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11 Gennaio 1979 Palermo. Ucciso Filadelfo Aparo, Vice Brigadiere di Pubblica Sicurezza
Filadelfo Aparo fu assassinato in un agguato di mafia, la mattina dell’11 gennaio, a Palermo, in Piazza Ten. Anelli, con numerosi colpi di lupara. Filadelfo Aparo si era arruolato nel 1956 ed aveva prestato servizio a Bari, Taranto, Nettuno e, da ultimo, alla Questura di Palermo, Squadra Mobile, prima nella sezione antirapine e poi alla catturandi. Per il suo coraggio e la dedizione al dovere meritò numerosi premi e riconoscimenti. In particolare gli fu riconosciuto l’avanzamento al grado di appuntato, conseguito nel 1968 per il coraggio dimostrato nel corso di un’operazione conclusasi con la cattura di un rapinatore nonché un encomio solenne riconosciutogli nel 1978, quando, in servizio con altri…
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5 Gennaio 1979, a Rizziconi (RC) Assassinati Carmelo Di Giorgio e Primo Perdoncini, avevano acquistato agrumi dai produttori della piana di Gioia Tauro turbando così il mercato agrumicolo controllato dalla ‘ndrangheta.
Carmelo Di Giorgio lavorava come operaio insieme a Primo Perdoncini nella ditta Montresor e Morselli di Verona. Carmelo aveva solo 24 anni ed era appena diventato padre, originario di Lentini (SR), mentre Primo, di 31 anni, era residente nella provincia di Verona. Stavano guidando un camion carico di arance, quando furono aggrediti in una strada consortile nei pressi di Rizziconi e ridotti in fin di vita. Entrambi ricoverati in condizioni disperate, morirono il 5 gennaio 1979. Avevano acquistato agrumi dai produttori della piana di Gioia Tauro turbando così il mercato agrumicolo controllato dalla ‘ndrangheta. (Fonte: vivi.libera.it ) Tratto dal libro Dimenticati Vittime della ‘ndrangheta di Danilo Chirico e…
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9 Novembre 1978 Meda (MI). Rapito Paolo Giorgetti, 16 anni, lo ritrovano morto dentro un’auto che sta bruciando.
Paolo Giorgetti ha 16 anni, il 9 novembre del 1978, quando viene rapito; è figlio di un noto mobiliere della Brianza, vive a Meda (MI). Sta andando a scuola a piedi, come ogni mattina, quando tre persone lo hanno circondato, lo caricano a forza su un’auto, dopo averlo stordito; lo raccontano i macchinisti di un treno in transito nelle vicinanze, che assistono alla drammatica scena ed avvertono i carabinieri. Il corpo di Paolo fu ritrovato alcuni giorni dopo in un’auto che stava bruciando. Era stato ucciso dal cloroformio. I rapitori sono stati arrestati, alcuni sono fratelli, appartenenti a “famiglie” calabresi. Articolo di La Stampa del 9 Novembre…
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27 ottobre 1978 Rende (CS). Pasqualino Perri, bambino 12 anni, ammazzato al posto del padre.
Pasqualino Perri, ammazzato all’età di dodici anni in un ristorante di Rende (CS), il 27 ottobre 1978. Il bersaglio dei killer era il padre. Fonte: vivi.libera.it Fonte: lauropoli.it Articolo del 30 novembre 2010 da Il Quotidiano della Calabria Perri, vittima innocente di mafia – L’omicidio del dodicenne al ristorante ricostruito dalla Corte d’assise di Roberto Grandinetti Fu ucciso a 12 anni, ma il vero obiettivo era il padre Gildo. Condannati Pranno e Anselmo Al vaglio della Corte di Assise di Cosenza, relativamente all’inchiesta “Missing”, c’è stato anche l’omicidio del piccolo Pasqualino Perri. Fu ucciso per sbaglio. Il vero obiettivo dei killer pare fosse il…
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2 Ottobre 1978 Cesano Boscone (MI). Rapito Augusto Rancilio, 26 anni figlio di un imprenditore. Il suo corpo non sarà mai ritrovato.
Augusto Rancilio, 26 anni, architetto, italiano ma residente a Parigi, cosi come tutta la famiglia, secondogenito di un noto imprenditore italo-francese è stato rapito il 2 Ottobre del 1978 a Cesano Boscone (MI), nella cintura industriale milanese. Il padre, Gervaso, 85 anni, era ritenuto molto ricco per avere realizzato interi quartieri, zone e rioni, nel nostro paese e in Francia. Gervaso Rancilio annunciò che non avrebbe potuto versare alcun riscatto perché tutte le imprese che facevano a lui capo erano sovvenzionate da banche e che, oltretutto, era indebitato con esse. 1993: la confessione fiume del boss Morabito Saverio, boss calabrese di Platì trapiantato a Milano, consente piena luce anche su…
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26 Settembre 1978 Bolognetta (PA). Ucciso Salvatore Castelbuono. Vigile Urbano. Collaborava con i carabinieri di Bolognetta e il Reparto Operativo dell’Arma di Palermo nelle operazioni di ricerca dei latitanti corleonesi.
