni 80. La stessa azienda che faceva il passito e la mitica (per me) Sanguinella, bibita a base di succo di arancia sanguinella, pensata e fatta realizzare dallo stesso Uomo di cui sopra. Nel lontano, ma non…
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13 Agosto 1982 Capodichino (NA) Muore l’appuntato di PS Vincenzo Truocchio, 36 Anni, a seguito delle ferite riportate il 4, durante uno scontro a fuoco con dei rapinatori.
Il 4 agosto del 1982, in via Marco Aurelio a Capodichino, si compie una tragica rapina ai danni del titolare di un’agenzia di pratiche automobilistiche che riesce ad attirare l’attenzione di una pattuglia della Questura di Napoli, salvandosi così la vita. A bordo della vettura l’appuntato Vincenzo Truocchio, di 36 anni, originario di Montefalcione, in provincia di Avellino, arrivato sette anni prima negli uffici di via Medina dopo dieci anni di servizio a Roma. . Truocchio e i due colleghi, in macchina con lui, cercano di intervenire per bloccare i rapinatori, tre giovani. Da questo tentativo nasce un conflitto a fuoco nel quale rimane ferito proprio Truocchio. Trasportato all’ospedale Nuovi…