• 7 Novembre 1980 Ottaviano (NA) Ucciso Domenico Beneventano, 32enne medico e consigliere comunale del Partito comunista.

    Domenico Beneventano, “Mimmo”, consigliere comunale del Partito comunista a Ottaviano, ammazzato dalla camorra di Raffaele Cutolo la mattina del 7 novembre del 1980. Mimmo non si era piegato alla volontà criminale dei clan che volevano cementificare un territorio tra i più belli dell’intera Campania. È stato vittima della violenza camorristica in una stagione di morte e di terrore che la Nuova Camorra Organizzata aveva cominciato da qualche anno contro tutti coloro che non si asservivano al volere e al potere del capo indiscusso, Raffaele Cutolo. Aveva trentadue anni Mimmo quando è stato ammazzato. […] Faceva il medico di base a Ottaviano e il chirurgo presso l’ospedale San Gennaro di Napoli.…

  • 17 Ottobre 1980 Siderno (RC). Rapito Antonio Colistra, avvocato di 56 anni, marito di una farmacista. Il corpo non sarà mai ritrovato.

    17 Ottobre 1980 Siderno (RC). Antonio Colistra, avvocato, marito di una farmacista, è in campagna quando viene assalito. Non ci sta e reagisce, prova a mettere fuori gioco i banditi, ma subisce un duro pestaggio e resta ferito prima di finire inghiottito dall’Aspromonte. Ha cinquantasei anni, e probabilmente quello è stato il suo ultimo giorno di vita: ha subito un’operazione alla gola, è debilitato e necessita di cure. Lo choc e la violenza dei sequestratori saranno fatali. Inutili gli appelli della moglie, nessuno si farà vivo, né il corpo sarà mai ritrovato. (Dimenticati di Danilo Chirico e Alessio Magro)       Articolo da L’Unità del 19 Ottobre 1980 Sequestri…

  • 11 Ottobre 1980 Napoli. Ucciso Ciro Rossetti, giovane operaio dell’AlfaSud

    L’11 ottobre del 1980 a San Giovanni a Teduccio, quartiere del napoletano, viene ucciso Ciro Rossetti, giovane operaio dell’Alfasud. Ciro si è recato a casa della madre con la moglie ed i suoi due figlioletti per assistere con i suoi parenti alla partita di qualificazione ai mondiali Italia-Lussemburgo. Secondo la ricostruzione della polizia, l’operaio, uditi alcuni spari, si sarebbe subito precipitato alla finestra. Passava di lì un’Alfasud con a bordo almeno 3 persone. Una di queste, con il braccio proteso fuori dal finestrino anteriore destro, impugnava una pistola da cui sarebbero stati esplosi almeno quattro colpi, a distanza di pochi secondi l’uno dall’altro, uno dei quali ha ferito all’anca Ciro…

  • 10 ottobre 1980 Cittanova (RC). 10 Ottobre 1980 Cittanova (RC). Uccisi Giuseppe Giovinazzo e Girolamo Galasso. Probabili testimoni scomodi.

    Il muratore Giuseppe Giovinazzo, 26 anni, di Cittanova, fu ucciso il pomeriggio del 10 0ttobre del 1980, mentre in compagnia di Girolamo Galasso, si stava recando in campagna per prendere una pizza da mangiare con gli amici. Ma i due non arriveranno mai a destinazione. Furono trovati qualche ora dopo, uccisi a colpi di fucile, in contrada Vatone, a bordo dell’auto di Galasso. Il loro omicidio, considerato che i ragazzi erano totalmente estranei ad ambienti malavitosi e anzi, erano molto conosciuti in paese e apprezzati per la loro dedizione al lavoro e alla famiglia, destò grande sorpresa e commozione. Secondo gli investigatori dell’epoca, i due assistettero casualmente a qualcosa che…

  • 6 Ottobre 1980 Bovalino (RC). Rapito Silvio De Francesco, farmacista 70enne, muore nel tragitto per l’Aspromonte.

    Silvio De Francesco, un nobile di origini napoletane, ha la sfortuna di abitare aBovalino, il paese dei sequestrati. Lo prendono la sera del 6 ottobre dell’80 a casa sua. Ha settantasei anni. Troppo vecchio per reggere la fatica della marcia sui monti. Arranca, non riesce più a respirare e si lascia andare in un fossato durante il trasferimento alla cella preparata per lui in Aspromonte. Lo abbandonano lì, senza vita, dove verrà ritrovato il 13 ottobre. Ci sono un cadavere da seppellire, una tomba da onorare, ma nessun indizio concreto. […] Fonte: Dimenticati di Danilo chirico e Alessio Magro Cap. IV – Aspromonte, solo andata – pag. 95    …

  • 2 settembre 1980 Beirut (Libano). Graziella De Palo, 24 anni, e Italo Toni, 51 anni, giornalisti italiani, scompaiono.