Salvatore Castelbuono, meglio conosciuto come Totò, vigile urbano di Bolognetta (PA), padre di 4 figli, il 26 settembre 1978 venne colpito a morte con 5 colpi di pistola p38 all’interno della sua autovettura in territorio del Comune di Villafrati, al confine con quello di Bolognetta, a una quindicina di chilometri da Palermo. Indossava la propria divisa. “Era uomo che credeva nella legalità nel rispetto delle istituzioni e delle leggi, infatti, per l’attaccamento al genere di servizio che egli espletava, era strettamente legato ai carabinieri di Bolognetta e anche ai militari dell’ Arma di Palermo del reparto di polizia giudiziaria. Proprio a questi ultimi non aveva esitato a fornire preziose informazioni…
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13 Settembre 1978 Ottaviano (NA) Ucciso Pasquale Cappuccio, avvocato e consigliere comunale.
Pasquale Cappuccio, avvocato e consigliere comunale nella Città di Ottaviano, viene ucciso il 13 settembre 1978 mentre si trova in auto con la moglie, Maria Grazia Iannitti, rimasta solo lievemente ferita. Per questo delitto saranno processati l’allora Sindaco di Ottaviano Salvatore La Marca, un suo parente, Luigi La Marca e il boss Raffaele Cutolo. Gli imputati sono stati in seguito prosciolti per insufficienza di prove, tuttavia si ritiene che l’omicidio di Pasquale sia stato proprio voluto per la sua ferma contrarietà a far concedere appalti comunali al clan di Cutolo. Due anni dopo, ancora ad Ottaviano e nuovamente per mano dei cutoliani, cadrà Domenico Beneventano. (Segue su: fondazionepolis.regione.campania.it ) …
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30 Agosto 1978 Pagani (SA) ucciso Antonio Esposito Ferraioli Sindacalista, 27 anni
Antonio Esposito Ferraioli lavorava come chef nelle cucine della Fatme-Ericsson a Pagani. Ferraioli era anche un sindacalista che denunciava la gestione di subforniture – aveva scoperto tra le altre cose un mercato parallelo di macellazione non regolare – e organizzava l’attività politica in fabbrica. Antonio era inoltre riuscito ad ottenere che i titolari dello stabilimento pagassero la tredicesima anche ai dipendenti della mensa, ma proprio per questo era stato avvertito di non recare troppo fastidio in futuro. Il 30 agosto 1978 Antonio paga con la vita il suo impegno. A soli 27 anni un commando di camorristi lo raggiunge mentre si trova in auto. L’omicidio di Antonio Esposito Ferraioli, secondo…
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23 agosto 1978 Ercolano (NA). Muore Ciro Esposito, 22 anni, colpito da un proiettile vagante.
Ciro Esposito, 22 anni, viene ucciso per errore da un proiettile il 23 agosto 1978 ad Ercolano. Cammina sul marciapiede con la figlia di due anni ed alcuni parenti quando tre malviventi esplodono un colpo di pistola diretto ad un furgone che transita in quel momento. Il proiettile però colpisce Ciro al petto. Il ragazzo viene immediatamente soccorso e portato all’ospedale di Torre del Greco, dove giunge privo di vita. La Corte di Assise, il 29 maggio 1980, Presidente Marino Lo Schiavo, condanna per l’omicidio di Ciro Esposito i tre imputati a 7 anni e 8 mesi, 8 anni e 9 anni di reclusione. Ciro era un giovane elettricista. Lascia…
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21 Agosto 1978 Platì (RC). Ucciso Fortunato Furore, commerciante. Vittima del racket.
Fortunato Furore, commerciante di Platì (RC) di sessantatré anni, fu ucciso il 21 agosto del 1978. Le indagini andarono subito verso la pista delle estorsioni: ucciso per non aver pagato la “mazzetta”. Per questa ragione aveva già subito numerose intimidazioni. Foto e Nota tratta dal libro Dimenticati – Vittime della ‘ndrangheta di Danilo Chirico e Alessio Magro Cap. XVIII “Affari Pericolosi” Pag. 393 […] Sono le ventuno e trenta del 21 agosto 1978. Fortunato Furore, commerciante di Platì di sessantatre anni, ha appena finito di cenare a casa con la moglie e i due figli studenti universitari Letizia e Giuseppe. Esce sulla veranda per fumare…