    È il 2 settembre del 1980, Graziella De Palo, 24 anni, e Italo Toni, 51 anni, due giornalisti italiani inviati in Libano per indagare sui traffici di armi da Beirut, scompaiono senza lasciare tracce. Dopo tutti questi anni, i loro corpi non sono stati ancora ritrovati. I giornalisti Italo Toni e Graziella De Palo da dieci giorni si trovano in Libano per raccontarne la guerra civile, coacervo di contraddizioni politico-militari e terreno di scontro di più raggruppamenti (nonché laboratorio di quella che sarà, due anni dopo, l’invasione israeliana mossa da Ariel Sharon), ma soprattutto per indagare sui traffici d’armi e sugli intrighi internazionali che vedono anche la partecipazione dei servizi…

  • 28 Agosto 1980 Punta Raisi (PA). Ucciso Carmelo Iannì, albergatore. Aveva collaborato con le forze dell’ordine all’arresto di mafiosi.

    Carmelo Iannì gestiva un albergo, in riva al mare, ” Riva Smeralda” a Villagrazia di Carini (PA), a pochi chilometri dall’aeroporto di Palermo. Un mestiere che gli piaceva molto; lo faceva stare insieme alla gente e il mondo del turismo lo attraeva molto. Era anche una persona che credeva e rispettava la legge, Carmelo, tanto che non si pose alcun problema quando la polizia un giorno gli chiese di fare infiltrare nella sua struttura degli agenti, al fine di smascherare alcuni marsigliesi venuti in Sicilia per insegnare ai nostri come si raffinava l’eroina. Detto fatto. Tra il personale dell’albergo vennero inseriti alcuni poliziotti facenti funzione di camerieri e portieri d’albergo.…

  • 13 Agosto 1980 Castelvetrano (TP). Ucciso Vito Lipari. Sindaco DC.

    Vito Lipari era il sindaco di Castelvetrano, città in provincia di Trapani. È stato ucciso il 13 agosto 1980 dai mafiosi Mariano Agate, Francesco Mangione, Rosario Romeo e Nitto Santapaola, su ordine di Nitto Santapaola. Si sarebbe scoperto, poi, che Vito Lipari era stato ucciso perché aveva cercato di smascherare gli imbrogli che avvolgevano la ricostruzione della valle del Belice, dopo il terremoto del 1968.   Fonte: claudiofava.it da “I Siciliani”, novembre 1984 Capire la Mafia: il mafioso, il capitano e il cavaliere di Claudio Fava, Miki Gambino e Riccardo Orioles Ore 9,15. Vito Lipari esce da casa – una bella villa sul litorale di Triscina, a pochi chilometri da…

  • 6 Agosto 1980 Palermo. Assassinato Gaetano Costa, magistrato Procuratore capo di Palermo

      Gaetano Costa (Caltanissetta, 1916 – Palermo, 6 agosto 1980) è stato un magistrato italiano ucciso dalla mafia. Procuratore Capo di Palermo all’inizio degli anni ottanta. Fu assassinato dalla mafia il 6 agosto 1980, mentre sfogliava dei libri su una bancarella, sita in un marciapiede di via Cavour a Palermo, a due passi da casa sua, freddato da tre colpi di pistola sparatigli alle spalle da due killer in moto. Causa di quella spietata esecuzione, il fatto che egli avesse firmato personalmente dei mandati di cattura nei confronti del boss Rosario Spatola ed alcuni dei suoi uomini che altri suoi colleghi si erano rifiutato di firmare. Di lui scrisse un…

  • 25 luglio 1980 Villa Literno (CE). Muore in ospedale Tammaro Cirillo, delegato CGIL, ferito gravemente presso il cantiere in cui lavorava, dopo 21 giorni di agonia.

    Tammaro Cirillo, sindacalista della Fillea CGIL, operaio edile che si batteva sui cantieri in costruzione per i diritti dei lavoratori. Voleva che gli operai potessero lavorare in condizioni di sicurezza, che avessero diritto a mangiare in un luogo adeguato e non in mezzo alla polvere delle costruzioni, che potessero ricevere il pagamento delle ore di straordinario e che fossero “regolarizzati”. Chiedeva, insomma, che ci fossero delle regole in una realtà, quella campana del 1980, in cui la camorra gestiva la maggior parte degli appalti pubblici e dirigeva i più grandi cantieri della regione. Aveva un potere enorme la camorra, perché era “proprietaria del lavoro”. “Da oggi niente più cottimismo”, gridò…